La partita di calcio fra filosofi, azione n.43
Fondamentalisti contro Rinascimentali n. 9

Capitolo 74

La partita di calcio mondiale fra i filosofi

Claudio Simeoni

 

Sei capace di giocare a calcio?

 

Fondamentalisti e Rinascimentali n. 9

 

Continua dal precedente...

 

Il passaggio di Tommaso d'Aquino è un passaggio corto su Gesù detto "figlio di Yahweh", che si era portato in difesa nel tentativo di impedire l'attacco di Kant.

"Ed ecco un tale gli si avvicinò e gli disse: «Maestro, che cosa devo fare di buono per ottenere la vita eterna?». Egli rispose: «Perché mi interroghi su ciò che è buono? Uno solo è buono. Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti». Ed egli chiese: «Quali?». Gesù rispose: «Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, onora il padre e la madre, ama il prossimo tuo come te stesso». Il giovane gli disse: «Ho sempre osservato tutte queste cose; che mi manca ancora?». Gli disse Gesù: «Se vuoi essere perfetto, va', vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi». Udito questo, il giovane se ne andò triste; poiché aveva molte ricchezze.
Gesù allora disse ai suoi discepoli: «In verità vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei cieli». A queste parole i discepoli rimasero costernati e chiesero: «Chi si potrà dunque salvare?». E Gesù, fissando su di loro lo sguardo, disse: «Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile».
Allora Pietro prendendo la parola disse: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne otterremo?». E Gesù disse loro: «In verità vi dico: voi che mi avete seguito, nella nuova creazione, quando il Figlio dell'uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù di Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna.
Molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi i primi»."

Vangelo di Matteo 19, 16 – 30

Ma Kant non si allontana e si fa sotto a Gesù detto "figlio di Yahweh" togliendogli la palla:

"Poiché l'uomo non può farsi una idea del grado e dell'intensità qual è quella di un'intenzione morale, se non quando egli se la figura alle prese con ostacoli e ciò nondimeno trionfante in mezzo ai grandi assalti. Nella fede pratica in questo figlio di Dio (in quanto è rappresentato come chi ha adottato la natura umana) l'umo può dunque sperare di rendersi gradito a Dio (e con ciò anche beato); cioè colui che è consapevole di un'intenzione morale tale da poter credere, e da avere, in se stesso, sicura fiducia di restare, in mezzo ad uguali tentazioni e sofferenze (tali, quali vengono assunte a pietra di paragone di questa idea), invariabilmente attaccato a questo modello dell'umanità e di restare simile al suo esempio in fedele imitazione, un tale uomo e proprio lui solo è autorizzato a considerarsi come un essere che non è oggetto indegno della compiacenza divina."

Immanuel Kant, La religione entro i limiti della sola ragione, Editori Laterza, 2019, p. 64

Gesù detto "figlio di Yahweh", non si arrende e colpisce agli stinchi Kant che è costretto a rallentare la sua corsa permettendo a Gesù di togliergli la palla.

"Mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: «Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato nessun segno fuorché il segno di Giona. Poiché come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell'uomo lo sarà per questa generazione. La regina del sud sorgerà nel giudizio insieme con gli uomini di questa generazione e li condannerà; perché essa venne dalle estremità della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, ben più di Salomone c'è qui. Quelli di Nìnive sorgeranno nel giudizio insieme con questa generazione e la condanneranno; perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, ben più di Giona c'è qui".

Vangelo di Luca 11, 29 - 32

Dopo aver tolto la palla a Kant, Gesù detto "figlio di Yahweh" tenta di girare su sé stesso, ma Kant intuisce la sua azione e gli toglie nuovamente la palla.

"La frase: "l'uomo è cattivo per natura" significa solo che tale qualità viene riferita all'uomo considerato nella sua specie: non nel senso che la cattiveria possa essere dedotta dal concetto della specie umana (dal concetto di uomo in generale, poiché allora sarebbe necessaria); ma nel senso che, secondo quel che di lui si sa per esperienza, l'uomo non può essere giudicato diversamente, o, in altre parole, che si può presupporre la tendenza al male come soggettivamente necessaria in ogni uomo, anche nel migliore. Ora, questa tendenza bisogna considerarla essa stessa come moralmente cattiva, e perciò non come una disposizione naturale, ma come qualche cosa che possa essere imputato all'uomo, e bisogna quindi che essa consista in massime dell'arbitrio contrarie alla legge. "

Immanuel Kant, La religione entro i limiti della sola ragione, Editori Laterza, 2019, p. 32 – 33

In soccorso di Gesù detto "figlio di Yahweh" arriva Maometto detto "profeta di Allahu Akbar" arretrato anche lui, che con un calcio allontana la palla nella zona avversaria.

"Ricompenseremo le azioni compiute qui in terra da quelli che amavano la vita presente e i suoi ornamenti, nessuna ingiustizia avranno a soffrire; quelli, in vita futura, altro mai troveranno che il fuoco. Ciò che avranno compiuto qui in terra sarà destinato alla distruzione, e ciò che avranno fatto anche sarà vano."

Maometto, Corano, cap. XI Hud, versetto 15 – 16, Volume 1, Editore Mondadori, 1980, pag. 311

La palla viene stoppata da Looke.

"Ma, per concludere: la vostra argomentazione ha in sé un difetto, per cui si ritorce contro di voi. E cioè che la cura e il progresso, al modo vostro, degli interessi spirituali ed eterni delle anime, non è un beneficio per la società; e perciò, sulla base della vostra ipotesi, "la cura e il progresso degli interessi spirituali della anime, in qualunque modo, non può essere uno ei fini della società civile", a meno che la cura e il progresso degli interessi spirituali delle anime, in un modo suscettibile di fare più male che bene rispetto alla salvezza delle anime, debba essere tenuto in conto di beneficio, sì da essere uno dei fini delle società civili. Che infatti il vostro sia un tale modo, l'ho già dimostrato. Sicché, se anche fosse difficile dimostrare che il governo politico, il cui unico strumento è la forza, non potrebbe in alcun modo far progredire con la forza, comunque adoperata, l'interesse spirituale ed eterno degli uomini, più di quanto non lo ostacoli; tuttavia, dal momento che l'ho dimostrato nei confronti del vostro nuovo e particolare modo di adoperare la forza, ho difeso a sufficienza la dottrina dell'autore da tutto ciò che avete detto contro i essa."

John Looke, Scritti sulla tolleranza, UTET, 2009, p. 254

Looke si libera immediatamente della palla e serve Spinoza che vede smarcato.

"Mosè rimase dunque il solo promulgatore e interprete delle leggi divine e, di conseguenza, anche il supremo giudice, che nessuno poteva giudicare, e colui che, da solo, tenne presso gli ebrei il posto di Dio, cioè la suprema potestà, dato che lui solo aveva il diritto di consultare Dio e di comunicare al popolo i responsi divini e di costringerlo ad eseguirli. Da solo, ripeto, perché se qualcuno, vivente Mosè, voleva predicare alcunché in nome di Dio, sebbene fosse un vero profeta, era tuttavia colpevole e usurpatore del supremo diritto. E va qui osservato che, sebbene il popolo avesse eletto Mosè, non poté tuttavia eleggere di diritto un successore al posto di Mosè: infatti, non appena trasferito a Mosè il diritto di consultare Dio e promisero di considerarlo in assoluto un oracolo divino, perdettero completamente ogni loro diritto e dovevano riconoscere come eletto da Dio colui il quale Mosè avesse eletto come suo successore."

Spinoza, Trattato teologico-politico, Bompiani, 2001, p. 565

Spinoza, con la palla al piede si avvia trotterellando verso la metà campo avversaria….

 

Continua...

 

Marghera, 19 agosto 2018

 

 

Gli Dèi riflettono su questa relazione:

Iperione e i filosofi Fondamentalisti contro Rinascimentali n. 9, azione 43

 

Pagina tradotta in lingua Portoghese

Tradução para o português: Capítulo 74 - A partida de futebol entre filósofos, ação n.43 Fundamentalistas contra Renascentistas n. 9

 

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

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