La magia nell'ascoltare il mondo attorno a noi

Ascoltare il mondo attorno nella metafisica della Stregoneria - Sesta parte (di 6)

di Claudio Simeoni

Ascoltare il mondo attorno a noi

 

Da quanto detto fino ad ora possiamo parlare di MAGIA.

Ascoltare il mondo attorno a noi è una premessa, razionalmente concessa, per agire nel mondo attorno a noi. Modificare noi stessi mediante l'azione che mettiamo in atto nel mondo e alla quale il mondo reagisce per adattamento soggettivo.

Quella reazione soggettiva è l'effetto della nostra azione che assume la dimensione di magia quando la mia azione è finalizzata ad ottenere quella risposta dal mondo.

I cristiani pensano alla magia come arte per modificare il mondo.

La filosofia pagana pensa alla magia come arte per vivere nel mondo e modificare la realtà nella quale e attraverso la quale noi viviamo.

Per parlare di magia dell'ascoltare il mondo uso la "Teoria Generale della Magia" di Marcel Mauss che ha influito su molte generazioni di ricercatori (cristiani).

Alcune rappresentazioni della Magia nell'ascoltare il mondo attorno a noi.

1) Magia per contiguità

Rileva Marcel Mauss: [ in ogni parte di un oggetto è presente per intero l'essenza dell'oggetto];

--- Ogni fenomeno è rappresentativo e risultante dell'insieme che lo ha espresso. Per risalire all'insieme, partendo dal fenomeno, devo imparare ad Ascoltare il Mondo allineando il mio Ascoltare il Mondo con la qualità dell'insieme (i mondi) di cui il fenomeno è espressione. Pertanto, ogni singolo fenomeno è portatore dell'insieme che lo esprime. La luce del Sole è un fenomeno che appartiene all'Essere Sole ed è portatrice di quello che il Sole è. Se l'Essere Sole non fosse ciò che è io non percepirei, data la mia soggettività, il fenomeno luce. Pertanto il fenomeno luce è portatore dell'insieme Sole di cui è espressione fenomenologica da me percepita.

--- La superstizione costruisce l'immagine dell'oggetto e bruciandone l'immagine pensa che si distrugga l'oggetto: si chiama atto di fede! La superstizione non attrezza l'uomo per agire, ma ne impedisce l'azione attraverso l'illusione: idee ossessive e atti compulsivi!

2) Magia per similarità

Rileva Marcel Mauss: [il simile agisce sul simile (acqua chiama acqua); il simile avoca o guarisce il simile];

--- L'intuito e la percezione sono in grado di trasferire i fenomeni percepiti e intuiti nel descritto della ragione solo se trovano delle similarità nel già descritto dalla ragione.

Una pianta medicinale chiamata polmonaria ha un disegno nelle foglie che richiama il disegno degli alveoli polmonari. Questa similitudine ha consentito al veggente di trasferire nella ragione degli effetti, in questo caso medicamentosi, che la pianta gli suggeriva.

--- Per quanto riguarda il simile che agisce sul simile, il discorso è diverso. "Provoco la pioggia versando acqua!" In realtà, quando devo parlare, evocare, invocare, adorare (parlare a) al mondo circostante e agli DEI che contiene per manifestare delle necessità devo allineare la mia ATTENZIONE ed esprimere il mio INTENTO, con l'ATTENZIONE e l'INTENTO di quanto evoco o invoco. Non è l'atto di versare l'acqua che chiama la pioggia, ma è la mia ATTENZIONE e il mio INTENTO che metto nel RITO ad allineare bisogni e tensioni soggettive con bisogni e tensione del mondo in cui vivo.

Solo chi sa Ascoltare il Mondo Attorno a lui può parlare, attraverso la sua ATTENZIONE e attraverso il suo INTENTO, al mondo col linguaggio degli DEI nel mondo.

Che poi piova o non piova, questo è un altro discorso. Gli Esseri Umani si muovono nel mondo, non sono i padroni dello stesso.

--- La superstizione trasforma l'individuo in padrone del mondo. Piove perché LUI ha fatto piovere; arrivano le malattie o le guarigioni perché LUI ha fatto ammalare o guarire! O perché lui ha evocato il demone che ha il potere di fare quello: sempre di un padrone di cose si tratta!

3) Magia per contrarietà o per antipatia

Rileva Marcel Mauss: [Speculazione sui contrari; sugli opposti: acqua-fuoco, freddo-caldo, fortuna-sfortuna, libertà-sottomissione];

Tutta l'arte della Stregoneria è la capacità dell'Essere Umano di muoversi fra quanto lo favorisce e quanto lo può danneggiare nello sviluppo del proprio intento.

Chi sa ascoltato il mondo attorno a noi sa muoversi al meglio; sa cosa fare per evitare trappole; sa come nutrire la propria energia o come spingere qualcuno a fare scelte disastrose. Non si tratta di "speculare sui contrari", ma di usare la nostra volontà scegliendo i migliori adattamenti soggettivi fra le variabili che il mondo ci presenta.

4) Magia come oggetti ed emanazioni

Rileva Marcel Mauss: [credenza nell'esistenza di effluvi che si sprigionano dai corpi, di immagini magiche che viaggiano; lime che collegano l'incantatore con ciò che egli fa']

L'arte della Stregoneria è l'arte di alterare la percezione per cogliere l'aspetto delle cose che non appartiene alla descrizione del quotidiano della ragione.

Quando uno Stregone agisce nei mondi del sognare (vale anche negli stati di trance, nei deja-vu, o in percezione alterata nel quotidiano) non agisce come si muove nel quotidiano della ragione. Il suo agire e il manifestarsi del suo agire nel quotidiano della ragione occupa tempi e spazi diversi. Ci troviamo di fronte ad una situazione nella quale chi pratica Stregoneria "desidera che accada un qualche cosa", in percezione alterata agisce affinché quella cosa accada, la cosa che voleva accade e mentre la vede accadere non ha memoria del suo agire in percezione alterata e pertanto non la può riprodurre meccanicamente. Accade anche che chi pratica stregoneria desideri raggiungere un intento e per raggiungerlo vuole che accada un certo evento. L'evento non accade, ma si manifestano situazioni per cui o raggiunge quell'intento o varia l'intento stesso.

Il tempo è misura del mutamento, ma se noi non abbiamo parametri di riferimento (il Sole che gira o il deterioramento del nostro corpo ecc.) noi non possiamo sapere quando un'azione fatta nel sognare o in percezione alterata porta i suoi effetti nel quotidiano della ragione: "almeno questo io non lo so per cui non posso affermare che sia possibile saperlo!"

Quando descrivo un'azione fatta in percezione alterata, lo faccio con gli elementi della descrizione della ragione che uso nel quotidiano. Pertanto, quanto racconto è fatto attraverso l'immaginazione, però il meccanismo che ha agito all'interno dell'azione immaginata è quello che ha effetti sulla realtà quotidiana. Spesso non lo descrivo nemmeno perché non ci sono elementi sufficienti nella mia descrizione per definire quanto e come è successo. Lo dimentico, come se mai fosse successo. In ogni caso nel mondo della ragione ho degli elementi con cui descrivere quanto succede in percezione alterata. Elementi che danno un'idea, ma non sono esaustivi né spiegano gli eventi: linee che escono e che collegano ogni esistente, esistenze in sé esse stesse, azioni ed oggetti come campi di energia che fagocitano o che respingono; immagini che vengono trasmesse e ricevute; nebbie, acqua ecc. Immagini del mondo della ragione che trasferite in percezione alterata o nel sognare rendono l'idea del meccanismo emotivo che si manifesta in quella situazione.

Se comprendiamo che l'azione di magia avviene in un contesto diverso dal mondo quotidiano, con trasporto soggettivo e con aspetti diversi del mondo, che nulla ha a che vedere con la descrizione del mondo quotidiano SE NON PER I SOGGETTI CHE COSTRUISCONO DELLE RELAZIONI (le nostre emozioni sono uguali in tutti i mondi in cui noi agiamo) e che ci consentirà lo sviluppo della nostra intuizione e la manifestazione delle nostre tensioni soggettive, ma non ci darà mai la combinazione vincente del superenalotto né la combinazione della cassaforte da scassinare, allora possiamo anche dire che quanto avviene in percezione alterata è fatto con immagini e meccanismi propri del mondo della ragione.

Sapere questo ci mette al riparo dall'illusione di onnipotenza e dalla superstizione!

Cosa è uguale nel quotidiano della ragione e nei mondi della percezione alterata o del sognare?

NOI STESSI!

Le nostre tensioni, i nostri bisogni, le nostre predilezioni, le nostre emozioni.

Che cosa porta a congiungere quanto viene fatto in percezione alterata con la realtà quotidiana? Qual è il minimo comune denominatore fra due situazioni che possiamo considerare diverse?

Le nostre tensioni, i nostri bisogni, i nostri desideri e le nostre emozioni che rappresentano il CANALE sul quale o per il quale indirizziamo la nostra intuizione, la nostra volontà e la nostra energia.

Per fare questo è necessario esercitarci per ASCOLTARE IL MONDO ATTORNO A NOI. In caso contrario si è dei folli! Ci si crea l'illusione di essere padroni del mondo o delegati di un padrone del mondo. Si pensa che il mondo sia a nostra disposizione e quando il mondo non è a nostra disposizione si è pronti ad alzare reticolati di filo spinato o si accumula legna per alzare i roghi!

5) Magia come concetto filosofico (pensiero apriori) dell'azione magica

Rileva Marcel Mauss, ponendo a fondamento di alcune speculazioni magiche: ["Uno è il tutto, e grazie ad esso il tutto si è formato. Uno è il tutto e se il tutto non contenesse il tutto, il tutto non si formerebbe"]

Questa frase significa ben poco. Noi non comprendiamo che un'infima parte dell'universo in cui siamo immersi. Mettere questo concetto ( o altri apriori) alla base del proprio pensiero significa NON ASCOLTARE IL MONDO ATTORNO A NOI!

Il pensiero filosofico è manifestato dall'individuo nel tentativo di oggettivare e trasmettere ad altri la sua attività di ASCOLATARE IL MONDO ATTORNO A NOI. Elabora una struttura di pensiero per trasmettere ad altri quanto scopre o incontra. E' vero che possiamo supportarci con le esperienze di altri, ma le esperienze di altri ci servono come aiuto, non come sostituto alla nostra attività. Quel tipo di pensiero scelto da Marcel Mauss appartiene a quella categoria di concetti che tendono a renderci estranei al mondo in cui viviamo per renderci dipendenti da elucubrazioni fini a sé stesse.

Per operare nel mondo è necessario ascoltare il mondo attorno a noi in quanto:

NOI SIAMO PARTE DEL MONDO!

Questi cinque punti rappresentano il sunto di quanto l'antropologo rileva della magia e come chi pratica magia li legge.

L'antropologo si è dimenticato la sustanzializzazione, la miracolistica legate alla formazione della superstizione attraverso una concezione egocentrica della vita.

L'antropologo non immagina che il mondo si possa ascoltare e interpretare soggettivamente attraverso l'intuizione delle persone e interpreta le azioni dello Stregone all'interno del proprio bagaglio culturale superstizioso. Come l'antropologo non ha mai immaginato che la sua attività e le sue scelte possano modificare il suo reticolato sinapsico e la sua capacità di descrivere e comprendere il mondo.

Praticare L'ASCOLTARE IL MONDO ATTORNO A NOI ci mette in relazione con l'intero universo.

Per un monoteista l'universo è muto e sordo!

Per chi pratica Stregoneria l'Universo è un insieme di fenomeni, voci e suoni dai quali farci penetrare. Un universo da esplorare e ascoltare fuori di noi come esiste un universo da ascoltare dentro di noi che ci accompagna con i suoi suoni, le sue voci e i suoi canti.

NON ESISTE UNA VIA ALLA STREGONERIA SENZA UNA PRATICA DI ASCOLTO DEL MONDO ATTORNO A NOI.

 

trascritto 09.01.2004 a Marghera
Mantenuto il testo del ciclo del 2001/2002

 

Ascoltare il mondo attorno a noi

 

 

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Cod. ISBN 9788891170897

 

 

Sito di Claudio Simeoni

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

 

 

Ultima formattazione 21 ottobre 2021

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