Il vangelo di Tommaso Didimo
la pagliuzza e la trave nell'occhio

Neoplatonismo, messianesimo e volontà d'esistenza - Ventinovesima parte

di Claudio Simeoni

Indice Vangelo Tommaso Didimo

Scrive Giuda Tommaso Didimo nel ventiseiesimo paragrafo:

Gesù disse: "Vedi la pagliuzza nell'occhio del tuo fratello, ma non vedi la trave che è nel tuo occhio. Quando dal tuo occhio avrai tolto la trave, allora vedrai (abbastanza) per togliere la pagliuzza nell'occhio di tuo fratello".

Questa frase era, probabilmente, parte di modi di dire comuni e ricorrenti; una sorta di ossimoro privo di significato in sé stesso, ma buono per aggredire verbalmente qualcuno che muove una critica.

Sarebbe come dire: "Come si permette Dio di vedere la pagliuzza nel mio occhio e non vedere la trave nel suo occhio. Quando Dio si sarà tolto la trave che ha nell'occhio allora, forse, vedrà abbastanza per guardare la pagliuzza nel mio occhio!"

La frase nel Vangelo di Tommaso Didimo può essere interpretata in vari modi anche con: "Come si permette lo Stato di vedere la pagliuzza delle mie mancanze e non vedere la trave dei crimini che commette, in quanto Stato, nel suo occhio. Quando lo Stato si sarà tolta la trave dei crimini che ha nell'occhio, allora, forse, vedrà abbastanza per guardare la pagliuzza delle mie mancanze nel mio occhio."

Nei vangeli dei cristiani questa frase viene usata come "atto d'accusa" per impedire ogni azione di critica delle persone all'operato di chi le vuole dominare.

Se tu mi accusi di una mancanza e io, anziché motivare l'azione che tu hai indicato, vengo a dirti: "e le porcate che hai fatto tu?". Non è che io non ho fatto quella mancanza, significa solo che pretendo che la mia mancanza non mi sia addebitata.

Avrei potuto agire contro le tue mancanze, ma non l'ho fatto. Per convenienza, per calcolo o per disinteresse. E se non l'ho fatto prima, perché devo farlo adesso che tu mi accusi?

Scrivono i vangeli cristiani (Luca e Matteo)

Disse loro anche una parabola: "Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro.
Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: "Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio", mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello.

Vangelo di Luca 6, 39 - 42

Non giudicate, per non essere giudicati; perché col giudizio con cui giudicate sarete giudicati, e con la misura con la quale misurate sarete misurati. Perché osservi la pagliuzza nell'occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo occhio? O come potrai dire al tuo fratello: permetti che tolga la pagliuzza dal tuo occhio, mentre nell'occhio tuo c'è la trave? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e poi ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello.

Vangelo di Matteo 7, 1 - 5

Gesù è il cieco che guida altri ciechi: dove li sta guidando? Li sta guidando a rinunciare alla critica per sottomettersi senza il diritto di criticare. Questa è la distruzione dell'uomo che, ridotto a bestiame privato dell'esercizio della critica intellettiva, è costretto ad accettare passivamente la trave nell'occhio di Gesù.

Gesù non toglie la trave dal proprio occhio. Non esiste in Gesù una critica al presente vissuto, esistono solo esternazioni finalizzate ad appropriarsi del presente vissuto. E questa è la sua trave: la mancanza di critica del reale vissuto in quanto quel reale vissuto non deve essere modificato, ma solo appropriato da parte di Gesù.

Da cui si deduce che Gesù ha una trave nell'occhio mentre, chi lo ascolta, ha solo pagliuzze.

Marghera, 23 marzo 2022

 

NOTA:

Il lavoro di analisi del vangelo di Tomaso Didimo fu terminato nella pubblicazione fotocopiata nel dicembre del 1998.
Il testo pubblicato nel sito federazionepagana.it, viene riscritto assumendo un diverso punto di vista in relazione ai vangeli cristiani.
Marghera 30 novembre 2021

 

La Religione Pagana e il Male Assoluto

 

 

Index del sito

 

 

Sito di Claudio Simeoni

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

 

 

Ultima formattazione 21 ottobre 2021

Questo sito non usa cookie. Questo sito non traccia i visitatori. Questo sito non chiede dati personali. Questo sito non tratta denaro.