Là nel tumulto sibilano spade e lance mentre Atena affronta il possente Ares. Paride incocca la freccia per colpire Achille che nella polvere trascina Ettore.
Vedete? Trump avanza potente con i suoi dazi, Von der Leyen balbetta incerta, Mark Carney ostacola l'avanzata di Trump mentre Macron e Starmer si nascondono per non essere coinvolti. Verso Trump si dirige Xi Jinping. E' la nuova "Guerra di Troia".
Maggio 2025: la filosofia metafisica della Religione Pagana.
30 maggio 2025
Agostino d'Ippona dice che i medio platonici affermano:
Tutti gli esseri viventi, che hanno un'anima razionale, secondo i platonici possono essere suddivisi in tre gruppi: dèi, uomini, demoni. Gli dèi occupano il posto pi&ùgrave; alto, gli uomini il pi&ùgrave; basso, i demoni quello intermedio. Gli dèi infatti risiedono in cielo, gli uomini sulla terra, i demoni nell'aria. Alla diversa dignità dei luoghi corrisponde una diversa natura. Pertanto gli dèi sono superiori agli uomini e ai demoni; gli uomini sono inferiori agli dèi e ai demoni per l'ordine degli elementi e per la differenza dei meriti.
Tratto da Agostino d'Ippona, La città di Dio contro i Pagani, Editore Bompiani, 2015, pag. 402
Il modello gerarchico, di un antropocentrismo esasperato, è il modello di realtà ontologica che passa dal medio platonismo al cristianesimo. Agostino d'Ippona non mette in discussione il modello gerarchico dei medio platonici, ma vuole ridefinirne i contenuti. L'Artefice di platonici diventa il Dio di Agostino; gli Dèi diventano gli angeli; i demoni assumono una valenza negativa e gli uomini rimangono, sia per i platonici che per i cristiani, i giocattoli con cui si divertono gli Dèi, Dio, Artefice, Angeli e Demoni. Il concetto di Platone secondo cui gli uomini vanno allevati, come il bestiame, in funzione delle necessità dello Stato (governato da lui, dai filosofi), viene elevato a volontà di Dio che, in questo modo e per questa funzione, avrebbe creato gli uomini.
Tutto questo separato dalla Natura perché, secondo tutti loro, solo costoro hanno "un'anima razionale" mentre, secondo sempre costoro, la Natura non ha un'anima razionale.
La Terra stessa cessa di essere una divinità; il Sole cessa di essere una divinità; la Natura cessa di essere composta di divinità per diventare un semplice ornamento alla relazione di coloro che hanno "un'anima razionale" organizzati in una struttura gerarchica di dominio che, guarda caso, riflette la struttura gerarchica della società che da "necessità sociale" diventa "manifestazione della volontà di Dio".
Prima dell'arrivo dell'ontologia dei platonici e dei cristiani poi, nessuno ha mai pensato che gli Dèi fossero perfetti. Gli Dèi erano pensati come soggetti a passioni come nel Dionisismo, nell'Orfismo, nei Misteri di Eleusi, nei racconti Esiodei o Omerici. Gli Dèi sono sempre stati Esseri in trasformazione e il concetto di "perfezione" arriva soltanto quando la filosofia intende porre fine alle trasformazioni della vita, in funzione di un dominio della vita stessa, che chiama "verità".
Gli Dèi hanno passione, sentimenti, emozioni, desideri e, dunque, gli Dèi sono dei Daimon perché, con tutti gli Esseri dell'Universo, si presentano col loro Daimon in relazione al Daimon di ogni altro Essere dell'Universo. Sia se si tratta di una galassia o di un virus (non riesco ad immaginare qualche cosa di pi&ùgrave; piccolo cosciente di sé).
Gli Dèi sono coinvolti nelle vicende umane allo stesso modo in cui gli uomini e gli Esseri della Natura sono coinvolti nelle vicende divine.
Gli Dèi non chiedono venerazione.
Anche questo sembra un concetto sconosciuto per chi immagina condizioni ontologiche nella realtà del mondo.
Gli Esseri Umani, come ogni altro Essere della Natura, costruisce delle relazioni con gli Dèi; "patti alla pari". Se volete, chiamateli contratti. Se volete, chiamateli accordi.
Questo concetto di relazioni con gli Dèi c'è sia in Omero che in Esiodo. Inoltre, questo concetto viene sottolineato a Roma dove il "contratto con gli Dèi" diventa centrale nelle relazioni religiose. E' questo tipo di concetto che ha portato alla nascita del concetto giuridico di uguaglianza degli uomini con gli Dèi; del singolo individuo con lo Stato.
Il mondo che noi abitiamo è un mondo di Daimon, di corpi luminosi, che, dato un potenziale alla nostra nascita, noi plasmiamo giorno dopo giorno attraverso la nostra esperienza. Anche con esperienze che la nostra ragione non registra o ignora.
Immaginate di camminare in una piazza affollata e di dover raggiungere un obbiettivo. Camminate fra persone sconosciute, alcune le ignorate, altre le guardate. Se trovate un conoscente o un amico lo salutate, scambiate qualche parola e poi riprendete il vostro cammino. Ora, immaginate questa piazza piena di Daimon e voi la state attraversando.. Il Daimon che siete ha un obbiettivo, l'essere partorito alla morte del corpo fisico. Deve raggiungere quella meta. Cammina fra Daimon sconosciuti, alcuni vengono ignorati, con altri costruisce delle relazioni. Scambia sensazioni emozioni, progetti, intenti, desideri e poi prosegue il suo cammino come tutti gli altri Daimon di quella piazza proseguono il loro cammino.
Questa è la vita. La ragione, la razionalità, ignora, diciamo, il 90% di quanto vive il Daimon mentre, al contrario, il Daimon viene influenzato nelle sue trasformazioni anche dalle scelte della "razionalità" che abita il mondo specifico della forma e della descrizione attraverso il corpo di un individuo della Natura..
Il Daimon è incontrollabile da un potere esterno al soggetto perché il Daimon è il divenuto del soggetto. Un divenuto soggettivo proiettato in un divenire che modifica, negandolo, il presente vissuto. L'intento e il desiderio per il daimon si trasforma è interno al daimon soggettivo e ogni progetto e scopo imposto dall'esterno è vissuto come una violenza.
Il concetto opposto al concetto di "daimon", "corpo luminoso" è il concetto di "anima". Il concetto di "anima" è assolutamente controllabile dal potere sociale in quanto l'anima non è un oggetto che qualifica il soggetto, l'uomo o la donna, ma è proprietà di Dio, per estensione del potere sociale, che ordina la qualità morale dei comportamenti in funzione dell'anima degli uomini subordinati in funzione dell'affermazione del proprio dominio su di loro.
Continua a scrivere Agostino d'Ippona:
Se questo è vero, a codesti dèi buoni è pi&ùgrave; noto il demone per la vicinanza del suo corpo, che l'uomo per la bontà della sua anima. E' questa però una necessità davvero deplorevole, o piuttosto una vanità ridicola e detestabile, per non vanificare la divinità! Se con la loro anima libera da ogni impaccio corporale gli dèi possono vedere la nostra anima, non hanno bisogno a tale scopo della mediazione dei demoni; se invece gli dèi dell'etere per mezzo del loro corpo percepiscono le manifestazioni corporali dell'anima, come un discorso, un'espressione del volto, un gesto, e da qui raccolgono le informazioni dei demoni, possono anche venire ingannati dalle menzogne di questi. Se invece gli dèi, per la loro divinità, non possono essere ingannati dai demoni, quella medesima divinità non può neppure ignorare le nostre azioni!
Tratto da Agostino d'Ippona, La città di Dio contro i Pagani, Editore Bompiani, 2015, pag. 412
Il concetto di "Dèi buoni" è un concetto platonico e neoplatonico, dopo che gli Dèi sono stati privati dei loro desideri e delle loro passioni di vita descritte dai poeti.
Per i filosofi platonici, gli Dèi hanno cessato di abitare il mondo e di vivere nelle contraddizioni del mondo. Sono stati idealizzati come "Dèi buoni" dove la loro bontà è solo melassa spalmata sulle illusioni nella vita degli uomini.
Una volta che si è costruita l'idea del "Demone" come oggetto estraneo agli uomini, la gerarchia platonica, medio platonica e la gerarchia cristiana convergono nel controllare gli uomini.
Il Daimon egli Esseri Umani, di ogni singolo Essere Umano si relaziona con gli Dèi. E' un Dio esso stesso che governa il sorgere dei singoli Dèi nella coscienza dell'uomo e della donna a seconda della qualità delle contraddizioni che la sua struttura emotiva, il suo Daimon, deve affrontare.
---fine Seconda Parte----Continua
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Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
Membro fondatore
della Federazione Pagana
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