L'Universo in cui viviamo è Caos
Nessuno mette ordine in Caos: ogni soggetto si adatta e abita Caos con la propria volontà.
Agosto 2025: la filosofia metafisica della Religione Pagana.

01 agosto 2025 cronache della religione pagana
L'oggetto contemplato è un soggetto che contempla.
Il toglierci dal centro del mondo nella contemplazione.
undicesima parte;

Claudio Simeoni

Cronache mese di agosto 2025

01 agosto 2025

L'oggetto contemplato è un soggetto che contempla.
Il toglierci dal centro del mondo nella contemplazione.
undicesima parte

Ho già parlato dell'importanza di toglierci dal centro del mondo. Il Toglierci dal Centro del Mondo ci permette di pensare gli oggetti del mondo come dei soggetti che sono come noi. In questa condizione, tolti dal centro del mondo (eliminata l'idea secondo la quale ognuno di noi si pensa misura della realtà del mondo), possiamo contemplare i soggetti del mondo che agiscono. Osserviamo le loro azioni e le loro decisioni senza proiettare su di loro ciò che noi pensiamo o miriamo se avessimo fatto le loro stesse azioni.

Ponendoci in questa condizione soggettiva, i soggetti del mondo possono contemplarci, afferrare la nostra attenzione costringendoci a contemplarli.

Per poter contemplare dobbiamo risolvere a livello intimo e fagocitare una diversa visione filosofica soggettiva: non siamo soggetti in un mondo che rappresentiamo come oggetti separati da noi, ma siamo soggetti fra soggetti che formano il mondo. Noi soggetti in un insieme di soggetti che formano il mondo di soggetti legati fra di loro da fili emotivi.

I soggetti del mondo non sono diversi fra loro perché ogni soggetto conchiude sé stesso in un corpo separato razionalmente dalle altre forme che chiamiamo corpi.

I soggetti sono separati nello spazio perché la loro coscienza non interagisce mediante la struttura emotiva. L'interazione della coscienza mediante l'empatia e la comunicazione non verbale è tanto più attiva quanto più i soggetti sono della medesima specie e diventa tanto più difficoltosa quanto maggiore è la distanza biologica di specie salvo avvicinarsi quando gli intenti, dei singoli soggetti di specie diverse, formano delle relazioni simbiotiche.

I soggetti del mondo sono diversi fra loro per i tempi di mutamento e di trasformazione che comportano un diverso uso della coscienza: i tempi della terra, degli animali, del sole, delle piante sono fra loro separati.

Tutti corriamo verso la morte del corpo fisico, ma ognuno secondo le specificità in cui è venuto in essere.

Il tempo della trasformazione soggettiva separa gli esseri, le loro coscienze.

La struttura emotiva li lega e li mette in relazione.

Esiste un tempo soggettivo di mutazione biologica e di manifestazione della coscienza che è sia un tempo di specie (ogni specie ha i suoi tempi di trasformazione per giungere alla morte) che il tempo del singolo individuo (il singolo individuo, all'interno del tempo di trasformazione della propria specie, ha la capacità di modificare il suo tempo soggettivo di trasformazione anche se non esce dalla "banda di modificazione" della specie entro la quale operare la modificazione) di ogni singola specie.

Chi lega tutti gli esseri fra loro, tutte le coscienze fra loro, è la struttura emotiva di ogni soggetto. Il legame avviene attraverso l'empatia che si trasferisce nella ragione mediante sensazioni, comunicazione non verbale, illuminazione, intuizione.

Per contemplare un soggetto, sia esso il fuoco, un albero, un animale, un luogo, una persona, devo essere consapevole che non si tratta di un oggetto "muto", ma è un soggetto che contemplo in grado a sua volta di contemplarmi.

Il che significa che riconosco che tale soggetto ha intelligenza, scopo, attenzione, intento, progetto strategico d'esistenza. In altre parole, lo considero come un uomo. Lo considero come un uomo anche se ha una forma diversa e tempi di trasformazione e manipolazione della sua coscienza diversa dalla mia.

Le infinite soggettività del mondo sono separate e interdipendenti.

In questo la Religione Pagana si distingue da ogni altra forma religiosa che contempla un Dio al di fuori del mondo e da ogni altra forma panteista che comprende il Dio o una Dea presente negli oggetti del mondo.

Per la Religione Pagana gli Dèi sono gli oggetti del mondo con cui costruiamo le relazioni.

Oggetti del mondo che contemplano a loro volta.

Attirano la nostra attenzione e ci costringono a contemplarli. Intelligenze del mondo che hanno progetti e scopi ed osservano l'oggetto che io sono chiamandomi con la loro contemplazione alla relazione emotiva. A contemplarli a mia volta.

Questo modo di pensare il mondo, proprio della Religione Pagana, mi permette di ricordare all'Abisso che quando contempla l'uomo, l'uomo lo sta contemplando.

Questo ci permette, inoltre, di diventare consapevoli che spesso, ciò che contempliamo, è una risposta a chi ci sta contemplando: poi, i segnali di comunicazione non verbali o i segnali di comunicazione mediante illuminazione, sensazione o intuizione, appartengono alla sfera dell'empatia che si manifesta nella contemplazione.

Fine Undicesima parte... Continua... con "gli aspetti magici della meditazione in Stregoneria - La contemplazione come, oggetto-soggetto in sé, che chiama i soggetti a contemplarsi: l'intento della contemplazione.

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

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