Rimpiangiamo: per non aver pensato quello che avremmo dovuto pensare quando potevamo pensarlo;
per non aver detto quello che avremmo potuto dire quando potevamo dirlo;
per non aver fatto quello che avremmo dovuto fare quando potevamo farlo
Luglio 2025: la filosofia metafisica della Religione Pagana.

24 luglio 2025 cronache della religione pagana
La creazione nel Timeo di Platone e la creazione nella Genesi della bibbia
Prima parte

Claudio Simeoni

Cronache mese di luglio 2025

24 luglio 2025

La creazione nel Timeo di Platone e la creazione nella Genesi della bibbia
Prima parte

L'idea di creazione, come l'idea della vita oltre la mote del corpo fisico, sono le due idee fondamentali che determinano il comportamento religioso delle persone. Da come le persone immaginano sia venuto in essere il mondo e da come le persone immaginano il loro futuro oltre la morte del corpo fisico, così organizzano la loro vita e definiscono i loro principi esistenziali sia di natura etica che morale.

Nella storia del dominio sociale, legittimato dalla filosofia metafisica, pochi testi filosofici hanno alimentato il dominio come il Timeo di Platone.

L'affermazione secondo cui "Dio crea il mondo" è un'affermazione propria della bibbia, fatta da schiavi che sognano di servire un padrone assoluto, e che, per questo, non fornisce nessuna spiegazione in merito né alla creazione né al mondo creato, se non come la materia, gli oggetti di possesso, che lo schiavo sottomesso desidera possedere. Il mondo materiale, in cui lo schiavo è costretto, è il mondo della creazione descritto dalla bibbia.

Tale tipo di creazione non è in grado di competere con la varie filosofie che nel corso della storia sono venute in essere e nei confronti delle quali, per quanto deliranti, la creazione della bibbia appare come un infantilismo inaccettabile.

In queste condizioni i filosofi del dominio dell'uomo sull'uomo trovano, nella farneticante creazione di Platone, come descritta nel Timeo, una conferma del mondo creato dal loro Dio, articolato e precisato in modo tale da diventare un prodotto vendibile ad ogni uomo e donna smarrito. In questo modo non ci si limita a raccontare che il Dio della bibbia ha fatto il mondo in sei giorni, ma si lavora di fantasia all'interno di una creazione immaginifica dove il creatore di Platone diventa il Dio come quello della bibbia creando un mondo divino che possa spiegare il passaggio fra gli Dèi delle Antiche Religioni degli uomini al Dio assoluto del dominatore sociale.

Ed ecco allora, il Dio assoluto, il dominatore di un universo vuoto e privo di vita, che Platone chiama "l'Intelligenza" o il "Vivente", iniziare ad agitarsi in un movimento compulsivo da cui si esprime la creazione del mondo e del presente sia come immaginazione che come materia.

Scrive Platone nel Timeo (e il Timeo ha influenzato tutta la storia della filosofia):

Creazione degli astri che sono dèi Visibili

Come, dunque, l'intelligenza contempla le Idee che sono contenute nel Vivente che è, quali e quante sono in lui contenute, tali e tante pensò che anche questo dovesse avere. E tali Idee sono quattro: una è la stirpe celeste degli Dèi; un'altra è [40 A] quella alata che va per l'aria; la terza è la specie acquatica, mentre la quarta è quella pedestre e terrestre. La maggior parte dell'idea del divino la realizzò di fuoco, affinché fosse luminosissima e bellissima a vedersi. E facendola simile all'universo la produsse ben rotonda e la pose nell'intelligenza del cerchio più potente come suo seguace, e la distribuì in circolo per tutto il cielo, perché fosse un vero ornamento ad esso e vario nella sua totalità.

Tratto da Platone, Tutti gli scritti, Timeo, Editore Bompiani, 2014 pag. 1368-1369

Platone si immagina di essere l'Intelligenza che contempla le proprie idee, lui è il Vivente, che contiene le idee del "filosofo" e lui pensa. Platone proietta il suo pensiero su quell'assoluto che lui avrebbe voluto essere. Di tutte le idee di Platone/Intelligenza, Platone, nella sua volontà di creare un mondo diverso da come lo starebbe vivendo, ne seleziona quattro.

Le quattro idee di creazione del mondo con cui l'Intelligenza/Platone vuole costruire il passaggio fra le "credenze" religiose degli Antichi e un modo assolutista di dominare il mondo in nome dell'Intelligenza.

Se Platone non identificasse sé stesso con l'Intelligenza creatrice, come potrebbe affermare le idee dell'intelligenza creatrice?

L'Intelligenza creatrice altro non è che il desiderio assolutista di Platone che si eleva al di sopra degli uomini perché lui manifesta le quattro idee attraverso le quali crea il mondo. Lui crea il mondo e, creandolo, si eleva a padrone del mondo. Padrone di quella società dominata dai "filosofi" come lui.

Le quattro Idee dell'Intelligenza/Platone prendono forma nella testa di Platone.

La prima di queste idee è la creazione degli Dèi.

Platone deve elevarsi al di sopra degli Dèi degli Antichi. Deve abbassare gli Dèi degli Antichi al di sotto di Platone/Intelligenza e, per far questo, ecco la sua idea: l'Intelligenza/Platone, il "Vivente", ha creato gli Dèi.

Non più l'idea del venir in essere degli Dèi che in Esiodo vengono in essere da un presente che costruisce le condizioni affinché emergano costruendo un diverso presente, ma un padrone che crea, indifferente alle condizioni perché assoluto rispetto ad esse.

In questo modo l'Intelligenza/Platone diventa "padrone e signore degli Dèi" e, come tale, in diritto di stabilire la loro natura non perché ha indagato nelle condizioni degli Dèi e del mondo, ma perché, in quanto creatore e padrone, può affermare la qualità della loro natura e nessuno deve permettersi di dubitare dell'Intelligenza/Platone che ha creato il mondo.

In questa condizione farneticante, Esiodo ed Omero che hanno parlato degli Dèi diventano i nemici, i poeti da indicare al disprezzo come fece l'assolutista Pitagora che vedeva nei poeti i suoi nemici da condannare all'eterna sofferenza.

La seconda idea dell'Intelligenza/Platone è la creazione della stirpe "un'altra è quella alata che va per l'aria".

La terza idea dell'Intelligenza/Platone è la creazione della stirpe: " è la specie acquatica".

La quarta idea dell'Intelligenza/Platone è la creazione della stirpe: "è quella pedestre e terrestre".

Come ha "creato" tutto questo l'Intelligenza/Platone?

Dice l'Intelligenza/Platone:

"La maggior parte dell'idea del divino la realizzò di fuoco, affinché fosse luminosissima e bellissima a vedersi. E facendola simile all'universo la produsse ben rotonda e la pose nell'intelligenza del cerchio più potente come suo seguace, e la distribuì in circolo per tutto il cielo, perché fosse un vero ornamento ad esso e vario nella sua totalità."

L'idea della vita degli Orfici, l'idea della vita di Eraclito, diventa il mezzo con cui l'Intelligenza/Platone crea il mondo e lo organizza.

In questo modo Platone ruba il concetto di fuoco, l'emozione che rende vivo e consapevole ciò che non è vivo e consapevole, per trasformarlo in semplice luce e calore con cui l'Intelligenza/Platone si erge a padrona del mondo. Il fuoco, che è vita in sé, viene trasformato da Platone in un mezzo al servizio dell'Intelligenza/Platone per dominare il mondo.

La Genesi della bibbia dice:

1 In principio Dio creò il cielo e la terra. 
2 La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque.
3 Dio disse: "Sia la luce!". E la luce fu. 
4 Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre 
5 e chiamò la luce giorno e le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: primo giorno.
6 Dio disse: "Sia il firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque". 
7 Dio fece il firmamento e separò le acque, che sono sotto il firmamento, dalle acque, che son sopra il firmamento. E così avvenne. 
8 Dio chiamò il firmamento cielo. E fu sera e fu mattina: secondo giorno.
9 Dio disse: "Le acque che sono sotto il cielo, si raccolgano in un solo luogo e appaia l'asciutto". E così avvenne. 
10 Dio chiamò l'asciutto terra e la massa delle acque mare. E Dio vide che era cosa buona. 
11 E Dio disse: "La terra produca germogli, erbe che producono seme e alberi da frutto, che facciano sulla terra frutto con il seme, ciascuno secondo la sua specie". E così avvenne: 
12 la terra produsse germogli, erbe che producono seme, ciascuna secondo la propria specie e alberi che fanno ciascuno frutto con il seme, secondo la propria specie. Dio vide che era cosa buona. 
13 E fu sera e fu mattina: terzo giorno.
14 Dio disse: "Ci siano luci nel firmamento del cielo, per distinguere il giorno dalla notte; servano da segni per le stagioni, per i giorni e per gli anni 
15 e servano da luci nel firmamento del cielo per illuminare la terra". E così avvenne: 
16 Dio fece le due luci grandi, la luce maggiore per regolare il giorno e la luce minore per regolare la notte, e le stelle. 
17 Dio le pose nel firmamento del cielo per illuminare la terra 
18 e per regolare giorno e notte e per separare la luce dalle tenebre. E Dio vide che era cosa buona. 
19 E fu sera e fu mattina: quarto giorno.
20 Dio disse: "Le acque brulichino di esseri viventi e uccelli volino sopra la terra, davanti al firmamento del cielo". 
21 Dio creò i grandi mostri marini e tutti gli esseri viventi che guizzano e brulicano nelle acque, secondo la loro specie, e tutti gli uccelli alati secondo la loro specie. E Dio vide che era cosa buona. 
22 Dio li benedisse: "Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite le acque dei mari; gli uccelli si moltiplichino sulla terra". 
23 E fu sera e fu mattina: quinto giorno.
24 Dio disse: "La terra produca esseri viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e bestie selvatiche secondo la loro specie". E così avvenne: 
25 Dio fece le bestie selvatiche secondo la loro specie e il bestiame secondo la propria specie e tutti i rettili del suolo secondo la loro specie. E Dio vide che era cosa buona. 
26 E Dio disse: "Facciamo l'uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra".
27 Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò.
28 Dio li benedisse e disse loro: "Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra; soggiogatela e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente, che striscia sulla terra".
29 Poi Dio disse: "Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra e ogni albero in cui è il frutto, che produce seme: saranno il vostro cibo. 
30 A tutte le bestie selvatiche, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo ogni erba verde". E così avvenne. 
31 Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno.

Bibbia, Genesi 1, 1-31

Questo è un discorso fatto da schiavi che anelano ad essere i padroni del mondo eleggendo un padrone assoluto da imporre sopra ogni altro padrone e ogni altro potere.

Gli schiavi che immaginano di servire un padrone immaginato più potente dei loro stessi padroni. Un padrone capace di creare il mondo, il mondo materiale in cui operano come schiavi, che persiste anche quando non sono più in schiavitù perché è utile loro usarlo per legittimare lo stato di schiavitù in cui riducono altre persone.

Ciò che rende simile la creazione dell'Intelligenza/Platone il delirio assolutista degli ebrei è la volontà di dominio sull'uomo.

Quando fu scritta? Probabilmente attorno al 400 a.c.. Le date sono sempre incerte perché non esiste documentazione e a nulla vale cercare certezze nella bibbia ebraica perché questa, essendo stata scritta molti secoli dopo di come vuole essere fatta apparire, contiene "errori di tempo e di fatti che vengono collocati in tempi diversi da quanto storicamente documentato".

Che gli ebrei abbiano raccolto idee babilonesi per scrivere la loro genesi è l'idea più accreditata, ne è n esempio la donna tratta dalla costola di Adamo, come ebbe a scrivere Kramer, ma che la scrittura delle genesi abbia alla base il desiderio di dominio di Esdra è assai probabile.

Quando fu scritto il Timeo?

Il Timeo di Platone è scritto all'incirca nel 360 a.c. e, approssimativamente nello stesso ambiente in cui può essere stata scritta la genesi. Stessa idea di fondo veicolata in maniera diversa per affrontare ambienti culturali diversi nei quali imporla.

Ovviamente è un'ipotesi suggestiva. Ma mentre gli ebrei della genesi avevano come obbiettivo il genocidio degli ebrei che ancora seguivano Baal, Platone, per quanto odiasse le Antiche religioni e i filosofi dei quali voleva bruciare i libri, non era nelle condizioni di sterminarne i fedeli. Gli ebrei avevano bisogno di un dominio materiale che giustificasse la violenza del dominatore; Platone aveva bisogno di un dominio religioso che potesse distruggere le credenze religiose degli Antichi.

Il nemico degli ebrei era Baal e i riti del fuoco; il nemico di Platone erano i poeti e i riti di Orfeo, Dioniso ed Eleusi. Nemici diversi, articolazioni diverse della medesima ideologia.

Le diverse esigenze dell'articolazione del dominio derivante dalle creazioni di Platone e della bibbia nascono dal fatto che Platone deve affrontare gli Dèi delle Antiche Religioni che, per i suoi progetti, devono essere sottomessi all'Intelligenza/Platone mentre gli ebrei annullano gli Dèi, dicendo semplicemente che "non esistono", e centro e fine della creazione è l'uomo sottomesso a Dio. Tanto sottomesso a Dio che il Dio ebraico lo elegge a padrone della "sua creazione".

------- Fine rima parte—-continua nella seconda parte—-

 

Tutti i testi del mese di luglio 2025 in un'unica pagina

 

 

Indice pagine mensili di cronache Pagane

 

Torna agli argomenti del sito Religione Pagana

Home Page Religione Pagana

 

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

Iside con bambino - Museo di Napoli prestata a Torino!

 

 

Questo sito non usa cookie. Questo sito non traccia i visitatori. Questo sito non chiede dati personali. Questo sito non tratta denaro.