La partita di calcio fra filosofi, azione n.9
Fondamentalisti e Dialettici n.2

Capitolo 40

La partita di calcio mondiale fra i filosofi

Claudio Simeoni

 

Sei capace di giocare a calcio?

 

Fondamentalisti e Dialettici n.2

 

Continua dal precedente...

Bakunin tenta l'assalto alla porta dei Fondamentalisti e passa la palla a Lenin:

"Se democrazia significa essenzialmente soppressione del dominio di classe, perché un ministro socialista non dovrebbe affascinare tutto il mondo borghese con discorsi sulla collaborazione di classe? Perché non dovrebbe restare nel ministero anche quando gli eccidi di operai compiuti dai gendarmi hanno dimostrato, per la centesima e per l'ennesima volta, il vero carattere della collaborazione democratica delle classi? Perché non dovrebbe prendere parte personalmente al ricevimento di uno zar che i socialisti francesi oggi non chiamano altrimenti che eroe del knut, della forca e della deportazione."

Lenin, Opere scelte, Che fare, Editori riuniti, Edizioni Progress, 1972, p. 251

Immediatamente Romagnosi affianca Lenin per supportarne l'azione e alleggerire la pressione dei Fondamentalisti:

"Ciò non è ancor tutto. L'eguaglianza, o per dirlo altrimenti, il contratto sociale, costituisce il fondamento e il bene ultimo, ma non l'edificio e la, funzione propria della costituzione. Anche sotto il governo più assoluto, vale a dire, in un governo privo di leggi fondamentali, si può in astratto figurare l'esercizio dell'eguaglianza. Se dunque dir possiamo che iniqua è la costituzione quando offende l'eguaglianza, non possiamo viceversa dire esservi politica costituzione allorchè esiste la sola eguaglianza. Essa può, quando manchino i freni governativi ad ogni tratto essere violata da un potere arbitrario di modo che dir si dovrebbe trovarsi costituzione sol dove l'eguaglianza è guarentita dall'arbitrio dei governanti."

Romagnosi, Della Costituzione di una monarchia nazionale rappresentativa (La scienza delle costituzioni), Il brano commentato è l'appendice chiamata "Teoria Speciale", edito dalla Reale Accademia d'Italia, tomo II, 1937, p. 869

E' Gesù detto "figlio di Yahweh" che con principesca veemenza toglie la palla dal piede di Romagnosi:

"In verità, in verità vi dico: anche chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi, perché io vado al Padre. Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò."

Vangelo di Giovanni 14, 12 - 14

Affiancato da Platone:

"Che tutte le donne siano comuni a tutti questi uomini e che nessuna conviva privatamente con un solo uomo. Anche i figli devono essere in comune in maniera tale che nessun genitore conosca quale sia il proprio figlio e nessun figlio quale sia il proprio genitore."

Platone, "Tutti gli scritti", La Repubblica, Bompiani, 2014 p. 1191

Subito, a Platone si affianca Paolo di Tarso per reggergli la palla.

"Voglio tuttavia che sappiate questo: Cristo è il capo di ogni uomo, l'uomo è capo della donna e Dio è capo di Cristo. Ogni uomo che prega e profetizza a capo coperto, disonora il suo capo; al contrario, ogni donna che prega o profetizza a capo scoperto, disonora la sua testa, perché è come se fosse rasa. Se una donna, dunque, non vuol portare il velo, si faccia anche tagliare i capelli! Ma se è vergognoso per una donna essere rasa, si copra col velo. L'uomo, invece, non deve coprirsi la testa, perché è immagine e gloria di Dio; mentre la donna è gloria dell'uomo.

Paolo di Tarso 1Corinti 11, 3 – 7

Ed eccolo Maometto detto "profeta di Allahu Akbar" intervenire supportando il compagno di squadra:

"Gli uomini hanno sulle donne autorità per la preferenza che il Dio ha concesso al maschio sulla femmina e a causa di ciò che essi hanno speso per loro delle sostanze proprie. Le femmine che si rispettano sono sottomesse, gelosamente custodiscono l'onore in assenza del marito in cambio della protezione che il Dio ha concesso loro. Temete l'infedeltà di alcune di esse? Ammonitele, relegatele sui loro giacigli in disparte, picchiatele: ma se tornano a miti sentimenti d'obbedienza, allora basta, va bene così. Il Dio è altissimo e grande in verità.

Maometto, Corano, IV Donne, versetto 34, Oscar Mondadori, 1980, p. 160

Ed è Lenin che si getta sulle gambe di Maometto:

"La donna è soffocata, strangolata, abbruttita, umiliata dalle occupazioni minute della vita domestica che la incatenano alla cucina, alla stanza dei bambini, che disperde le sue energie in un lavoro improduttivo, faticoso, estenunate."

Citazione di Lenin in Duby e Perrot, storia delle donne, il Novecento, a cura di Françoise Thébaud, economica Laterza, 1996, p. 277 - 278

In aiuto a Lenin corre Mao Tse Tung:

"Che cos'è l'antagonismo? Tale questione sorge dal problema stesso della lotta degli opposti, ma non la sua unica forma. La storia dell'umanità conosce l'antagonismo fra le classi, che costituisce una manifestazione specifica della lotta degli opposti. Se si parla della contraddizione fra le classi degli sfruttatori e degli sfruttati, sia nella società schiavista che in quella feudale o capitalistica, queste due classi in contraddizione coesistono a lungo nella medesima società e lottano l'una contro l'altra; ma solo quando lo sviluppo della contraddizione tra di esse raggiunge un determinato stadio, questa lotta assume la forma di un antagonismo aperto e si sviluppa in rivoluzione."

Mao Tse Tung, Opere scelte, Sulla Contraddizione, Casa editrice del popolo, Pechino, 1952, p.362

 

Continua...

 

Gli Dèi riflettono su questa relazione:

Tifone e i filosofi fondamentalisti e dialettici - azione 9

 

 

Marghera, 29 aprile 2018

 

Pagina tradotta in lingua Portoghese

Tradução para o português: Capítulo 40 - A partida de futebol entre filósofos, ação n.9 Fundamentalistas e Dialéticos n.2

 

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

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e-mail: claudiosimeoni@libero.it

 

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