Rimpiangiamo: per non aver pensato quello che avremmo dovuto pensare quando potevamo pensarlo;
per non aver detto quello che avremmo potuto dire quando potevamo dirlo;
per non aver fatto quello che avremmo dovuto fare quando potevamo farlo
Luglio 2025: la filosofia metafisica della Religione Pagana.
03 luglio 2025
L'occultismo moderno nasce come reazione alle idee sociali della Rivoluzione Francese e alle modificazioni introdotte dal bonapartismo.
Si narra di società segrete che portarono alla rivoluzione francese, ma quelle erano società il cui scopo era quello di "fare la rivoluzione" non avevano scopi occulti anche se, per fare la rivoluzione, elaboravano una filosofia e un pensiero coerente.
La stessa Massoneria, anche se la sua ideologia si fonda sul Neoplatonismo, è nata per fini sociali in antitesi all'assolutismo cristiano. La massoneria ha fornito apporto ideologico alla rivoluzione americana (subito dopo la rivoluzione americana i cristiani li hanno macellati facendoli quasi sparire).
Se oggi i principi di "fraternità, uguaglianza e libertà" vengono trattati con una certa sufficienza, allora, alla fine del ‘700 e l'inizio dell''800 quelle parole spezzavano una struttura psico-emotiva delle persone che, educate alla sottomissione al dio padrone, a "Gesù re", lasciava le persone vuote e incapaci di vivere quando la fratellanza era fra tutti gli uomini in contrapposizione al dio che essi pensavano come padrone e al quale si ritenevano di dovergli deferenza e sottomissione; uguaglianza era quella di ogni singolo uomo con dio che cessava di essere un padrone per assumersi dei doveri che gli uomini dovevano rivendicare; libertà dalla morale imposta dal dio-padrone e dal Comando Sociale, lo Stato, che fino ad allora si era identificato nel dio-padrone. La rivoluzione francese e Napoleone avevano scosso la loro struttura emotiva, le loro certezze, la sicurezza di vivere senza rimorsi e senza sensi di colpa. Era necessario trovare nuove certezze in una dimensione occulta là dove il dio padrone parlava ad ognuno di loro e ognuno di loro poteva, mediante le arti, evocare il potere del dio padrone al loro fianco.
Con la nascita del Codice Civile, introdotto da Napoleone, per la prima volta nella storia, dall'avvento del cristianesimo, il motto cristiano "dare a dio quel che è di dio e dare a Cesare quel che è di Cesare", diventava "questo è di Cesare e questo è mio". La rivoluzione francese aveva fatto nascere il "io sono" in contrapposizione alla partecipazione del gregge che annulla la personalità e, le persone annullate del gregge, sono alla ricerca ossessiva del padrone a cui la rivoluzione francese ha tagliato la testa nella persona del re.
Oggi i principi della rivoluzione francese appaiono normali e scontati (non potremmo fare a meno di libertà, uguaglianza, solidarietà sociale o la napoleonica proprietà), all'inizio dell'800 fu una rivoluzione che sconvolse la struttura psichica delle persone che furono indotte a cercare spiegazioni psico-ideologiche che fornissero delle chiavi di lettura della nuova situazione che stavano vivendo.
Le persone cercavano di armonizzare il condizionamento educazionale ricevuto con forme ideologiche culturali nelle quali proiettavano il loro desiderio. Desiderare, la fine del presente. Apocalisse come desiderio di superare un presente con la speranza di un "Gesù che arriva con grande potenza sulle nubi mentre le stelle cadono sulla terra" e loro, i disperati, si immaginano fra gli eletti.
Mentre le società si stavano aprendo ad un possibile futuro, esoteristi e occultisti si rinchiudevano in sfere psico emotive private nelle quali si immaginavano di disporre di grande conoscenza, grande potere e grande saggezza. Alla fin fine, si è dimostrata di essere solo miseria come difesa di una psiche incapace di affrontare il nuovo nella società.
Molti di loro furono persone estremamente erudite, ma anziché versare la loro erudizione nel mare della vita della società, si rinchiusero in un monastero-manicomio dal quale complottavano contro la società civile. Lo scontro fra occultismo e Stregoneria è uno scontro centrale nella storia del pensiero umano.
L'800 è il tempo del secondo colonialismo inglese che inizia nel 1753 con l'infiltrazione dell'Inghilterra in India (vedremo come l'India sia fondamentale nella nascita dell'occultismo, la Blavatsky userà massicciamente l'India).
Nel 1800 tale Fabre d'Olivet, che si era innamorato di una ragazza di 24 anni morta nel 1802, ebbe una serie di sogni vividi nei confronti di costei. Sogni che si sostanziarono in allucinazioni in stato di veglia. Queste "apparizioni" convinsero Fabre d'Olivet della vita oltre la morte. D'Olivet ebbe varie esperienze allucinatorie tanto da trasformate l'amata, sognata e desiderata, in una sorta di ninfa ispiratrice: la nuova Egeria. Fabre d'Olivet mise in atto strategie di psicoterapia nei confronti di ragazze sordomute (traumatizzate fin dalla nascita) ottenendo dei buoni risultati che lo portarono a formulare una teoria sulla "psicurgia" ed aveva elaborato un complesso psico-concettuale relativo ad un ideale "regno dell'uomo" che chiamò "ominale". Fu indubbiamente un precursore della moderna psicologia e della psicoterapia, ma fu osteggiato per i successi, denigrato, abbandonato dalla moglie e dai figli.
Nel 1824 fondò il culto "Teodoxico universale" che celebrava equinozi e solstizi, con abiti, cerimoniale, inni e riti e un alfabeto segreto. Nell'ottobre del 1824 affermò che quello spirito si stava reincarnado. D'Olivet morì per un attacco apoplettico mentre celebrava un rito nel 1825.
D'Olivet fu uno degli iniziatori dell'occultismo cristiano come reazione alla rivoluzione francese prima e al bonapartismo poi.
Un'altro filone che dette vita all'occultismo moderno, fu Mesmer che nel 1778 costituì una società di ipnotizzatori e nel 1790 strinse rapporti col principe tedesco Carlo d'Assia che lo invitò ad Ambugo. Carlo d'Assia possedeva un ritratto del cristo che, a suo dire, si illuminava quando gli chiedeva consiglio. Nel 1791 questo ritratto gli dette ordine di scrivere e da quel momento scrisse molti messaggi di interpretazione dell'Apocalisse di Giovanni (la fine del mondo, tanto per intenderci) e sul calendario egiziano (la stele di roseta non era ancora stata decifrata). In sostanza elaborò quella che in occultismo viene chiamata la "scrittura automatica". Nel 1852 in America esplode lo spiritismo, sempre come risposta alle idee sociali illuministe e positiviste. In Francia i teorici dello spiritismo furono Jules-Eudes de Mirville che pubblicò un'opera in sei volumi (1863-1864) e il barone Guldenstubbé autore di "Pneumatologie" che fondò un circolo spiritico di successo.
Con costoro, che apparivano troppo innovatori fra spiriti che parlavano (come se le streghe non avessero fatto i pentolini senza pensare di parlare a "fratelli superiori", angeli o dio padrone) o la ritualità (come se gli stregoni non fossero in grado di creare armonia fra la propria struttura psico-emotiva e le strutture psico-emotive dei soggetti del mondo), polemizzarono gli occultisti più legati ai testi cristiani come Eliphas Levi che scrisse "La science des esprits" nel 1853.
Come reazione assolutista cristiana alla rivoluzione francese e alle sommosse del 1848 si vengono a formare nuovi tentativi di formulazione teorica di dominio sociale cristiano che alcuni Stati assunsero istituzionalmente e che venivano giustificate con un "cristianesimo esoterico" che avrebbe condotto ad una fantasiosa ricerca di "verità" che viene ignorata dai vangeli ufficiali e dalla bibbia. Le cose non stanno come racconta la bibbia e i vangeli. Troppo misero è il Gesù dei vangeli. Per gli esoteristi e gli occultisti, ci deve essere dell'altro. Qualche cosa di segreto e misterioso che può essere rivelato solo agli iniziati.
D'Olivet parla di Adamo universale e si ricollega a forme gnostiche. L'epoca in cui tratta le forme gnostiche è l'epoca in cui lo gnosticismo che si conosce è quello interpretato dal cristianesimo. Sarà necessario attendere il 1945 perché i testi gnostici, trovati a Nag Hammadi, ci dicano qualche cosa che non passi attraverso il filtro dei cristiani. Nessun occultista oserebbe mai pensare che il dio dei cristiani, il creatore, il demiurgo, bestemmia. Per questa bestemmia viene condannato, ad opera di Sophia, ad essere uguale all'uomo. Questo concetto, che troviamo nei vangeli scoperti a Nag Hammadi, è ben presente nella bibbia ebrea e cristiana, solo che per "individuarlo" psicologicamente è necessario mettersi dalla parte degli Esseri Umani. Invece, gli occultisti e gli esoteristi, sono come i "santi" cattolici, si mettono dalla parte del padrone. Essi si ritengono gli eletti, gli illuminati, gli amici dei "fratelli superiori", degli spiriti o dei morti che parlano loro. Gli esoteristi e gli occultisti hanno dato le dimissioni dalla società degli uomini a differenza di Streghe e Stregoni che vivono fra gli uomini, con gli uomini e si fanno carico, a vario livello, dei problemi della società in cui vivono.
Oggi sappiamo che Gesù, Mosé e Buddha, non sono mai esistiti. Esistono le teorie di distruzione dell'uomo che vengono chiamate con quei nomi, ma questi personaggi sono un'invenzione fantasiosa. Oggi, nel 2010 lo sappiamo, nel periodo della fine del 1800 che prendo in esame, gli uomini non osavano tanto. Lo stesso Freud pensava che Mosé fosse un individuo storico che aveva mutuato il monoteismo da Akenaton (e per l'epoca era un delle visioni più avanzate date le informazioni e l'educazione). Mentre Streghe e Stregoni agivano considerando questi "profeti" dei distruttori dell'uomo, esoteristi ed occultisti ne esaltavano la persona, la magnificenza, la regalità.
Eliphas Levi esalta la cabala con cui, afferma di evocare lo spirito di Apollonio di Tiana. Spiritisti ed occultisti piegano la loro attività esaltando il dio cristiano, la sottomissione, anche quando al dio cristiano si riferiscono come all'Uno neoplatonico. In fondo, Ficino aveva tradotto alcuni secoli prima Ermete Trimegisto e agli occhi di occultisti ed esoterici, costui appare un grande iniziatore di magie. Ermete in persona ha insegnato loro le "verità" rivelate. Poi, trovi Ermete che dice: "Io ho rivelato qualche cosa a loro? Io, padre dei ladri, regalo qualche cosa? Che imparino a rubarsela la conoscenza se la vogliono!".
L'occultismo e l'esoterismo mettono in atto una vera e propria rivolta contro le idee della rivoluzione francese elevate a morale dell'uomo. Una vera e propria controrivoluzione dello spirito.
L'elemento centrale dell'ideologia esoterica occulta è la sottomissione a "potenze altre". Ciò che non è in Stregoneria in cui la sottomissione, anche al volere degli Dèi, è atto di abominio.
La Stregoneria non si definisce per delle "verità". La Stregoneria non è portatrice di verità. La Stregoneria è portatrice di libertà e la libertà non si può definire come oggetto, ma si possono definire gli strumenti che servono all'individuo per costruirla nel mondo in cui vive. Per dirla alla Ermete: "Posso parlare del piede di porco con cui forzare la cassaforte della conoscenza, ma non posso parlare della conoscenza contenuta nella cassaforte che tu, se la vuoi, devi aprire!". L'occultismo e l'esoterismo è accettazione passiva di una verità rivelata come nel cristianesimo. Non importa se questa verità è rivelata da Platone, Plotino, Ermete trimegisto, Giamblico, Gesù, Mosé, lo spirito che appare, la scrittura automatica e qualt'altro. Alla base dell'occultismo e dell'esoterismo c'è la mancanza di verifica della verità manifestata. La verità uccide il cammino della persona. In Stregoneria, la realtà del vissuto quotidiano è il metro di misura della "verità raggiunta" dal soggetto, cioè la sua libertà. Il percorso di libertà in Stregoneria è dato da verità dopo verità. Dove ad ogni verità soggettiva raggiunta esiste una verità a cui tendere in un infinito movimento di trasformazione soggettiva. Cosa che non è né nell'occultismo né nell'esoterismo che hanno a loro fondazione il Neoplatonismo, la bibbia ebraica, i vangeli ufficiali, elementi gnostici e apocalittici che riproducono, di fatto, l'ideologia del possesso propria del cristianesimo e del cattolicesimo. In epoca più recente, all'occultismo e all'esoterismo sono state associate le forme ideologiche dell'induismo (come razza ariana o la tripartizione platonica) e del buddhismo. Tutte forme ideologiche finalizzate a sottomettere l'uomo. Forme ideologiche che vengono accolte volentieri dagli occultisti e dagli esoteristi perché sono assonanti alla sottomissione che essi anelano per sé stessi.
03 luglio 2025
E' necessario comprendere come, a diferenza della propaganda che ne fa la chiesa cattolica, Agostino d'Ippona era una persona infantile e, come tale, superficiale.
A differenza di quanto riporto di Deschner, al di là delle imprecisioni, Agostino d'Ippona scriveva ingiurie nei confronti degli Dèi delle antiche religioni mentre, trattava con dolcezza la ferocia del suo Dio che chiamava "buono".
Di Agostino d'Ippona scrive Karlheinz Deschner in Storia criminale del cristianesimo:
Nonostante Palanque abbia detto di lui: "Con un colpo d'ala supera la superficialità delle obiezioni che gli venivano mosse ... ", Agostino fu, in realtà, un mostro di superficialità; non di rado egli ricorse alle astuzie della retorica che ben conosceva grazie al suo passato di retore per dissimulare la banalità delle proprie asserzioni. Per non parlare poi delle contraddizioni in cui cadde, particolarmente evidenti nel De civitate Dei, il magnus opus redatto tra il 413 -e il 426, dove non mancano falsificazioni e dove i fondamentali concetti di "Impero romano", "città del diavolo", "città di Dio", "Chiesa", vengono a volte messi sullo stesso piano, a volte rigorosamente separati. Così ancora la conversione d'Israele viene collocata alcune volte nell'età apostolica, altre volte dopo il tramonto del paganesimo, altre volte ancora si parla dell'eterna dannazione degli Ebrei. Come giovane cristiano egli crede, dal momento che non accadono più miracoli che "nessun morto risorgerà più"; come vecchio cristiano afferma il contrario. Già nel 412 aveva espresso l'intenzione di voler "raccogliere e illustrare tutto ciò che nelle mie opere non mi piace". Pertanto, poiché erano molte le cose che non andavano, tre anni prima di morire, senza riuscire a portarle a termine, mise mano alla redazione delle Retractationes, in cui arrivò a proporre 220 rettifiche.
Karlheinz Deschner, Storia criminale del cristianesimo - vol 1, Editore Ariele, 2000, Pag. 404
Essendo un autore così infantile e squallido, nella pretesa che tutti si devono inginocchiare davanti al suo Dio, è facile dimostrare le incongruenze teologiche dei suoi scritti, le sue contraddizioni e il suo dio per gli uomini.
Un odio inevitabile dal momento che ama l'assassino del suo Dio e, per giustificare i delitti del suo Dio, accusa gli uomini di essere malvagi evitando di dire in che cosa consiste questa malvagità salvo accusare le condizioni dell'esistenza umana che Agostino accusa di "oscenità".
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