I complotti sociali dell'intreccio di Dio

(Racconto semi-fantasy su un'email ricevuta nel luglio 2021)

Claudio Simeoni

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I complotti di Dio e l'intreccio

Era un giorno d'autunno. Un autunno appena iniziato che pur facendo apparire qualche nuvola all'orizzonte continuava a mantenere verdi le foglie del bosco. Nella casa entrò un uomo con una camicia semiaperta e pantaloni scuri.

Senza fare molte cerimonie, si rivolse al vecchio seduto su una piccola poltrona in un angolo della stanza e chiese: "Parlami della borghesia nera di Roma!" Nel dire questo l'uomo prese una sedia, si sedette vicino ad un tavolo e si versò della grappa in un bicchiere che il vecchio aveva preparato.

Il vecchio sembrò pesare le parole e poi disse: "Parlare dei morti, anche quando camminano, è sempre faticoso perché è difficile distinguere chi è morto da chi è vivo dal momento che i morti hanno denaro con cui costruirsi le maschere e apparire diversi ad ogni mutamento sociale. Che cos'è la "borghesia nera" di Roma"? La borghesia nera di Roma è Dio e, nello stesso tempo, si ritiene la mano di Dio sulla terra. La borghesia nera di Roma è il Vaticano materializzato nella società civile italiana vago, vacuo, inafferrabile perché inconsistente senza un'identità precisa perché la sua realtà è la fede di essere Dio che in nome e per conto di Dio, cioè di sé stesso, realizza la sottomissione degli uomini a Dio."

Il vecchio si fermò un attimo. Si alzò dalla poltrona. Si avvicinò al tavolo e si versò un'abbondante dose di grappa in un bicchiere tornando ad accomodarsi sulla poltrona.

Poi, fissando l'uomo negli occhi, continuò: "Una società che manipola la società senza essere una società segreta. Una società che coopta individui che agiscono per lei senza apparire complici e questi individui ricevono privilegi senza apparire dei beneficiari. Un intreccio di interessi che fa sentire i partecipanti altrettanti "Dio" rispetto al proprio ambiente e altrettanto compartecipi a Dio in quanto compartecipi di questo intreccio di interessi."

Il vecchio bevve un lungo sorso di grappa e disse: "il loro giuramento è semplice". Prima o poi a Roma lo ha pronunciato ogni uomo e donna sia pur in forma diversa. La differenza non sta nelle parole, la differenza sta nella consapevolezza del senso. Ogni cristiano dice di credere in Dio, ma, in fondo, a pochi cristiani interessa credere in Dio. Sono quasi tutti abbastanza indifferenti. Ma quando vieni cooptato dall'intreccio allora giuri fedeltà manifestando la fede nell'organizzazione e dici che tu:

"attesti la tua adesione completa e incondizionata al Credo degli Apostoli e della Chiesa Cristiana Cattolica e per cui attesti che credi fermamente nella Santissima Trinità e nella Divinità della Persona di Nostro Signore Gesù Cristo, alla Rivelazione divina e alla ispirazione divina delle Sacre Scritture."

Appare un normale atto di fede e, invece, è il giuramento con cui tu accetti di essere cooptato in quell'intreccio di interessi del quale diventi un anello che diventa sempre più saldo quanto maggiori sono gli interessi che fai per quell'intreccio aumentando il tuo potere in quell'intreccio di interessi a mano a mano che i vecchi muoiono. Tanto più tu lavori per gli interessi dell'intreccio, tralasciando i tuoi interessi personali o facendo coincidere i tuoi interessi personali con quello dell'intreccio, tanto più potere acquisisci nell'organizzazione dell'intreccio e tanto maggiore è l'interesse dell'intreccio a favorire i tuoi interessi personali."

Il vecchio accostò ancora una volta il bicchiere alla bocca mentre, cogliendo l'occasione della pausa l'uomo chiese: "Che tipo di persone fanno parte di quest'intreccio?"

Il vecchi continuò: "L'intreccio è Dio. E Dio è in ogni luogo, in ogni dove esistano interessi umani. Il Vaticano è la parte materiale. Lo Stato che chiede allo Stato Italiano e ad altri Stati di sovvenzionarlo. Tuttavia, non viene sovvenzionato il Vaticano in quanto Stato, se non in minima parte, viene sovvenzionato l'intreccio. Questo perché il Vaticano, in quanto Vaticano, non può agire più di tanto nella società italiana, ma l'intreccio è il vero dominatore della società. Giornalisti, professionisti, finanzieri, poliziotti, carabinieri, magistrati, pubblici funzionari, banchieri, prefetti, questori, commercianti e proprietari di immobili, spacciatori di droga ad alto livello, malavitosi e killer di professione. Tutto questo è la borghesia nera. Con i suoi vertici e le sue logge. Se tu provi a dire che "esiste una società segreta" vieni fatto passare per un complottista. Ti chiedono "Dov'è la società segreta? Dimostralo". Poi, se scopri qualche connessione ti dicono che sono solo fedeli, timorati di Dio e affezionati a Gesù. Come puoi dimostrare se alcune carriere in magistratura sono favorite e altre fermate? Perché questo funzionario fa carriera e l'altro no? In fondo è nelle cose, non è detto che tutto sia il prodotto di un complotto. Uno ha avuto facilmente la licenza commerciale, l'altro no. Il giornalista che parla di "cieca violenza" quando il crimine è commesso dall'extracomunitario oppure, lo stesso giornalista davanti allo stesso crimine parla di "necessità di accertare" quando l'atto criminoso è commesso da qualcuno legato all'intreccio. Tutto è nelle cose, ma per l'intreccio le cose devono essere nel tutto perché quel tutto è fatto da individui che giurano:

"... piena adesione e pienamente inserito e incardinato con impegno nella comunità visibile della Chiesa Cattolica in comunione con il Papa Successore di Pietro, con il mio Vescovo diocesano e partecipo con regolarità e con viva comprensione ai Sacramenti della Chiesa Cristiana Cattolica."

E' il Dio che osserva l'operare degli uomini dell'intreccio. Un Dio geloso che dà e che toglie in base al proprio capriccio."

Poi il vecchio tacque e, alzatosi avvicinandosi al tavolo, si versò un'altra abbondante dose di grappa per riaccomodarsi sulla poltrona mentre l'uomo colse l'occasione per dire: "Hai detto che anche criminali partecipano all'intreccio? Forse mafiosi?"

"Un uomo si separa dalla società per servire interessi specifici aderendo ad un intreccio di interessi che lo favorisce sfavorendo altri: esiste un modo per chiamarlo se non col termine di criminale? L'arte dell'intreccio è far tollerare i grandi crimini e far esecrare crimini minimi. In questo modo se rubi miliardi attraverso un giro di tangenti non è così grave come le mele rubate dal barbone al mercato della frutta. E' l'arte della propaganda dell'intreccio. Gli oppositori politici gettati dagli aerei in Argentina con la complicità di Bergoglio e di Pio Laghi vengono dimenticati come le "non-persone" uccise nei campi di sterminio. L'intreccio protegge i suoi criminali come Maggi di Piazza della Loggia, lo hanno protetto per tutta la vita; come Calvi, Gelli, Borghese, Almirante, Andreotti, Craxi, ecc. L'intreccio chiede ai suoi membri adesione assoluta a sé stesso in quanto Dio che incarna l'oggetto al quale ogni membro dell'intreccio si deve sottomettere perché, quando si aderisce all'intreccio, sia che si tratti di Comunione o liberazione, dell'Opus Dei, dei Cappuccini o di ogni altra congrega associata, come i singoli individui, devi giurare:

"A motivo della mia fede cristiana cattolica disconosco e respingo con inequivoca chiarezza e fermezza ogni forma di idolatria e di paganesimo comunque manifestantisi in quanto inevitabilmente si tratta di culti resi a creature decadute e ribelli e, in particolare, a satana nemico dell'unico e vero Dio di Gesù Cristo e nemico del genere umano."

Il paganesimo a cui si riferisce non è una religione o una fede antica. Il paganesimo e l'idolatria è tutto ciò che non appartiene all'intreccio e che l'intreccio controlla e domina in nome di Dio, come Dio che fa le funzioni di Dio."

"E tu, come ne sei venuto a conoscenza?" Chiese l'uomo con la camicia semiaperta e con i pantaloni scuri al vecchio che continuava a sorseggiare la sua grappa.

"Pensavo fosse un gioco. Una cosa divertente." Disse il vecchio "Quando fui cooptato fu un grande giorno. In un attimo la mia licenza di costruzione si è magicamente sbloccata ed ebbi i permessi per costruire un grande albergo. Erano soldi. Che volete che sia giurare sugli Apostoli, Dio e la trinità? Ma non erano solo soldi. Più chiedevo e facevo favori per l'intreccio e più la società degli uomini mi apparve lontana, nemica, ostile. Sentivo una sorta di onnipotenza quando schiacciavo i miei concorrenti. Poi qualcuno intercettò uomini dell'intreccio scarsamente prudenti mentre ridevano di un terremoto che seppellendo uomini avrebbe portato loro molti facili guadagni. Mi ero identificato con Dio e avevo i tacchi delle scarpe sporchi del sangue di tante persone che avevo schiacciato. Il grande intreccio ti concede favori e denaro, ma in cambio vuole la tua vita. E diventi un criminale al di là di quante volte ti ripeti: "Io faccio la volontà di Dio!"

La voce del vecchio si stava facendo triste e l'alcool stava interferendo. Poi il vecchio alzò lo sguardo, guardò l'uomo e gli chiese: "Tu quando sei stato cooptato dall'intreccio?"

Il vecchio non fu in grado di sentire la risposta mentre il sangue iniziò a sgorgare dalla sua gola e l'uomo dalla camicia slacciata e dai pantaloni scuri diceva:

"Questa mia azione intende esprimere tutta la mia vera e autentica e ferma posizione e concezione dell'Essere e dell'Esistenza in conformità con la Santissima Trinità e con il Credo Apostolico Niceno-Costantinopolitano ed intende confermare ogni mia coerente completa esclusione e deciso respingimento di qualsivoglia posizione dottrinaria e pratica di qualsiasi genere contraria alla Fede Cristiana-Cattolica e ad essa comunque difforme."

Trovarono il vecchio il giorno dopo sulla poltrona in un lago di sangue.

Intervenne la polizia e dopo i rilievi di rito arrivò un uomo con la camicia slacciata e i pantaloni scuri in compagnia di un Pubblico Ministero. L'uomo disse: "sicuramente una rapina finita a male!". "Sicuramente", gli fece eco il Pubblico Ministero.

 

 

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Marghera, 11 giugno 2021

 

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
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e-mail: claudiosimeoni@libero.it

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