Non scambiate mai, quando guardate alle azioni del Governo, l'attività del delinquere con l'incompetenza. Non sempre la Corte Costituzionale e la Corte di Cassazione sono in grado di intervenire. Spesso le questioni non sono giuridiche, ma sociali e politiche.
Settembre 2024: la filosofia metafisica della Religione Pagana.

23 settembre 2024 cronache della religione pagana
Riflessione sul terrorismo

Claudio Simeoni

Cronache mese di settembre 2024

23 settembre 2024

Riflessione sul terrorismo

Dice l'Unione Europea:

L'Unione europea definisce ufficialmente i reati di terrorismo come atti commessi allo scopo di intimidire gravemente la popolazione o costringere indebitamente i poteri pubblici o un'organizzazione internazionale a compiere o astenersi dal compiere un qualsiasi atto, o destabilizzare gravemente o distruggere le strutture politiche fondamentali, costituzionali, economiche o sociali di un paese o un'organizzazione internazionale.

[fonte internet]

Qui siamo davanti a due soggetti che, secondo l'Unione Europea, possono subire atti di terrorismo: la popolazione "atti commessi allo scopo di intimidire gravemente la popolazione" e poteri pubblici o un'organizzazione internazionale "atti al fine di indurre a astenersi dal compiere un qualsiasi atto". Questi sono i due soggetti che, per la loro attività possono subire atti che vengono definiti "terrorismo".

Mancherebbe un aspetto: il rapporto fra la popolazione e i poteri pubblici o le organizzazioni internazionali; i poteri pubblici e le organizzazioni internazionali e la popolazione. Manca la definizione dell'attività di terrorismo messa in atto dai poteri pubblici e le organizzazioni internazionali contro la popolazione e la definizione di terrorismo ad opera della popolazione nei confronti dei poteri pubblici o delle organizzazioni internazionali.

In questo interviene quanto affermato nell'ultima parte affermando che sono terroristi gli atti che minano le condizioni "costituzionali, economiche o sociali di un paese o organizzazione internazionale".

Come si può notare, il ruolo del cittadino non è definito. Le Istituzioni possono mettere in atto azioni di terrorismo nei confronti del cittadino? Si potrebbe dire che minando i diritti Costituzionali del cittadino le Istituzioni possono fare atti di terrorismo nei confronti dei cittadini. Le organizzazioni economiche e sociali, possono fare atti di terrorismo nei confronti del cittadino? Il cittadino, commette atti di terrorismo, quando rivendica diritti Costituzionali che le Istituzioni negano o limitano? Il cittadino subisce atti di terrorismo quando la struttura economica agisce non ottemperando alle disposizioni Costituzionali o limitandole impedendo, di fatto al cittadino di fruire dei suoi diritti Costituzionali?

L'idea su che cosa sia terrorismo è un'idea che deriva dal reato di "lesa maestà", dove, ogni atto di violenza fatto a "sua maestà", l'istituzione monarchica per eccellenza, viene definito atto di terrorismo perché, sempre e comunque, tende a imporre alla volontà di "sua maestà" la volontà di persone, considerate suddite, che a "sua maestà" devono obbedire e non imporre la loro volontà per rivendicare presunti diritti che "sua maestà" nega loro. Per contro, ogni atto commesso con la violenza da parte di "sua maestà" contro i suoi sudditi, per quanto sia violento ed indiscriminato, non è considerato atto di terrorismo in quanto i sudditi non hanno diritti nei confronti di "sua maestà" o delle Istituzioni che agiscono in nome e per conto di "sua maestà".

Questa idea di terrorismo, deriva dal trasferimento in ambito giuridico dell'idea di "peccato mortale" cristiano che è: "un'offesa fatta a Dio con piena avvertenza e deliberato consenso".

Scrive il catechismo della chiesa cattolica:

859 Perché il peccato sia mortale deve anche essere commesso con piena consapevolezza e pieno consenso. Presuppone la conoscenza del carattere peccaminoso dell'atto, della sua opposizione alla Legge di Dio. Implica inoltre un consenso sufficientemente libero perché sia una scelta personale. L'ignoranza simulata e la durezza del cuore non diminuiscono il carattere volontario del peccato ma, anzi, lo accrescono.

Nel sistema religioso cristiano l'uomo non ha diritti nei confronti di Dio, nemmeno quello di chiedere giustizia per i delitti che Dio ha preteso di commettere, terrorizzando l'uomo. Il fatto che il Dio dei cristiani ha macellato l'umanità col diluvio universale o ha macellato gli abitanti di Sodoma e Gomorra al fine di indurli a "compiere o astenersi dal compiere" ciò non viene considerato un atto di terrorismo nei confronti delle persone.

Nel sistema religioso cristiano, per estensione nel sistema politico fascista e nazista, le persone non hanno diritti nei confronti di Dio. Dio non è sottoposto a doveri e, dunque, anche le Istituzioni che agiscono in campo Europeo non hanno doveri nei confronti dei cittadini al punto tale che atti che violano la fruizione dei diritti Costituzionali, atti indiscriminati, non vengono censurati come atti di terrorismo nei confronti dei cittadini.

Dire che le Istituzioni commettono atti di terrorismo, nei confronti dei cittadini, attraverso atti o non atti consapevoli, conoscendo (in quanto Istituzioni non possono non sapere) le conseguenze violente e distruttive degli atti che compiono. Questo non rientra nei diritti dei cittadini acquisiti contro il dominio assolutista di Dio.

Il rapporto è sempre fra cittadino e Istituzione: l'Istituzione è sottoposta a doveri nei confronti dei cittadini? Oppure l'Istituzione agisce come una monarchia priva di doveri nei confronti dei cittadini e i cittadini possono essere vessati dall'Istituzione?

Perché le Istituzioni possono fare atti di terrorismo nei confronti dei cittadini e i cittadini devono subire atti di guerra e devastazione messi in atto dalle Istituzioni contro di loro?

E' dovere delle Istituzioni mettere in sicurezza un territorio: un'alluvione che devasta un territorio e l'Istituzione che dice ai cittadini. "arrangiatevi" è un atto di terrorismo in una democrazia mentre, dire ai cittadini di arrangiarsi, è un diritto della monarchia e dei regimi fascisti e nazisti. Un'alluvione, non supportata da adeguati indennizzi, è sempre un atto di violento terrorismo indiscriminato perché era dovere delle Istituzioni mettere in sicurezza il territorio ed era loro conoscenza su che cosa avrebbe potuto accadere dal momento che non hanno messo in sicurezza il territorio. Dunque, non avendo messo in sicurezza il territorio, è come se le Istituzioni avessero piazzato una bomba in una città (diciamo oggi, Faenza) per colpire indiscriminatamente i cittadini. Dunque: "Atto di violenza indiscriminata contro le persone impedendo loro l'esercizio Costituzionale dei loro diritto e la partecipazione alle Istituzioni".

Le Istituzioni che non vengono processate e condannate per i delitti che commettono sono come il Dio dei cristiani. Al di fuori della legge, al di fuori di quel principio di uguaglianza che regola la vita civile: tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge! Meno che quando quel "cittadino", agendo per conto dell'Istituzione, non ha messo in sicurezza quel territorio e centinaia di cittadini hanno subito l'atto di violenza indiscriminata di numerosi danneggiamenti che ne hanno inficiato la loro possibilità di fruire dei loro diritti Costituzionali.

In democrazia il concetto di terrorismo deve essere rivisto.

La centralità del diritto non è Dio come nella monarchia, nel fascismo e nel nazismo, ma è il cittadino e le leggi vanno fatte censurando l'attività delle Istituzioni che, mettendo in atto azioni di terrorismo nei confronti dei cittadini, rendono difficile la loro vita.

L'atto di terrorismo che fu messo in atto dalle Istituzioni contro i cittadini quando lo Stato, definito dalla Costituzione nel 1948, assunse il Codice Rocco, con le sue leggi fasciste, monarchiche e anticostituzionali, che decolpevolizzava le Istituzioni per i loro atti di terrorismo e censurava i cittadini come terroristi qualora avessero rivendicato i diritti Costituzionali nei confronti delle Istituzioni, fu un vero e proprio colpo di Stato contro la Costituzione e nulla vale come risarcimento il fatto che la Corte Costituzionale, negli anni, ha cancellato alcune leggi aberranti che, di fatto, hanno continuato a far violenza ai cittadini fino alla loro abrogazione.

Scrive Wikipedia:

La dottrina penalistica fascista, al contrario di quella di epoca liberale, proponeva un sostanziale spostamento dell'attenzione dal reato a colui che lo commette, andando a creare un modello di "uomo delinquente" (idea influenzata, in parte, dalle teorie di Cesare Lombroso). Ciò che andava punito non era più il reato, ma l'uomo stesso che veniva giudicato nelle sue componenti fisiche, psichiche, sociali e ambientali durante il processo. La pena, infine, andava commisurata alla pericolosità del delinquente, la quale avrebbe dovuto difendere e proteggere la società da quest'ultimo. Secondo Mario Sbriccoli il Codice penale si trasformava, così, in un'arma nelle mani dello Stato da usare contro i nemici della società che sarebbero, in realtà, i suoi stessi nemici. Questo era ritenuto il solo modo efficace per tutelare al contempo: lo Stato, la società e i cittadini. Fu fatto un attento lavoro di "torsione" dell'ordinamento penale «attraverso aggiustamenti, eccezioni, slittamenti, erosioni e svuotamenti» che hanno finito per sostituire quel "garantismo indulgenziale" del periodo liberale con quel «perseguimento repressivo» proprio del regime fascista.

Gli aggiustamenti al codice fascista sono stati assolutamente superficiali e non hanno riguardato la protezione dei diritti dei cittadini, ma la protezione delle Istituzioni nei loro atti di violenza nei confronti dei cittadini. Hanno riguardato la protezione della violenza di Dio nei confronti dei cittadini.

E' sufficiente ricordare con quanto ritardo le Istituzioni hanno introdotto il reato di tortura pur di permettere a Polizia e Carabinieri di torturare i cittadini e con quanto ritardo è stato introdotto il reato contro la persona negli episodi di violenza sessuale pur di proteggere i violenti contro i cittadini in nome della violenza di Dio. Con quanto ritardo è stato introdotto l'istituto del divorzio, l'istituto del diritto di famiglia, le norme sulla parità uomo e donna, e l'istituto sull'aborto che ancora, anziché essere usato per liberare le donne, viene usato per far violenza alle donne in nome di Dio.

I cittadini subiscono atti di terrorismo da parte delle Istituzioni perché le Istituzioni si identificano col Dio cristiano in diritto di macellare l'umanità col diluvio universale o di macellare gli abitanti di Sodoma e Gomorra. Un diritto che è vietato ai cittadini censurare che, con la violenza, si costringono i cittadini a chiamare "buono" quel macellaio e assassino. E poi ci si stupisce se alcuni delinquenti esaltano Hitler: che delitto è quello dei campi di sterminio hitleriani in confronto al campo di sterminio del Dio degli ebrei e dei cristiani che si vanta di aver macellato l'intera umanità?.

Si macellano le persone e i macellai devono essere chiamati buoni in nome di Dio.

Che cos'è, dunque, il terrorismo? Le persone sono sudditi o cittadini?

Ovviamente la riflessione potrebbe e dovrebbe continuare, ma per ora mi fermo qui.

 

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Claudio Simeoni

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Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

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