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Maggio 2023: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali cronaca quotidiana.

17 maggio 2023
cronache della religione pagana

Claudio Simeoni

Cronache mese di Maggio 2023

 

17 maggio 2023

Interpretazione del Mito fra paganesimo e neoplatonismo

In tutta l'area mediterranea il Mito greco, con tutte le specifiche varianti che le singole città mettevano in evidenza considerandole gli Dèi protettori della città stessa, prima dell'avvento della filosofia, era il sostrato religioso di tutta l'area. Indubbiamente lo stesso Mito greco era portatore di molte varianti orientali dagli Hittiti ai Sumeri, dai Fenici ai Siriani, dai Traci agli Egiziani.

Il Mito indicava la trasformazione, il divenire, di un presente da un altro presente per trasformazione.

Anche quando il Mito parla di uccisioni di Dèi, non si riferisce mai all'annientamento, ma solo alla trasformazione di un presente che quel Dio abitava.

Quando i filosofi, come Platone e come i neoplatonici dovettero distruggere il Mito, non dissero che "il Mito è falso", ma giocarono sulle interpretazioni delle figure mitiche per svuotarle del valore religioso e della loro capacità di indurre gli uomini a trasformare il loro presente.

L'esempio che faccio lo traggo da Proclo espresso nel suo commento al Timeo di Platone.

Scrive Proclo:

[104. [1] - (72) Procl. in Plat. Tim. E prooem. III 169, 15 Diehl]

Dunque, alcuni affermano che ci abbia lasciato cercare quelli che corrispondono ai due re nel cielo, dico Fanes e la Notte: infatti, bisogna fissare quelli che si trovano nell'ordine più alto e sono fra gli intramondani, poiché anche prima del mondo comandano gli Dèi intellettivi, eternamente stabiliti nell'impenetrabile recesso dello stesso Fanes, come dice Orfeo, chiamando impenetrabile recesso il loro ordine nascosto e non rivelato. Se dunque, per analogia con quelli, si volesse stabilire la rivoluzione dello stesso e dell'altro come principio maschile e femminile, come principio paterno e generante, non si devierebbe dalla verità. E se si volesse considerare il sole e la luna che si oppongono nei corpi celesti in movimento, allora il sole manterrà la somiglianza con Fanes, mentre la luna quella con la Notte. Se invece questo è vero, come mi sembra, avendo considerato il demiurgo unico dell'universo analogo al padre Fanes intellettivo ... anch'esso - e, infatti, ... di questa è dei mondi ... fare il teologo, come questo del Cielo e della Terra -; invece, il cratere zoogonico sarà analogo alla Notte che fa uscire dagli invisibili tutta la vita con Fanes, poiché anche il cratere genera ogni anima negli esseri del mondo; infatti, è meglio considerarli entrambi prima del mondo e mettere da un lato lo stesso demiurgo in corrispondenza con Fanes, poiché si dice anche che assomiglia a quello quanto alla creazione dell'universo, dall'altro la potenza generatrice dell'universo con la Notte, che fa uscire in modo invisibile tutte le cose dal padre; poi, dopo questi, presentare gli altri regni diversamente ordinati in corrispondenza con quelli intellettivi. E se anche questo ci chiedessimo, per quale motivo non consìderò i due regni, come sono esplicitamente detti, corrispondenti, la cosa più semplice è affermare che pure quelli aveva la dottrina di Orfeo, la più familiare ai Greci, ... nell'opera in cui celebra come primo il regno di Urano e Gea, come anche quello dice nel Cratilo...

Tratto da: Otto Kern, Orfici- testimonianze e frammenti, Bompiani, 2011, p. 367 e 369

Fanes e Notte vengono considerati da Proclo "re nel cielo" e immagina che "gli Dèi intellettivi" abitano all'interno di Fanes. Dice Proclo: " gli Dèi intellettivi, eternamente stabiliti nell'impenetrabile recesso dello stesso Fanes, come dice Orfeo, chiamando impenetrabile recesso il loro ordine nascosto e non rivelato".

La necessità di Proclo di stabilire una gerarchia di dominio è snaturare due principi dell'antica religione. Primo: il concetto che gli Dèi nascono. Gli Dèi vengono in essere in un determinato momento della trasformazione del mondo e da quando vengono in essere iniziano a partecipare alla trasformazione del mondo. Il secondo principio è che Fanes non racchiude assolutamente niente. Fanes è la qualità divina della materia che ha la capacità di trasformare in coscienza ciò che non è consapevole di sé.

Si potrebbe dire che Fanes rivela le potenzialità della materia, ma non tiene nulla in sé stesso. Solo Crono racchiude i suoi figli dentro di sé. Crono divora i suoi figli per preservarli da condizioni che non permettono loro di trasformarsi nell'attesa che Zeus modifichi le condizioni della Terra permettendo di trarre i suoi fratelli dall'oblio del tempo e renderli partecipi alle trasformazioni del presente.

La necessità di Proclo, di cercare un demiurgo unico alla base dell'universo, lo rende cieco davanti ad un universo in perenne modificazione e trasformazione.

I filosofi come Platone e i neoplatonici come Proclo devono fermare il mondo in trasformazione e renderlo statico in nome dell'attività di un creatore che determina le condizioni del mondo.

Nell'interpretazione di Proclo, Notte "genera le anime" e il demiurgo di Platone, secondo Proclo, assomiglia a Fanes come creatore dell'universo.

E Proclo trova la soluzione al perché, secondo lui, non venne celebrata la coppia di Dèi Fanes e Notte come "demiurgo originale". Questo perché Orfeo celebra come coppia originale della discendenza degli Dèi Urano e Gea.

Il problema per Proclo è che Urano è l'emozione che attraversa l'universo e Gea è la materia-energia inconscia dell'universo. Questa materia-energia inconscia dell'universo ha, quale caratteristica, in Fanes una sorta di qualità o, se preferite, di caratteristica. Quando una frazione di materia-energia (l'uno e l'altro o l'uno o l'altro) incontrano condizioni favorevoli, il Fanes dentro quella frazione di materia trasforma quella materia-energia da inconsapevole a consapevole. Quella frazione di materia-energia diventa consapevole di sé. Quella frazione di materia-energia si emoziona, rende vivo l'Urano stellato dentro di sé. Quella materia-energia altro non è che Gaia, Gea, che diventa consapevole emozionandosi (Urano) e, rivendica la propria specificità all'universo attraverso la sua volontà.

Tutto questo avviene all'interno di Nera Notte che diventa consapevole di sé come Genio Loci dell'Universo. Consapevole per la presenza di consapevolezze e divinità e da quel momento, esercitando la sua volontà, Nera Notte mantiene un equilibrio nell'universo per favorire sé stessa.

La religione Pagana si basa sull'interpretazione del Mito. A seconda di come noi interpretiamo il Mito sviluppiamo una "logica mitica" che influisce sulle nostre scelte quotidiane e determina la qualità dell'essere pagani.

 

17 maggio 2023

Creazionista ed evoluzionista: atteggiamenti a confronto

Non è che un individuo è creazionista e, dunque, ragiona in un certo modo; ma è perché un individuo ragiona in quel modo che viene definito creazionista.

L'opposizione fra il modo di ragionare del creazionista e il modo di ragionare evoluzionistico nella società costituisce un perenne conflitto ideologico.

Provo a fare un esempio estremizzando.

Se un uomo ha un comportamento criminale, per il creazionista "lui è un criminale", per l'evoluzionista "le cause esistenziali lo hanno fatto diventare un criminale".

Questo non significa che l'uomo che commette un crimine non vada fermato, ma la differenza sta nel come si ferma colui che commette un crimine.

Per il creazionista quell'uomo è "malvagio in sé", così lo ha creato Dio, tolto quell'uomo dalla società, si elimina la mela marcia che infetta la società.

Per l'evoluzionista non basta fermare chi commette un crimine, ma è necessario fermare le cause esistenziali che hanno indotto a diventare un criminale. In altre parole, la persecuzione del crimine non si ferma alla persona che ha commesso il delitto, ma vanno perseguite le cause che hanno indotto quegli adattamenti soggettivi che hanno costretto la persona a commettere quei delitti.

Senza la persecuzione delle cause o, se preferite, senza la modificazione delle cause, una volta che chi ha commesso il delitto viene perseguito, quelle cause esistenziali continuano a produrre altri delinquenti che finiscono per alimentare l'attività di delinquere nella società.

O si pensa l'uomo creato da Dio e, in quanto tale, esiste come Dio ha voluto che esista; oppure si pensa all'uomo some un soggetto che si adatta alle condizioni che ha incontrato nascendo nelle infinite possibilità di adattamento anche in presenza di "macro-cause" che, di fatto, ingenerano micro-cause che spesso hanno un maggior effetto sulla struttura emotiva del singolo individuo.

E' indubbio che agire nella società dal punto di vista evoluzionistico è più complesso che agire dal punto di vista creazionista in cui un "buon colpo di pistola" risolve il problema immediato, ma è altrettanto vero che la società dominata da chi ritiene che tutto vada risolto "con un buon colpo di pistola" è intollerante ad altri discorsi, i discorsi evoluzionisti, finendo per fermarli "con un buon colpo di pistola" in modo che nessuno possa mettere in discussione la verità della creazione di Dio.

 

17 maggio 2023

Le "disgrazie"

Le "disgrazie" siano esse alluvioni, terremoti o quant'altro portano con sé altre disgrazie rappresentate da coloro che portano aiuti e che chiedono riconoscenza per gli aiuti portati.

E' la tecnica del "Buon Samaritano" che approfitta dei banditi per trarre beneficio di riconoscenza e poter danneggiare a propria volta il malcapitato,

Il Buon Samaritano vive in luoghi sicuri, non toccati dal terremoto o dall'alluvione mentre, terremotati e alluvionati, possono diventare i "nuovi pezzenti", carne a disposizione del Buon Samaritano che può applicare il principio cristologico: "I poveri li dovete avere sempre con voi per farne quello che volete!". Anche stuprarli!

Ovviamente, coloro che si assumono il ruolo del Buon Samaritano si sono guardati bene dal mettere in sicurezza il territorio o di far costruire case antisismiche. Come subito dopo il terremoto dell'Aquila quando gli imprenditori si felicitavano del terremoto nella prospettiva di immediati guadagni.

 

17 maggio 2023

Il mondo vive attraverso i problemi

Una parte dell'Italia è allagata come nel Myanmar dove il ciclone Mocha devasta, si temono centinaia di morti. E ancora: Il potente ciclone 'Mocha' si è abbattuto oggi tra Birmania e Bangladesh dopo aver deviato in direzione del territorio birmano nelle ultime ore, e dopo due giorni di preparativi di emergenza in entrambi i paesi per evitare una catastrofe. Il ciclone ha toccato terra alle 13 ora locale sulla costa dello stato birmano di Rajine, con venti equivalenti a un uragano atlantico di categoria 5, in un'area dove sei milioni di persone, molte appartenenti all'etnia Rohingya, si trovano in uno stato di necessità.

Tutto il mondo è connesso. Il cambiamento climatico è un'emergenza e ce ne rendiamo conto solo quando coinvolge noi.

A chi interessa se in California fa un caldo intenso?

Periodi siccitosi si alterneranno a piogge torrenziali con estate e inverni anomali. Ora in Italia ci disperiamo per l'Emilia Romagna, per le Marche, per Matera. Ma solo perché ci appaiono vicini mentre non ci preoccupavamo quando in Groenlandia c'erano 15 o 20 gradi.

 

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Claudio Simeoni

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Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

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