Rimpiangiamo: per non aver pensato quello che avremmo dovuto pensare quando potevamo pensarlo;
per non aver detto quello che avremmo potuto dire quando potevamo dirlo;
per non aver fatto quello che avremmo dovuto fare quando potevamo farlo
Luglio 2025: la filosofia metafisica della Religione Pagana.

27 luglio 2025 cronache della religione pagana
La creazione nel Timeo di Platone e la creazione nella Genesi della bibbia
Seconda parte

Claudio Simeoni

Cronache mese di luglio 2025

27 luglio 2025

La creazione nel Timeo di Platone e la creazione nella Genesi della bibbia
Seconda parte

Platone spiega come ha fatto l'Artefice/Platone a creare il mondo

Continua la creazione dell'Intelligenza/Platone:

E a ciascuno di questi, poi, assegnò due movimenti: l'uno in se stesso e nel medesimo modo, in quanto ciascuno pensa sempre in sé le medesime cose; l'altro movimento, invece, in avanti, in quanto ciascuno è dominato dal moto circolare dell'identico e Simile. E rispetto agli altri cinque movimenti, poi, Egli fece ciascuno immobile e fisso, affinché ciascuno diventasse ottimo in sommo grado. Da questa causa furono generati quegli astri che non sono erranti, viventi divini ed eterni, i quali allo stesso modo e nello stesso luogo ruotando stanno sempre immobili. Invece quelli che ruotano ed hanno un siffatto corso errabondo, sono stati generati nel modo che se detto prima. La Terra, poi, nostra nutrice, stretta intorno all'asse che si estende attraverso l'Universo, Egli la costruì custode ed artefice della notte e del giorno, la prima e la più antica fra gli dèi, quanti sono stati generati dentro al cielo.
Quanto, poi, alle danze di questi astri e ai loro incontri reciproci e ai percorrimenti dei loro cerchi in se medesimi e alle loro processioni, e quali di tali dèi nelle congiunzioni si avvicinino reciprocamente e quali si oppongono fra di loro, e dietro a quali e in quali tempi taluni di essi a vicenda e ci si nascondano e di nuovo, riapparendo, a chi non sappia fare i calcoli mandino paure e segni delle cose che in seguito dovranno accadere: ebbene, il discorrere di queste cose senza avere sotto gli occhi immagini di esse, sarebbe una vana fatica.

Tratto da Platone, Tutti gli scritti, Timeo, Editore Bompiani, 2014 pag. 1368-1369

Come l'estensore della bibbia si fa Dio degli ebrei raccontandoci cosa pensa il Dio degli ebrei, così Platone ci racconta come l'Artefice/Platone ha proceduto nella creazione del mondo. Come l'estensore della bibbia ci viene a dire che Dio disse "sia la luce", così Platone ci viene a dire che l'Intelligenza/Platone:

"E rispetto agli altri cinque movimenti, poi, Egli fece ciascuno immobile e fisso, affinché ciascuno diventasse ottimo in sommo grado. Da questa causa furono generati quegli astri che non sono erranti, viventi divini ed eterni, i quali allo stesso modo e nello stesso luogo ruotando stanno sempre immobili. Invece quelli che ruotano ed hanno un siffatto corso errabondo, sono stati generati nel modo che se detto prima".

La pulsione che sta alla base dell'affermazione di Platone è uguale nei contenuti sia nella Bibbia che in Platone, mi sembra il minimo affermare che appartiene al medesimo ambiente, se non culturale, sicuramente psicologico.

Quando Platone continua col dire:

Ma a noi bastino queste cose, e i nostri discorsi sul conto della natura degli dèi visibili e generati abbiano, a questo punto, conclusione.

Tratto da Platone, Tutti gli scritti, Timeo, Editore Bompiani, 2014 pag.1369-1/2 (colonna)

E' lo stile della genesi della bibbia dove ogni affermazione, su ogni atto di creazione attribuito a Dio, dal momento che per l'estensore della bibbia basta affermarlo, come per Platone, conclude sempre dicendo "E Dio vide che era cosa buona".

E' interessante la tecnica di Platone quando dice cosa e come l'Intelligenza ha creato il mondo. Se l'Intelligenza non fosse l'Intelligenza/Platone, Platone non avrebbe potuto raccontare della creazione del mondo e come ha fatto per creare il mondo. Platone non è lo scienziato che indaga il mondo in cui vive; Platone immagina il mondo in cui vive e chiama questo immaginare "filosofia".

Le affermazioni di Platone rientrano nella categoria del "giudizio di necessità" e queste affermazioni, presumibilmente, si scontrano con altre affermazioni sul venir in essere del mondo il cui scopo è quello di affermare l'esistenza di un'Intelligenza quale artefice e demiurgo del mondo.

L'unico scopo che si può individuare nelle affermazioni di Platone relative a come l'Intelligenza ha creato il mondo è la feroce guerra contro quei filosofi, forse della natura, che affermavano sì un archè all'origine del mondo ma, da quel archè affermato, il mondo diveniva in sé e per sé senza la necessità di definire come è venuto formandosi. Dal momento che Platone devia da questa impostazione filosofica, si vede costretto ad alimentare l'enfatizzazione dell'attività del demiurgo salvo fermarsi quando le cose si complicano.

Mentre nella genesi ebraica e cristiana si dice:

Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre e chiamò la luce giorno e le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: primo giorno.

Genesi 1, 4-5

Platone afferma:

La Terra, poi, nostra nutrice, stretta intorno all'asse che si estende attraverso l'Universo, Egli la costruì custode ed artefice della notte e del giorno, la prima e la più antica fra gli dèi, quanti sono stati generati dentro al cielo.

Platone deve intervenire sempre sul divino della Terra e sugli Dèi perché questa è la cultura che Platone tenta di destabilizzare. La Terra viene considerata un Dio e Platone non può prescindere dalla condizione culturale in cui vive se vuole disarticolarla in nome di un demiurgo.

Al contrario, agli ebrei non frega nulla di destabilizzare una cultura, a loro non interessa la "creazione della Terra". Non riescono ad immaginare dove il loro padrone-Dio possa poggiare i piedi.

Mentre Platone affronta un mondo che interpreta la Terra come un Essere Divino, portatrice di coscienza e consapevolezza, per gli ebrei la terra è solo terra. Una cosa muta, senza coscienza. Un oggetto in sé che nemmeno il loro Dio ha voluto "creare".

------- Fine seconda parte--continua nella terza parte--

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
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