E scelsero la libertà di Dio, affinché Dio li potesse perseguitare saccheggiando la loro vita.
febbraio 2025: la filosofia metafisica della Religione Pagana.
Cronache mese di febbraio 2025
03 febbraio 2025
Il commercio degli schiavi è una pratica normale negli USA. Le difficoltà delle donne americane di essere proprietarie del loro corpo è alimentata dalla volontà di trasformare le donne USA in bestiame da allevamento per la gloria di Dio. Una sistematica riproduzione del concetto espresso nel Vangelo di Luca secondo cui la violentata ha il solo diritto di celebrare le glorie del suo violentatore.
Trasformare il diritto d'aborto in un "delitto" contro la proprietà privata di Dio è parte indistinguibile dell'ideologia sociale USA legittimata da una Costituzione Massonica che priva gli individui della libertà, di sé stessi in sé stessi, in funzione della libertà dello schiavista di possedere le persone per il proprio uso.
Da questo presupposto si sviluppa quello che, secondo il diritto umano, è la pratica criminale messa in atto da Dio contro gli uomini (ed eseguita da uomini per conto di Dio).
Un setta cristiana segreta negli Stati Uniti per quattro decenni ha sottratto centinaia di bambini a copie di genitori adepti ma non sposati per darli in adozione, a volte ad altri membri della chiesa, secondo un'inchiesta della Bbc: una vicenda sulla quale - scrive l'emittente britannica - sta ora indagando l'Fbi.
La setta si faceva chiamare dagli adepti The Truth (la Verità), o anche "Two by Two" (A due a due).
La setta è stata fondata in Irlanda da un evangelista scozzese nel 1897.
Alcune persone sottratte ai genitori quando erano bambini hanno raccontato di aver subito abusi da parte delle famiglie adottive.
Quattro donne - che all'epoca erano tutte nubili - hanno raccontato alla Bbc di non aver avuto altra scelta che rinunciare ai loro bambini. Tre di loro temevano di essere cacciate dalla chiesa e destinate all'inferno se avessero rifiutato. Una racconta di aver subito pressioni per dare il suo bambino a una coppia sposata della chiesa dopo essere stata violentata nel 1988, all'età di 17 anni. "La mia paura di andare all'inferno era così grande che mi ha costretto a decidere di dare il bambino a questa coppia della setta", ha raccontato.
(fonte ANSA 01 febbraio 2025)
Quando si pensa all'infanzia come un oggetto da allevamento, ogni azione nei confronti dell'infanzia, che una persona normale considera un delitto, non solo è ammessa, ma appare doverosa per la gloria di Dio.
Il soggetto da umiliare, distruggere, offendere è la donna che deve essere costretta ai sensi di colpa, alla sottomissione, all'accettazione di ogni violenza come indicata nel Vangelo con cui Luca giustifica lo stupro.
Ora l'FBI indagherà, forse. Forse qualcuno sarà incriminato. Ma l'incriminazione non riguarderà la necessità di giustizia delle donne e dei bambini offesi, ma sarà la vendetta di un'Istituzione che non può permettere che l'opinione pubblica venga a sapere che qualcuno, in essa, si è fatto Istituzione contro qualcuno, donna o bambino, comunque, non ha diritto a sé stesso.
Nessun bambino e nessuna donna avrà giustizia, ma forse, lo Stato riaffermerà il suo diritto esclusivo di far violenza a bambini e donne sottraendo questo diritto a chi pretende di imitarlo facendo violenza, a propria volta, a bambini o donne.
Triste, ma è così.
03 febbraio 2025
Se si afferma che l'esistente, con quanto contiene, è creato e determinato da un Dio, si deve considerare quel Dio come responsabile di quanto l'esistente contiene e di quanto avviene nell'esistente.
Se si considera l'uomo creato da Dio, si deve considerare l'uomo come non-responsabile, irresponsabile, di ogni azione e di ogni decisione in quanto ogni azione e ogni decisione è responsabilità dell'azione di Dio attraverso l'uomo.
Diventa un atto di pura viltà intellettuale voler attribuire all'uomo i "mali" e voler attribuire i "beni" a Dio. O si priva l'uomo delle responsabilità attraverso le quali agisce in quanto queste dipendono dal volere di Dio, o si priva Dio della responsabilità di agire attraverso l'uomo attribuendo all'uomo tutti i "beni" che gli uomini hanno costruito nel corso della loro esistenza.
Il gioco secondo cui i mali sono responsabilità dell'uomo e i beni vanno attribuiti a Dio è il gioco dello schiavismo e della perversione esistenziale imposta alle società umane.
Tale problema viene superato quando si pensa al presente non più creato da un Dio, ma divenuto in sé e per sé contenendo, di fatto, tutti gli elementi della sua trasformazione e delle responsabilità delle proprie decisioni.
In questo secondo caso, si devono analizzare le forze che concorrono alla trasformazione del presente e, nello specifico umano, alle condizioni che concorrono a formare l'uomo, le sue scelte e le sue decisioni, in ogni momento della sua esistenza.
In questa condizione, l'uomo deve essere considerato come un prodotto.
Una merce, la materia-energia che lo forma, che viene trasformata dalla società in un prodotto, l'uomo, atto a soddisfare le condizioni sociali nelle quali si trova a vivere.
Le scelte dell'uomo, di ogni singolo Essere Umano, altro non sono che il prodotto dell'interpretazione soggettiva con cui il soggetto si è adattato alle sollecitazioni del mondo in cui è nato e cresciuto.
Il concetto di bene o di male viene annullato dal concetto di necessità soggettiva. Qualunque sia la scelta del singolo individuo, l'individuo sceglie sempre il meglio fra ciò che percepisce nella situazione in cui vive e le tensioni che lo attraversano desiderando un "futuro possibile".
La responsabilità per quello che i cristiani chiamano "male" o il sistema giuridico sociale "crimine" non è mai del soggetto che quegli atti mette in essere, ma dell'insieme sociale che ha trasformato quell'individuo-merce alla nascita in un prodotto sociale atto a soddisfare le esigenze della società.
Il concetto di "storia", in questa condizione, acquista un senso: la storia degli adattamenti soggettivi degli uomini alle condizioni oggettive socialmente imposte si è sviluppata nel corso delle generazioni e si è imposta, così profondamente nel singolo individuo da riprodurre, specializzandoli, le condizioni attraverso le quali manipolare gli "esseri-merci" che si presentano alla vita sociale.
La società non si assume la responsabilità del proprio delinquere nei confronti del singolo individuo. La società nel suo insieme preferisce attribuire al singolo individuo le responsabilità dei delitti perché, altrimenti, dovrebbe processare sé stessa modificando le condizioni attraverso le quali manipola gli individui.
La società preferisce pensare che l'uomo sia malvagio in sé, creato da Dio e punibile per la sua malvagità. In questo modo la società mantiene il controllo sugli individui a cui impone dei modelli a cui adeguarsi nonostante il suo delinquere che manipola la struttura psico-emotiva degli individui affinché, tentando di uscire da quei modelli, possano essere perseguitati a maggior vantaggio della società stessa.
E' più conveniente, per il controllo sociale, costringere i bambini a pregare piuttosto che fornire ai bambini strumenti sociali adeguati per agire in una società una volta diventare adulti.
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Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
Membro fondatore
della Federazione Pagana
Piaz.le Parmesan, 8
30175 Marghera - Venezia
Tel. 3277862784
e-mail: claudiosimeoni@libero.it
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