L'Universo in cui viviamo è Caos
Nessuno mette ordine in Caos: ogni soggetto si adatta e abita Caos con la propria volontà.
Agosto 2025: la filosofia metafisica della Religione Pagana.

07 agosto 2025 cronache della religione pagana
Il mondo in cui stiamo vivendo

Claudio Simeoni

Cronache mese di agosto 2025

07 agosto 2025

Il mondo in cui stiamo vivendo

La stampa ci racconta come Trump sta destabilizzando l'economia di tutti i paesi del mondo

La stampa ci racconta di come i paesi del mondo stanno tentando di rispondere a Trump per difendersi dall'aumento dei dazi.

La stampa non ci racconta di che cosa stanno facendo i vari paesi del mondo per costruire relazioni commerciali fra di loro.

La stampa non ci racconta che cosa potrebbe produrre nell'economia in paesi che costruiscono relazioni commerciali indipendentemente dagli USA e da Trump.

Ricordo che un giorno, il Presidente della Repubblica Ciampi, tornato dalla Cina si mostrò furioso con la stampa italiana. In Cina c'era una situazione economica in forte espansione e la stampa italiana taceva, quasi per non voler fare propaganda alla Cina.

In questo modo, gli imprenditori italiani avevano perso due decenni di affari con la Cina.

Un esempio banale. In Cina mangiano la pizza californiana perché gli USA sono arrivati prima degli italiani a portare la pizza (comunque i cinesi non possono mangiare formaggio) e, per questa ragione le pizze italiane non si vendono.

Sappiamo dell'esistenza di un'organizzazione economico finanziaria che si chiama BRICS, tanto avversata dagli USA, ma non sappiamo quali provvedimenti hanno preso questi paesi per commerciare indipendentemente dagli USA.

Sappiamo che la Via della Seta si sta espandendo, ma non conosciamo né i trattati economici che ha dato origine, né le conseguenze future di un commercio che ignora gli USA.

Delle dinamiche dell'economia mondiale non sappiamo quasi nulla. La stampa italiana è più tesa a fare propaganda che non a dare informazioni.

Scrive l'Washington Post - USA:

Il quadro economico di Washington si sta facendo più cupo a causa dei tagli federali.

Dall'aumento delle richieste di sussidio di disoccupazione al calo della spesa dei consumatori locali, stanno emergendo segnali di tensione in settori chiave che un tempo contribuivano a sostenere la regione.

Scrive El Pais - Spagna:

Gli Stati Uniti intensificano le minacce contro l'India per l'acquisto di petrolio russo.

Trump critica Nuova Delhi per aver mantenuto scambi commerciali con Mosca, proprio mentre Washington fa pressione su Putin affinché firmi un cessate il fuoco.

Scrive Le Monde - Francia:

Di fronte ai nuovi dazi doganali statunitensi, il Sudafrica cercherà altri sbocchi.

Il governo ha istituito un helpdesk che aiuterà gli esportatori e i produttori sudafricani a esplorare nuovi mercati in Africa, Asia e Medio Oriente.

Financial Time - Inghilterra:

I dazi sui pomodori imposti da Trump aprono un nuovo fronte nella controversia commerciale tra Stati Uniti e Messico.

Le armi americane trasformano le bande di Haiti in un esercito.

Le armi contrabbandate dalla Florida stanno rafforzando le milizie del paese e consentendo loro di sfidare un governo fragile.

The Guardian - Inghilterra:

Alcuni turisti e viaggiatori d'affari potrebbero dover pagare una cauzione fino a 15000 dollari per entrare negli Stati Uniti.

Business Standard - India:

Le restrizioni cinesi sulle terre rare colpiscono le catene di approvvigionamento della difesa degli Stati Uniti, aumentando i costi.

Nonostante le pressioni degli Stati Uniti, le petroliere russe scaricano nelle raffinerie indiane.

El Globo - Brasile:

La Cina ha autorizzato 183 esportatori di caffè brasiliano il giorno dell'aumento dei dazi di Trump.

Gli investitori cinesi in Brasile battono i record e si diversificano.

Toronto Star - Canada:

La Cina respinge le richieste degli Stati Uniti di interrompere l'acquisto di petrolio russo e iraniano.

L'economia canadese sta dimostrando "resilienza" di fronte ai dazi statunitensi. Come e perché.

Bloomberg Europe - USA:

Wall Street avverte gli investitori di prepararsi al crollo delle azioni.

Los Angeles Times - USA:

Las Vegas è in declino a causa del calo del turismo. Perché è un po' colpa della California.

Le visite a Las Vegas sono diminuite dell'11% a giugno rispetto allo stesso mese dell'anno scorso a causa del calo del turismo internazionale negli Stati Uniti.

Fine notizie di stampa.

Il quadro che appare è abbastanza inusuale per la stampa italiana.

Anche se si vuole far credere che il mondo abbia accettato i ricatti economici dell'amministrazione USA, in realtà il mondo si sta muovendo con dinamiche economiche e sociali sconosciute anche ai suoi principali attori.

Il problema dei grandi manipolatori della struttura economica mondiale rimane l'insiemistica: un insieme di miliardi di persone che, date le condizioni nelle quali sono nate, cercano di sopravvivere nella loro quotidianità.

L'analisi sociologica deve continuamente ridurre i singoli individui a masse per poterne pensare le trasformazioni, ma gli individui non sono "masse", sono insiemi dinamici in cui ogni singola individualità modifica continuamente le condizioni dell'insieme stesso.

Prevedere gli sbocchi di una situazione sociale o di un'economia non può essere fatto da analisti sociali che riducono tutto a schemi predefiniti. Ad un'azione, messa in atto da un potere in un insieme, non corrisponde uno ed un solo comportamento massificato come risposta, ma tanti comportamenti quanti sono gli individui di quell'insieme anche se, nei comportamenti si possono individuare delle risposte "maggioritarie" rispetto ad altre che appaiono più individuali.

Un aspetto della trasformazione sociale ed economica, in questo momento, appare certo: il tramonto del modello economico USA e il ritorno alla barbarie medioevale della cultura e della società USA.

Stiamo assistendo al tramonto di una super potenza incapace di produrre benessere sociale. Una super potenza piena di armi ma vuota di uomini e di cultura.

Per ora questa super potenza pretende che il mondo gli dia il denaro che ha trasformato in feticcio, ma il denaro è un mezzo per misurare, non è un oggetto in sé. Senza i contenuti della produzione e del commercio il denaro non ha nessun valore.

 

07 agosto 2025

Lo stato della filosofia ieri e oggi

Questo brano di Eugenio Garin, svincolata dalla situazione storica, sembra descrivere la situazione del pensiero filosofico com'è oggi.

Sembra che le difficoltà si riproducono. Non si tratta della ripetizione della storia, ma della ripetizione dei medesimi errori e delle medesime carenze in una situazione oggettiva che trae beneficio da errori e carenze.

Scrive Eugenio Garin in storia della filosofia italiana:

Quello che è certo è che stava crollando il castello incantato dell'idealismo, dopo avere imprigionato per decenni i filosofi italiani, costringendoli, tutti senza eccezione, a discorrere delle ombre delle cose, in un mondo fittizio, con problemi immaginari, e spesso assurdi. Non più le ombre o le idee, ma le cose si facevano avanti con crudeltà. Dopo tanto parlare di storia e di storicismo, ci si accorgeva che gli «storicismi» erano tanti, e contraddittori e che di fatto ci si era chiusi fuori della realtà e dell'esperienza, fra «storie» di idee e di puri atti di pensiero. Le cose, l'esperienza, la storia signora degli uomini anche se fatta dagli uomini, irrompevano crudelmente. I libri più sinceri di quegli anni, non le esercitazioni accademiche, sono pieni di senso tragico, del bisogno di cose «vere», di realtà, e di un'infinita stanchezza di parole e di problemi fittizi. Supposizioni irrazionalistiche che ancora si diffondono, espressione di un crudele scatenarsi di violenza, si ha l'impressione che neoidealismo e vecchio positivismo, insieme uniti, si dissolvano come nebbia che le ricerche cacciate e beffate ritrovino le loro proporzioni: le scienze della natura, la logica, la sociologia, la psicologia; e i problemi di una storia ancorata alle cose, ai bisogni e alle forze reali, e non più tutta presa fra le idee.

Citazione dalla "Storia della filosofia italiana" di Garin presa da una riflessione del settimo volume della Teoria della Filosofia Aperta.

Possiamo dire che sta crollando il castello incantato dell'operaismo e del liberalismo antimaterialista. Sta crollando il castello incantato del cattolicesimo e del protestantesimo che tentano di rivivere in una situazione antislamica alimentando quell'odio religioso da crociata che ha caratterizzato gli scontri militari più violenti degli ultimi 20 anni.

Finita l'avventura sociale della visione comunistica della vita con la caduta del muro di Berlino; acquisita l'uguaglianza, voluta dalla propaganda cristiana, di Hitler uguale Stalin; nascosto il ricordo che furono le pulsioni sovietiche e l'ideale sociale sovietico a sconfiggere il nazismo e non il liberalismo occidentale che era attraversato da tentazioni di alleanza ideologica col nazismo; i popoli occidentali si trovano orfani di quell'ideale dell'essere cittadini che ha portato alla nascita delle Costituzioni Europee fino alla formulazione del trattato di Nizza e Lisbona che stanno progressivamente per essere dimenticati nelle dinamiche assolutiste che si stanno affermando attraverso la crisi economica che dal 2008 al 2015 sta attraversando l'Europa.

C'è una grande stanchezza, di un presente fallimentare, in una democrazia ingiuriata e violentata dall'assolutismo cattolico che controlla con metodi mafiosi le Istituzioni e ogni anfratto della cultura negando ai cittadini le più elementari libertà che garantivano la sicurezza esistenziale. Siamo al ridicolo: tu hai la libertà di pensare, però devi garantirmi la libertà di poterti bastonare. Dobbiamo essere entrambi liberi!

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
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