Chiunque sarà il Presidente USA cambierà la situazione sociale interna agli USA, ma non miglioreranno i rapporti internazionali.
Novembre 2024: la filosofia metafisica della Religione Pagana.

24 novembre 2024 cronache della religione pagana
Bosco di Bomarzo: il drago, il leone e il cane

Claudio Simeoni

Cronache mese di novembre 2024

24 novembre 2024

Celebrazione del Solstizio d'Inverno 2024

Il giorno di Sabato, 21 dicembre alle ore 16.00 alle 19.00 presso il Bosco Sacro di Jesolo, Venezia, la Federazione Pagana celebrerà il Solstizio d'Inverno. Il Sol Invicto. Il prigioniero che, mai domato, spezza le catene per allungare i propri giorni libero da obblighi.

Il rito religioso del Solstizio d'Inverno è organizzato dalla Federazione Pagana presso il Luogo di Culto del Bosco Sacro in Jesolo, Venezia.

Il rito del Solstizio d'Inverno è il rito che celebra il prigioniero, il Sole rinchiuso nei giorni corti, che non si arrende, ma risorge a nuova vita. E' l'attimo in cui la sconfitta è trasformata in vittoria e il Sole inizia ad allungare i suoi giorni.

Il rito segue lo schema di tutti i riti religiosi della Federazione Pagana con l'accensione del braciere, la chiamata dei Quattro Canti del mondo, la recitazione degli Inni Sacri, l'accensione del Fuoco Sacro e la chiamata degli Dèi con i giri attorno al fuoco, la divisione del fuoco e il passaggio, dei partecipanti al rito, fra i fuochi.

Sarà allestito l'altare degli Dèi e se ce ne sarà la possibilità sarà portato sull'altare, qualche cosa da bere. La partecipazione al rito è gratuita. Non comporta nessun obbligo e nessun impegno.

Anche quest'anno si potrà constatare quanto è cresciuta l'area boschiva del Bosco Sacro di Jesolo.

 

24 novembre 2024

Bosco di Bomarzo: Il drago, il leone e il cane

Nel Bosco Di Bomarzo, continuando il nostro percorso ideale, dopo aver superato l'ingresso all'Ade, incontriamo tre opere delle quali intendo parlarne una per volta per la complessità del loro simbolismo.

La prima di queste è la scultura del Drago che lotta con un Leone trattenendo un cane. Appare come se il Drago stesse sconfiggendo il leone e questo inizia a scappare volgendo le spalle al drago.

E' un'immagine suggestiva che colpisce il visitatore. La sua collocazione, che nel nostro percorso avviene dopo aver visitato l'ingresso all'Ade, appare come la rappresentazione dell'eterna lotta fra emozione e razionalità.

Il leone è una sorta di "simbolo del re". L'animale, inteso come forza e nobiltà, nel quale si identifica il potere delle società che, nei confronti dei loro sudditi, si considerano tanti re e padroni. Proprio in questa condizione, il leone è simbolo della razionalità. E' il simbolo di Rea, la terra, casa dei figli di Hera, l'Essere Natura. O di Cibele, se preferite.

A differenza del leone, il drago è fuori dalla razionalità.

In Grecia più che draghi si ricordano "figure serpentine" anche se è menzionato un drago a guardia del Vello d'Oro e un altro drago a guardia del Giardino delle Esperidi. I due draghi sono a guardia di due condizioni che la ragione non può raggiungere: le proprietà taumaturgiche del Vello d'oro e la conoscenza dei Pomi del Giardino delle Esperidi.

Quando Francesco Orsini, detto Vicino, costruisce il Bosco Sacro, noi siamo a metà del 1500, e una parte del mito era abbastanza viva se non altro in contrapposizione alla negazione dei modelli culturali cristiani che dominavano la vita degli uomini.

Non a caso, nella scultura, si nota come il drago, con la coda, ha imprigionato un cane. Il cane è il simbolo della sottomissione, dell'obbedienza e della "fede".

Il cane è una sorta di guida dell'uomo nel mondo della morte. L'uomo che muore viene "guidato" da un cane, ma il drago ha imprigionato il cane. Il cane non guida perché è stato ucciso dal drago che sta combattendo contro un leone. Il leone volta le spalle al drago e sembra si stia allontanando dalla battaglia: il leone è sconfitto dal drago.

Nell'Ade non si entra col corpo, con la ragione. Ci si entra con le emozioni. Le emozioni che si sono plasmate nel corso di tutta la vita.

In questo modo possiamo capire questo simbolo: l'uomo è morto, ma le sue emozioni sono vive e davanti al mondo si è fatto "drago" che scaccia la razionalità che ha dominato la sua vita, il leone, e distrugge la sottomissione, il cane, che avrebbe impedito alle sue emozioni di trasformarsi in un corpo vivente ed entrare nell'Ade.

Si tratta di un complesso scultoreo piuttosto rilevante. Nell'insieme, si può dire che il Bosco Sacro di Bomarzo racconta la vita. Una vita segreta che i cristiani ignorano, ma che devono comunque affrontare qualunque sia l'esito finale della loro esistenza.

 

 

24 novembre 2024

I campi di sterminio

Nel campo di sterminio Gaza continua il genocidio. Un genocidio fatto solo per il piacere del genocidio da un esercito di occupazione che vive del delirio di onnipotenza in nome del Dio di ebrei e cristiani. Stermini che vanno avanti da 75 anni.

Se il mondo non si vuole preoccupare di chi viene sterminato, almeno si chieda: chi sarà il prossimo ad essere sterminato in nome del Dio di ebrei e cristiani?

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

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