Andrew Putter: l'arte della seduzione

Cercare i significati della Religione Pagana nell'arte

54esima biennale d'arte di Venezia

di Claudio Simeoni

54esima Biennale di Venezia: le pagine per ora sono indicizzate in modo generico.

 

Andrew Putter ci parla di seduzione con la sue opera "Segretamente voglio amarvi di più" in mostra al Palazzo Bembo in Riva del Carbon organizzata da Dutch NonProfit Organization GlobalArtAffairs Foundation e curata da Karlyn De Jongh & Sarah Gold.

La seduzione è una vera e propria azione di guerra, un'azione che rientra nell'arte dell'agguato. Consiste nell'atto di afferrare le emozioni dell'altro in una promessa di partecipazione empatica che si dispiega in una libido accumulata.

Tensione empatica e libido accumulata, sono questi gli ingredienti che formano la sostanza della seduzione, dove la promessa è l'offerta.

In questo, che io definisco "quadro dinamico", Andrew Putter parla di seduzione. La sua opera, Segretamente, offre, senza affermare mediante le parole, nella tradizione della sessualità femminile che avvolge il maschile inglobandolo: divorandolo.

La sessualità femminile è avvolgente come un utero materno che ingloba. L'ammiccamento è la promessa dell'offerta in cui il maschile vede la possibilità di penetrare una pulsione sessuale pronta ad inglobarlo come un utero psichico.

La seduzione non ha nulla a che vedere con la forma, la così detta "bellezza". La seduzione è la capacità di offrirsi incontrando il desiderio dell'altro. La seduzione dice: "Ti offro ciò che tu vuoi, non ciò che immagini di volere!".

La seduzione dice: "Io sono bello/la in quanto mi offro, non in quanto forma".

Occhi ed espressioni portatori di una promessa in quel linguaggio non verbale che è, comunque, ancora dentro alla comunicazione razionale. Il linguaggio del corpo in cui il verbo è assolutamente inutile se non dannoso.

Non è possibile fermare nella fotografia l'opera di Andrew Putter che viene presentata in un breve filmato. Quel linguaggio non verbale è un discorso complesso, estremamente articolato che noi percepiamo con quel sottile intuire che, in fondo, è la reale forza della relazione fra gli Esseri Umani.

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Nelle foto fermiamo attimi di quel linguaggio, ma non comprendiamo il senso del discorso. Lo immaginiamo perché su di esso esterniamo le nostre aspettative, ma non ci viene fatto. La fotografia crea l'illusione. E' come se da un lungo discorso noi traessimo delle parole. Quella parole hanno un significato nel discorso complesso, ma fuori da quella complessività le parole assumono anche altri significati. Per questo un viso che sorride ha vari significati. Un viso di chi si offre ha il significato del sorridere, ma anche significati la cui comprensione è immediata all'interno della specie.

Andrew Putter parla della seduzione in quanto tale, non dell'uso del corpo per sedurre. Vedremo come altri autori nella mostra a Palazzo Bembo trattano il corpo e le sue rappresentazioni. Autori che metteranno in luce aspetti diversi dalla seduzione come la sessualità dell'accettazione di Marina Abramovic, al corpo negato e trasformato in cadavere pronto per essere consumato di Hermann Nitsch, al "destino" dei corpi viventi in cadaveri di Herman de Vries.

La mostra, Personal Structures, a Palazzo Bembo in Riva del Carbon organizzata dall'associazione no-profit GlobalArtAffairs Foundation e curata da Karlyn De Jongh & Sarah Gold continuerà fino al 27 novembre.

Marghera, 13 giugno 2011

 

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Claudio Simeoni

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Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

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