Furrina

Teologia della Religione Pagana - centodiciottesima riflessione

Il sentiero d'oro della Religione Romana

di Claudio Simeoni

 

La Devotio nella Religione Pagana

 

Il centodiciottesimo paragrafo de Il Sentiero d’Oro, la Devotio, recita:

118) Fato conduce Furrina
Furrina, la Ninfa, prende gli Esseri Umani per mano portandoli dallo scuro alla luce prorompendo con la forza di un vulcano.
Dal fare, Furrina, dà e riceve vigore.

Furrina è il prorompere della vita sulla scena del mondo.

C'era un tempo molto antico in cui questa Dea sorgeva negli uomini che accudivano i campi e alimentava l'attenzione attraverso la quale la vita germinava.

Era considerata una Ninfa e come tale accompagnava la vita dall'oscuro alla luce in cui crescere ed esistere.

La vita è potere in sé. Un potere che si dispiega nel mondo. Una vita che ieri non era ed oggi è.

Furrina è un Dio che abita dentro di noi. Ci spinge ad osservare quello che non è, ma che sarà e a seguire i mutamenti di un presente in perenne trasformazione.

Fu l'imperatore di Roma a distruggere il ricordo di questo Dio e, con esso, il Bosco Sacro, il Lucus Furrinae sulle pendici del Gianicolo a Roma.

Poi, questo Dio fu associato alle Furie della Grecia mentre il suo luogo di culto fu occupato da culti orientali più vicini all'idea di possesso dell'imperatore che non a quelli della vita che si dispiega venendo alla luce o il nuovo che germinando dalle azioni degli uomini, si presenta nel mondo.

Eppure Furrina è sempre dentro di noi. Si nutre del nuovo che in noi germina. Un'idea, un'intuizione, un proposito che prima non era e ora è venuto in essere è manifestato da Furrina, dalla sua energia che nutre la nostra energia vitale per alimentare ulteriormente la Furrina che abita in noi.

Marghera, 24 novembre 2021

 

Il sentiero d'oro: gli Dèi romani

La vita, rappresentata da Giunone in Piazza delle Erbe a Verona

 

Il suicidio della vita rappresentata da Giulietta a Verona

 

La Religione Pagana esalta la vita trionfando nella morte.

Il cristianesimo esalta la morte, il dolore, la crocifissione e il suicidio

 

Per questo i cristiani disperati hanno un padrone che promette loro la resurrezione nella carne.

Devotio

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

I Romani erano costruttori di Ponti

Ponti che univano gli Dèi agli uomini e gli uomini agli Dèi

La Religione di Roma Antica

La religione di Roma Antica era caratterizzata da due elementi fondamentali. Primo: era una religione fatta dall'uomo che abita il mondo fatto da Dèi con cui intratteneva relazioni reciproche per un interesse comune. Secondo: la Religione di Roma Antica era una religione della trasformazione, del tempo, dell'azione, del contratto fra soggetti che agiscono. Queste sono condizioni che la filosofia stoica e platonica non hanno mai compreso e la loro azione ha appiattito, fino ad oggi, l'interpretazione dell'Antica Religione di Roma ai modelli statici del platonismo e neoplatonismo prima e del cristianesimo, poi. Riprendere la tradizione religiosa dell'Antica Roma, di Numa, significa uscire dai modelli cristiani, neoplatonici e stoici per riprendere l'idea del tempo e della trasformazione in un mondo che si trasforma.