Cronache dal Bosco Sacro di Jesolo

2017

di Claudio Simeoni

indice generale

 

Il Bosco Sacro come luogo di culto della Religione Pagana

 

Costruire il Bosco Sacro

Costruire un Bosco è un'impresa che richiede una dedizione quasi assoluta.

Costruire l'ampliamento al Bosco Sacro di Jesolo richiede una passione e una dedizione che va oltre il semplice impegno che un contadino può investire nella sua attività.

Acquistare le piante in vaso dal vivaio, scegliere le piante ottimali e piantarle in una stagione, la primavera del 2017 assolutamente anomala.

Perché anomala? Perché, nella zona del Bosco Sacro, è stata caratterizzata da un mese di febbraio e un mese di marzo molto asciutto e molto caldo. I mesi più caldi degli ultimi 200 anni. Le piante tendevano a germinare.

Il caldo è durato fino a metà aprile del 2017 quando è iniziato il freddo che ha fermato la germinazione. Un freddo e un tempo anomalo che è durato oltre la prima decade di maggio.

In quelle condizioni le piante avevano problemi anche nei vivai e la scelta di ogni singola piantina era importante.

Nel frattempo Franco aveva passato l'inverno a tagliare e sistemare il Bosco Sacro preesistente in modo che potesse favorire e non interferire negativamente sulla nascita del nuovo Bosco Sacro.

Per dare un'idea dell'attenzione messa da Franco nella costruzione del nuovo Bosco, prendo alcune frasi della conversazione privata perché nella costruzione di un Bosco non basta mettere le piante, è necessario pulire i fossi di irrigazione, curare la crescita delle erbe, mettere attenzione ad ogni gesto fin quasi a rasentare l'ossessione e la paranoia.

Queste sono le condizioni necessarie affinché il Bosco Sacro possa superare il primo anno, le piante radicalizzare, superare il primo inverno, e constatare il primo risultato nel secondo anno.

 

Cronaca dal nuovo Bosco Sacro

1

Bagolari, ancora non a posto. Come previsto è la provenienza diretta dal Bosco, la migliore. Un 50% sembrano migliorare delle altre, altro 50... ontano è ciofeca. Corniolo ancora non perfette, dopo un iniziale sviluppo ok. Resto a posto. Fusariosi, è quanto da sempre ho paura in Bagolaro, poco azoto, acqua misurata, ma è la struttura del terreno, la chiave del discorso, contoterzista assassino, è io... ciao Spero ancora che i bagolari rimedino.

2

Oggi comparsi insetti si lamium, è circa x primo, un bombo (giornata di riposo: custodire piantine di mais da gazze

3

Corniolo, dove ci sono le Roverelle, termofilo, da pianura alla collina.

4

Frassino maggiore, si, siamo fuori dalla sua zona ideale, infatti gli ho trovato il posto più fresco, e per il momento sta correndo... anca massa!

5

Entrambi i kaki hanno gemme tornate quiescienti, (come le farnie, le Roverelle... ), ... già i rami non reggevano il loro peso!

6

300 x 5 di larghezza, fatti... una restrellata agile ci vorrà, sta sera, cosi prato del passaggio robusto. Entrare in bosco... anche motosega, x pulire il necessario Tranquilli. Prima nel fare il fossetto, fatto il necessario attorno all'altare.

7

Gli afidi sono dannosi x la loro facilita a trasmettere virus. Il bagolari di sicuro ne ha preso, di virus, assai tipico x bagolari. Spero ancora non esista il problema fusariosi, ho delle concrete speranze. Anche ginepro, 12 piantine, mi pare di buon animo, era partito debole e male.

 

 

8

Questo non significa che le piantine costrette in vaso, abbiano sempre difficoltà manifeste. O che le piantine nate da seme, risultino sempre meglio... dipende anche da cosa concretamente accade.

9

La farnia invece poteva avere Max 110 cm, perché in vaso ben maggiore, (e qui la grazia è stata che mi sono scelto 24 piantine tra 10.000 che ne avevano)

10

[ginepro] "Le bacche giungono a maturazione nel giro di 2 anni, cambiando colore da verde ad un viola scuro. Restano appese all'albero da due e tre anni, per questo motivo ogni cespo presenta contemporaneamente bacche mature e bacche acerbe ancora verdi." Tragedia, bisogna attendere 2 anni

11

Che bestia, che son trovato sistema per velocizzare irrigazione a singola piantina

12

Corniolo ha superato la sofferenza, presumo sbalzo termico di aprile. Oggi era la più bisognosa acqua, appena visibile, ma assolutamente da intervenire. Anche buon segno, del star bene. Bagolaro niente acqua, se vedo che chiama intervengo su singola piantina. Virosi portata da acqua su piante debolissime. 7 Ciavardello avuti osceni e poco belli sono. Ontano alcuni belli, altri hanno già l'acero montano ora in vaso, da sostituirli, in negativo nulla, piantine accanto ringraziano.

Fine, di Cronache dal Bosco Sacro di Jesolo

Marghera, 29 maggio 2017

 

Il Bosco Sacro come luogo di culto della Religione Pagana

 

 

 

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

 

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