Cosa c'era all'inizio del tempo?

C'era matera e energia, comunque organizzata, ma non c'era coscienza.

L'universo con noi, esiste perché ciò che c'era aveva la potenzialità di essere ciò che è diventato. Avrebbe potuto essere diverso? Solo se le scelte esistenziali delle coscienze, nelle trasformazioni, fossero state diverse.

La Religione Pagana non pensa all'esistenza di un "artefice", ma la materia-energia, comunque organizzata e comunque si organizza di volta in volta, trasformazione dopo trasformazione, è l'artefice del presente in cui noi viviamo.

La Religione Pagana individua la propria attività religiosa nelle relazioni che avvengono fra soggetti, divenuti consapevoli, come parte della materia-energia in trasformazione.

La stessa magia, praticata dalla Religione Pagana, è arte della trasformazione soggettiva con cui ogni coscienza costruisce le relazioni con le coscienze del mondo in cui vive.

La Religione Pagana individua l'attività religiosa all'interno della consapevolezza soggettiva formatasi nelle relazioni col mondo in cui ogni soggetto vive.

E' l'Essere, inteso come ogni singolo soggetto e ogni individualità dell'universo, qualunque sia la qualità della propria coscienza, che alimenta e, mediante la propria volontà d'esistenza una volta divenuto consapevole, modifica sé stesso nel proprio presente.

All'inizio c'era la non coscienza della materia e dell'energia. Ma la materia e l'energia possiedono la qualità che consente di diventare consapevole in presenza di circostanze favorevoli. Dalla non coscienza, alcune parti di energia e materia, diventano consapevoli iniziando un cammino di trasformazione.

Come Religione Pagana diciamo che: all'inizio del tempo c'era la non coscienza e la materia e l'energia iniziarono un processo di espansione nell'universo. In questo percorso incontrarono situazioni favorevoli che consentirono alla materia e all'energia di diventare coscienti.

Per concludere, la Religione Pagana non riconosce l'esistenza di nessun Dio creatore perché la materia in cui viviamo è "creatrice" di sé stessa come coscienza e intelligenza.