Il vangelo di Tommaso Didimo
I discepoli domandarono a Gesù:
"La circoncisione giova oppure no?

Neoplatonismo, messianesimo e volontà d'esistenza - Cinquantaseiesima parte

di Claudio Simeoni

Indice Vangelo Tommaso Didimo

Scrive Giuda Tommaso Didimo nel cinquantatreesimo paragrafo:

I suoi discepoli gli domandarono: "La circoncisione giova oppure no?". Egli rispose loro: "Se giovasse, il loro padre li genererebbe circoncisi dalla madre loro, ma la vera circoncisione nello Spirito ha trovato piena utilità".

Questo paragrafo del vangelo di Tommaso Didimo tratta dell'uso del pene. Il pene è l'elemento centrale del contendere del nascente cristianesimo e di tutta la predicazione di Gesù. Il controllo del pene, per estensione della vagina e dei rapporti sessuali, è l'oggetto sacro di tutta la predicazione degli evangelisti come sviluppo dell'idea razzista e separatista degli ebrei. Gli ebrei a Babilonia imposero a sé stessi la circoncisione come segno distintivo di razza per separarsi dall'insieme sociale. Le nascenti associazioni che facevano capo a sétte messianiche elevarono il controllo del pene a comportamento religioso.

Il controllo del pene significa il controllo della sessualità e di tutte le relazioni sociali.

La domanda che gli adepti di Gesù fanno nel vangelo di Tommaso Didimo va interpretata in questo modo: "Giova l'astinenza sessuale?". La risposta di Gesù in Tommaso Didimo è: "Se giovasse Dio vi avrebbe costruiti asessuati fin dalla madre, ma la vera asessualità dello spirito trova piena utilità". Al di là di che cosa voleva significare Tommaso Didimo.

Nell'uso del controllo della sessualità sono più chiari i vangeli cristiani, come il vangelo di Matteo.

Scrive il vangelo di Matteo:

Terminati questi discorsi, Gesù partì dalla Galilea e andò nel territorio della Giudea, al di là del Giordano. E lo seguì molta folla e colà egli guarì i malati.Allora gli si avvicinarono alcuni farisei per metterlo alla prova e gli chiesero: "E' lecito ad un uomo ripudiare la propria moglie per qualsiasi motivo?". Ed egli rispose: "Non avete letto che il Creatore da principio li creò maschio e femmina e disse: Per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una carne sola? Così che non sono più due, ma una carne sola. Quello dunque che Dio ha congiunto, l'uomo non lo separi". Gli obiettarono: "Perché allora Mosè ha ordinato di darle l'atto di ripudio e mandarla via?". Rispose loro Gesù: "Per la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli, ma da principio non fu così. Perciò io vi dico: Chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di concubinato, e ne sposa un'altra commette adulterio".Gli dissero i discepoli:
"Se questa è la condizione dell'uomo rispetto alla donna, non conviene sposarsi". Egli rispose loro: "Non tutti possono capirlo, ma solo coloro ai quali è stato concesso. Vi sono infatti eunuchi che sono nati così dal ventre della madre; ve ne sono alcuni che sono stati resi eunuchi dagli uomini, e vi sono altri che si sono fatti eunuchi per il regno dei cieli. Chi può capire, capisca".Allora gli furono portati dei bambini perché imponesse loro le mani e pregasse; ma i discepoli li sgridavano. Gesù però disse loro: "Lasciate che i bambini vengano a me, perché di questi è il regno dei cieli". 
E dopo avere imposto loro le mani, se ne partì.Ed ecco un tale gli si avvicinò e gli disse: "Maestro, che cosa devo fare di buono per ottenere la vita eterna?". Egli rispose: "Perché mi interroghi su ciò che è buono? Uno solo è buono. Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti". Ed egli chiese: "Quali?". Gesù rispose: "Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, onora il padre e la madre, ama il prossimo tuo come te stesso". Il giovane gli disse: "Ho sempre osservato tutte queste cose; che mi manca ancora?". Gli disse Gesù: "Se vuoi essere perfetto, va', vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi". Udito questo, il giovane se ne andò triste; poiché aveva molte ricchezze.Gesù allora disse ai suoi discepoli: "In verità vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei cieli". A queste parole i discepoli rimasero costernati e chiesero: "Chi si potrà dunque salvare?". E Gesù, fissando su di loro lo sguardo, disse: "Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile".

Vangelo di Matteo 19, 1-26

Nel vangelo di Matteo il controllo della sessualità umana imposta da Gesù è molto articolato e l'eunuco, l'individuo che non può praticare attività sessuale perché o ha scelto di non farlo o perché è stato "benedetto" da Dio che lo ha privato del desiderio sessuale (vedi Paolo di Tarso), agiscono in funzione del "regno dei cieli".

Il concetto di "circoncisione dello spirito" in Tommaso Didimo si trasforma nel vangelo di Matteo in vera e propria repressione sessuale in funzione della conquista del regno dei cieli offerta da Gesù.

La prima cosa che Matteo sottolinea è il controllo della sessualità umana. Questa, per Gesù va condannata e, quando non è possibile impedirla, va circoscritta entro regole sociali che ne limitano la veicolazione.

Un uomo e una donna, con quanti uomini e donne possono aver rapporti?

Mentre Tommaso Didimo non è esplicito lasciando aperta la porta della pratica sessuale mentre si concentra sullo "spirito", il Gesù di Matteo fa del sesso una vera e propria ossessione. Sposarsi, divorziare per aver rapporti con un'altra donna o un altro uomo praticando rapporti sessuali che la società possa ritenere legittimi. Questa legittimità è la prima cosa che Gesù aggredisce. Gesù afferma "Quello dunque che Dio ha congiunto, l'uomo non lo separi", ma sta dicendo una stupidaggine perché, con lo stesso meccanismo usato da Gesù, vale anche "Quello che Dio decide di separare, l'uomo non condanni e non ricongiunga". Si vuole considerare la questione solo dal punto di vista del dominatore, di Gesù che controlla gli uomini, e non dal punto di vista degli uomini che abitano il mondo.

Controllando la pratica sessuale, conchiudendola all'interno della coppia, le persone si fanno eunuchi rispetto al resto della società.

Gesù, infatti, aggredisce anche i "precetti" mosaici che vengono praticati dai farisei e dall'intera società. Davvero Gesù ha lasciato suo padre e sua madre e si è congiunto a sua moglie? Se questa è la volontà di Dio, lui, come tutti i preti cattolici, hanno violato la volontà di Dio.

Questo tipo di discorso viene concluso da Gesù con:

Chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di concubinato, e ne sposa un'altra commette adulterio

Al che gli adepti di Gesù nel vangelo di Matteo gli rispondono:

Se questa è la condizione dell'uomo rispetto alla donna, non conviene sposarsi

A Gesù che gli uomini si sposino o non si sposino, non gli interessa nulla. A Gesù interessa impedire i rapporti sessuali per poter dominare gli uomini. Le affermazioni di Gesù sono strumentali, non interessano in quanto principio religioso, egli vuole controllare la sessualità delle persone e, dal momento che questa è la risposta dei suoi seguaci, Gesù conclude con un'affermazione al limite del demenziale:

"Non tutti possono capirlo, ma solo coloro ai quali è stato concesso. Vi sono infatti eunuchi che sono nati così dal ventre della madre; ve ne sono alcuni che sono stati resi eunuchi dagli uomini, e vi sono altri che si sono fatti eunuchi per il regno dei cieli. Chi può capire, capisca."

Rimane in sospeso il problema del bisogno pulsionale dell'uomo che si veicola nell'attività sessuale.

E qui entra in gioco il vangelo di Matteo che indica, più velatamente che non il vangelo di Marco, la pederastia. Si sono fatti eunuchi per entrare nel regno dei cieli e possono possedere i bambini.

"Allora gli furono portati dei bambini perché imponesse loro le mani e pregasse; ma i discepoli li sgridavano. Gesù però disse loro: "Lasciate che i bambini vengano a me, perché di questi è il regno dei cieli"

I bambini sono l'oggetto sui quali Gesù impone le mani e questa sessualità di Gesù nei confronti dei bambini è l'unica relazione sessuale di Gesù che emerge nei vangeli. Questo fa capire perché Gesù, o chi ha scritto quel vangelo, avesse un tale odio per le donne. Un odio che sarà precisato da Paolo di Tarso che eleverà la sua impotenza sessuale a "dono di Dio".

La sottomissione a Gesù per conquistarsi il regno dei cieli, al di là di tutte le regole che per Gesù non hanno valore, è confermato dalla conclusione di questa citazione del vangelo di Matteo quando afferma "difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli" creando sgomento e smarrimento fra i suoi seguaci che stanno accumulando denaro. Gli adepti di Gesù affermano [e allora]: "Chi si potrà dunque salvare?". Gesù risponde "Dio può fare questo e altro!". In sostanza dice che loro possono rubare e stuprare perché Dio può dare la salvezza a chi vuole lui non essendo possibile condizionarne le decisioni con le scelte soggettive delle persone.

Marghera, 17 febbraio 2023

 

NOTA:

Il lavoro di analisi del vangelo di Tomaso Didimo fu terminato nella pubblicazione fotocopiata nel dicembre del 1998.
Il testo pubblicato nel sito federazionepagana.it, viene riscritto assumendo un diverso punto di vista in relazione ai vangeli cristiani.
Marghera 30 novembre 2021

 

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Ultima formattazione 21 ottobre 2021

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