Il termine "popolo" è un termine monarchico ed è il retaggio del regime monarchico inserito nella Costituzione Democratica. Deriva dal concetto di "popolo di Dio", un concetto di uomo ridotto a proprietà che nella sostanza la Costituzione condanna.
Marzo 2022: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali e cronaca quotidiana.

05 marzo 2022
cronache della religione pagana

Claudio Simeoni

Cronache mese di marzo 2022

05 marzo 2022

Profezia o previsioni?

Questa è la profezia (visto che piace tanto il termine) o la previsione, se preferite, che ho pubblicato il 1 febbraio 2020 quando ancora si iniziava a parlare della pandemia ma non si era preso coscienza di che cosa fosse. Dopo due anni, con 450 milioni di contagiati e 6 milioni di morti, posso dire di aver visto lontano!

 

 

05 marzo 2022

Riflessione su Quasimodo

Ognuno nasce solo, sul viso della Terra;
nutrito da Sole;
ed è già ora che si trasformi in un Dio.

 

05 marzo 2022

La Costituzione della Repubblica e i cittadini

Sono costretto a fare le riflessioni sulla nostra Costituzione perché c'è un'assoluta ignoranza sull'etica sociale a tutti i livelli della società.

Ovviamente io non sono un "giurista", ma la Costituzione, anche se viene discussa da "giuristi" nel momento delle sentenze della Corte Costituzionale, non è materiale fatto per i "giuristi", ma per i cittadini. Sono i cittadini che hanno diritto e dovere di interpretare i diritti Costituzionali e aprire un dibattito sulle varie interpretazioni.

Purtroppo, fino ad oggi, questo dibattito è stato impedito dalla Polizia di Stato che, puntando le pistole alla testa dei cittadini, ha imposto la propria interpretazione al fine di ricostruire lo Stato fascista. Poi, in caso di necessità, i cittadini portano la loro interpretazioni, col loro linguaggio, al magistrato e il magistrato, attraverso l'analisi dei fatti "dovrebbe" redimere le questioni.

Ma se i cittadini non mettono in atto un dibattito e non manifestano delle esigenze, nulla viene interpretato e nulla viene messo in discussione.

 

05 marzo 2022

Riflessione sulla Costituzione: articolo 8 - Primo comma

L'articolo 8 della Costituzione della Repubblica è costituito da tre commi, tre parti indipendenti fra di loro, che recitano:

1) Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.
2) Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano.
3) I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.

In questa riflessione tratterò solo il Comma 1.

Il Comma 1 non si riferisce ad una religione come insieme ideologico, ma come associazione di persone che chiamano sé stesse: religione.

In sostanza tratta dei cristiani-cattolici come religione; dei cristiani-ortodossi come religione; degli evangelici come religione; dei buddisti come religione; dei musulmani come religione; ecc.

Ogni associazione di persone, per la nostra Costituzione, ha la stessa dignità davanti alla legge.

I Pagani hanno la stessa dignità dei cristiani davanti alla legge nella misura in cui i Pagani, per ogni singolo gruppo, definisca sé stesso come un'associazione religiosa. L'uguaglianza fra tutti i gruppi religiosi, sia grandi come i cattolici che piccoli formati da solo due persone, hanno la stessa dignità davanti alla legge.

La garanzia dell'uguaglianza serve per preservare chi ha una religione diversa dalla discriminazione.

In sostanza il Comma 1 dell'Articolo 8 serve a preservare chi ritiene di appartenere ad una religione minoritaria dalle aggressioni di chi ha una religione di maggioranza.

Il Comma 1, parlando per eccesso rispetto all'immaginario sociale indotto dall'organizzazione dell'informazione, serve per proteggere i satanisti dai cattolici; i cattolici degli "antisette" che hanno aggredito i satanisti fra il 1996 e il 2010 con l'aiuto della Polizia lo hanno fatto con fini eversivi della Costituzione della Repubblica.

L'articolo 8, comma 1 in relazione all'articolo 7 della Costituzione impedisce allo Stato di assecondare e manifestare un'ideologia religiosa piuttosto che un'altra.

La separazione fra Stato e religione che inizialmente poteva essere pensata come separazione fra Stato e religione cattolica in quanto la religione cattolica è ideologia fascista, ora deve essere pensata come equidistanza dello Stato, nelle sue manifestazioni ideologiche, da ogni altra forma religiosa.

I diritti civili che per Costituzione lo Stato deve garantire ai cittadini, devono prescindere dalle condizioni morali imposte dalle religioni ai propri adepti. Per questo motivo, se le donne cattoliche non vogliono abortire è un loro diritto, ma è diritto di tutte le donne abortire qualora non si riconoscano nella morale imposta dal cattolicesimo.

Nella prossima parlerò del Comma 2

 

05 marzo 2022

Costruire un archivio del proprio lavoro su Facebook

Per il momento da Facebook mi sono scaricato il mio lavoro per almeno 10000 file e, a spanne, devo scaricarne ancora un paio di migliaia di file.

 

05 marzo 2022

Fato conduce le Furie, Furie prendono gli Esseri Umani per mano...

Il Sentiero d'Oro - centoventisettesima affermazione, elementi di teologia pagana;

Il centoventisettesimo paragrafo de Il Sentiero d'Oro, la Devotio, recita:

127) Fato conduce le Furie
Furie prendono gli Esseri Umani per mano portandoli allo scontro finale onde soddisfare il bisogno di infinito.
Dal fare, le Furie, danno e ricevono vigore.

Le Furie abitano dentro di noi. Sono un potere che ha la capacità di costruire vortici emotivi talmente violenti da disgregare la coscienza dell'individuo e portarlo ad agire inconsapevole delle conseguenze delle sue azioni e inconsapevole delle condizioni nelle quali l'individuo agisce.

Le Furie sono Dèi, nati all'origine della vita, che proteggono la vita, ogni singola vita, contro l'azione della vita, di ogni singola vita.

Spesso le Furie si presentano alla nostra coscienza generando in essa rabbia o indignazione per le condizioni che sono venute a presentarsi nella nostra vita e che rendono, in quel momento, la nostra vita faticosa.

Normalmente, noi evochiamo le Furie solo per azioni circoscritte o per condizioni precise e le riportiamo dentro di noi una volta che la situazione ha iniziato a trovare un equilibrio che non ci sia del tutto sfavorevole.

Ma la potenza delle Furie è una potenza assoluta.

Le Furie hanno la possibilità di fermare la ragione, distruggere, in un attimo, la sua descrizione del mondo. Annullarla, separando l'individuo da ogni possibile connessione col mondo e isolarlo mentre compie azioni che nessun individuo, senza evocare le Furie dentro di sé, potrebbe fare.

Le Furie sono sorelle di Venere, di Afrodite ad essere più precisi. Come Afrodite è il potere della vita, le Furie sono l'esigenza della vita di persistere anche quando incontra condizioni oggettive distruttive per la vita stessa.

Le Furie si nutrono delle nostre emozioni e loro alimentano le nostre emozioni affinché, esprimendosi nel mondo, si rafforzino e creino relazioni con le emozioni del mondo che sono abitate e alimentate dalle Furie che abitano in altri soggetti.

Le Furie le dobbiamo pensare come l'ultima risorsa che abbiamo per difendere la nostra vita e le nostre possibilità di trasformazione.

Furie nella teologia della Religione Pagana.

Furie nella teologia della Religione Pagana.

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

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