Non scambiate mai, quando guardate alle azioni del Governo, l'attività del delinquere con l'incompetenza. Non sempre la Corte Costituzionale e la Corte di Cassazione sono in grado di intervenire. Spesso le questioni non sono giuridiche, ma sociali e politiche.
Settembre 2024: la filosofia metafisica della Religione Pagana.
Cronache mese di settembre 2024
Museo Archeologico di Napoli - Sala dei filosofi, poeti e tagici greci
18 settembre 2024
Sto cercando di trovare una soluzione a proposito di Talete.
Di Talete, Diogene Laerzio, 200 dopo cristo, mi dice che cosa pensava Talete e, cose che appaiono diverse, me le dice Aristotele (circa 350 a.c.). Quale dei due è più attendibile?
Di ciò che Talete credeva, dice Diogene Laerzio:
Di lui si tramandano pure queste sentenze: dio è l'essere più antico; è infatti increato. La cosa più bella è l'universo, che è opera di dio. La cosa più grande è lo spazio, ché il tutto abbraccia. La cosa più veloce è la mente, ché per il tutto corre. La cosa più forte è la necessità, ché domina su tutto. La cosa più saggia è il tempo, ché tutto rinviene.
p. 14
E ancora Diogene Laerzio dice che Talete:
Principio dell'universo egli disse l'acqua, concepì il mondo animato e pieno di demoni.
p.11
Io so che Aristotele aveva i suoi interessi e la stessa cosa vale per Diogene Laerzio. E se fossero entrambi inattendibili? Ma se non ci è rimasto nulla se non poche citazioni, su che cosa si può ipotizzare?
Di Talete dice Aristotele:
Non tutti, però, sono d'accordo sul numero e sulla natura specifica di tale principio, ma Talete, iniziatore di tale tipo di indagine filosofica, sostiene che esso è l'acqua (perciò egli asseriva che anche la terra galleggia sull'acqua37), e forse questa sua opinione gli fu suggerita dall'osservazione che è umido ciò di cui ogni cosa si alimenta e che anche il caldo nasce dall'umidità e sopravvive per mezzo di essa (del resto è principio di tutte le cose ciò da cui queste traggono l'origine), né soltanto in base a ciò egli ha concepito una tale teoria, ma anche in base al fatto che hanno natura umida i semi di tutte le cose, e l'acqua è appunto il principio naturale delle cose umide38.
p. 16-17
Mentre, come origine delle cose da "Dio", Aristotele dice:
A nessuno, intanto, di quelli che sostengono che tutte le cose si identificano con l'Uno è accaduto di avere una siffatta concezione della causa tranne che, forse, a Parmenide, e anche a lui solo in quanto egli pone non un'unica causa, ma, in un certo senso, ne pone due ...
p. 19
Ovviamente ci sono significati e interpretazioni diverse, ma è difficile leggere in Talete l'idea che "dio è l'essere più antico; è infatti increato", dal momento che non è riportato, dai frammenti che abbiamo, uno sviluppo di tale assunto. Attribuire a Talete il concetto secondo cui la causa prima è l'acqua, appare estremamente più logico.
Appare più verosimile che Talete abbia affermato che "concepì il mondo animato e pieno di demoni" dove "demoni" sta per "daimon" le intelligenze divine manifestate dagli oggetti del mondo.
E appare verosimile l'affermazione di Aristotele secondo cui l'idea dell'Uno, di Dio, come causa del mondo, appartiene a Parmenide e agli Eleatici.
Ovviamente, ci devo riflettere ancora perché esistono delle implicazioni sullo sviluppo del pensiero.
Le citazioni di Diogene Laerzio da Vite dei Filosofi, Mondadori, 2009, Le citazioni di Aristotele, Metafisica, edizioni Hachete, 2016, le pagine si riferiscono a queste edizioni.
18 settembre 2024
Un discorso di Gaia in relazione ad un'affermazione di Marsilio Ficino nella "Teologia Platonica":
Marsilio Ficino, Teologia Platonica, Bompiani, 2011, p. 349
"La forma è la forma, indipendentemente dall'oggetto che quella forma rappresenta." Inizia il suo discorso Gaia "Puoi costruire degli insiemi degli oggetti partendo dalla forma degli oggetti, ma puoi costruire degli insieme partendo dalla coscienza o dalle azioni degli oggetti. E' una tua scelta soggettiva. La rotondità non è un oggetto in sé, è piuttosto come l'oggetto appare agli occhi di Ficino che dell'albero non sa cogliere che le forme arrotondate del suo legno. La materia, di cui io sono, una volta che diventa cosciente si adatta, nel proprio divenire, alle condizioni che incontra modificando, nel tempo, forma e organizzazione pur di preservare la coscienza e il suo divenire. Si adatta alle condizioni, non riceve la rotondità da un soggetto altro che Ficino indica come "l'artefice" dell'albero o del legno. Che il cerchio si manifesti circolare è un dato di fatto, come il fuoco si manifesta come calore, l'acqua come "umidità" e il Sole come calore e luce. Ogni oggetto si manifesta ai nostri sensi e noi lo interpretiamo come forma che descriviamo mediante la ragione. Ma qual è l'oggetto in sé stesso? E' il fuoco che manifesta calore o è il calore che manifesta il fuoco? E' la luce che manifesta il Sole o è il Sole che manifesta la luce? E' l'acqua che manifesta umidità o è l'umidità che manifesta l'acqua? Nessun uomo distingue l'oggetto dalle sue manifestazioni che a loro volta sono l'oggetto per come un soggetto lo percepisce. Solo che, nella tua percezione, a seconda dei caratteri che metti a fondamento nel costruire l'insieme degli oggetti del mondo, determini delle idee sulla realtà del mondo anziché altre idee. La forma è l'ultimo dei caratteri capace di rivelare insiemi coerenti di oggetti. Dividere gli oggetti, o gli uomini, per la loro forma ha portato a grandi disastri nella storia dell'umanità. Quando Ficino dice " Non diversamente anche l'essere spetta alla forma per se stessa, infatti ciascun individuo di una specie, è ciò che è in virtù di una forma, che gli conferisce l'appartenenza a quella specie." non fa altro che alimentare il razzismo. Sono neri e, dunque, data la razza, sono senza anima. Sono bestie da commerciare e vendere perché la forma costruisce l'insieme del nero. In questo modo i cattolici, come Innocenzo XI, trafficavano in schiavi perché i neri non avevano anima in quanto neri. Si osserva la forma esteriore e non l'uomo."
[Tratto da: Partita Mondiale di Calcio della Filosofia, Gaia e i filosofi fondamentalisti contro rinascimentali, azione 28]
18 settembre 2024
Possibile, sia un caso, tutti quelli che vogliono sparare a Trump hanno votato Trump?
Io non sono un complottista (o forse lo sono? o forse negli USA c'è una malattia sociale diffusa?) e quando guardo i complottisti che per farsi votare dichiarano che "gli immigrati mangiano i gatti", comprendo immediatamente come, per farsi votare, si inventano complotti che, per renderli credibili, organizzano contro sé stessi.
Dal momento che non hai idee sociali che possono far compartecipi le persone, devi suscitare emozione per attirare voti. Cosa c'è di meglio che farsi passare per vittima? Per il Gesù perseguitato e indicare nei "farisei" il nemico da distruggere?
E' la tecnica elettorale dei fascisti e dei nazisti che spesso usano la magistratura per criminalizzare un nemico politico e nascondere i propri crimini (vedi Salvini col sindaco di Riace).
18 settembre 2024
Scrive Aristotele all'inizio della sua Metafisica:
Nella vita degli altri animali, però, sono presenti soltanto immagini e ricordi, mentre l'esperienza vi ha solo una limitatissima parte; nella vita del genere umano, invece, sono presenti attività artistiche e razionali. E negli uomini l'esperienza trae origine dalla memoria, giacché la molteplicità dei ricordi di un medesimo oggetto offre la possibilità di compiere un unica esperienza.
Metafisica - Aristotele
Ovviamente, il passo si commenta da solo se qualcuno riesce a capirne il senso.
Mi si drizzano i capelli quando qualcuno mi dice che cosa c'è nell'altro "però, sono presenti soltanto immagini e ricordi,".
Fa alla pari di chi mi dice che cosa pensa Dio. Non ha analizzato la situazione e ha tratto delle conclusioni, ha "pontificato" in nome della superiorità.
Talete, riportato da Diogene Laerzio, sembra che abbia detto:
Si tramanda che era solito dire di essere grato alla Sorte per questi tre motivi: "Primo perché nacqui uomo e non bestia; secondo perché uomo e non donna; terzo perché greco e non barbaro".
Diogene Laerzio, Vite dei Filosofi, Talete, Mondadori, 2009, p. 13
L'idea di superiorità della razza non è ben chiaro se fosse di Talete o se è stata attribuita a Talete specialmente con notizie secondo cui Talete era fenicio come scrive Diogene Laerzio:
Erodoto, Duride e Democrito affermano che Talete ebbe come padre Essamias, come madre Cleobulina, della famiglia dei Telidi che sono Fenici ed i più nobili discendenti di Cadmo ed Agenore. (Fu uno dei sette sapienti) come attesta anche Platone.
Diogene Laerzio, Vite dei Filosofi, Talete, Mondadori, 2009, p.9
Poi, ovviamente, c'è da vedere come venivano considerati anche gli abitanti della fenicia in relazione ai Greci e come si considerava come abitante di Mileto.
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Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
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Iside con bambino - Museo di Napoli prestata a Torino!
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