Minerva

Teologia della Religione Pagana - nona riflessione

Il sentiero d'oro della Religione Romana

di Claudio Simeoni

 

La Devotio nella Religione Pagana

 

Il nono paragrafo del Sentiero d'Oro, nella Devotio, considera l'uomo e la donna in cui emergono, dentro di lui, Minerva.

Minerva è la coscienza razionale che si amplia nel mondo procedendo a conoscere e descrivere, per quanto possibile, la realtà dell'universo in cui gli uomini vivono. Minerva è la conoscenza della scienza, la conoscenza che descrive i problemi date le soluzioni che la vita dell'uomo scopre. Descrivere il problema significa riproporre le soluzioni in altri ambiti del sapere umano anziché conchiuderli nell'esperienza soggettiva da cui le soluzioni scaturiscono.

La conoscenza razionale è un'illuminazione della coscienza dell'individuo che, data l'illuminazione, si ristruttura per fagocitare e comprendere il nuovo conoscere.

Per questo motivo la conoscenza deve essere ottenuta con lo stesso atteggiamento del ladro che si introduce nello sconosciuto del mondo, l'oscuro, trova l'oggetto del conoscere, lo riconosce, e lo fa proprio portandolo alla luce della propria coscienza. Il ladro di conoscenza si immerge nel buio dell'incoscienza, dell'ignoranza, e vi emerge con un nuovo oggetto con cui modifica la sua capacità di pensare e descrivere il mondo.

9 ) Fato conduce l'Essere
E l'Essere diventa Minerva
Minerva insegna all'Essere il volo della civetta: la civetta della Conoscenza nel buio dell'ignoranza. Un volo aggraziato e silenzioso per non farsi inghiottire dal buio; un volo deciso e determinato per artigliare il Sapere là dove si trova.

Nel Sentiero d'Oro uomini e donne evocano Minerva per comportarsi come il volo della civetta della conoscenza nel buio dell'ignoranza che appiattisce gli uomini omologandoli. Una civetta silenziosa che si muove in un cielo privo di ombre e che nasconde sé stessa all'oscurità per ghermire l'oggetto scoperto capace di portare luce e conoscenza alla sua ragione e poter, con questo, modificare il mondo in cui vive.

Il movimento di Minerva che sorge dentro l'individuo è proprio del Pagano che non attende la "rivelazione divina", ma agisce per modificare sé stesso in un mondo che tende a rimanere statico, fissato nella verità che chiede a uomini e donne di conformarsi.

28 luglio 2020

 

Il sentiero d'oro: gli Dèi romani

La vita, rappresentata da Giunone in Piazza delle Erbe a Verona

 

Il suicidio della vita rappresentata da Giulietta a Verona

 

La Religione Pagana esalta la vita trionfando nella morte.

Il cristianesimo esalta la morte, il dolore, la crocifissione e il suicidio

 

Per questo i cristiani disperati hanno un padrone che promette loro la resurrezione nella carne.

Devotio

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

I Romani erano costruttori di Ponti

Ponti che univano gli Dèi agli uomini e gli uomini agli Dèi

La Religione di Roma Antica

La religione di Roma Antica era caratterizzata da due elementi fondamentali. Primo: era una religione fatta dall'uomo che abita il mondo fatto da Dèi con cui intratteneva relazioni reciproche per un interesse comune. Secondo: la Religione di Roma Antica era una religione della trasformazione, del tempo, dell'azione, del contratto fra soggetti che agiscono. Queste sono condizioni che la filosofia stoica e platonica non hanno mai compreso e la loro azione ha appiattito, fino ad oggi, l'interpretazione dell'Antica Religione di Roma ai modelli statici del platonismo e neoplatonismo prima e del cristianesimo, poi. Riprendere la tradizione religiosa dell'Antica Roma, di Numa, significa uscire dai modelli cristiani, neoplatonici e stoici per riprendere l'idea del tempo e della trasformazione in un mondo che si trasforma.