La stagnazione economica, tanto voluta e desiderata, sta facendo soffiare sussurri di guerra. La guerra, come ricerca del consenso elettorale, in un tempo in cui l'informazione corre veloce, è pura follia. Fra troppe nazioni avanza il desiderio di genocidio e troppi uomini sono ciechi davanti agli eventi.
Febbraio 2024: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali e cronaca quotidiana.

06 Febbraio 2024 cronache della religione pagana
Quando si sta bene

Claudio Simeoni

Cronache mese di febbraio 2024

 

06 febbraio 2024

Quando il mondo si trasforma in un deserto, è sufficiente un filo d'erba per rovinare il paesaggio.

 

06 febbraio 2024

Quando si sta bene

Quando le persone stanno bene non si preoccupano se poi potrebbe succedere qualche cosa che le faranno star male. Pensano che il loro stato sia eterno e riempiono la loro testa di fantasie.

Quelle fantasie impediscono loro di valutare che cosa si sta preparando e le possibili variazioni della loro situazione.

Le persone, quando stanno bene, non preparano loro stessi per affrontare eventi imprevisti, ma gli eventi imprevisti arrivano e travolgono le persone. Le persone vivono una situazione dolorosa e supplicano il miracolo per poter uscire dalla situazione dolorosa.

In questo modo, chi riesce ad illuderle di poter intercedere per un possibile miracolo può impossessarsi delle persone che provvederà a mantenerle in uno stato di sofferenza per poterle possedere e controllare.

E' quando c'è il bel tempo che si costruisce la casa per poterla usare come riparo quando arriva la tempesta. Quando arriva la tempesta, o hai costruito la casa o ti arrangi come puoi.

 

06 febbraio 2024

Tafuri e l'Inno Orfico a Cielo

L'idea con cui Tafuri affronta gli Inni Orfici è profondamente cristiana. E' evidente la sua volontà di far coincidere gli Inni Orfici con il cristianesimo.

L'azione di Tafuri appare evidente nel preambolo al suo commento all'Inno Orfico al Cielo dove scrive:

L'incenso è anch'esso una goccia proveniente dall' Arabia produttrice d'incenso, è chiamato così dal monte Libano, dove nasce abbondantissimo ed ottimo, poiché ha avuto in sorte una condizione naturale calda e un profumo dolcissimo; quel monte, poi, è altissimo, perciò offre al cielo il proprio aroma; da questo monte derivano le sorgenti del Giordano, fiume divino e insieme purissimo nel quale fu battezzato il nostro sommo sacerdote Cristo, di cui il cielo è trono e la terra è sgabello. Il presente poeta dice che il cielo è figlio di Fanete perché, come è chiaro nell'esposizione dell'inno, apparve come primo prodotto della creazione. è detto cielo, perché è il confine in alto.

Tratto da: Matteo Tafuri, Commento agli Inni Orfici, editore Bombiani, 2021, p. 149

Il cielo, secondo Tafuri, viene evocato in un Inno perché "Il cielo è trono del suo Cristo e la terra il suo sgabello".

Ovviamente il Tafuri non riesce a vedere il cielo come "oggetto-soggetto in sé" ma lo legge in funzione di un'idea di creazione di cui il cielo "appare come primo prodotto della creazione". Tafuri riconduce gli Inni Orfici all'idea creazionista della bibbia quando, negli Inni Orfici non esiste nessuna idea creazionista.

E' una condizione che dobbiamo aver sempre presente nell'interpretazione della relazione fra gli Inni Orfici e il cristianesimo. Dal momento che questi Inni Orfici appaiono abbastanza tardi rispetto alla tradizione Orfica e Dionisiaca, mi sto sempre più convincendo che siano stati scritti per riaffermare la visione religiosa orfica e dionisiaca in un contesto ideologico in cui cristiani e neoplatonici stavano marciando verso un assolutismo religioso che gli orfici ritenevano pericoloso.

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
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