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Luglio 2024: la filosofia metafisica della Religione Pagana.

03 luglio 2024 cronache della religione pagana
Demetra, una di noi
I misteri di Eleusi - quarta parte

Claudio Simeoni

Cronache mese di luglio 2024

 

03 luglio 2024

Demetra, una di noi
I misteri di Eleusi
quarta parte

Ma nessuno degli dèi
e degli uomini mortali voleva dirle la verità,
e nessuno degli uccelli venne a lei come verace messaggero.
Per nove giorni, allora, la veneranda Demetra sulla terra
vagava stringendo nelle mani fiaccole ardenti:
né mai d'ambrosia e di nettare, dolce bevanda,
si nutriva, assorta nel suo dolore; né s'immergeva in lavacri.
Ma quando infine giunse per la decima volta la fulgente aurora
le venne incontro Ecate, reggendo con la mano una torcia;
e, desiderosa d'informarla, le rivolse la parola, e disse:
"Demetra veneranda, apportatrice di messi, dai magnifici doni,
chi fra gli dèi celesti o fra gli uomini mortali
ha rapito Persefone, e ha gettato l'angoscia nel tuo cuore?
Infatti, io ho udito le grida, ma non ho visto coi miei occhi
chi fosse il rapitore: ti ho detto tutto, in breve e sinceramente".
Così dunque parlò Ecate; e non le rispose
la figlia di Rea dalle belle chiome; invece, rapidamente, con lei
mosse, stringendo nelle mani fiaccole ardenti.
E raggiunsero Elio, che vigila sugli dèi e sugli uomini;
si fermarono dinanzi ai suoi cavalli, e lo interrogò la divina tra le dee:

Tratto da: La religione dei misteri, a cura di Paolo Scarpi, Inno omerico a Demetra, edizione Lorenzo Valla, 2002, pag. 18 vol. 1

IN questo brano dell'Inno Omerico a Demetra vengono definiti i limiti della capacità d'azione degli Dèi.

Gli Dèi non sono onnipotenti, sono soggetti che abitano il mondo e che partecipano alle trasformazioni del mondo sia come soggettività in trasformazione, sia come oggettività per un numero infinito di Esseri in trasformazione.

Questo mistero eleusino vuole riportare l'idea, che gli uomini hanno degli Dèi, nella condizione della loro vita impedendo alle divagazioni fantastiche di impossessarsi della loro immaginazione.

La disperazione di Demetra è la disperazione per la perdita di un presente nel quale, ora, Persefone viene a mancare.

Demetra tenta di ripristinare quel presente cercando di riportare a "casa" Persefone.

Ogni azione che avviene nel presente, modifica definitivamente il presente stesso e non c'è ritorno al precedente presente.

Il senso della ricerca di Demetra ha lo stesso significato del cercare di tornare ad Itaca di Odisseo. Odisseo tornerà ad Itaca, solo, mentre Demetra dovrà scendere a patti per un nuovo e diverso presente.

Nel voler ripristinare il passato perduto, Demetra non trova la solidarietà degli Dèi. Nessuno di loro vuole ripristinare il passato. Solo Ecate, interessata alla discesa di Persefone all'Ade, accorre alle suppliche di Demetra.

Ecate dà un consiglio a Demetra: anziché cercare con disperazione, fermati, respira e chiedi.

Fare la domanda giusta, nei giusti termini che trasmetta esattamente, all'interlocutore, quello che vuoi davvero chiedere.

Quante volte gli uomini hanno presunto, anziché fare la domanda Accertarsi che l'interlocutore abbia capito e attendere la risposta.

Demetra, angosciata e disperata, si è lanciata come una furia alla ricerca di Persefone. La rabbia e il dolore gli hanno annebbiato la capacità di analizzare e decidere. Si è trovata smarrita in un mondo buio che a malapena illuminava con le torce che teneva in mano.

Chiedete, dice l'Inno Omerico a Demetra; come Demetra è stata indotta da Ecate a chiedere.

Le Dee si alzano in volo e si fermano davanti ai cavalli di Elio che: "Elio, che vigila sugli dèi e sugli uomini".

Se hai dei problemi e devi chiedere, devi cercare il giusto interlocutore.

Demetra: una di noi!

Che forse anche noi non desideriamo crescere? Trasformarci? Desiderare? Cercare?

Ognuno di noi, con la propria torcia, cerca qualche cosa nel buio e possiamo dirci fortunati se un'Ecate ci affianca nella ricerca.

Noi come Demetra cerchiamo. Non supplichiamo. Cerchiamo la giusta occasione per poterla afferrare.

Guardiamoci attorno. Terremoti emotivi sconquassano la nostra esistenza, il nostro mondo. A volte sembra che l'onda della non conoscenza, del non sapere, ci possa travolgere.

Eppure, alcuni di noi continuano a cercare, con le torce nelle mani, sperando di fendere e di portare un po' di luce nel buio che ci circonda.

Bright the sun and we're running to it.

The sun light, light the us knowledge.

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

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