"Il 2 aprile", data in cui saranno introdotti i dazi del 25% sulle auto importate, "sarà il giorno della liberazione dell’America".
Lo annuncia in diretta il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.
Aprile 2025: la filosofia metafisica della Religione Pagana.

28 aprile 2025 cronache della religione pagana
Breve riflessione sulla morte di Fanceschini

Claudio Simeoni

Cronache mese di aprile 2025

 

28 aprile 2025

The US Students

Italian Universities Are Happy to Welcome US Students - Culture is Really Important

Why US Men Think College Isn't worth it anymore?

Rising tuition, the spread of more traditional ideas of masculinity on social media and a desire for an immediate income are working together to set boys on a different path.

God hasn't created the people, but the people build them life day after day with the culture.

When the culture isn't the people is died.

 

 

 

28 aprile 2025

Breve riflessione sulla morte di Fanceschini

Morto a 78 anni uno dei fondatori delle prime Brigate Rosse in Italia.

Era il tempo in cui si muovevano i tentativi di colpo di Stato in Italia con la strage di Pizza Fontana che una campagna di stampa mirata volle attribuire agli anarchici ben sapendo qual era la matrice politica, ideologica e le finalità eversive della strage. D'Ambrosio, sostituto procuratore di Milano, che avanzò l'ipotesi di una matrice istituzionale-fascista della strage fu immediatamente rimosso.

I cittadini erano terrorizzati da una violenza arbitraria di una Polizia di Stato che, anziché proteggere i cittadini, aiutava ogni Istituzione a far loro violenza: dagli omicidi sui posti di lavoro; ad una malavita che iniziava a spacciare droga nei quartieri; ai preti stupratori, alla disuguaglianza uomo e donna; alla mancanza di diritti di famiglia; a magistrati che aiutavano gli stupratori, attraverso gli interrogatori nelle aule di tribunale, a legittimare lo stupro e la violenza sulle donne e sui bambini.

La bomba di Piazza Fontana esplose quando il '68 stava concretizzando le proprie richieste di riforma sociale e il '69 stava difendendo i posti di lavoro nelle fabbriche da una riforma industriale che avrebbe parcellizzato di imprese il sistema manifatturiero, dove i dipendenti erano privi di diritti sindacali e sociali, con cui disorganizzare le rivendicazioni dei lavoratori. Un processo che ha portato, oggi come oggi, a quel precariato del mercato del lavoro che ha fatto dell'Italia il paese dell'Europa con i redditi più bassi e col maggior tasso europeo di corruzione e lavoro nero caratterizzato da una forte incidenza di "incidenti" sul lavoro (qualche volta nascosti) che comporta una minore circolazione del denaro, una maggiore denatalità e un impoverimento della società.

Se a distanza di 50 anni da allora la magistratura ha fatto un certa luce sulla strage di Piazza Fontana, di Bologna o sulla strage di Brescia, ciò su cui non si è fatta luce è su come operavano le Istituzioni in funzione di quelle stragi. Non solo le Istituzioni corrotte che volevano destabilizzare il paese Italia, ma quelle che, apparentemente non corrotte, le affiancarono facendo guerra ai cittadini anziché difendere i cittadini dall'attività eversiva che subivano. I cittadini dovevano essere "buoni e sottomessi", nel momento in cui i cittadini chiedevano il rispetto dei loro diritti costituzionalmente determinati, diventavano i nemici da perseguire e torturare.

Lo stridere stava fra il modo di pensare la Democrazia dei cittadini, in cui loro avevano diritti e le Istituzioni che avevano doveri nei loro confronti; e il fascismo, dove le Istituzioni si pensano portatrici di diritti mentre i cittadini sono solo soggetti di obbedienza.

E' in questo contesto che nasce l'idea di quella che viene definita "lotta armata" con la nascita delle Brigate Rosse prima e poi altri che tendono ad imitarli in condizioni diverse.

Il grande problema si manifesta sin da subito: i Brigatisti e gli altri imitatori perdono di vista il cielo e riducono l'universo a sé stessi. Come spesso accade, si verifica una frattura fra ciò che i militanti sono e fanno e ciò che le persone credono che i militanti siano, possono fare e faranno.

L'arma, la pistola, cessa ben presto di essere un mezzo estremo per agire nella società e diventa il fine con cui portano avanti il proprio essere nella società che, loro, definiscono "politico".

La pistola dà un risultato facile. Dà la sensazione di poter fare delle cose importanti, in realtà il mezzo si impossessa della persona. Non è più la persona che usa il mezzo, ma è il mezzo che alimenta l'ego della persona inducendo la persona a fare del mezzo il fine.

Dall'uso della pistola, per indicare una distorsione sociale che avrebbe dovuto incanalare l'attenzione delle persone, si passa alla pistola come oggetto per annientare. Questa transizione di ordine mentale fra i brigatisti è già avvenuta nel 1975. I militanti della Brigate Rosse e poi quelli di Prima Linea cessano di essere militanti politici per essere "poliziotti di sinistra che sparano". Lo scontro passa dalle intenzioni di modificazione della società ad una sorta di guerra fra militanti delle Brigate Rosse e poliziotti dove l'azione, quando riferita al sociale, non rappresenta la finalità dell'azione, ma puro strumento propagandistico che richiede un sempre maggior grado di violenza.

Le Brigate Rosse perdono di vista le necessità della società civile, le motivazioni psicologiche che li spinsero ad agire e la qualità del reclutamento scartava i militanti politici, per loro troppo problematici, per concentrarsi su persone dalla visione politica vaga, ma maggiormente disposti a sparare.

Nel 1980 il fenomeno cessò. Cessò ben prima degli arresti eclatanti del 1982. Lo stesso sequestro Dozier avvenne quando le Brigate Rosse avevano cessato ogni idea politica e il tutto era nelle mani dei pistoleros. Il processo della cessazione dell'idea nella società iniziò con gli arresti del 7 aprile e il processo di Roma per insurrezione armata contro i poteri dello Stato. Fu talmente grande l'arbitrio della Magistratura di stampo fascista che il terrore di una rivolta popolare contro i magistrati indusse il sistema legislativo a prendere provvedimenti. Furono talmente tante le volenze e gli atti di arbitraggio compiuto dalla Magistratura e dalla Polizia di Stato che si iniziò a modificare i sistemi di arresto e di sequestro delle persone. La carcerazione preventiva era diventata un atto di terrorismo perché non obbediva a fattori oggettivi, ma al desiderio di incarcerare, per il piacere di incarcerare, di alcuni magistrati. Fu un certo grado di ragionevolezza giuridica a modificare la percezione della realtà da parte dei cittadini. Si iniziò ad istituire il "Tribunale delle Libertà" che divenne poi il "Tribunale del riesame" con possibilità di ricorso in "Corte di Cassazione" contro gli arresti arbitrari.

Ci fu un'altra forza psicologica che attraversò quel tipo di ambiente.

Fu la constatazione che personaggi in Prima Linea e altri, come i PAC, avevano estremizzato l'uso delle armi finendo con l'avere rapporti con la "malavita" anziché istanze politico-economiche della società.

Sta di fatto che dal 1970 al 1985 si innestò un processo di trasformazione sociale con l'acquisizione di diritti sociali che furono concessi dallo Stato per evitare che le persone radicalizzassero la loro protesta sociale. Il divorzio entrò in vigore allora, ma anche il diritto di famiglia, l'uguaglianza uomo donna, la riforma sanitaria e tutto quel processo sociale e tutto quel processo che portò a considerare la violenza sessuale un delitto contro la persona e non contro Dio (la morale) com'era precedentemente.

I torturatori nazisti continuarono indisturbati la loro attività, come a Genova quando, come nella loro tradizione, inventarono accuse e torturarono le perone in nome del nazi-fascismo. O come nel "depistaggio" della vicenda Borsellino dove si torturò una persona per farle fare false dichiarazioni. Erano gli stessi terroristi riciclati. E altro sarebbe da ricordare.

Questo dette vita ad una trasformazione dei metodi di azione sociale. La destabilizzazione delle Istituzioni passò attraverso gli attentati ai treni e all'arruolamento della mafia da parte, prima della Democrazia Cristiana e poi da Silvio Berlusconi attraverso dell'Utri e Mangano. Le garanzie giudiziarie conquistate per costruire una società di diritto, divennero strumenti attraverso i quali garantire impunità ai banditi che saccheggiavano la società usando le Istituzioni, di cui erano responsabili, come strumenti per appropriarsi di beni. Qualche magistrato, qua e là interveniva, ma veniva accusato di essere "di sinistra" e quando "Mani pulite" fece chiarezza su un sistema di corruzione in mano alla destra, un sostituto procuratore di Venezia, Nordio, con la grancassa della stampa di destra, intraprese un'inchiesta sui finanziamenti al PCI. Un'indagine che non approdò a nulla ma che servì per smorzare l'indignazione popolare contro una destra politica e permettere al fascismo di Silvio Berlusconi di destabilizzare le Istituzioni democratiche.

Di quello che le Brigate Rosse, forse volevano, ma nessuno ha mai saputo che cosa volessero, non è rimasto nulla. E' rimasta una "pulsione sociale indotta" che sfugge ad ogni controllo della polizia perché non intende scontrarsi con la Polizia né con altro. Un pensiero sfuggente quasi impossibile da descrivere e, forse, è meglio che continui a germinare in quel limbo della conoscenza umana.

E' mia convinzione che Franceschini non si è mai pentito. Ha più semplicemente rivisitato la sua vita, le sue scelte, alla luce di un tempo e di una situazione che non era più quella nella quale fece le sue scelte. Almeno non si è messo a spacciare droga per sopravvivere. La rivisitazione succede ad ogni persona: anche ai torturatori. Qualcuno si è chiesto se fosse stato necessario torturare. Si sono pentiti? No, non credo. Penso che al giorno d'oggi sia difficile vivere con etichette del passato. C'è chi dopo cinquanta anni viene ancora definito "terrorista" e magistrati che, dopo 50 anni, vengono indicati come torturatori e vigliacchi. Tutti inevitabilmente muoiono. Chi qualche tempo prima, chi qualche tempo dopo.

E chi pensa alle vittime? I migliaia morti sui posti di lavoro; i bambini stuprati dai preti cattolici; le donne violentate; le persone accoltellate perché non si sottomettono in famiglia; gli immigrati incarcerati; sono tutti delitti politici che creano indignazione.

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

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