L'astrazione

Sospensione del dialogo interno nella metafisica della Stregoneria - Quarta parte (di 6)

di Claudio Simeoni

Sospensione del dialogo interno

 

I fenomeni che ricevo dal mondo mi impongono degli adattamenti, ma lo fanno su un piano diverso della percezione del quotidiano della ragione. Per questo motivo non colgo, o non ritengo degno della mia attenzione, quanto viene modificato.

Quando un individuo sviluppa la capacità di ASTRAZIONE coglie aspetti e fenomeni diversi da quelli che l'interlocutore vorrebbe che cogliesse presentandogli quel fenomeno. Si forma, in pratica, una diversità di percezione soggettiva di un oggetto da quella che l'oggetto manifestato vorrebbe rappresentare. Questo capita spesso, per chi pratica l'ASTRAZIONE, per quanto riguarda i fenomeni provenienti dal mondo sociale. Il soggetto coglie il fenomeno presentato in un diverso contesto da quello pensato da chi glielo rappresenta.

L'individuo che pratica l'ASTRAZIONE vive in una serie di mondi psichici e coglie fenomeni da mondi psichici diversi, sia dentro di lui che fuori di lui, e formula ipotesi o produce fenomeni partendo da elementi che non sono presenti immediatamente nel quotidiano della ragione o che nel quotidiano della ragione si presentano con una diversa importanza. Tutti i mondi psichici non sono slegati fra loro. I fenomeni che vi si manifestano sono sempre presenti nel mondo della ragione, solo che l'individuo che vi agisce parte da considerazioni soggettive, ma non sa quando e quale valore queste considerazioni soggettive assumeranno nel mondo quotidiano l'importanza che hanno nella sua testa.

Il problema è che quanto viene modificato su un piano percettivo diverso da quello quotidiano il fenomeno si trasferisce nel quotidiano, ma non è possibile risalire alla sua origine partendo dall'analisi del quotidiano. Il fenomeno si presenta partendo da un contesto astratto e trascendente la ragione. Se l'individuo non riesce a Sospendere il Dialogo Interno riesce, in casi particolari, a produrre fenomeni in percezione alterata che si riversano nel suo quotidiano della ragione senza essere in grado di farvi fronte: è come se la realtà si ritorcesse sull'individuo che manifesta una volontà di manipolazione della stessa.

A differenza del cristianesimo, un fenomeno che percepisco non è percepito allo stesso modo dal mio interlocutore. Il fenomeno non è creato da "dio", è il prodotto del vivere nel mondo e ogni volta che si manifesta un fenomeno questo esce da un insieme e viene percepito e riformulato in un diverso insieme.

L'Astrazione porta l'individuo anche a separarsi dal significato che lui attribuisce a quel fenomeno per tendere ad interpretare il significato e gli intenti dell'insieme da cui quel fenomeno proviene.

I fenomeni provenienti dai soggetti del mondo sono prodotti dal vivere nel mondo dei soggetti e al divenuto dei soggetti del mondo vanno ricondotti i fenomeni che da loro mi giungono.

Il dialogo interno tende a coinvolgere l'individuo nel fenomeno percepito in un tentativo esasperato di definire l'origine e la qualità del fenomeno. Da questa ossessione nasce l'oscurantismo della ragione. La superstizione rappresenta una resa dell'individuo ai limiti interpretativi della realtà imposti dalla descrizione del mondo della sua ragione. L'astrazione protegge la coscienza dell'individuo dalla superstizione e dall'oscurantismo.

Questo aspetto sarà chiarito nel "Togliersi dal centro del mondo".

Marghera, marzo 2001

Modificato per il dibattito del 07 giugno 2003

 

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Cod. ISBN 9788891170897

 

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

 

 

Ultima formattazione 21 ottobre 2021

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