Issam Darwich (anche Darwish) e Yasser Hammoud

Stanza d'Artista

Padiglione della Repubblica di Siria - Zattere

53 Esposizione Internazionale d'Arte 2009

La Religione Pagana e la Biennale d'Arte di Venezia

di Claudio Simeoni

53esima Biennale di Venezia: La Religione Pagana come bisogno umano espresso nell'arte.

Argomenti di Religione Pagana.

 

English version: Issam Darwich and Yasser Hammoud at the 53rd Venice Biennale

 

Coscienza e Illuminazione

Il padiglione espositivo della Repubblica Araba Siriana contiene vari artisti, all'interno di un progetto di rapporti culturali. La Repubblica Araba Siriana presenta la “Stanza d'Artista” un insieme di stanze in cui ogni artista presenta il proprio percorso espressivo. La repubblica Araba di Siria organizza un'esposizione comune con artisti italiani.

A me interessano, per ora, solo due artisti: Issam Darwich (lo trovo scritto anche Darwish) e Yasser Hammoud.

Svolgono il tema sul corpo, la consapevolezza e l'illuminazione.

Quel processo per cui l'intuizione giunge, come un lampo che illumina, accolta dalla ragione. Un illuminarsi della ragione dove lo sconosciuto, lo scuro che la circondava, viene squarciato. Una parte di sconosciuto si svela. Come un lampo che appare modificando la ragione. Così, colpita dal lampo illuminante, alla ragione non resta che rimodellarsi. Variare le sue categorie logiche. Costringersi a fagocitare quel lampo intuitivo che non può essere né ignorato né demonizzato, ma solo accolto in un processo di rimodulazione dell'intera ragione.

Così il lampo squarcia le tenebre nell'arte di Yasser Hammond e nulla è più come prima.

I tre dipinti, in sequenza sul pavimento, descrivono una relazione fra tenebre e luce che le squarcia. Un meraviglioso discorso poetico. Tutti gli uomini si illuminano. Tutta la crescita, fin da quando usciamo dalla pancia di nostra madre, è un continuo illuminarsi della nostra ragione mediante scoppi intuitivi che appaiono come chiarezza là dove prima c'era il buio. Nella crescita delle persone lo sconosciuto che ci circonda si rivela per scoppi intuitivi.

Per tutte le persone gli scoppi intuitivi continuano durante la crescita tanto che i bambini e gli adolescenti non ci fanno caso: crescono per scoppi intuitivi della loro coscienza.

Una volta adulti gli scoppi intuitivi tendono a diradarsi e, spesso a scomparire. Così il loro apparato psichico sostituisce gli scoppi intuitivi con effetti patologici allucinatori. Le credenze diventano la barriera della ragione contro ogni novità che dal mondo esterno giunge all'Essere Umano.

L'adulto che riuscirà a disciplinare la propria ragione, affinché questa accolga scoppi intuitivi dietro a scoppi intuitivi, facendoli propri e modificandosi, è diventato come un bambino che cresce stupore dopo stupore. Questo individuo, anche davanti alla morte, è come un bambino stupito di nascere anziché disperato nel “dover morire”.

Questa barriera è ben rappresentata nel dipinto di Yasser Hammond. La coscienza dell'uomo separata dall'universo che la circonda. La coscienza dell'uomo come una piccola isola soggettiva circondata dall'immenso del “poter conoscere” dal quale l'uomo è separato.

L'illuminazione: la luce di Prometeo.

Ma ecco che quella barriera, lo scuro della ragione è illuminato da un lampo intuitivo.

Il nuovo, un nuovo, è giunto alla ragione. Ma quel nuovo, in quel caso, non entra nell'indistinto rumore di fondo, ma squarcia la ragione con un raggio di luce. La coscienza dell'Essere Umano si illumina ed egli intuisce. Comprende. Ciò che prima era sconosciuto ora si è presentato con una tale forza luminosa da costringere la ragione a modificare sé stessa. Costringe la ragione a riflettere sull'oggetto intuito. Costringe la ragione a fagocitare quell'intuizione e a modificare le proprie assonanze. Così, l'individuo adulto continua a crescere. Dilata sé stesso nell'oggettività. Le sue emozioni hanno aggiunto intuizione alla sua ragione squarciando un velo.

Ci sono uomini che combattono affinché la loro ragione si conservi come una grande tavola grigia. Uomini che fissano le loro idee, il loro modo di essere nel mondo, dentro a principi morali ed etici fissi ai quali costringono i loro tendini, i loro nervi, le loro passioni. Con un gesto di volontà ferrea impongono a sé stessi l'adesione a quella morale e a quell'etica anche quando quella morale e quell'etica diventa faticosa, inadeguata, controproducente per la loro vita. Ci sono uomini che cercano l'intuizione allentando il grigio della loro ragione cercando, intuizione dopo intuizione, di penetrare l'universo che li circonda. Instabili ad ogni regola, sfuggenti ad ogni categoria morale, spesso si perdono nell'immenso luminoso di un'intuizione che non sanno controllare o disciplinare. Il desiderio dell'intuire li travolge e spesso, troppo spesso, cercano scorciatoie intuitive in mondi luminosi nei quali non sanno navigare, ma si perdono nell'incoerenza.

Padre Zeus rinchiuse i Titani nell'ampio Tartaro dietro a porte di bronzo lasciando agli Esseri della Natura il grigio della ragione affinché costruissero i loro cammini divini. Fra tutti i Titani, Padre Prometeo porta la scintilla dell'intuizione alla coscienza dell'uomo affinché ricordi che il suo cammino nell'esistenza non è una lunga attesa della morte, ma è una crescita intuitiva nel mondo in cui è nato.

Questo ci ricorda Yasser Hammond.

Un ricordo fissato da Issam Darwich con i suoi vestiti.

Con la “Presenza dell'assenza” Issam Darwich ci permette di riflettere sulla differenza che c'è fra il corpo e il cadavere. Il cadavere, come vestito nelle sue rappresentazioni, presente in un insieme che non percepisce il mondo perché privato delle peculiarità del corpo. Un cadavere, rappresentato dai vestiti e dalla loro forma, che percorre il mondo senza abitarlo. Senza fagocitarlo. Senza percepirlo.

Issam Darwich ci parla del distacco della forma dalla percezione. Una forma che ferma ogni percepire sia nella rappresentazione che nel visitatore.

Ogni quadro esposto ha una tonalità di colore unica. Un tono di colore che caratterizza l'intero quadro.

A questa categoria autoimposta Issam Darwich ha una sola forma di ribellione: quella di Madre Afrodite. Nel quadro blu c'è un piccolo fiore rosso. Come un corpo vivente che esprime un moto emotivo capace di percepire un mondo fatto solo di forma e privo di relazioni. La sua ombra si riflette sul vestito blu quasi volesse riportare alla vita, alla percezione del mondo, un cadavere di un soggetto assente dal mondo.

Issam Darwich ci porta a riflettere sul nostro essere nel mondo e lo fa scegliendo di presentarci ciò che non può essere soggetto nel mondo perché assente dalla percezione dall'azione che l'abitare il mondo richiede.

La Repubblica Araba Siriana partecipa alla Biennale 2009 di Venezia con l'esposizione "La Stanza d'Artista" in cui confluiscono artisti Siriani e Italiani. Questi i filmati della loro partecipazione. Cinque brevi filmati.

La pagina presenta cinque filmati di artisti che hano presentato le loro opere nella "stanza d'artista" in collaborazione con la Repubblica Araba Siriana:

La pagina presenta cinque filmati che si possono vedere scorrendo la barra a destra dei titoli:

1) Gli artisti Issam Darwich e Yasser Hammoud alla Biennale di Venezia 2009;

2) Rappresentazione sul liberare la comunicazione in Artist Rooms;

3) Gastone Biggi alla Stanza d'Artista della R. A. Siriana alla Biennale di Venezia 2009;

4) Salvatore Emblema "Detessere la vita" nella Stanza d'Artisti organizzato dalla R. A. Siriana alla Biennale di venezia;

5) Hannu Palosuo, Sergio Lombardo, Concetto Pozzati, Turi Simeti alla Biennale di Venezia 2009;

 

Scarica Flash Player per vedere i video.

Non separiamoci dal mondo: non leghiamoci ad una forma statica ed immobile. Lasciamo che la luce di Afrodite ci illumini e ci spinga a partecipare delle emozioni nel mondo.

Marghera, 14 giugno 2009

English version: Issam Darwich e Yasser Hammoud at the 53rd Venice Biennale

 

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Claudio Simeoni

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Guardiano dell'Anticristo

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