Difendersi svuotando le proprie reazioni
di carica emotiva

Follia controllata nella metafisica della Stregoneria - Quattordicesima parte (di 19)

di Claudio Simeoni

Follia controllata

 

La vita reale è molto dolorosa. Le persone si isolano, fuggono dalla reatà cercando dei rifugi di natura psichica e spesso anche di natura fisica.

Le persone fuggono in un mondo virtuale isolandosi su una montagna nascosti alla vista di chi potrebbe coinvolgerli.

Per questo motivo spesso viviamo in una società fatta di ambienti, montagne, fisiche o virtuali, separati fra di loro dove uomini e donne si rifugiano cercando dei simili per non mettere in discussione la loro vita.

Luoghi fisici o luoghi psichici in cui serve quel vestito, quella condizione mentale, quel modo di vedere la realtà per poter accedere.

Un mondo di individui depressi che fuggono dalla realtà del loro vivere e che costruiscono relazioni solo con chi è depresso come loro. Individui alla perenne ricerca di servi da cui farsi obbedire, anziché persone con cui camminare assieme.

Molti di loro cercano un padrone, un dio padrone, fatto ad immagine e somiglianza di come loro lo immaginano capace di gratificare il loro isolamento psichico.

In psicologia: meccanismo di difesa egosintonico di deagresivizzare e di desessualizzare l'energia psichica in vista di un suo impiego in attività sublimate.

Questa attività diventa patologica nei casi in cui un individuo blocchi la sua attività sessuale e trasferisca i motivi del blocco non in attività che comunemente danno piacere "i nostri interessi", ma che bloccano il piacere. Come ad esempio gli imperativi morali della chiesa cattolica quando vengono trasferiti all'interno della società civile.

Lo spostamento (per l'uso finalizzato) dell'energia sessuale è arte della Stregoneria!

Non esiste coinvolgimento con la totalità di noi stessi in un interesse totalizzante (del nostro io) come quando impegniamo la nostra energia sessuale. Non esiste un coinvolgimento emotivo maggiore dell'individuo di quando si produce una scarica di energia sessuale. Non esiste una chiamata più potente che possiamo fare degli Dèi del mondo se non attraverso l'impiego finalizzato della nostra energia sessuale. L'energia sessuale è l'energia della vita; è l'energia che manipoliamo per costruire il nostro corpo luminoso. Anche quando l'Essere Natura vorrebbe che la usassimo solo per Lei celebrando Ilizia.

Per contro, non esiste nessun controllo di un individuo, di ordine morale e comportamentale, che non passi per il controllo delle possibilità dell'individuo di veicolare la sua energia sessuale. Non esiste nessuna manipolazione mentale di un individuo che non si fissi mediante il controllo della sua sessualità.

Sta a noi e alle nostre strategie di adattamento soggettivo alle condizioni in cui siamo nati e viviamo, costruire l'equilibrio fra tensione sessuale e veicolazione dell'attività quotidiana. Sta a noi, attraverso le nostre strategie d'esistenza equilibrare i tre sistemi di scarica delle tensioni sessuali che si manifestano nell'individuo: attività fisica (lavoro ecc.); attività sessuale; attività intellettuale.

I tre sistemi scaricano, attraverso l'attività dell'individuo, energia sessuale accumulata sotto forma di tensione. Nel corso della vita dell'individuo questi tre sistemi si integrano, assumono valore diverso nello scarico di tensioni, ma nessuno dei tre ha mai il sopravvento.

E' necessario che un individuo pratichi tutte e tre le attività seguendo le proprie predilezioni del momento.

Se esiste una situazione di neutralizzazione finalizzata a negare a sé stessi una delle tre attività attraverso le quali veicolare l'energia sessuale giustificandole con delle priorità o con degli imperativi morali, questi vanno rimossi.

Se una negazione può esserci, questa deve essere contingente e limitata nel tempo o fintanto che permangono delle circostanze specifiche.

Come ci si difende?

Si incontrano spesso individui che impongono alle persone di neutralizzare il loro principio del piacere attraverso l'imposizione di un principio del dovere. Un principio del dovere che, una volta interiorizzato, tende a legittimare e giustificare nell'individuo la negazione della sua ricerca del piacere.

Fatto salvo che nella società abbiamo dei doveri, questi non possono essere tali da superare la soglia delle relazioni sociali per entrare e interferire nella sfera privata delle persone perché finirebbero per bloccare il principio del piacere proprio della vita e della sua espressione.

Imporre il principio del dovere nella sfera personale delle persone è attività propria dei conventi e dei convitti religiosi. In quelle religioni i cui principi dogmatici sono finalizzati a garantirsi il possesso delle persone.

Si trovano comportamenti simili anche nella vita sociale come effetto della proiezione che alcuni individui fanno della loro morale: è necessario sottrarsi se hanno potere sociale.

La Follia controllata, in questo caso, ha lo scopo di permetterci di salvaguardare dentro di noi il principio del piacere quando qualcuno lo vuole trasformare in principio del dovere e impedirci di usare la nostra energia sessuale.

 

04 marzo 2007 data di fine ricopiatura del testo

 

Follia controllata

 

 

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Cod. ISBN 9788891170897

 

 

Sito di Claudio Simeoni

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

 

 

Ultima formattazione 21 ottobre 2021

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