Ascoltare il mondo attorno a noi

Ascoltare il mondo attorno nella metafisica della Stregoneria - Prima parte (di 6)

di Claudio Simeoni

Ascoltare il mondo attorno a noi

 

Ascoltando il mondo attorno a noi l'individuo impara a riconoscere l'azione del mondo nei suoi confronti!

Scopo del dibattito è quello di prepararsi a cogliere i segnali che dal mondo ci giungono. I segnali stimolano la nostra intuizione in funzione degli Intenti che gli oggetti del mondo, quali Crogiolo di DEI ci invia. Ci adattiamo sempre ai segnali del mondo, ma Ascoltare il mondo attorno a noi ci permette di approfondire e aumentare la quantità dei messaggi, discriminare negli stessi in base ai nostri Intenti.

Per comprendere l'importanza magica del cogliere i segnali del mondo cito da Hillman da "Il Sogno e il Mondo Infero":

"Una cosa molto simile e in un contesto analogo l'ha detta Eraclito (fr. 93/A!): "Il Signore, a cui appartiene l'oracolo che sta a Delfi, non dice né nasconde, ma segnala". "Questa frase" commenta Marcovich "è in un certo senso un'immagine (una metafora) che si potrebbe parafrasare nel modo seguente: "Così come Apollo non dice nulla esplicitamente né nasconde tutto, ma indica una parte della verità, alla stessa stregua il Logos interno alle cose non è né inaccessibile all'intelletto umano né evidente in sé, ma richiede uno sforzo intellettivo da parte dell'uomo", cioè l'intuizione, o la facoltà di interpretare correttamente i segnali inviati dal Logos".

Ricordate che stiamo parlando del MONDO DELL'ESSERE NATURA.

Dopo aver parlato dell'individuo, del mondo come volontà, della necessità di fermare il dialogo interno al fine di ritornare nella Natura e dopo aver spostato la nostra attenzione sugli oggetti del mondo, riconoscendoli, mediante la Contemplazione, aver messo ordine nella ragione mediante la Meditazione e aver spostato l'attenzione dentro di noi ascoltando le Correnti Vegetative, devo stabilire qual è l'esatta collocazione che ho nell'Essere Natura.

Con i sei dibattiti precedenti siamo tornati nell'Essere Natura riconoscendoci parte di essa ed ora devo chiedermi: qual è la mia collocazione nell'Essere Natura?

Qual è l'esatta collocazione che ha la specie cui appartengo nell'Essere Natura?

Qual è l'esatta collocazione che ha l'Essere Natura sul pianeta?

Le risposte a me stesso le do' io; le formulo attraverso la ragione, ma i fenomeni attraverso i quali formulo le risposte provengono dal mondo esterno.

Ripeto ancora: provengono dal mondo esterno a noi.

Ogni giudizio che io formulo non è altro che interpretazione (intesa come adattamento) soggettiva di fenomeni che dal mondo giungono a me.

Alcune elaborazioni (specialmente nell'età infantile e comunque quando travolgono le mie emozioni) si fissano tanto profondamente da diventare, o da essere considerate, delle idee innate o delle idee apriori.

Queste "idee apriori" si fissano nelle persone bloccando il loro percepire, il loro intuire, le loro emozioni al punto tale che i fenomeni che giungono dal mondo attorno vengono presi in considerazione soltanto se sono in sintonia con quelle "idee apriori"! Quando i fenomeni non coincidono con quelle idee apriori, vengono ignorati o se ne nega l'esistenza, anche con contrapposizione violenta. Solo quando un fenomeno si presenta in maniera sufficientemente violenta da superare la barriera delle "idee apriori" ed è capace di travolgere emozionando un individuo, può essere accolto.

Si parla, in quel caso emotivo, di illuminazione.

Ci furono dei momenti, nella nostra esistenza, in cui Ascoltavamo il Mondo attorno a Noi. Noi subivamo i fenomeni dal mondo e a quei fenomeni rispondevamo. Quell'ascolto ha costruito delle idee, dei concetti, delle convinzioni occupando ogni angolo della nostra capacità di giudizio finendo per bloccare l'arrivo di fenomeni che non fosse in sintonia con quell'esercito di fenomeni che ha occupato la nostra mente.

I fenomeni giunti e i giudizi che abbiamo formulato nei loro confronti impediscono la formulazione di nuovi e diversi giudizi su nuovi fenomeni o aspetti diversi degli stessi al fine di impedire la nascita, dentro di noi, di nuove idee.

Quando Ascoltavamo il Mondo Attorno a Noi, non avevamo idee (eravamo appena usciti dalla vagina di nostra madre), ma possedevamo tutto quello strato emotivo e ideale che avevamo costruito nelle pancia di nostra madre che comunque viveva nel mondo e ai fenomeni del mondo rispondeva a sua volta. In pratica, avevamo delle idee e un apparato emozionale iniziato, ma non sapevamo cosa fossero quelle idee e come il nostro apparato emozionale sarebbe stato sollecitato dagli oggetti del mondo in cui saremmo nati.

Guardavamo il mondo con stupore.

Quello stupore si è trasformato in descrizione.

Quella descrizione si è fissata occupando tutto lo spazio del nostro pensato per impedire il giungere di nuovi fenomeni e di nuovi stupori.

Abbiamo cessato di ascoltare il mondo attorno a noi bloccando il nostro stupirci attraverso la nostra descrizione del mondo che proiettiamo come interpretazione apriori del mondo.

 

trascritto 09.01.2004 a Marghera
Mantenuto il testo del ciclo del 2001/2002

 

Ascoltare il mondo attorno a noi

 

 

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Cod. ISBN 9788891170897

 

 

Sito di Claudio Simeoni

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

 

 

Ultima formattazione 21 ottobre 2021

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