Gioventù

Teologia della Religione Pagana - ventiduesima riflessione

Il sentiero d'oro della Religione Romana

di Claudio Simeoni

 

La Devotio nella Religione Pagana

 

Il ventiduesimo paragrafo de Il Sentiero d’Oro, la Devotio, recita:

22 ) Fato conduce l'Essere
E l'Essere diventa Gioventù
Gioventù insegna all'Essere quando giunge il momento in cui intraprendere il cammino per afferrare nelle proprie mani il proprio divenire.

L'emergere di Gioventù dentro all'Essere Umano porta l'Essere Umano dalla condizione di fanciullo e fanciulla alla condizione di individuo adulto.

Gioventù è un Dio talmente evidente nella crescita dell'Essere Umano da non poter essere ignorato perché trasforma il fisico della persone e alimenta le tensioni emotive volgendole verso i rapporti sessuali.

Questo tipo di tensioni c'erano anche prima, ma le emozioni erano rivolte verso la crescita psico-fisica del fanciullo che mentre esplorava il mondo in cui viveva, trasformava sé stesso giorno dopo giorno fino a predisporsi per l'emergere di Gioventù entro di lui.

In questo modo il giovane a Roma poteva indossare la toga virile ed entrare a far parte della società adulta che si interessava dei problemi sociali della città.

Nella Devotio noi evochiamo Gioventù affinché renda forte l'individuo in cui emerge. Nella società in cui viviamo troppi giovani non sono in grado di diventare adulti e si aggrappano in un eterno infantilismo dipendendo dai genitori.

L'individuo si fa Gioventù sbocciando nella condizione di adulto e rivendicando nella società quei diritti che si riassumono con il "Io sono" pretendendo che la società accolga il nuovo membro in tutta la sua forza.

"Io sono" dice Gioventù mentre emerge dentro gli Esseri Umani "ed ora inizia ad affrontare i problemi che si pongono davanti alla tua vita.

Marghera, 14 agosto 2020

 

Il sentiero d'oro: gli Dèi romani

La vita, rappresentata da Giunone in Piazza delle Erbe a Verona

 

Il suicidio della vita rappresentata da Giulietta a Verona

 

La Religione Pagana esalta la vita trionfando nella morte.

Il cristianesimo esalta la morte, il dolore, la crocifissione e il suicidio

 

Per questo i cristiani disperati hanno un padrone che promette loro la resurrezione nella carne.

Devotio

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

I Romani erano costruttori di Ponti

Ponti che univano gli Dèi agli uomini e gli uomini agli Dèi

La Religione di Roma Antica

La religione di Roma Antica era caratterizzata da due elementi fondamentali. Primo: era una religione fatta dall'uomo che abita il mondo fatto da Dèi con cui intratteneva relazioni reciproche per un interesse comune. Secondo: la Religione di Roma Antica era una religione della trasformazione, del tempo, dell'azione, del contratto fra soggetti che agiscono. Queste sono condizioni che la filosofia stoica e platonica non hanno mai compreso e la loro azione ha appiattito, fino ad oggi, l'interpretazione dell'Antica Religione di Roma ai modelli statici del platonismo e neoplatonismo prima e del cristianesimo, poi. Riprendere la tradizione religiosa dell'Antica Roma, di Numa, significa uscire dai modelli cristiani, neoplatonici e stoici per riprendere l'idea del tempo e della trasformazione in un mondo che si trasforma.