La stagnazione economica, tanto voluta e desiderata, sta facendo soffiare sussurri di guerra. La guerra, come ricerca del consenso elettorale, in un tempo in cui l'informazione corre veloce, è pura follia. Fra troppe nazioni avanza il desiderio di genocidio e troppi uomini sono ciechi davanti agli eventi.
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13 Febbraio 2024 cronache della religione pagana
L'articolo 52 della Costituzione della Repubblica Italiana

Claudio Simeoni

Cronache mese di febbraio 2024

 

13 febbraio 2024

Smarrimento

 

13 febbraio 2024

L'articolo 52 della Costituzione della Repubblica Italiana

L'articolo 52 della Costituzione della Repubblica Italiana è uno degli articoli Costituzionali che ha vissuto uno dei maggiori disprezzi da parte dello Stato Italiano che ha provveduto, con la violazione di questo principio, a insultare e ingiuriare i cittadini Italiani.

Recita l'articolo 52 della Costituzione Italiana:

Art. 52.

La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino.
Il servizio militare è obbligatorio nei limiti e modi stabiliti dalla legge. Il suo adempimento non pregiudica la posizione di lavoro del cittadino, né l'esercizio dei diritti politici.
L'ordinamento delle Forze armate si informa allo spirito democratico della Repubblica.

Primo: che cos'è la Patria? La Patria è quanto definito dalla Costituzione della Repubblica Italiana, non è qualche cosa di diverso da quanto definito dalla Costituzione della Repubblica. La Patria inizia con la Costituzione della Repubblica e non c'è una patria che abbia preceduto la nascita della Costituzione della Repubblica.

Non è Patria l'Impero Romano come non è Patria lo Stato monarchico o lo Stato fascista!

Questo concetto è stato ignorato al fine di inserire i principi assolutisti monarchici e fascisti nello Stato Democratico come definito dalla Costituzione della Repubblica.

Ignorare la Costituzione della Repubblica, permettendo l'organizzazione dell'esercito entro modelli ideologici assolutisti, fu tradimento della Patria. Ciò che doveva essere un esercito al servizio dei cittadini, fu trasformato in una banda criminale da usare per alimentare le guerre internazionali e spesso usato come minaccia nei confronti dei cittadini per affiancare le azioni antidemocratiche della Polizia di Stato.

Secondo, il servizio militare obbligatorio: è il concetto di integrazione dei cittadini con le forze armate e delle forze armate con i cittadini. L'idea Costituzionale era che i cittadini dovevano essere l'elemento centrale delle forze armate. Questa idea cozzava con l'idea fascista secondo cui le forze armate erano il braccio armato dello Stato contro i cittadini. Sia dello Stato monarchico che dello Stato fascista. L'ideologia dell'assolutismo gerarchico domina la struttura dell'esercito fascista e dell'esercito monarchico; la gerarchia "di funzione" era l'idea democratica su cui l'esercito doveva organizzarsi.

Che cos'è la "gerarchia di funzione" è l'idea secondo cui "comanda chi è in grado di fare quella mansione o quel lavoro". Idea apparentemente complessa da applicare perché significa addestrare la "massa" dei cittadini permettendo l'emergere dei cittadini più abili. Un'idea che non fu mai applicata perché l'esercito si rese conto che i cittadini che diventavano più abili erano quelli che avevano una psicologia più attiva ed erano i meno inclini alla sottomissione e all'obbedienza acritica.

Per questo motivo l'organizzazione militare alimentò il bullismo, il nonnismo e tutta una serie di forme umilianti che dovevano servire a stuprare la struttura psicologica delle "reclute" affinché "non si vantassero davanti a Dio". Con queste strategie di dominio l'esercito finì per essere una raccolta di incapaci e di incompetenti dove incapaci e incompetenti, con i loro gradi militari, pensavano di essere altrettanti Dio nei confronti dei subalterni.

In questa situazione l'esercito formato dalla leva obbligatoria fu sciolto. Non era funzionale nella prospettiva della ricostruzione dello Stato fascista. Si preferirono i "reparti specializzati", reparti di "volontari" che accettavano volontariamente la violenza della gerarchia rinunciando al loro essere cittadini democratici e che potevano veicolare il loro bisogno di sovranismo e dominio in giro per il mondo in deliranti e sanguinarie "missioni di pace".

In questo modo l'Italia perse il suo esercito. L'esercito che si chiamava "italiano" finì per tradire la Patria rinunciando ai valori democratici in nome dei valori assolutistici di Dio.

I peggiori traditori della democrazia furono gli alpini con tutta la violenza che mettevano in atto contro le reclute. Mancavano di dignità morale. La violenza sulle reclute, approvata dai comandi militari, doveva spezzare psicologicamente la recluta affinché obbedisse agli ordini senza discutere. Gli stessi carabinieri, per decenni, tennero il loro moto fascista "usi obbedir tacendo" la cui ideologia era tradimento della patria.

Ancora oggi gli alpini vanno fieri del loro diritto di “aver commesso genocidio” contro persone inermi e per fini razzisti, come il genocidio fatto dagli alpini in Russia prima della nostra Costituzione.

 

13 febbraio 2024

Covid e lo spirito nero dell'occidente

Tre anni di covid sono riusciti a svelare l'animo nero che serpeggia nei paesi occidentali e, come risposta, nel resto del mondo.

L'animo nero nasce dalla mancanza di prospettive per il futuro. Nasce quando "non si sa che cosa fare" perché si percepiscono gli eventi come troppo grandi e si pensa di essere incapaci nell'affrontarli. Non si è attrezzati per affrontare quelle condizioni. Allora si aggredisce chiunque sembra che sia in grado di affrontare quegli eventi. Lo si aggredisce in nome di quella pulsione secondo cui "nessuno si deve vantare davanti a Dio" perché la drammaticità dell'evento è percepita come la volontà di Dio.

Gli uomini vengono invitati alla resa, la resa davanti a Dio; al destino.

Solo che gli uomini si ribellano, ma mancano di capacità per progettare un futuro e la loro ribellione svela il loro animo nero: violentano il più debole perché non è abbastanza sottomesso a Dio.

Che siano gli ebrei a compiere il genocidio dei palestinesi in nome del loro Dio o che sia l'uomo che stermina la propria famiglia perché posseduta dal demonio in nome di Dio; è sempre la stessa pulsione di dominio manifestata da uomini impotenti e incapaci che avendo rinunciato a vivere si aggrappano alla violenza per poter sopravvivere.

Il covid ha liberato la violenza degli impotenti e in questa violenza a soccombere è la dignità dell'uomo come è sempre stata interpretata e sarà necessario attraversare molta violenza affinché possa nascere una nuova idea di dignità dell'uomo che il Dio dei cristiani vuole negare per la sua gloria.

 

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Claudio Simeoni

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Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
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