Rimpiangiamo: per non aver pensato quello che avremmo dovuto pensare quando potevamo pensarlo;
per non aver detto quello che avremmo potuto dire quando potevamo dirlo;
per non aver fatto quello che avremmo dovuto fare quando potevamo farlo
Luglio 2025: la filosofia metafisica della Religione Pagana.
07 luglio 2025
O si pensa che la magia possa cambiare il mondo in cui viviamo, e questo noi la chiamiamo SUPERSTIZIONE (credenza fideistica nell'assurdo); oppure, si pensa che la magia sia modificazione continua dell'individuo. Un individuo che modifica costantemente la sua percezione, la sua descrizione del mondo, la sua capacità di agire nel mondo; questo noi lo chiamiamo STREGONERIA.
Solo i SUPERSTIZIOSI pretendono che il mondo sia a loro immagine e somiglianza (come loro immaginano sia); un PAGANO analizza il mondo cercando di capire com'è e modifica sé stesso per agire al meglio nel mondo in cui vive.
Questo separa i Pagani dai cristiani e dai monoteisti in generale. Fra un Pagano e un cristiano, non esiste possibilità di dialogo religioso a meno che il cristiano non condanni il suo Dio, a sua immagine e somiglianza, per genocidio o delitti contro l'umanità. Il pagano vive in un mondo fatto di tempo, di trasformazioni, e di emozioni; il cristiano vive in un mondo definito dalla parola (il logos, il verbo), dalla forma e dalla quantità.
In queste pagine affronto una definizione di pratica della Stregoneria partendo dalla situazione di oggettività imposta dal cristianesimo, con tutta la sua violenza, e la necessità di un individuo di liberarsi dalla coercizione cristiana mediante la modificazione del sé stesso imposta dal cristianesimo.
Il cristianesimo conosce perfettamente come manipolare la struttura emotiva degli individui. Ha messo a punto una tecniche, definita nel Deuteronomio, è stata perfezionata in duemila anni di esperimenti sugli Esseri Umani.
Per comprendere la Stregoneria è necessario comprendere che l'individuo si trasforma continuamente, sia che lui ne sia consapevole, sia che non ne sia consapevole. Nel trasformarsi l'individuo assorbe, in vari modi, dal mondo energia emotiva, energia vitale, ed espelle energia emotiva, energia vitale. Fra l'assorbire e l'espellere dovrebbe esserci una "differenza di potenziale" relativa alla quantità di energia emotiva, energia vitale, che fagocita e fa propria. Questo determina il su processo di crescita.
Tre sono i modi con cui l'individuo della Natura scarica la propria energia vitale e, nello scaricarla, ne accumula di nuova: l'attività fisica, l'attività sessuale e l'attività astratta o intellettuale. Affinché sia possibile scaricare energia vitale è necessario che nelle attività quotidiane sia coinvolta una grande quantità di energia emotiva.
Questi tre modi di scaricare l'energia vitale convivono in ogni età della persona e si combinano assieme dando la prevalenza ora all'uno ora all'altro, pur persistendo sempre insieme, a seconda dell'età, delle attività, dei bisogni e delle condizioni in cui l'individuo vive.
Stando ai meccanismi di crescita medi degli individui, possiamo schematizzare lo scarico dell'energia vitale nell'attività fisica dalla nascita alla pubertà (essenzialmente crescita e trasformazione neuro-vegetativa), attività sessuale dalla pubertà all'età adulta e l'attività intellettuale dall'età adulta fino alla morte.
Va da sé che l'attività fisica, che scarica energia vitale, prosegue anche nella vecchiaia tant'è che, ci dice Le Scienze:
Neurogenesi negli adulti?
La conferma arriva dalla bomba atomica.
Nel cervello umano adulto nascono ogni giorno circa 1400 nuovi neuroni. La scoperta, che riguarda in particolare l'ippocampo, è avvenuta grazie a una tecnica di datazione al carbonio-14 concettualmente simile a quella usata in archeologia, sfruttando il fatto che la quantità di questo isotopo radioattivo in atmosfera - e fissato nel DNA dei neuroni - è costantemente aumentata nel secondo dopoguerra a causa dei test nucleari al suolo, per poi diminuire altrettanto costantemente dopo la loro messa al bando
Tratto da: Le Scienze del 07 giugno 2013
Le modificazioni dell'accumulo nella crescita di energia motiva non la possiamo né misurare né stabilire, ma la moderna ricerca ha potuto individuare modificazioni della struttura fisica, fino ad ieri impensabili.
In sostanza, esiste la formazione di neuroni anche in età adulta la cui qualità noi possiamo pilotare mediante la nostra attività e la nostra volontà.
Oggi sappiamo che l'attività sessuale, come bisogno libidico, è presente anche nella vecchiaia inoltrata.
Ciò che facciamo ancora fatica a capire è che l'attività intellettuale, come conoscenza e svelamento della realtà in cui viviamo, è uno dei bisogni primari dell'individuo appena nato e solo alimentandolo con dosi di conoscenza attraverso la compartecipazione alla vita quotidiana, da parte della struttura parentale, è possibile mettere in moto il "piacere di scaricare l'energia vitale" mediante l'interazione intellettuale con gli oggetti del mondo.
Costruire nel neonato il piacere della conoscenza permette sia di attrezzarlo per capire il mondo, sia di corazzarlo per affrontare la vecchiaia. Il piacere della conoscenza è sempre presente nella quotidianità ed è capace di plasmare l'individuo nella sua crescita. I neonati toccano con le mani e con la bocca gli oggetti al fine di conoscerli e costruire la loro conoscenza come esperienza dell'inizio del loro vivere.
Non per nulla i cristiani distruggono il piacere della conoscenza nei bambini (andare a scuola per un bambino cristiano è una sofferenza) in funzione della sottomissione acritica al loro dio padrone. In questo modo bloccano lo scarico dell'energia vitale dei futuri adulti e bloccano la loro capacità di modificare la loro percezione dei fenomeni del mondo, bloccano, o veicolano nelle categorie morali, la sessualità delle persone portandole ad ammalarsi e, infine, da vecchi, bloccano la produzione di nuovi neuroni facendo della vecchiaia un lento spegnersi delle capacità cognitive della persona.
Le premesse servono per circoscrivere il discorso che intendo fare: l'uomo nasce e ha come fine (che non è finalismo, ma inevitabilità) quello di morire. L'individuo, uomo o donna, non decidono di nascere: la responsabilità della nascita è di chi ha costruito le relazioni e le condizioni per le quali si è venuti in essere; si è nati. L'uomo e la donna non sono responsabili delle condizioni oggettive nelle quali vengono in essere e alle quali si adattano.
Essere o non essere responsabili, non è una condizione morale, ma indica semplicemente il ruolo, la corresponsabilità dell'individuo nella condizione. Infatti, non sono responsabile di ciò che trovo, ma sono responsabile di ciò che lascio morendo. Questo perché vivendo, ho partecipato alla modificazione del presente in cui sono vissuto e nel quale i nuovi nati metteranno in atto i loro processi di adattamento soggettivo nelle loro strategie d'esistenza.
Per capire il significato reale della Magia nel percorso di Stregoneria, a differenza degli antichi Stregoni, io ricorro alle scoperte scientifiche: la scienza scopre dei meccanismi che la Stregoneria riconosceva reali nei loro effetti anche prima che la scienza li scoprisse.
Indurre la trasformazione della nostra percezione del mondo, delle relazioni profonde che noi intratteniamo col mondo e nel mondo attraverso delle pratiche che forzano noi stessi in relazione al mondo, è uno dei grandi segreti della Stregoneria: LA SUA MAGIA.
Riporto:
Plasticita neurale
Dizionario di Medicina (2010)
di Laura Baroncelli, Lamberto Maffei
Un concetto fondamentale della neurobiologia moderna è che le connessioni del sistema nervoso possono essere modificate dall'esperienza, sia in termini funzionali (variazione delle quantità di neurotrasmettitore rilasciato), sia in termini di struttura (espansione o retrazione delle connessioni). Tali processi sono noti come fenomeni di plasticità neurale e rappresentano una proprietà caratteristica, ma non esclusiva, della corteccia cerebrale. Il nostro cervello è continuamente soggetto al flusso della stimolazione ambientale, che influisce sulle nostre capacità di percepire gli stimoli, compiere movimenti, pensare, apprendere, ricordare e pianificare strategie comportamentali. Quando diciamo «Ho cambiato idea» asseriamo senza saperlo che qualcosa è cambiato nella funzione o nella struttura del nostro cervello. Questo perché le idee sono, per così dire, ‘stampate' nei circuiti nervosi e non si può cambiare idea se non cambiando il ‘testo' cerebrale che la descrive. La plasticità è una caratteristica peculiare del sistema nervoso in sviluppo; con il passaggio all'età adulta si verifica una notevole riduzione delle potenzialità plastiche dei circuiti nervosi, anche se una serie di studi ha evidenziato che un'adeguata stimolazione ambientale è in grado di indurre fenomeni di plasticità anche nel cervello adulto.
[...]
Invito a leggere tutto il lavoro che, per abbreviare il discorso introduttivo, ho scaricato da:
www.treccani.it/.../plasticita-neurale.../
Qualunque cosa io faccio, io sono responsabile degli effetti che, nel fare quella cosa, introduco nel mondo in cui vivo. Qualunque cosa io non faccio, sono responsabile degli effetti che il "non facendo" ha introdotto nel mondo in cui vivo. Fare o non fare, per il mondo in cui vivo, è sempre un fare che produce degli adattamenti nei soggetti del mondo e costringe il mondo, e i singoli soggetti che comprende, a modificarsi a loro volta.
Se i miei amici attendono il mio arrivo, io posso arrivare o non arrivare. I miei amici metteranno in atto delle scelte sia che io arrivi sia che io non arrivi, ma le scelte che metteranno in atto saranno diverse e diverso sarà il mondo che ne scaturirà se io sono arrivato o non sono arrivato. La scelta di arrivare o non arrivare non cambia solo gli adattamenti del mondo, ma cambia anche la mia struttura neuronale, la mia psiche. Un cambiamento che diventa tanto più profondo quanto più la mia scelta si ripeterà e quanto maggiore sarà l'investimento emotivo che io avrò fatto nel fare le mie scelte.
Io posso fare MAGIA per dilatare la mia capacità di agire nel mondo o posso fare MAGIA NERA per impedirmi di agire nel mondo. Per contro, fa MAGIA chi stimola l'azione nel mondo e fa MAGIA NERA chi sottomette al fine di fermare l'azione dei soggetti nel mondo.
Durante la sequenza di scelte si modifica l'apparato neuro-vegetativo dell'individuo, la sua struttura fisica e la sua struttura psichica. Si modifica la sua struttura neuronale, la sua rete sinapsica e si modificano i valori all'interno della sua coscienza che a loro volta modificano la percezione soggettiva che si ha dei fenomeni del mondo.
La MAGIA nel percorso di Stregoneria è l'arte di modificare noi stessi nel mondo e nella vita per alimentare di consapevolezza le nostre relazioni nel mondo e riempire di Intento le nostre azioni.
La prima cosa che va detto dell'arte Magica, nei percorsi di Stregoneria, è che noi non siamo creati ad immagine e somiglianza di un Dio pazzo cretino e assassino, ma siamo il prodotto dei processi di adattamento all'ambiente in cui viviamo, generazione dopo generazione, attraverso i quali costruiamo la nostra visione del mondo e decidiamo le nostre scelte.
Adattarsi alle condizioni del mondo è un atto di "guerra" che va praticato con le armi degli Dèi.
Per appropriarci delle armi degli Dèi dobbiamo prima di tutto vivere con passione, perché la società in cui viviamo e la natura (oggi in secondo ordine per gli uomini) sono la nostra palestra: una palestra nella quale siamo nati e una palestra che lasciamo al momento della morte.
Per accedere alle armi degli Dèi usiamo tre strumenti per trasformarci: MEDITAZIONE, CONTEMPLAZIONE E CORRENTI VEGETATIVE. Questi tre elementi sono propri del Crogiolo dello Stregone e, assieme ad altri 16 elementi formano la strategia esistenziale del Crogiolo dello Stregone.
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Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
Membro fondatore
della Federazione Pagana
Piaz.le Parmesan, 8
30175 Marghera - Venezia
Tel. 3277862784
e-mail: claudiosimeoni@libero.it
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