Dato un insieme, la risultante di un insieme varia al variare di un fattore dell'insieme.
Dato un insieme di risultanti di insiemi, la risultante dell'insieme varia al variare di ogni risultante di ogni insieme contenuto.
Giugno 2025: la filosofia metafisica della Religione Pagana.

10 giugno 2025 cronache della religione pagana
Il fallimento del liberalismo

Claudio Simeoni

Cronache mese di giugno 2025

10 giugno 2025

Ancora riflessioni sul Daimon

L'ambiguità dell'uso, da parte dei cristiani, del termine "demone".

All'affermazione di Agostino d'Ippona:

Quanti invece asseriscono che tutti gli dèi sono solo buoni e di gran lunga superiori agli uomini reputati buoni, si fondano giustamente sulle azioni dei demoni che non possono negare; e pensando che assolutamente gli dèi, che sono tutti buoni, non possono averle commesse, sono costretti a introdurre una differenza tra dio e demone, in modo da attribuire ai demoni tutte le opere e i sentimenti corrotti, che giustamente essi riprovano e nei quali gli spiriti occulti manifestano la loro potenza.

Tratto da Agostino d'Ippona, La città di Dio contro i Pagani, Editore Bompiani, 2015, pag. 427 - 428

Il presentatore dell'opera di Agostino d'Ippona vuole precisare un appunto sulla storia del termine "Demone" e scrive una nota dicendo:

Scrive il commentatore di Agostino d'Ippona:

2 Cfr. Omero, Ilias, 1,222. Naturalmente, come Agostino stesso riconosce, la citazione non è di prima mano; cfr. Plutarco, De defeda oraculomm, 10. Il demone, a partire dalle religioni più antiche, propriamente è una personificazione dell’imprevedibile, dell’oscuro, dell’irrazionale, mentre il dio è in un certo senso una individualità, una formazione specifica del numinoso. A partire dagli Erga di Esiodo [Le opere e i giorni], dove il demone è per lo più un eroe protettore degli uomini, venendo meno l’ambiguità della nozione originaria, si giunge all’idea, tipicamente platonica, del demone come (cfr. Platone, Convito, 203c), cioè di "divine potestà intermedie", e riceve ulteriore sistemazione in Apuleio, Posidonio e infine nel neoplatonismo; cfr. Plutarco, De defeda oraculorum, 416c, dove il demone assume la figura quasi di un angelo custode (cfr. G. Soury, La Demonologie de Plutarque, Paris 1942, pp. 117-176); Celso, Verus sermo, VIII,68; Plotino, Enneadi, III, 4; v. supra, VIII, 14, nota 1. Come si è visto (v. supra, VIII,20, nota 1), la moltiplicazione di questi esseri intermedi nel medio e neoplatonismo è anche un tentativo per ovviare al dualismo della metafisica platonica (cfr. pure Timeo, 48a, dove si dice che il Demiurgo ha creato solo la parte razionale dell’anima, mentre quelle vegetativa e animale sono attribuite agli dèi inferiori). Sul problema, cfr. F. Andres, Daimon in Pauly-Wissowa, Realencyclopddie, Stuttgart 1918, vol. III, Supplementband, còli. 279-332; E. Cassirer, Linguaggio e mito, trad. it. di V.E. Alfieri, Milano 1961.

Tratto da Agostino d'Ippona, La città di Dio contro i Pagani, Editore Bompiani, 2015, Commento alla citazione di Agostino d'Ippona, Libro IX pag. 427

La confusione nasce dalla differenza di significato alla parola "Demone" data da Platone e poi sviluppata Apuleio, Posidonio e Plutarco per continuare con i neoplatonici e con i cristiani, con il significato della parola "demone" prima di Platone e prima che venisse imposto ai corpi umani il concetto di "anima" come oggetto in sé e non come "ciò che rende animato".

Prima di Platone, il "Demone" o "Daimon" indicava la parte propriamente divina degli Esseri. Sia di un corpo materiale che di un corpo "immateriale". Lo stesso Zeus è un "possente Daimon" perché la sua immensità divina lo rende immenso. Se io mi rappresento, come individuo, Zeus non me lo rappresento come un "possente Daimon", ma lo riduco alla dimensione sociale "capo degli Dèi" (anche se gli Dèi non hanno un capo perché non hanno una gerarchia).

Il mio Daimon è ciò che io costruisco, giorno dopo giorno, plasmando la mia energia emotiva.

Riuscire a comprendere che gli Esseri della Natura si trasformano in Dèi, mutamento dopo mutamento, permette di comprendere anche il senso della parola "Daimon" come la parte divina di ogni Essere della Natura capace di permanere dopo la morte del corpo fisico. Questo permanere, permette di comprendere come noi viviamo in un infinito numero di "Daimon", corpi luminosi, in continua trasformazione e in continua relazione fra loro.

Il bisogno di controllo di Platone, lo porta ad iniziare ad assegnare loro una funzione, uno scopo in una visione antropocentrica per volontà del creatore.

Dalla filosofia Platonica e dal suo sviluppo nel cristianesimo, il Daimon cessa di essere un Essere della Natura che ha sviluppato la sua parte divina. Cessa di essere un Lemuri o un Mani per diventare, nei medio platonici, un mediatore, un servo, degli Dèi nei confronti degli uomini fino a essere rappresentato come un personaggio infernale che tanto piace ai cristiani.

 

10 giugno 2025

Dio inganna i cittadini in nome della dittatura

Che i dati sull'inflazione USA fossero bugiardi, anche se non ci sono possibilità di controllarli, ci sono pochi dubbi.

I giornalisti, consapevoli dell'inganno di Trump vanno alla ricerca di giustificazioni per spiegare perché e come i dati non tornano, ma la realtà è che al fascismo piace molto rappresentare e propagandare una magnificenza che non c'è per nascondere i suoi fallimenti. Come il Duce in Italia faceva girare gli aerei in tondo per far vedere che erano tanti, così i dati dell'inflazione vengono alterati dai fascisti per far credere che tutto va bene.

L'inganno è evidente nei calcoli dell'inflazione negli USA, ma anche in Italia le cose non sono del tutto chiare. L'inflazione al carrello della spesa al supermercato aumenta e l'inflazione generale sarebbe in calo: ma che cosa si comperano i politici?

Noi cittadini viviamo di inganni e di propaganda come il diritto di Israele di sterminare i palestinesi, l'enfatizzazione della propaganda sugli UFO, la propaganda sulle scie chimiche, la propaganda sul covid che non esiste e i dati sull'inflazione che non convincono con le spese dei cittadini.

E' il Dio cristiano che, non dovendo rispondere a nessuna autorità, inganna e truffa gli uomini che devono pendere dalle su bugiarde labbra. Se non lo fanno, terrore e morte da parte degli squadristi, comunque si vestano.

 

10 giugno 2025

Il fallimento del liberalismo

Quando il capitalismo liberale non riesce a difendere i propri "schiavi", da cui trae profitto, e permette alla mafia cristiana di aggredirli perdendo i benefici del loro lavoro, il fallimento del capitalismo è già in fase avanzata.

Quando gli uomini pensano che sia il Dio cristiano a dare benefici agli uomini e non gli uomini a dare benefici a Dio, significa che gli uomini possono venir bruciati in olocausto per la gloria di Dio.

Quando gli uomini costringono i loro figli ad identificarsi con un Dio che si compiace di macellare l'umanità col Diluvio Universale e massacra gli abitanti di Sodoma e Gomorra per il proprio divertimento e quegli uomini non sono in grado di chiamarlo "assassino", meritano di essere sterminati come gli uomini travolti dal diluvio o gli abitanti di Sodoma e Gomorra.

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

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