L'Universo in cui viviamo è Caos
Nessuno mette ordine in Caos: ogni soggetto si adatta e abita Caos con la propria volontà.
Agosto 2025: la filosofia metafisica della Religione Pagana.
13 agosto 2025
Avete presente l'iconografia cinematografica della Strega o dello Stregone che raccoglie erbe per fare intrugli dai quali emerge la pozione che serve per i fini che si è prefisso?
Per fare un esempio, consideriamo il Ginepro.
Si è consapevoli della necessità di produrre un infuso "magico" capace di stimolare le attività fisiologiche (eliminare gonfiori di stomaco, aumentare la sudorazione, stimolare la diuresi, la sudorazione, ecc.).
A questo punto, si mette in atto una "strategia d'agguato".
Si individua la pianta, si individua il tempo in cui accumulare gli elementi da usare nella pozione sotto forma di decotto, si individuano le tecniche da praticare, ecc.
125 grammi di legno di ginepro tagliuzzato immerso in grammi 1500 d'acqua da ridurre per ebollizione a 1000. Si aggiunge poi grammi 125 di vino bianco. L'intruglio si usa per la sudorazione bevendone 100 g. per volta al mattino. Oppure si prepara come infuso con 4 – 8 bacche di ginepro in 500 g. d'acqua. Oppure, ancora, si estrae l'olio essenziale, ecc. ecc.
Questo modello di attività, modificando i contenuti, lo possiamo estendere a decine di altre attività. In questa pratica viene identificata, dall'iconografia classica, il modus operandi della Strega o dello Stregone.
Proviamo a cambiare gli elementi della pozione nel crogiolo.
Raccogliamo le emozioni libidiche, condiamole con 150 grammi di paura dell'individuo di esporsi nella società; aggiungiamo 10 grammi di percezione rettile, che traiamo dalla nostra percezione nelle relazioni antiche con il mondo; aggiungiamo 4 grammi di percezione della memoria di quand'eravamo esseri unicellulari; mescoliamo questi ingredienti fuori dalla dimensione del tempo soggettivo; facciamoli bollire nelle contraddizioni della nostra quotidianità fino a far mutare l'insieme della fusione e possiamo ottenere una mistura magica. Un "elisir del coraggio".
Come il decotto del ginepro ingurgitato ci permette di aumentare la sudorazione (in caso di febbre). "l'elisir del coraggio" ci permette di gestire l'ansia nelle tensioni della vita e della quotidianità quando affrontiamo i problemi. Ci permette di non fuggire quando è possibile affrontarli e di fuggire quando non è possibile affrontarli, ma siamo noi che decidiamo.
Raccogliete le vostre erbe, ma soprattutto, raccoglietele in funzione della "consapevolezza della necessità di produrre un infuso "magico" capace di stimolare..." ciò che il vostro Intento vi indica.
Quando l'Intento vi stimola e voi dite: "Che cosa voglio!" è il momento di attrezzarsi raccogliendo gli ingredienti per raggiungere il "Che cosa voglio". Se foste un generale che si appresta ad andare in guerra, la prima cosa che dovreste fare è l'elenco delle salmerie, l'elenco delle armi, l'elenco delle forze che avete a disposizione e, una volta fatto l'elenco, dovrete decidere se vale la pena affrontare quella guerra o se è più opportuno non farla e sottrarsi.
In ogni momento della quotidianità ci si deve comportare come se si dovesse essere in guerra: fare un continuo bilancio dei fattori che concorrono per prepararci a mescolarli dentro di noi e produrre un noi stesso adeguato alla bisogna.
Se hai un intento all'interno di una condizione razionale, come una guerra, l'elenco delle cose sono cose razionali, quantità e forme che vanno definite. Questo modo di essere è più legato al "Potere di Avere" che si esprime come "Potere di possesso" nella società finendo per imporre il dominio dell'uomo sull'uomo.
Se, al contrario, il tuo intento è quello di abitare il mondo vivendo le contraddizioni della quotidianità nella quale riversi i tuoi bisogni e i tuoi desideri, allora il soggetto che manipoli è te stesso con tutto quel potere emotivo e tutti quegli strumenti che nel corso dei milioni di anni la specie, dalla quale sei emerso, ha forgiato per attrezzarti nell'affrontare il mondo e la vita affinché a tua volta possa arricchire la tua specie con le tue scelte e la tua esperienza.
Che cosa significa, dunque, "essere uno Stregone"?
Significa costruirsi la capacità di scegliere i giusti ingredienti da mescolare nel crogiolo ed ottenere il "filtro magico" che consente all'individuo, di far fronte ai problemi della sua vita fino alla morte del suo corpo fisico. Ognuno, nel proprio crogiolo, mette ciò che trova per quel che gli serve e beve il "filtro magico" che ha mescolato giorno dopo giorno. E' necessario stare attenti perché, se nel crogiolo metti troppa dulcamara, digitale, aconito, allora non fai un "elisir" che ti aiuta a vivere, ma fai un miscuglio velenoso con cui puoi morire.
Troppe persone scambiano amanite falloide per funghi commestibili: troppe persone scambiano le bacche di onicera per mirtilli; troppe persone scambiano la speranza per una condizione psicologica positiva. In tutti i casi ci si avvelena costruendo un "filtro magico" che accompagna le persone verso l'autodistruzione.
Quando nel crogiolo metti libido sottomessa alla morale, la paura elevata a padrona delle scelte, illusioni e allucinazioni spacciate per visioni e un sorso di delirio di onnipotenza, allora non fai un "elisir" che ti aiuti a vivere, ma fai un miscuglio velenoso con cui, sicuramente, vai verso la distruzione.
Ogni uomo e ogni donna è un Crogiolo di emozioni, bisogni e intenti, che le passioni dirigono alimentando l'intento della nostra esistenza.
Ogni donna e ogni uomo è una Strega o uno Stregone che, consapevoli o meno, mescolano il loro Crogiolo. E' necessario che le persone che guardano l'altro osservino il Crogiolo che sta mescolando anziché ascoltare e considerare solo le sue parole perché dal Crogiolo che la persona è diventata emergono le sue intenzioni che le parole occultano e il preconcetto nasconde.
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Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
Membro fondatore
della Federazione Pagana
Piaz.le Parmesan, 8
30175 Marghera - Venezia
Tel. 3277862784
e-mail: claudiosimeoni@libero.it
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