L'Universo in cui viviamo è Caos
Nessuno mette ordine in Caos: ogni soggetto si adatta e abita Caos con la propria volontà.
Agosto 2025: la filosofia metafisica della Religione Pagana.
10 agosto 2025
Agostino d'Ippona si sforza di raccontare come il suo Dio si rapporta con l'uomo.
Secondo Agostino d'Ippona la mente eletta sorpassa tutte le altre menti e giunge alla sostanza immutabile che sarebbe il Dio di Agostino d'Ippona.
Non fraintendiamo il termine "conoscere" con il significato di "immaginare" che Agostino d'Ippona vuole attribuirgli. Che Agostino d'Ippona immagini il suo Dio, è credibile; che Agostino d'Ippona conosca il suo Dio è quanto meno delirante. Si conosce un oggetto che si abita e di cui si ha esperienza; non si conosce un oggetto che si immagina anche se l'immaginazione dell'oggetto è così coinvolgente da far credere al soggetto di abitarla.
Dice un dizionario:
Conoscere:
-1-Avere notizia di una cosa, sapere che essa esiste o quale essa sia.
"non conosco il motivo delle sue azioni".
-2-Avere una cognizione ampia e approfondita di qualcosa, spesso frutto di studi, letture, ecc.: c. la storia, la geometria; anche assol..
"ha un grande desiderio di cconoscere."
Riflessivo
-1-Essere cosciente di sé, del proprio carattere.
"mi conosco fin troppo bene"
Riflessivo reciproco
-2-Incontrarsi per la prima volta, fare reciproca conoscenza.
"si sono conosciuti stamattina"
Immaginare:
Transitivo
-1-Raffigurare nel pensiero, creare nell'immaginazione: immagina una città senza automobili; + che e cong. o + di e inf.: immaginò che il padre fosse ancora vivo; immagina di poter trascorrere le vacanze ai tropici; spesso in espressioni enfatiche: immagina se lo farei volentieri!; anche in frasi negative, spec. con prop. interr. indir.
"non immagini quanto mi dispiaccia!"
Transitivo pronominale
-2-Pensare, raffigurarsi nella mente: chiusi gli occhi e m'immaginai un cielo notturno; + che e cong. o ind., o + di e inf.: m'immagino che le cose stiano per cambiare; m'immagino che il viaggio sarà faticoso; s'immaginò di essere stata bocciata; anche con prop. interr. indir.
"m'immagino quanto sia stanco, povero ragazzo!"
Sostantivo maschile
-3-astrazione ipotetica, sul piano dell'intelletto o del sentimento.
"Tu stesso ti fai grosso Col falso immaginarti"
Questa è la differenza indicata da un vocabolario fra conoscere e immaginare.
Scrive Agostino d'Ippona:
XI,2. [Cristo per conoscere Dio.]
E' davvero cosa grande e molto rara sorpassare con lo sforzo della mente ogni creatura corporea e incorporea, considerata e riconosciuta come mutabile, e poter giungere alla sostanza immutabile di Dio, dove apprendere che tutta la natura è esclusivamente opera sua, pur senza identificarsi con Lui. Dio infatti non parla con l'uomo per mezzo di una creatura corporale, colpendo le orecchie del corpo e facendo vibrare lo spazio dell'aria tra chi parla e chi ascolta, né per mezzo di una creatura spirituale che ha una forma simile al corpo, come accade nei sogni o in altri casi analoghi (anche questo, infatti, è un modo di parlare alle orecchie del corpo, poiché è come se si parlasse per mezzo di un corpo e attraverso uno spazio di natura fisica; la rassomiglianza di tali visioni ai corpi è infatti notevolissima); parla invece con la stessa verità, per chi è capace di intendere con la mente e non con il corpo; si rivolge a quella che è la parte migliore dell'uomo, alla quale soltanto Dio è superiore.
Tratto da Agostino d'Ippona, La città di Dio contro i Pagani, Editore Bompiani, 2015, pag. 516
Le affermazioni vanno dimostrate. Affermare come fa Agostino d'Ippona, secondo cui la Natura è opera del suo Dio, è un insulto alle persone che abitano la Natura, che sono divenute nella Natura, che sono parte indistinguibile della Natura.
L'affermazione, quando non è supportata da prove ed argomentazioni, suona come ingiuria e insulto nel momento stesso in cui priva un soggetto della propria ricchezza, la Natura in cui vive, per attribuirne l'origine e la proprietà ad un soggetto diverso che, attraverso questa rivendicazione, rivendica la proprietà degli Esseri Umani.
Dio, secondo Agostino d'Ippona, sarebbe il padrone della Natura senza identificare la propria esistenza nella Natura. In sostanza, la Natura, secondo Agostino d'Ippona, sarebbe un giocattolo di Dio.
Se tu Agostino d'Ippona mi punti un mitra addosso e mi imponi di riconoscere che il tuo Dio è il padrone della Natura e, per estensione, il mio padrone, io dico "si", ma solo perché temo il mitra che mi punti addosso, non perché tu hai delle ragioni per sostenere l'affermazione secondo cui il tuo Dio è padrone della Natura.
Il tuo Dio, Agostino d'Ippona, non parla proprio all'uomo né ha mai parlato all'uomo. Ci sono degli individui che hanno scritto del tuo Dio, ma solo perché loro si ritenevano essere il tuo Dio e loro dicevano ciò che Dio voleva o faceva perché erano ciò che loro volevano o ciò che avrebbero fatto se fossero stati Dio anziché limitarsi ad immaginarsi Dio.
Chi si identificava con Dio era convinto di parlare con Dio e, invece, erano gli effetti psicologici della loro malattia mentale che produceva uno sdoppiamento della loro personalità producendo un delirio che attribuivano ad un soggetto diverso da sé e che chiamavano "Dio".
La dimostrazione di questo è data dal fatto che Agostino d'Ippona non ha nessun argomento che giustifichi la credenza nel suo Dio padrone se non quella: lo ha detto la bibbia. Come se altri uomini non avessero delirato in passato o in seguito ad intossicazione di oppiacei o in seguito a malattie i cui deliri scambiavano per messaggi di Dio. E poi, ne segue che i deliranti giustificano sé stessi con le affermazioni dei deliranti che li hanno preceduti e gli stessi genitori si presentano ai figli come adoratori di quel delirio invitando i loro figli a far proprio quel delirio (vedi Deuteronomio).
Il Dio di Agostino d'Ippona parla con la stessa verità a chi è capace di delirare nel desiderio di onnipotenza che permette all'individuo di sfuggire psicologicamente alla miseria quotidiana che sta vivendo.
Il delirio è il minimo comune denominatore di Agostino d'Ippona e gli autori dei testi biblici. Un delirio che porta gli autori dei testi biblici a pensarsi padroni di uomini in nome e per conto del loro Dio padrone.
Chissà perché negli USA esiste un ampio commercio di pillole per malattie psichiatriche.
Ancora scrive Agostino d'Ippona:
E veramente giusto, perciò, che si intenda, o se questo non è possibile, almeno si creda che l'uomo è stato fatto ad immagine di Dio, e certamente egli è più vicino a Dio, che gli è superiore, nella parte con cui domina quelle inferiori, che ha in comune con gli animali. Ma poiché la mente stessa, cui competono per natura ragione ed intelligenza, è indebolita da certi vizi oscuri e antichi, non solo per aderire a questa luce e goderne, ma anche per poterne sopportare lo splendore, prima di tutto c'è bisogno che s'inizi e si purifichi nella fede, finché attraverso un graduale risanamento e rinnovamento non divenga capace di tanta felicità. E perché in questa fede possa camminare più fiduciosamente verso la verità, la Verità stessa, Dio Figlio di Dio, ha assunto l'umanità senza perdere la divinità ed ha istituito e fondato la fede stessa, per schiudere all'uomo la via che attraverso l'uomo-Dio arriva al Dio dell'uomo. Egli è dunque il mediatore tra Dio e gli uomini: l'uomo Cristo Gesù, Come uomo Egli è mediatore ed è quindi anche la via. Poiché se tra colui che cammina e la meta verso cui cammina si trova in mezzo una via, c'è speranza di raggiungerla; se al contrario essa manca o la si ignora, a che serve conoscere la meta? Contro tutti questi errori c'è solo una via, la più sicura: che Egli sia contemporaneamente Dio e uomo; Dio come meta del cammino, uomo come via attraverso cui camminare.
Tratto da Agostino d'Ippona, La città di Dio contro i Pagani, Editore Bompiani, 2015, pag. 516 e 517
Agostino d'Ippona sa perfettamente che sta scrivendo stupidaggini senza senso. Affermazioni prive di ogni argomentazioni e, per questo, folli e criminali. E allora Agostino d'Ippona ricorre ad un trucco:
"E veramente giusto, perciò, che si intenda, o se questo non è possibile, almeno si creda che l'uomo è stato fatto ad immagine di Dio."
Siccome sono un povero pazzo, dice Agostino d'Ippona, che faccio affermazioni prive di senso, ritengo un atto di "giustizia" il fatto che gli uomini siano costretti a credere di essere stati fatti ad immagine e somiglianza di Dio.
La questione va capovolta, ogni dimostrazione afferma che l'uomo ha costruito il Dio di Agostino d'Ippona a propria immagine e somiglianza. Tutte le prove dicono che è il delirio dell'uomo che ha creato il Dio padrone ad immagine e somiglianza dell'uomo. Le prove stanno nelle immagini e nei desideri con cui le scritture, che Agostino d'Ippona attribuisce al suo Dio, definiscono la forma e i desideri del suo Dio.
Non esiste uno splendore di Dio. Esiste un desiderio farneticante che costruisce delle immagini psichiche consolatorie date le condizioni atroci in cui gli ebrei e i cristiani costringono gli uomini a vivere. Esiste uno splendore come desiderio soggettivo che si concretizza in allucinazioni nelle forme della malattia mentale, ma non esiste un'oggettività di splendore riferibile al Dio dei cristiani.
Le menti malate che desiderano cieli diversi da quelli sotto i quali stanno vivendo, immaginano, farneticano, desiderano, costringendo la loro struttura psichica a dare una forma alla loro angoscia. L'atto criminale non consiste nel desiderare e nel delirare, ma nel voler trasformare il delirio in oggettività al fine di stuprare gli Esseri Umani, in funzione di quel delirio.
E ora entriamo ad affrontare il concetto di verità del cristianesimo come esposto da Agostino d'Ippona.
Che cos'è la verità per un cristiano?
Non è certo la verità degli oggetti o la verità della vita.
Per un cristiano, la verità è Gesù.
Gesù, un individuo mai esistito, spacciato come persona fisica, è sostanziato dai quattro vangeli ufficiali dei cristiani. I quattro vangeli dei cristiani sono Gesù. La sua realtà fattiva. Non esistono descrizioni fuori dai quattro vangeli ufficiali. Anche se recentemente sono stati scoperti altri vangeli, detti gnostici, o apocrifi, questi non sono entrati nella storia, non sono entrati in conflitto con i vangeli ufficiali e, pertanto, sono estranei al cristianesimo.
La verità è il Gesù dei vangeli ufficiali.
Per quante stupidaggini, sciocchezze, crimini siano definiti nei vangeli ufficiali attribuiti all'attività di Gesù, per un cristiano, quella è la verità! "Io sono la verità!" dice Gesù nei vangeli, "Io come persona, non ciò che dico!". Quando in un vangelo Pilato chiede a Gesù che cos'è la verità, Gesù non risponde.
Per Agostino d'Ippona la verità è Gesù: colui che inventa i forni crematori, colui che ordina di scannare le persone che non si mettono in ginocchio, colui che è venuto a portare la guerra fra gli uomini, colui che viene arrestato col bambino nudo, colui che si appropria del tempio cacciando le persone, colui che insulta i farisei, colui che si vanta di condannare le persone là dove c'è dolore e stridor di denti, colui che fa il bullo con la samaritana, ecc.
Per Agostino d'Ippona, questa è la via.
Dice Agostino d'Ippona:
Dio Figlio di Dio, ha assunto l'umanità senza perdere la divinità ed ha istituito e fondato la fede stessa, per schiudere all'uomo la via che attraverso l'uomo-Dio arriva al Dio dell'uomo. Egli è dunque il mediatore tra Dio e gli uomini: l'uomo Cristo Gesù, Come uomo Egli è mediatore ed è quindi anche la via.
L'affermazione non è una dimostrazione.
Quando i Pagani dicono che Ercole è figlio di Zeus, lo dicono per le imprese a favore degli uomini fatte da Ercole. La prodezza delle imprese, vere o raccontate che siano, fa dire ai Pagani, "quello è figlio di Zeus". E' indubbio che Ercole non ha mai fatto quelle imprese, ma quelle imprese, l'agire in funzione del benessere degli uomini, è il modello offerto dai racconti di Ercole.
Quando mi si dice che Gesù è "figlio di Dio", non mi si presenta un'impresa, ma una persona che pretende di essere un qualche cosa che a me non può fregare di meno. Mentre con Ercole so che devo agire in funzione della società compiendo imprese più o meno grandi, con Gesù io devo solo "credere per fede" che le minchiate che raccontano i vangeli sono delle verità divine. Gesù non offre un modello d'azione, se non i comportamenti da bullo con i farisei, che sono comportamenti di prevaricazione e di diffamazione, ma mi chiede di credere che lui è il figlio di un Dio che Agostino d'Ippona non è in grado né di dimostrarne la realtà e nemmeno di indicare l'utilità della sottomissione dell'uomo a quella figura spacciata per divina.
E qual è la funzione di Gesù?
Per Agostino d'Ippona è quella di sostituire i demoni, che i neoplatonici indicavano come mediatori fra gli uomini e gli Dèi, con un Gesù che medierebbe fra gli uomini e il suo Dio. Questa figura di mediazione, che era indicata da Platone e dai medio platonici nei demoni, in Agostino d'Ippona viene assunta da Gesù.
Agostino d'Ippona dice che la via sicura è che Gesù sia Dio e uomo; Dio che si è incarnato in un uomo.
Volete mettere che differenza rispetto all'idea Pagana secondo cui un uomo, Ercole per esempio, per le sue imprese è diventato un Dio?
Per Agostino d'Ippona, Dio si fa uomo; per i Pagani gli uomini, attraverso le imprese della loro vita, si fanno Dèi.
Si potrebbe concludere questa riflessione sul delirio di Agostino d'Ippona dicendo che i cristiani, dopo la morte sono attesi "là dove c'è dolore e stridor di denti" per non aver obbedito all'imperio del loro Dio o in un paradiso ad ammirare il loro padrone (quanto è bello e quanto è figo); i Pagani, dopo la morte sono attesi all'Olimpo per aver vissuto con passione seguendo i propri desideri e le proprie predilezioni.
Tutti i testi del mese di agosto 2025 in un'unica pagina
Indice pagine mensili di cronache Pagane
Torna agli argomenti del sito Religione Pagana
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
Membro fondatore
della Federazione Pagana
Piaz.le Parmesan, 8
30175 Marghera - Venezia
Tel. 3277862784
e-mail: claudiosimeoni@libero.it
Iside con bambino - Museo di Napoli prestata a Torino!
Questo sito non usa cookie. Questo sito non traccia i visitatori. Questo sito non chiede dati personali. Questo sito non tratta denaro.