03 Marzo 2023
cronache della religione pagana

Tutti i testi del mese di Marzo 2023 in un'unica pagina

 

03 marzo 2023

Lotofaghi

I Lotofaghi sono un esempio simbolico estremamente potente. Mangiatori di Loto, ma anche consumatori di eroina, consumatori di fede cristiana, capace di rendere le persone passive e sottomesse. Quell'oppio dei popoli che assopisce la capacità critica delle persone.

Dopo aver fatto una strage di Ciconi risparmiando solo il sacerdote di Apollo, Odisseo è costretto a fuggire con molti morti fra le sue fila. I morti, come potete leggere, sono numeri, non sono persone chiamate con nome e cognome. La storia è dell'eroe dove chi lo accompagna appare come individui che, una volta sacrificati, vengono subito dimenticati.

Scrive Apollodoro:

Salpato da Ilio approda a Ismaro, città dei Ciconi, la conquista con le armi, risparmiando solo Marone, che era sacerdote di Apollo. Quando i Ciconi dell'interno lo vengono a sapere, sopraggiungono in armi per assalirlo; egli fugge per mare dopo aver perduto sei uomini per ogni nave. Sbarca nel paese dei Lotofagi e manda avanti alcuni compagni perché si informino sugli abitanti del luogo; ma essi gustarono il loto e rimasero lì; cresceva infatti in quella terra un dolce frutto chiamato loto, che faceva dimenticare tutto a chi lo assaggiava. Quando viene a saperlo, Odisseo trattiene gli altri compagni, riconduce a forza alle navi quelli che ne avevano mangiato, riprende il mare e si avvicina alla terra dei Ciclopi.

Da Odisseo in Apollodoro

Anche se riconduci a forza sulla nave i drogati, rimarranno sempre offesi. Quando si mettono in ginocchio davanti a Dio rinunciano ad essere persone attive e anche se poi le recuperi e le costringi ad essere attive, tendono sempre a tornare nella passività che attende la provvidenza. In fondo Dio, come l'eroina, è buono. In fondo Gesù ti ama. E questa forza, che agisce come l'eroina, incitando l'uomo alla rinuncia, continua a lavorare, come un tarlo dentro di lui.

 

03 marzo 2023

Fiducia

A volte sembra incredibile quanto le persone si affidino alle parole di persone che occupano un ruolo sociale.

Sono convinte che il ruolo sociale sia una certificazione di un conoscere, di un sapere, che viene espresso dalle loro parole spesso rassicuranti.

"Certamente signore, Lei può avere fiducia che i suoi risparmi sono al sicuro con noi!"

La persona si sente rassicurata. Vuoi che la banca ti truffi?

"La legge dice questo!" Afferma il carabiniere davanti ad una persona smarrita, ma non è vero, è solo la sua interpretazione fantastica di una realtà immaginaria e con quella realtà immaginaria il poliziotto ferma azioni giudiziarie che impediscono alle persone di aver giustizia o, al contrario, denuncia una persona per una sua interpretazione.

La fede nell'autorità è una condizione psicologica costruita dalla fede nel padre e nella madre che esprimono la fede in Dio e che, per estensione, diventa la fede nell'autorità.

Un'autorità fatta di incompetenti che le persone, per fede, immaginano competenti.

E là si cela l'inganno. Diventa faticoso analizzare, informarsi, mettere da parte la fiducia, tanto desiderata, per verificare.

In fondo, il poliziotto alza la voce, minaccia, se metti in discussione la sua interpretazione. Non può discutere, lui ha una pistola. Il magistrato in esercizio ha l'esercito.

Il datore di lavoro ha il potere di licenziamento e se ti opponi sei costretto ad affrontare cause giudiziarie.

E' faticoso vivere in una società dove la competenza è solo un'illusione fatta da uomini e donne che alla conoscenza preferiscono le loro personali interpretazioni.

In questo modo si finisce per vivere di complottismi. L'oppressione non è fatta da individui che complottano contro di te, ma da individui che ti vendono le loro illusioni contando sul fatto che tu ti illuda e ti abbandoni alle loro illusioni, alle loro espressioni di fiducia.

Ti hanno detto: "Fidati, fidati!". E tu ti sei fidato. "Confida, confida!". E tu hai ceduto la gestione della tua fiducia. L'inganno subito necessita di vendetta, di Nemesi, ma aver alimentato la fiducia dentro di te ha ucciso la Nemesi che ti proteggeva.

Per questo, in un angolo dell'esistenza, si rimpiange l'occasione perduta: per quello che avresti potuto fare, quando avevi la possibilità di farlo, ma non l'hai fatto.

 

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