Dato un insieme, la risultante di un insieme varia al variare di un fattore dell'insieme.
Dato un insieme di risultanti di insiemi, la risultante dell'insieme varia al variare di ogni risultante di ogni insieme contenuto.
Giugno 2025: la filosofia metafisica della Religione Pagana.

25 giugno 2025 cronache della religione pagana
Esiodo: l'età degli eroi

Claudio Simeoni

Cronache mese di giugno 2025

25 giugno 2025

Esiodo: l'età degli eroi

Gli uomini dell'età del bronzo erano così violenti che Zeus mise loro un freno creando una quarta generazione. La generazione degli Eroi.

La generazione dei modelli comportamentali, gli uomini capaci di evocare gli Dèi dentro di loro e costruire condizioni d'esistenza e di giustizia per gli uomini.

Gli eroi sono quegli uomini che antepongono, al loro personale interesse, l'interesse della collettività. Non fanno il loro interesse, fanno l'interesse della collettività, per questo fanno il loro interesse.

E' il concetto dell'eroe. Colui la cui sensibilità lo porta ad armonizzare sé stesso con il mondo in cui vive.

Non ha importanza a quale forma d'uomo l'eroe appartenga, ogni "specie" di uomini, qualunque sia la loro forma, animali o vegetali, genera in sé gli eroi. Eroi che affrontano l'oggettività e che, a volte, modificano anche la forma della "specie" di uomo cui "appartengono".

L'età del "mito" è l'età del modello in cui uomini agiscono per il bene della comunità, di qualunque comunità umana.

Scrive Esiodo:

Ma quando la terra ebbe nascosto anche questa generazione, il Cronide Zeus, sulla terra nutrice di molti, ne creò ancora una quarta, più giusta e divina, stirpe celeste di uomini-eroi, chiamati Semidei, e che venne immediatamente prima della nostra sull'interminabile terra.

In questi uomini abitano, preponderante nella loro coscienza, le figlie di Zeus e Temi.

Le Ore, Eunomia, la buona usanza o la buona legge; Dike, la giustizia con cui Temi, la giustizia universale, si cala nel mondo della natura; Eirene, la pace, come necessità di risolvere le contraddizioni e i conflitti. E poi le Muse che suonano tecnica e arte nel cuore degli uomini portandoli alla felicità. L'età degli eroi mitiga la violenza degli uomini dell'età del bronzo. Gli uomini iniziano ad ascoltare l'Atena dentro di loro, non solo Ares. Iniziano a coniugare "conflitto con rispetto"; iniziano a comprendere come "contesa furente" deve essere seguita da "amicizia".

Gli eroi sono coloro che portano a compimento i conflitti, li risolvono costruendo un equilibrio attraverso il quale fare del conflitto anche un mezzo di costruzione e non solo un mezzo di distruzione.

Scrive Esiodo:

Ma la guerra malvagia e la terribile mischia ne distrusse alcuni che combattevano sotto Tebe dai sette portali per i beni di Edipo, altri ancora nelle navi sui grandi abissi del mare, e li distrusse mentre andavano a Troia per Elena dalla chioma fluente, e dove poi la morte finale li travolse.

Gli eroi hanno spesso sacrificato sé stessi. A volte in imprese futili e disperate, ma sempre per l'interesse della loro collettività.

Il concetto di eroe e il concetto di giustizia non era presente nell'età del bronzo dove la violenza era ingenerata solo dai bisogni soggettivi, bisogni di sopravvivenza e bisogni di dilatazione mentre non esisteva il concetto di Giustizia come necessità di benessere collettivo da preservare.

L'età degli eroi è il cambiamento di prospettiva di una buona quantità di soggetti che all'interno degli uomini, qualunque siano la forma in cui sono divenuti, assumono la priorità delle necessità della collettività anteponendoli a sé stessi.

Il mito in cui sono coinvolti i semi-Dèi racconta di questo.

Si tratta di semi-Dèi, perché nella loro coscienza si presentano le necessità collettive e, per far fronte a queste, devono diventare essi stessi: Ares, Atena, Ilizia, Efesto, Hera, Zeus, Temi, Apollo, Dioniso, Hermes, ecc. Appunto, figli di Dèi.

I semi-Dèi sono uomini che agiscono con il coraggio degli Dèi esprimendo il Dio che sorge in loro, e col quale si immedesimano, diventando essi stessi quel Dio fintanto che come quel Dio operano nella società.

Le Muse stesse alimentano la coscienza degli uomini che alimentano ogni singola musa con il loro studio e le loro scelte nelle varie arti.

Tutti gli eroi hanno uno scopo: accendere una luce in un'oscurità della consapevolezza nella quale gli uomini, qualunque sia la loro specie, stanno vivendo.

Scrive Esiodo:

Il padre Zeus, figlio di Crono, li stabilì, fornendo loro mezzi e luoghi di vita, ai confini del mondo, lontano dagli Immortali; e Crono regna su loro. Là abitano, nelle Isole dei Beati, presso l'Oceano dai gorghi profondi, avendo il cuore senz'affanni, eroi felici, ai quali tre volte l'anno la terra feconda porta frutti fiorenti, dolci di miele.

Il "paradiso" degli Eroi è nel mondo del tempo, nell'infinito delle trasformazioni.

Oceano dell'universo emotivo, dai gorghi profondi e dalle impetuose correnti che solo gli eroi sanno abitare. Il mondo è fecondo e le trasformazioni verso l'infinito sono il premio per coloro che hanno raggiunto nell'eternità.

Come corpi fisici ritenevano di avere dei doveri rispetto alle persone, agli uomini, di qualunque specie, con cui condividevano l'aria che respiravano ora, che hanno superato la vita del loro corpo fisico, è il mondo che, come tempo, ritiene di avere dei doveri nei loro confronti.

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

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