Come ci si libera dal delirio di onnipotenza della ragione?

Novantasette domande e novantasette risposte nella Religione Pagana

Domanda numero sessantadue

di Claudio Simeoni

Quesiti di teologia pagana

Togliendoci dal centro del mondo. Cessando di immaginarci signori e padroni del mondo. Affrontando la vita con passione e responsabilità ricordando che noi siamo degli Dèi che attraversano la vita, sfida dopo sfida, e, attraverso questo, costruiscono il Dio che cresce dentro di noi in un mondo di Dèi che, sfida dopo sfida, alimentano il Dio che cresce dentro di loro.

La ragione è il dominatore della nostra coscienza. E' con gli strumenti della ragione che noi ci confrontiamo con altri uomini nella società. E' con gli strumenti della ragione che noi ci riteniamo diversi dagli altri Esseri della Natura.

Usare la ragione giorno dopo giorno, ci porta ad ignorare che noi siamo emozioni espresse dalla materia e ci porta a pensarci "mente" o "anima" che agisce nella materia.

Questa scissione fra corpo e sensazioni emotive (comunque chiamate) porta la ragione a sentirsi superiore e diversa dalla materia che la esprime. La ragione inizia a delirare. Tutti i gradi di delirio portano la ragione a separare l'uomo dal mondo; non tutti i gradi di delirio della ragione sono invalidanti per la vita dell'uomo.

Il delirio della ragione trae nutrimento dall'identificazione della ragione con un "assoluto" oggettivo con cui giustifica la sua attività di assoluto nell'individuo.

La ragione è il Dio creatore, colei che ha creato la descrizione del mondo che l'individuo usa per i suoi ragionamenti.

Dentro all'uomo ci sono pulsioni e desideri, la vera forza che spinge l'Essere Umano ad osare oltre il conosciuto della ragione e, quand'è coraggioso, a trasformarsi per aprire le bronzee porte del Tartaro che dentro di lui rinchiude i Titani.

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

 

 

Ultima formattazione 21 ottobre 2021

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