Mani e Lemuri

Teologia della Religione Pagana - terza e quarta riflessione

Il sentiero d'oro della Religione Romana

di Claudio Simeoni

 

La Devotio nella Religione Pagana

 

I paragrafi 3 e 4 del Sentiero d'Oro, la Devotio, riguardano due forma di coscienze, una che si produce attraverso la nascita dei corpi nella Natura e che noi riconosciamo immediatamente come il "prodotto" della vita della Natura e il secondo riguarda una forma di coscienza che non nasce dai corpi della Natura, ma per particolari condizioni di compressione dell'energia (temporali, terremoti, maremoti, tornado ecc.). I Mani sono quei corpi luminosi costruiti durante la vita degli Esseri della Natura che riescono a superare la morte del corpo fisico, ma non sono abbastanza potenti per sganciarsi dalla terra e continuano le loro trasformazioni e rimangono ancora ancorati in una sorta di "coscienza" della e nella Natura. I Lemuri sono esseri di "energia" (rispetto a noi che distinguiamo la materia dall'energia) che nascono da tensioni prodotte nella natura come temporali, maremoti, terremoti, tifoni e quant'altro nei quali frazioni di energia, compresa durante gli eventi, diventano coscienti di sé e iniziano un percorso di mutamenti e di trasformazioni.

Mentre i Mani, pur rimando nella Natura, sono estranei alla vita fisica dei corpi materiali, i Lemuri sono interessati alla qualità dell'energia che i corpi fisici disperdono nell'ambiente durante la loro attività. I Lemuri si cibano di questa energia che ha sapori diversi a seconda delle azioni dalle quali nasce questa dispersione. Ogni corpo fisico, abitando il mondo in cui nasce, in ogni azione che fa prende energia dal mondo e disperde parte della propria energia nel mondo. C'è un sapore dell'energia dispersa da un corpo fisico mentre si fa all'amore, c'è un sapore di energia dispersa dal piacere del cibo, c'è un sapore di energia dispersa dal depresso, c'è un sapore di energia dispersa da una persona appassionata, ecc. In sostanza, l'energia dispersa dai corpi fisici ha diversi sapori ai quali i Lemuri si affezionano spesso abitando luoghi assieme agli esseri con i corpi fisici che disperdono l'energia che loro amano.

Normalmente gli Esseri della Natura non vedono i Lemuri. Sono troppo estranei per entrare nella loro percezione. Solo quando la percezione di corpi fisici viene alterata da febbri, calore, alcool, droghe, ecc. allora alla loro coscienza la presenza dei Lemuri appare nella forma dei loro desideri profondi o delle loro paure e delle loro angosce (spesso vedono la madonna, Padre Pio o Gesù). La coscienza, alterata da stati psico-fisici rompe la barriera con cui la ragione descrive il mondo separandolo dal mondo emotivo e riveste queste presenze di forme attinte dall'immaginazione.

Tuttavia, Mani e Lemuri sono due mondi distinti attraverso i quali la vita costruisce le coscienze trasformando materia-energia inconsapevole in materia-energia consapevole.

Il Sentiero d'oro tiene presente che esistono questi due mondi di costruzione della consapevolezza. Due mondi nei quali gli Dèi comunque agiscono e progettano. Due mondi in cui degli Esseri costruiscono le loro strategie esistenziali.

Da queste considerazioni il Sentiero d'Oro, la Devotio recita:

3 ) Fato condusse Mani
E i Mani divenne Fato
Fato insegnò a Mani come il cogliere l'occasione fosse per Essi fondare il proprio divenire. Mani volevano esistere diventando uno con Fato.

4 ) Fato condusse i Lemuri
E i Lemuri divennero Fato
Fato insegnò ai Lemuri come il cogliere l'occasione fosse per Essi fondare il proprio divenire. I Lemuri volevano esistere diventando uno con Fato.

Le forme di vita manifestano la loro "volontà d'esistenza", si espandono nel mondo in cui sono venute in Essere facendo scelte attraverso le quali colgono le loro occasioni per modificare loro stesse.

Nella Religione Pagana la vita nella Natura è un insieme di relazioni fra il soggetto e il mondo nelle quali ogni soggetto, vivendo ed esponendo le proprie emozioni, plasma la propria energia vitale o, se preferite, la propria energia emotiva. Chi vive per sottomissione non plasma la propria energia e non ha futuro oltre la morte del corpo fisico.

Perché Mani e non Esseri della natura? Al momento della morte del corpo fisico c'è una sorta di "livello minimo" di compattazione della propria energia emotiva che consente ad un "corpo di energia" di sopravvivere alla morte del corpo fisico. Quel "livello minimo" è il Mani. Il Mani è la condizione minima dell'energia emotiva che un corpo ha plasmato nella sua vita attraverso le sue azioni e che gli consente di mantenere compatta la propria consapevolezza alla morte del corpo fisico trasferendola sul "suo corpo luminoso". Meno del Mani, dei corpi fisici della Natura, non rimane nulla. La loro energia non ha forza sufficiente per rimanere compatta e si disperde.

In questo la Religione Pagana si differenzia dalle altre religioni dominanti perché mentre il "destino" dell'uomo al momento della morte è determinato da Dio o da una sorta di "destino" preconfezionato, nel pensiero della Religione Pagana sono uomini e donne che attraverso le loro scelte forgiano il loro destino dopo la morte del corpo fisico. Da qui l'affermazione che i Mani e i Lemuri, a loro volta, si fanno Fato costruendo, con le proprie scelte, il loro "destino".

Nel Sentiero d'Oro noi non consideriamo gli Esseri della Natura come forma, ma Esseri della Natura come azione che vivendo modificano il loro fisico e la loro psiche.

Quando, nel proseguo del Sentiero d'Oro si parla dell' "Essere" si intende sempre un Essere della Natura (Esseri Umani nel nostro caso) che vive per passione e impegnato nell'azione in cui coinvolge gli Dèi. Si parla di un "Essere" riferendoci a colui che agisce plasmando la sua energia emotiva e, conseguentemente, costruire il suo Corpo Luminoso.

Marghera, 24 luglio 2020

 

Il sentiero d'oro: gli Dèi romani

La vita, rappresentata da Giunone in Piazza delle Erbe a Verona

 

Il suicidio della vita rappresentata da Giulietta a Verona

 

La Religione Pagana esalta la vita trionfando nella morte.

Il cristianesimo esalta la morte, il dolore, la crocifissione e il suicidio

 

Per questo i cristiani disperati hanno un padrone che promette loro la resurrezione nella carne.

Devotio

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

I Romani erano costruttori di Ponti

Ponti che univano gli Dèi agli uomini e gli uomini agli Dèi

La Religione di Roma Antica

La religione di Roma Antica era caratterizzata da due elementi fondamentali. Primo: era una religione fatta dall'uomo che abita il mondo fatto da Dèi con cui intratteneva relazioni reciproche per un interesse comune. Secondo: la Religione di Roma Antica era una religione della trasformazione, del tempo, dell'azione, del contratto fra soggetti che agiscono. Queste sono condizioni che la filosofia stoica e platonica non hanno mai compreso e la loro azione ha appiattito, fino ad oggi, l'interpretazione dell'Antica Religione di Roma ai modelli statici del platonismo e neoplatonismo prima e del cristianesimo, poi. Riprendere la tradizione religiosa dell'Antica Roma, di Numa, significa uscire dai modelli cristiani, neoplatonici e stoici per riprendere l'idea del tempo e della trasformazione in un mondo che si trasforma.