Rimpiangiamo: per non aver pensato quello che avremmo dovuto pensare quando potevamo pensarlo;
per non aver detto quello che avremmo potuto dire quando potevamo dirlo;
per non aver fatto quello che avremmo dovuto fare quando potevamo farlo
Luglio 2025: la filosofia metafisica della Religione Pagana.
30 luglio 2025
Laura Gemelli Marciano nell'introduzione alla figura di Eraclito afferma:
Eraclito enuncia enigmi ingannevoli anche per il doppio binario su cui si muove nell'uso della lingua: le stesse parole hanno infatti, ora il significato comune, ora, invece, si caricano di particolari connotazioni, ma non solo. Egli rivela le connessioni nascoste fra le cose anche attraverso le omofonie dei termini che le denotano, un tratto che non è solo stilistico, come la secolarizzazione della procedura nell'Atene del V secolo a.C. e poi in Platone potrebbero far pensare, ma è parte integrante della prassi divinatoria e oniromantica mesopotamica ben prima di Eraclito (cfr. nota a 49). Per tutte queste ragioni il suo scritto si qualifica come un testo esoterico indirizzato a pochi.
Di Laura Gemelli Marciano, Sentieri della sapienza attraverso la Ionia e oltre, da Talete a Eraclito, Editore Valla, 2023, pag. 358
E' mia convinzione che Eraclito non parlava per enigmi, ma segue un proprio binario di ragionamento mediante criteri che la cultura comune non vuole considerare come cultura.
E' sufficiente pensare al concetto di trasformazione che Eraclito introduce nella filosofia e che, inizialmente, Platone vuole confutare in nome della verità della rappresentazione, ma poi lo assume come concetto stuprandolo in nome del venir in essere della verità creata.
Di Eraclito, scrive Diogene Laerzio che tenta di riassumere il pensiero (preso da Laura Gemelli Marciano):
59. Diogene Laerzio, IX 8-10 (DK 22 A 1)
Per quanto riguarda i singoli punti della sua dottrina, la situazione e questa: il fuoco e elemento e tutte le cose sono uno scambio per il fuoco in quanto si generano per rarefazione e per condensazione. Egli, pero, non espone nulla chiaramente. Tutte le cose si generano per opposizione e la totalità delle cose fluisce come un fiume, il tutto e limitato ed esiste un unico mondo; questo si origina dal fuoco e si dissolve nuovamente in fuoco, in alternanza, secondo determinati periodi di tempo, per tutta l'eternità. Questo avviene secondo un disegno del destino. Degli opposti, ciò che conduce alla genesi [del mondo] viene chiamato guerra e contesa, ciò che invece conduce alla conflagrazione, concordia e pace, e il mutamento si chiama via in su in giù e il mondo si genera seguendo questa via. Infatti il fuoco, condensandosi, diviene umido e, contraendosi, diventa acqua; l'acqua invece, solidificandosi, si volge in terra; e questa e la via in giù. E poi, per converso, la terra diviene fluida, e da essa si forma l'acqua e da questa tutto il resto perché egli riconduce quasi tutto all'esalazione dal mare; e questa e la via in su. Esalazioni si producono dalla terra e dal mare, le une splendenti e pure, le altre scure. Il fuoco viene alimentato da quelle splendenti, l'umidita dalle altre. Egli non si esprime sulle caratteristiche del firmamento circostante. Nondimeno [dice] che ci sono in esso dei bacili con la parte concava rivolta verso di noi; raccogliendosi in essi le esalazioni splendenti producono fiamme che sono gli astri, io. La più splendente e calda e la fiamma del sole. Infatti gli altri astri sono più lontani dalla terra, perciò splendono e scaldano di meno, la luna invece, pur essendo più vicina alla terra, [splende e scalda di meno] perché non si muove attraverso la regione pura [del cielo]. Il sole invece si muove in un luogo limpido e puro e mantiene da noi una distanza proporzionata; per questo scalda e illumina maggiormente. Eclissi di sole e di luna si verificano quando i loro bacili si voltano verso l'alto; le fasi mensili della luna sono dovute al fatto che il suo bacile si gira su se stesso a poco a poco.
Di Laura Gemelli Marciano, Sentieri della sapienza attraverso la Ionia e oltre, da Talete a Eraclito, Editore Valla, 2023, pag. 421/423
Quando Diogene Laerzio del pensiero di Eraclito scrive:
"Tutte le cose si generano per opposizione e la totalità delle cose fluisce come un fiume, il tutto e limitato ed esiste un unico mondo;"
Appare evidente come il concetto di trasformazione della realtà in un continuo divenire, in una continua trasformazione, era il concetto centrale del pensiero filosofico di Eraclito.
Appare logico pensare che tutto il pensiero di Eraclito fosse imperniato sul concetto di trasformazione non solo sulla sua rappresentazione, "contesa furente e amicizia", ma anche nei contenuti, sul come abitare la trasformazione. Contenuti che in parte si desumono dall'atteggiamento che Eraclito teneva nel suo presente.
Le stesse azioni che vengono attribuite ad Eraclito, come la rinuncia alla regalità in favore del fratello o il suo seppellirsi nel letame per cercare di guarire dalla propria malattia seguendo le proprie idee, indicano una concezione psicologica della trasformazione in contrapposizione ad una visione creazionista dove la rappresentazione in sé non deve essere modificata: tu sei destinato ad essere re; tu sei destinato ad essere malato.
L'uomo che mette in atto azioni per costruire il proprio destino, poteva apparire come una condizione oscura ai suoi tempi che è persistita fino a non molto tempo fa e, ancor oggi appartiene al modo di pensare di molti uomini.
L'oscurità del pensiero di Eraclito non è data dall'incapacità di pensare alla trasformazione in essere. Ogni uomo, con cui si parla, almeno oggi come oggi, è consapevole che tutto si trasforma, giorno dopo giorno, ma l'oscurità non consiste nel non sapere che tutto si trasforma, ma nel non essere in grado di governare la trasformazione. L'oscurità consiste nell'essere smarriti davanti all'apparire di condizioni che sconvolgono la nostra vita e che appaiono nell'esistenza come dei progetti che emergono da un oscuro della consapevolezza.
In questo senso, il linguaggio di Eraclito appare come il linguaggio di un dislessico che pensa ad un oggetto, ma lo comunica storpiandone il nome. Oppure alla percezione delle cose di un dislessico che afferra la rappresentazione delle cose in un modo che il non dislessico nemmeno immagina. Gli uomini comuni, dice Eraclito:
98 A. Proclo, Commento all'Alcibiade primo di Platone, p. 117 Westerink (DK 22 B 104)
Giustamente dunque il nobile Eraclito manda in malora la moltitudine in quanto dissennata e sconsiderata.
Che razza di senno o di sentire è infatti il loro? - afferma -, danno retta ai cantori del volgo [scil. in auge presso il volgo] e prendono per maestro la turba, senza sapere che i molti sono malvagi e pochi sono buoni.
Di Laura Gemelli Marciano, Sentieri della sapienza attraverso la Ionia e oltre, da Talete a Eraclito, Editore Valla, 2023, pag. 447
Eraclito chiama buoni coloro che scelgono da sé stessi per sé stessi nelle condizioni della loro esistenza mentre, al contrario chiama persone "prive di senno" coloro che danno retta ai cantori del volgo e fanno dell'omologazione sociale i loro ideale d'esistenza camminando ignari vero un futuro che nemmeno immaginano.
In questo senso i testi di Eraclito appartenevano ad un'oscurità dove la luce dei suoi concetti appariva come buio agli occhi della gente comune e dei filosofi creazionisti che facevano della verità la barriera psicologica ad ogni modificazione della realtà.
In questo senso, Laura Gemelli Marciano nell'introduzione ad Eraclito, dice:
I biografi ellenistici, che classificavano i filosofi in base alle scuole, annoveravano Eraclito tra gli "isolati" cui non erano attribuiti maestri. Questa rappresentazione era pero già corrente ad Atene alla fine del V secolo a.C. Teodoro, nel Teeteto (i8oc) platonico, osserva ironicamente che gli eraclitei "spuntano" a caso, da dove capita, e non sono allievi di nessuno. Eraclito, come gli aedi omerici e poi anche Socrate, non aveva maestri nel senso che ascoltava la voce del divino che parlava in lui (nota 338 A-D); questo non gli impediva, pero, di conoscere bene sia i sapienti che lo avevano preceduto, sia quelli a lui contemporanei e di avere un qualche sentore anche della sapienza di provenienza iranica e mesopotamica, come vedremo in seguito.
Di Laura Gemelli Marciano, Sentieri della sapienza attraverso la Ionia e oltre, da Talete a Eraclito, Editore Valla, 2023, pag. 356
A questo punto si apre la questione delle idee espresse da Platone nel Teeteto per le questioni che mette in evidenza nello scontro fra i "fluenti" di Eraclito e gli immobilisti di Elea.
Ed è un discorso che farò a breve.
30 luglio 2025
Laura Gemelli Marciano nell'introduzione alla figura di Anassimandro afferma:
Anassimandro è anche il primo ad aver spiegato la genesi dell'umanità. All'inizio si sarebbero formati nell'umido esseri simili a pesci avvolti in una sorta di corteccia spinosa, all'interno della quale sarebbero cresciuti gli uomini. Quando, col tempo, questi animali sarebbero passati alla terraferma, i rivestimenti si sarebbero spaccati facendone uscire degli esseri umani in grado di sopravvivere solo per breve tempo (24 A-E). Una tale antropogonia non ha riscontri in tutta la tradizione greca e sulle sue radici si possono formulare solo ipotesi.
Di Laura Gemelli Marciano, Sentieri della sapienza attraverso la Ionia e oltre, da Talete a Eraclito, Editore Valla, 2023, pag. 38
A mio avviso l'osservazione è importante perché ci dice che la filosofia greca non era appiattita su idee creazioniste, come troppo spesso si è voluto far credere, ma c'era un ambiente diverso che, a mio avviso, è stato messo a tacere.
Anassimandro appare come un filosofo particolare, ma era sicuramente all'interno di un contesto culturale ben diverso da quello creazionista.
Tutti i testi del mese di luglio 2025 in un'unica pagina
Indice pagine mensili di cronache Pagane
Torna agli argomenti del sito Religione Pagana
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
Membro fondatore
della Federazione Pagana
Piaz.le Parmesan, 8
30175 Marghera - Venezia
Tel. 3277862784
e-mail: claudiosimeoni@libero.it
Iside con bambino - Museo di Napoli prestata a Torino!
Questo sito non usa cookie. Questo sito non traccia i visitatori. Questo sito non chiede dati personali. Questo sito non tratta denaro.