Friedrich Wilhelm Joseph von Schelling,
Arthur Schopenhauer, Friedrich Nietzsche

Giocatori esistenzialisti
Primo gruppo di cinque

Capitolo 12

La partita di calcio mondiale fra i filosofi

Claudio Simeoni

Osserviamo il campo degli Esistenzialisti.

Anche qui grande fermento e fumo che esce dalle orecchie di questi pensatori.

Li vediamo palleggiare con le loro idee e guardare l’avversario con la determinazione di chi è consapevole di poter descrivere la realtà di un mondo in perenne trasformazione. Per loro la realtà è un atto di volontà di un assoluto di cui pensano di padroneggiarne la morale e l’etica.

In un angolo del campo vediamo palleggiare Friedrich Wilhelm Joseph von Schelling:

“La legge deriva dal volere assoluto. La volontà, in quanto è legislativa, cioè assoluta, non può dirsi né libera né non libera, perché essa nella legge esprime solo sé stessa.”

Friedrich Wilhelm Joseph von Schelling, Criticismo e idealismo, Laterza, 1996, p. 90

Anche Arthur Schopenhauer si sta scaldando a bordo campo:

Ma come tempo e spazio, ognuno per sé, sono anche senza la materia intuitivamente rappresentabili; invece non la materia senza quelli.”

Arthur Schopenhauer, Volontà di potenza, Laterza, 1986, p. 37

Friedrich Nietzsche si sta scaldando:

Il concetto cristiano di Dio – Dio come divinità dei malati, Dio come regno, Dio come spirito – è uno dei concetti più corrotti di Dio mai raggiunti al mondo, addirittura esso rappresenta forse, nel processo di degradazione del tipo divino, l’indice del livello più basso.

Friedrich Nietzsche, L’Anticristo, Newton, 1989, p. 38

Marghera, 13 marzo 2018

Pagina tradotta in lingua Portoghese

Tradução para o português: Capítulo 12 - Jogadores existencialistas: Friedrich Wilhelm Joseph von Schelling, Arthur Schopenhauer, Friedrich Nietzsche

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