L'Universo in cui viviamo è Caos
Nessuno mette ordine in Caos: ogni soggetto si adatta e abita Caos con la propria volontà.
Agosto 2025: la filosofia metafisica della Religione Pagana.
E' impressionante come la scienza dimostri continuamente che la visione esiodea (che è la visione degli antichi Hittiti e dei Sumeri) sia coerente col divenire dell'universo.
Ci racconta Esiodo nella teogonia:
Dunque, per primo fu Caos, e poi
Gaia dall'ampio petto, sede sicura per sempre di tutti
gli immortali che tengono la vetta nevosa d'Olimpo,
e Tartaro nebbioso nei recessi della terra dalle ampie strade
"Da Caos nacquero Erebo e nera Notte.
Da notte provennero Etere e Giorno
che lei concepì a Erebo unita in amore."
Gaia per primo generò, simile a sé,
Urano Stellato, che l'avvolgesse tutta d'intorno,
che fosse ai beati sede sicura per sempre.
Generò i monti grandi , grato soggiorno alle dee
Ninfe che hanno dimora sui monti ricchi d'anfratti;
essa generò anche il mare infecondo, di gonfiore furente,
Ponto, senza amore gradito;[…]
Tratto da: Esiodo, Teogonia
Questa è l'alba dell'universo raccontata da Esiodo.
Sembra importante riuscire a capire il momento in cui l'universo è germinato nascendo nel mondo. Un universo in cui germinano coscienze che generano, trasformazione dopo trasformazione, le condizioni per le quali quella che noi, figli di Zeus, chiamiamo vita ha potuto venir in essere.
L'alba di Nera Notte.
Quando i Titani forgiavano il mondo che sarà.
La scienza studia il momento del venir in essere del mondo e dell'universo e trova i meccanismi della vita delle antiche religioni.
Nessun dio creatore all'inizio del mondo, ma una vita che si dispiega in tutto il suo potenziale iniziando da uno stato di non consapevolezza.
L'Età Oscura, l'era di Nera Notte, quando quell'utero della vita partoriva le galassie.
Quell'utero della vita che partoriva le galassie, Urano Stellato, con cui Gaia, unita in amore, generava la vita per trasformare l'inconsapevole materia in materia consapevole, vivente.
La scienza scopre la realtà del mito.
Come in questo articolo che prelevo da La Repubblica:
La galassia all'alba dell'universo è il corpo celeste dell'Età oscura.
E' il più giovane mai osservato prima d'ora. Secondo gli esperti, dovrebbe risalire al periodo successivo al Big Bang
L'OCCHIO umano non si era mai spinto così lontano, a circa 13,2 miliardi di anni luce da noi. Nello spazio profondo è stata intercettata la galassia più lontana di sempre. Il corpo celeste risale a quando l'universo aveva "solo" 490 milioni di anni. A scoprire questo antichissimo oggetto celeste sono stati i ricercatori che collaborano al progetto di ricerca Clash (Cluster Lensing And Supernova survey with Hubble) a cui partecipano astronomi Inaf attraverso due programmi Prin coordinati da Massimo Meneghetti (Inaf - Osservatorio Astronomico di Bologna) e da Mario Nonino (Inaf - Osservatorio Astronomico di Trieste).
La scoperta di questa galassia così remota, pubblicata nell'ultimo numero della rivista Nature, è di grande utilità anche per ottenere nuove informazioni su una fase nell'evoluzione dell'Universo tanto importante quanto ancora poco conosciuta, che prende il nome di Età Oscura (Cosmic Dark Age). Una fase in cui l'Universo era avvolto da una nebbia di idrogeno neutro, in grado di assorbire la radiazione luminosa.
L'Età Oscura si concluse quando si formarono le prime stelle e la loro intensa radiazione ultravioletta rese lentamente trasparente la nebbia, tra 150 e 800 milioni di anni dopo il Big Bang, permettendo così alla luce delle stelle di propagarsi nel cosmo e arrivare, dopo un lunghissimo viaggio, fino a noi. "Quella presentata nel nostro lavoro è la più convincente osservazione di una galassia a distanze così elevate fatta fino a oggi", ha commentato Mario Nonino.
La giovane galassia è stata individuata dietro il gigantesco ammasso di galassie denominato "MACS1149+2223" grazie alle riprese dei telescopi spaziali Hubble e Spitzer sfruttando il fenomeno della lente gravitazionale forte. Questo ammasso di galassie, grande circa 2,5 milioni di miliardi di volte il Sole, ha svolto la funzione di telescopio gravitazionale, consentendo ai ricercatori di focalizzare la debole luce proveniente da una galassia ancora più distante, amplificandola di ben 15 volte. Un effetto predetto dalla Teoria della Relatività Generale di Einstein, secondo cui la materia contenuta nelle strutture cosmiche è in grado di curvare la traiettoria di fotoni provenienti da sorgenti più lontane.
"La scoperta di una galassia, che sulla base delle nostre osservazioni è stata scorta quando l'Universo è verso la fine dalla cosiddetta Cosmic Dark Age, mostra come l'approccio di sfruttare l'amplificazione degli ammassi sia estremamente efficiente per osservare l'Universo primordiale - afferma Mario Nonino. Questo metodo potrà essere ulteriormente sfruttato per ottenere osservazioni più dettagliate sia con telescopi attuali, come Alma, che con quelli di prossima generazione come l'europeo E-Elt (European Extremely Large Telescope) e il Jwst (James Webb Space Telescope), il successore di Hubble".
Tratto da:
La Repubblica on-line del 19 settembre 2012, sezione scienze
La realtà del mito precedente a Platone è una realtà che prende sempre più corpo nella ricerca scientifica. Possono essere diversi i nomi con i quali la ricerca scientifica indica le proprie scoperte, ma i contenuti sono i contenuti indicati dal Mito di Esiodo.
Le scoperte scientifiche dimostrano la realtà della religione antica che ha nel Mito il suo fondamento mentre nessuna conferma alle affermazioni creazioniste di Platone e del cristianesimo arriva dalla ricerca scientifica.
Nessun dio creatore all'inizio dell'universo, ma un'energia-materia le cui caratteristiche sono quelle di trasformarsi da inconsapevole in consapevole e, questo processo di trasformazione proprio della struttura dell'energia-materia, è quello che ci ha generati e che, seguendo le strategie di espansione, ci permette, come individui della Natura, di diventare eterni assieme all'intero universo.
All'inizio fu Caos. Caos come inizio, Caos come presente, Caos come futuro. Per la nostra ragione, nulla può essere definito. Solo Nera Notte può essere definita dalla nostra ragione. Quando la ragione usa il termine "Caos" sta indicando un insieme che non è in grado né di definire né di quantificare. Nera Notte viene identificata dalla ragione se non altro perché il buio assoluto può essere chiamato buio dalla ragione.
Poi, il Big Bang, la materia concentrata che si espande.
Ma non è la materia che si espande ad attirare i Mito che, comunque, la ragione definisce "Gaia" o "Gea", ma è Eros, Fanete, dalle ali d'oro perché egli è l'intento, progetto e fine, proprio della materi-energia che dal Big Bang si espande in Nera Notte.
Da qui inizia il Mito, comunque raccontato dagli antichi poeti tanto odiati dai filosofi assolutisti e dogmatici come Parmenide, Pitagora, Platone, ecc.
16 agosto 2025
Mentre il primo tomo del settimo volume della Teoria della Filosofia Aperta è in fase di revisione definitiva, del secondo tomo per il primo controllo sono arrivato a pag. 137 il che significa che ho ancora 250 pagine da controllare.
Nel frattempo sto iniziando ad impostare l'ottavo volume della Teoria della Filosofia Aperta.
Non avrei mai pensato che in quel periodo del 1994 (anno più, anno meno, vado a memoria), quando lavoravo da Volpato a Castelfranco Veneto addetto alla riparazione di fotocopiatori e saltavo il pranzo usando le due ore di pausa per commentare le idee della filosofia come esposte dal III volume del Bignami di Filosofia, che dopo trent'anni avrei fatto tanto lavoro.
E' stato un cammino, e lo è tutt'ora. Un cammino che ha un solo scopo, definire i principi della Religione Pagana in relazione alle idee della filosofia come ufficialmente è presentata dalla cultura ufficiale e insegnata agli studenti.
16 agosto 2025
Alcune riflessioni sono fuori dal tempo. sembra essere delle costanti che definiscono il comportamento degli uomini generaione dopo generazione, ripetendo i medesimi errori attraverso una visione superficiale della vita.
Un riflessione amara scritta nel 2023, continua aa rimanere in tutta la sua amarezza.
Anche questa riflessione è parte del Settimo volume della Teoria della Filosofia Aperta, tomo secondo, che sto tentando di rivedere.
Uomini e tifo
La domanda da farci è anche questa:
Cosa sarebbe successo ad Ulisse senza i suoi marinai?
La storia ci parla dell'eroismo di Ulisse, ma quell'eroismo fu possibile solo perché molti uomini sacrificarono sé stessi e Ulisse ne trasse beneficio.
Lo stesso vale per re ed eserciti dove gli eserciti vengono macellati e i re si contendono il dominio. Si contendono il dominio sulla macellazione di uomini.
Quando noi leggiamo quella storia, le nostre emozioni con cosa si allineano?
Col re che trionfa o con gli uomini macellati?
Il re è nemico degli uomini, ma gli uomini combattono per quel re perché non hanno altra possibilità.
In questo sta il segreto della coercizione emotiva che trova alleati anche per le imprese più distruttive soprattutto per l'alleato stesso.
"Non c'è altra possibilità" che tifare per un re, un despota, contro un altro re, o despota, e morire come conseguenza.
Tifare e trasformare questo tipo in ideologia che giustifica il tifo e, per conseguenza, lo sterminio, che quel tifo indica.
"Non c'è altra possibilità" o, forse, un'altra possibilità c'era. C'era prima. Prima che il re o il despota decidesse il conflitto, ma gli uomini erano costretti a vivere nell'illusione che non ci sarebbe stato nessun conflitto. Ed è questo che li ha resi obbedienti e sprovveduti.
Zeus, Marte, Afrodite, Minerva, Apollo, Artemide sono Dèi che abitano l'uomo e la donna e che l'uomo e la donna possono chiamare ad abitare la loro coscienza ed agire come se fossero essi stessi quegli Dèi, ma per farlo è necessario capirne l'importanza, altrimenti la scelta di partecipare ad un tifo per un re o un despota diventa inevitabile.
In questo modo Ulisse torna ad Itaca, mentre chi lo accompagnava muore nel viaggio per permettere ad Ulisse di arrivare ad Itaca.
Tratto da: Teoria della Filosofia Aperta, Settimo volume, tomo secondo.
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Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
Membro fondatore
della Federazione Pagana
Piaz.le Parmesan, 8
30175 Marghera - Venezia
Tel. 3277862784
e-mail: claudiosimeoni@libero.it
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