Fortuna - Fors

Teologia della Religione Pagana - ventiseiesima riflessione

Il sentiero d'oro della Religione Romana

di Claudio Simeoni

 

La Devotio nella Religione Pagana

 

Il ventiseiesimo paragrafo de Il Sentiero d’Oro, la Devotio, recita:

26 ) Fato conduce l'Essere
E l'Essere diventa Fors
Fors insegna all'Essere la limitatezza della sua ragione e l'infinito del circostante. Quanto sia piccola la sua ragione e quanto immenso sia il circostante.

Fors, che emerge dentro ad ogni singolo Essere Umano è Fortuna. Fortuna intesa come la forza del coincidere delle aspettative soggettive con condizioni favorevoli che si manifestano nell'oggettività.

E' un Dio della percezione profonda. Una percezione che viene ostacolata dalla ragione per impedirgli di giungere alla coscienza. La ragione costringe l'individuo ad ignorare l'immenso che lo circonda. L'azione della ragione è sia un'azione di protezione dell'individuo attraverso la limitazione della conoscenza della realtà (che nell'immenso della realtà si smarrirebbe), sia un'azione di controllo e di dominio dell'individuo impedendo l'accesso alla coscienza di nuove e diverse informazioni che costringerebbe la ragione a modificarsi e a rimodularsi.

Eppure, l'individuo percepisce le trasformazioni del reale in cui vive. Vive all'interno di quelle trasformazioni e in quelle trasformazioni sceglie. Fra il percepire di una realtà ignorata dalla ragione e la scelta mediante la ragione, si infila l'intuizione che, leggendo una realtà altra da quella descritta o immaginata dalla ragione, permette all'individuo di agire opportunamente senza avere tutte le informazioni razionali sulla modificazione della realtà che sta vivendo.

Questa, comunemente, si chiama Fortuna. Fors! E' l'emergere di Fortuna dentro all'individuo che gli permette di fare scelte opportune in una situazione che la ragione ignora.

C'è un altro aspetto di Fors – Fortuna che è necessario prendere in considerazione.

Il ventiseiesimo paragrafo de Il Sentiero d’Oro, la Devotio, recita:

27 ) Fato conduce l'Essere E l'Essere diventa Fortuna Fortuna insegna all'Essere Necessità di compattare sé stesso per affrontare l'immensità ignota del circostante. Compattare sé stesso per parare l'urto dell'oggettività mentre viene incontro.

Si tratta dell'aspetto soggettivo. L'individuo organizza sé stesso per poter essere pronto per ogni evenienza della sua esistenza.

Non a caso ho costruito la mia casa lontano dalle rive del fiume a differenza del mio vicino. E' arrivato un grande temporale e la sua casa è stata allagata a differenza della mia. Io sono stato fortunato. E' vero, però il mio vicino per salire in barca doveva fare poca strada, mentre io dovevo camminare e portare per molto tempo il peso delle reti da pesca. Cosa mi è convenuto? Faticare un po' ogni giorno o ricostruire la casa?

Essere disciplinati e attenti al mondo nel quale viviamo ci garantisce la fortuna di poter affrontare un futuro che ci viene incontro.

L'emergere di Fortuna dentro di noi è la tensione che ci pervade affinché noi diventiamo disciplinati ed attenti alle condizioni del mondo in cui viviamo.

Marghera, 30 agosto 2020

 

Il sentiero d'oro: gli Dèi romani

La vita, rappresentata da Giunone in Piazza delle Erbe a Verona

 

Il suicidio della vita rappresentata da Giulietta a Verona

 

La Religione Pagana esalta la vita trionfando nella morte.

Il cristianesimo esalta la morte, il dolore, la crocifissione e il suicidio

 

Per questo i cristiani disperati hanno un padrone che promette loro la resurrezione nella carne.

Devotio

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

I Romani erano costruttori di Ponti

Ponti che univano gli Dèi agli uomini e gli uomini agli Dèi

La Religione di Roma Antica

La religione di Roma Antica era caratterizzata da due elementi fondamentali. Primo: era una religione fatta dall'uomo che abita il mondo fatto da Dèi con cui intratteneva relazioni reciproche per un interesse comune. Secondo: la Religione di Roma Antica era una religione della trasformazione, del tempo, dell'azione, del contratto fra soggetti che agiscono. Queste sono condizioni che la filosofia stoica e platonica non hanno mai compreso e la loro azione ha appiattito, fino ad oggi, l'interpretazione dell'Antica Religione di Roma ai modelli statici del platonismo e neoplatonismo prima e del cristianesimo, poi. Riprendere la tradizione religiosa dell'Antica Roma, di Numa, significa uscire dai modelli cristiani, neoplatonici e stoici per riprendere l'idea del tempo e della trasformazione in un mondo che si trasforma.