La forza d'animo e l'orgoglio è la forza di veicolare, attraverso la ragione, anche i più violenti moti dell'animo e tutte le passioni che emergono in noi. Questa forza, che noi chiamiamo autodominio, ha il suo posto nell'animo stesso ed è il motore dell'esistenza umana.
Marzo 2025: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali e cronaca quotidiana.

Marzo 2025
cronache della religione pagana

Claudio Simeoni

Argomenti del sito Religione Pagana

Questo sito web non usa l'intelligenza artificiale, ma solo l'intelligenza umana.

 

26 marzo 2025

Riflessione sull'intelligenza

Cos'è l'intelligenza?

E' la capacità del soggetto di risolvere nel miglior modo possibile le condizioni che la vita gli presenta.

In cosa consiste l'intelligenza umana?

E' la capacità di descrivere problemi partendo da soluzioni date.

L'intelligenza della vita, l'intelligenza esistenziale, è cosa diversa dall'intelligenza razionale. Mentre l'intelligenza razionale si esprime mediante l'accumulo di dati in quel magazzino che chiamiamo "cervello"; l'intelligenza esistenziale si esprime mediante un'apertura del corpo dell'individuo, e per individuo di Essere della Natura intendiamo anche il suo cervello, al mondo.

I legami del soggetto con i dati, le presenze, nel mondo alimentano la sua intelligenza esistenziale.

Alla vita non serve accumulare dati in un organo centrale, ma accumulare dati in un organo centrale ha favorito lo sviluppo delle specie della Natura anche se, quasi solo nell'Essere Umano, ha costituito motivo di separazione di sé dal mondo in cui vive.

La centralità dell'intelligenza razionale prodotta dall'accumulo di dati nel cervello di fatto ha allontanato l'individuo dal mondo limitando alla sopravvivenza emotiva l'intelligenza esistenziale.

La vita in sé è il prodotto dell'intelligenza esistenziale; la vita sociale avviene mediante l'intelligenza razionale.

Descrivere problemi a soluzioni date è l'attività dell'intelligenza razionale, sociale.

Dare soluzioni a problemi non ancora definiti è l'arte dell'intelligenza esistenziale.

 

26 marzo 2025

Pensare sé stessi

Ogni uomo pensa sé stesso come il meglio del meglio anche quando si ritiene sfortunato piuttosto che incapace.

E' uno degli effetti dell'educazione che non racconta alle persone dell'immenso sconosciuto che, crescendo, devono affrontare.

Anche quando le persone, consapevoli di doversi specializzare in una professione, si ritagliano un ambito di professionalità, una nicchia di cultura. Non riescono ad abitare il mondo consapevoli che la loro nicchia di cultura è circondata da un immenso nel quale espandersi, sia sé stessi he la loro cultura. Vivono come se quella nicchia di cultura fosse tutto l'universo in cui gli uomini possono o devono vivere.

Diventano "grandi" e "prepotenti quando qualcuno, entrando nella loro nicchia, discute o offre punti di vista diversi; sono smarriti quando devono affrontare condizioni del mondo al di fuori dei modelli culturali costruiti nella loro nicchia.

"Io sono il meglio del meglio, creato ad immagine e somiglianza di Dio" è l'idea che attraversa la mente degli uomini. Questa idea alimenta le frustrazioni degli uomini quando si mettono in relazione con altri uomini che, anch'essi, ritenendosi "il meglio del meglio, creato ad immagine e somiglianza di Dio" rivelano le loro lacune esistenziali e culturali. La loro consapevolezza si sente umiliata e anziché riconoscere quanto a loro manca e cercare di trasformare sé stessi migliorando, cercano persone "uguali a loro". Con le stesse lacune esistenziali e culturali, dai quali farsi sorreggere nella convinzione che le loro non sono lacune, ma sono le verità che gli altri ignorano.

Affrontare l'immenso esistenziale che ci circonda necessita di coraggio. Un coraggio che non consiste nell'affrontare nemici o avversari, ma consiste nel togliere a sé stessi il desiderio di rifugiarsi in già conosciuto che rende pauroso e timoroso l'individuo nella propria vita.

 

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25 marzo 2025

Da Gaia, Urano e Cronos, alle osservazioni scientifiche moderne

Gaia, la materia-energia dell'universo, così si rivolse ai Titani che dalla materia-energia dell'universo emersero manipolando le emozioni che il loro "padre" aveva aggiunto:

"Figli miei e d'un padre scellerato, se voi volete
obbedirmi potremmo vendicare il malvagio oltraggio del padre
vostro, che per primo concepì opere infami."
Così disse Gaia, e a tutti allora prese il timore, né alcuno di loro
parlò; ma, preso coraggio, il grande Crono dai torti pensieri
Rispose con queste parole alla madre sua illustre:
"Madre, sarò io, lo prometto, che compirò questa
opera, ché d'un padre esecrabile cura non ho,
sia pur mio, che per primo compì opere infami"

Esiodo, Teogonia 163-172, edizione Bur, 1999, pag. 75

C'era forse un altro modo per crescere, in quanto galassia?

La materia si aggrega e si disgrega in una continua trasformazione.

C'era coscienza, scopo e direzione nella volontà di crescita delle Galassie?

Esiodo dice di sì.

Le opere scellerate che Cronos attribuisce ad Urano, appartengono a questo modo di crescere e di trasformare la loro coscienza?

All'inizio le Galassie fagocitarono i gas e la materia inconsapevole, poi fagocitarono altre galassie per dilatare la loro coscienza.

In sostanza, è questo che dice il risultato di questa osservazione astronomica moderna.

Riporto dall'ANSA:

Galassie crebbero con "cannibalismo"
Quattro studi pubblicati da "Astronomy and Astrophysics"

14 marzo 2012

(ANSA) - ROMA, 14 MAR - All'inizio si accontentavano di tranquilli pasti a base di gas primordiale, ma poi si sono date al cannibalismo: è così che, nella loro adolescenza, le galassie hanno cambiato abitudini alimentari e hanno messo su peso. La scoperta, descritta in quattro studi sulla rivista Astronomy and Astrophysics, uno dei quali è italiano, coordinato dall'Istituto nazionale di Astrofisica (Inaf), è stata fatto con l'utilizzo del Very Large Telescope (Vlt) dell'Osservatorio Europeo Meridionale in Cile.

Tratto da: www.ansa.it 2012/03/14/

All'inizio del tempo furono i grandi ammassi stellari a diventare consapevoli di sé stessi. La materia-energia che li componeva aveva in sé la capacità di espandersi e di passare, qualora le condizioni lo permettevano, dallo stato di inconsapevolezza allo stato di consapevolezza.

Esiodo descrive molto bene la relazione che esiste fra la materia-energia presente nell'universo, che chiama Gaia o Gea, e le prime consapevolezze di galassie che, attraverso l'emozione, riconoscono sé stesse diverse dal circostante. Diventano coscienti formando quella consapevolezza che Esiodo chiama Urano Stellato. La coscienza, il Dio, che Esiodo chiama Urano Stellato è formato da due condizioni, il corpo, costituito dalla materia-energia Gaia, e l'emozione che separa quella materia-energia Gaia divenuta consapevole, dalla materia-energia Gaia ancora inconsapevole.

L'ipotesi scientifica descritta sulla rivista Astronomy and Astrophysics ci permette di capire il senso delle "azioni malvage" che Cronos attribuisce a Urano Stellato. Galassie che fondono la loro coscienza con altre Galassie. Non si limitano solo a fagocitare materia-energia, Gaia, inconsapevole, ma ingurgitano anche materia-energia, Gaia, già consapevole.

Il soggetto che nasce usa la sua consapevolezza per separare sé stesso dal mondo che lo circonda. Le necessità della consapevolezza sono necessità di permanere e di espandersi. Noi stessi, come Esseri Umani, ci espandiamo, cresciamo, a discapito di altri Esseri vegetali o animali di cui ci cibiamo. Ciò che spinge Cronos a considerare malvagia l'azione della Galassia e non malvagia l'azione dell'Essere della Natura che si ciba di un altro Essere della Natura, è la condizione del "tempo" inteso come mutamento. La Galassia si dilata, l'Essere della Natura si trasforma. Il tempo non solo vissuto come dilatazione di materia-energia emozionata, ma vissuto anche come trasformazione della materia-energia emozionata.

Da qui il senso dell'evirazione di Urano Stellato mediante la Falce Dentata di Gaia ad opera di Cronos.

Cronos trasferisce l'emozione da manifestazione della necessità di dilatazione della Galassia a strumento di trasformazione della qualità del corpo che genera consapevolezza. Il corpo emozionato non permane nel suo presente, ma tende a trasformarsi per affrontare un diverso presente. L'emozione, con Cronos, diventa risposta neuro-vegetativa a sollecitazioni di necessità di relazioni con altri soggetti: il pene evirato di Urano Stellato genera Afrodite, la relazione, che trasforma i soggetti chiamati da Afrodite alla relazione.

Questa scoperta scientifica ci fornisce un'idea sulle azioni malvagie a cui Cronos si riferiva.

Ancora una volta la scienza scopre una realtà già descritta dal Mito confermando la coerenza con la vita, la realtà e la visione dell'universo delle Antiche Religioni. Tutto questo al di là di come le Antiche Religioni descrivevano il venir in Essere del mondo e della vita.

 

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24 marzo 2025

Per riflettere sulle emozioni

Ecco la mappa delle emozioni
(un articolo del dicembre 2013)

Le nostre emozioni ci parlano attraverso il corpo, ognuna dando vita a una sensazione su una diversa parte del corpo ed è attraverso queste sensazioni che possiamo percepirla consciamente. Per la prima volta è stata tracciata la mappa corporea delle emozioni principali, ad esempio tristezza, invidia, felicità, ansia.

A disegnare la mappa corporea delle emozioni è stato un team finlandese di ricercatori affiliati all'università di Aalto. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Proceedings of The National Academy of Sciences (PNAS).

Le emozioni sono il modo che abbiamo per adattare i nostri stati mentali e corporei ai cambiamenti dell'ambiente intorno a noi. Se fuori di noi succede qualcosa, ad esempio percepiamo una fonte di pericolo, nella nostra mente monta un moto di ansia che percepiamo con un peso sul petto. E' proprio questa sensazione che ci dà la percezione conscia di ciò che stiamo provando. Finora nessuno studio aveva indagato sistematicamente la topografia delle emozioni sul nostro corpo.

I ricercatori hanno coinvolto 700 individui tra Svezia, Finlandia e Taiwan (la scelta di coinvolgere occidentali e orientali non è casuale ma serve a dimostrare che il codice delle sensazioni corporee legate alle emozioni è universale) ed hanno indotto in loro diversi stati emotivi. Poi hanno dato loro delle foto del corpo umano e chiesto di colorare (usando diversi colori) le parti del corpo che sentivano ‘accendersi o ‘spegnersi in risposta all'emozione suscitata. E' emerso ad esempio che l'ansia attiva sensazioni nel petto, l'invidia ‘infuoca' il volto, la rabbia si sente su petto, pugni e viso, l'amore si avverte come calore sul corpo.

"Non abbiamo fatto riferimento ad alcuna sensazione specifica – spiega all'Ansa Lauri Nummenmaa, il ricercatore che ha condotto lo studio – come la sudorazione, ma abbiamo incoraggiato i partecipanti a riportare sensazioni nette (ad esempio aumentata attivazione o disattivazione di differenti sistemi fisiologici). Questo è il primo studio del genere – precisa l'esperto – così abbiamo optato per brevità e accuratezza nella localizzazione delle emozioni e ci siamo concentrati sulla forza statistica dei risultati, ma in seguito andremo più nel dettaglio delle diverse sensazioni corporee suscitate".

"L'aspetto più affascinante dei nostri risultati – afferma – è lo strettissimo legame tra corpo e mente; le emozioni non sono solo rappresentate nella mente ma anche direttamente nel corpo. Questo aprirà nuove vie per capire le funzioni dei sistemi emotivi ed anche per capite la psicopatologia indotta dalle emozioni. Per di più è interessante che stati emotivi come la rabbia, la paura, di cui le persone fanno esperienza con stati mentali specifici e definiti sono associati ad altrettanto specifici e definiti schemi corporei culturalmente universali. Questo suggerisce che le emozioni hanno basi biologiche ed evoluzionistiche". "Noi proponiamo – conclude Nummenmaa – che le emozioni siano rappresentate nel sistema somatosensoriale come mappe somatotopiche culturalmente universali. La percezione di questi cambiamenti corporei indotti dalle emozioni per generare la percezione conscia delle emozioni stesse. Inoltre svelando la sensazione corporea soggettiva associata ad un'emozione potrebbe aiutare a capire meglio i disturbi dell'umore come depressione e ansia".

[Tratto da Il fatto quotidiano dicembre 2013
Ecco la mappa delle emozioni]

 

24 marzo 2025

Gli Stregoni

Come si arricchiscono Streghe e Stregoni

Camminiamo in un mondo di ombre;

Un mondo vuoto di uomini;

Nel regno del silenzio;

Camminiamo in un futuro

che sempre presente scandisce i nostri passi.

Siamo viandanti senza una meta,

Senza un luogo in cui far ritorno.

Il mondo riempie i nostri occhi,

e noi siamo ricchi,

avvolti in un immenso,

da cui emergono voci,

a cui gli uomini sono sordi.

Camminiamo in un mondo d'ombre,

in cui il passato è ora,

e ci sussurra racconti,

che tengono feconda la terra.

 

 

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23 marzo 2025

Celebrazione dell'Equinozio di Primavera
Bosco Sacro - Jesolo
22 marzo 2025

Le altre evocazioni durante la celebrazione dell'Equinozio di Primavera. Già ho presentato quella in onore di Zeus e quella in onore di Atena. Oggi presento le altre 4 evocazioni: il "Carmine Saliaria"; "L'inno a Pan" (omero); "Inno al serpente" (Religione Pagana); "L'uscita dell'anima alla luce del giorno" (Libro egiziano dei morti).

Con questi Inni non solo vogliamo onorare la nascita di tutti gli Dèi, ma soprattutto, la nostra nascita ed ogni nascita della nostra coscienza che si rinnova ad ogni trasformazione indotta da ogni nuova esperienza che la vita ci riserva.

Carmina Saliaria

Cantate il padre degli dei

Supplicate il dio degli dei

 

O Sole, sorgi al mondo

Alla porta del cielo, o tu che apri

Sei il gentile custode delle porte

Sei il buon Ianes

Sei il benefico generatore

[...]

di più potenti signori

 

Quando tuoni, signore della luce,

davanti a te tremano

quanti dei nel cielo

ti udirono tuonare

 

Carmina Saliaria

Dinom em pa cante

Dinom deivo subplecate

 

O Zuel ad oreso omnia

Verom ad patulcie

Cosmis es ianeos

Ianes es duonos

Ceros es manos

[...]

Po meliosom regom

 

Quonne tonas, Leucesie,

Prai tet tremonti

Quot ibei tet dinei

Audiisont tonase

 

Inno a Pan

Musa cantami il caro figlio di Ermes, bicorne,

dai piedi di capra, amante del frastuono, che vaga

per le valli boscose in compagnia con le Ninfe danzatrici:

esse amano percorrere le cime delle rupi scoscese,

invocando Pan, il dio dei pascoli, dai capelli lucenti,

irsuto, che frequenta tutte le alture nevose

e le cime dei monti e i sentieri pietrosi.

Si aggira in su e in giù per le fitte macchie:

ora è attratto dall'acqua di tranquilli ruscelli,

ora si arrampica su rocce inaccessibili,

salendo sulla cima più alta, per sorvegliare le greggi.

Spesso corre per le grandi montagne biancastre,

spesso attraversa le valli, facendo strage di selvaggina

grazie alla vista acutissima. Solo al tramonto,

tornando da caccia, intona sulla zampogna una dolce

melodia: non lo vince nel canto

l'uccello che a primavera effonde un lamento

con voce di miele tra i fiori e le foglie.

Allora si uniscono al suo canto le Ninfe montane

dalla limpida voce, danzando con passi rapidi presso la fonte

profonda, e l'eco risuona dalla vetta del monte.

Il dio ora danza in tondo, ora entra nel mezzo,

con rapidi passi - porta sul dorso una fulva pelle

di lince - e si esalta nel cuore a quel canto ritmato,

sul tenero prato dove il croco e il giacinto

odoroso si mescolano all'erba, fiorendo in gran copia.

Cantano gli DEI beati e il vasto Olimpo;

per esempio, più di ogni altro esaltano il rapido Ermes,

dicendo com'è messaggero veloce per tutti gli dèi,

e come arrivò nell'Arcadia ricca di fonti, madre

di greggi, dove c'è un tempio per lui, il signore Cillenio.

Lì pur essendo un dio pascolava le greggi lanose

di un mortale: infatti ardeva in lui il desiderio struggente

di unirsi in amore con la ricciuta figlia di Driope.

Ottenne le nozze fiorenti, ed essa nel palazzo partorì

a Ermes un figlio, già subito strano a vedersi:

bicorne, dai piedi di capra, rumoroso, dal dolce sorriso.

La madre balzò in piedi e fuggì, lasciando il bambino:

ebbe paura infatti, quando vide il viso ferino e barbuto.

Ma il rapido Ermes lo prese subito in braccio

e l'accolse: la gioia traboccava dal cuore del dio.

Salì in fretta alle sedi degli immortali, con il figlio

avvolto in una folta pelliccia di una lepre montana;

si sedette vicino a Zeus e agli altri immortali

e mostrò suo figlio: tutti gli dei si rallegrarono

in cuore, e più di tutti il delirante Dioniso.

Lo chiamarono Pan, perché a tutti aveva rallegrato il cuore.

Così ti saluto, signore, e ti placo col mio canto;

e io canterò te e anche un'altra canzone: la canzone della mia vita!

 

[Inni Omerici a cura di Giuseppe Zanetto ed. Bur]

Inno a serpente

Gaia generatrice, presenza dell'universo, caos primigenio

essenza che accoglie la volontà manifesta nel suo agire

principio di ogni cosa travagliata.

Ogni germinazione è dominata dalla trasformazione;

dominio della luce;

volontà di espansione;

volontà che piange, che si rallegra, che ride;

volontà che si nutre di Gaia:

volontà che si trasforma rinascendo all'infinito

felice ed infelice attraverso le condizioni del mondo.

Avendo aggiunto la mia volontà all'anima di Gaia

attraverserò tutti gli eoni dell'esistenza

vagando nei labirinti dello spazio;

mostrerò le figure degli Dei

chiamando ogni trasformazione della vita:

CONOSCENZA!

 

[elaborato sulla traccia dell'Inno al Serpente dei Naasseni tratto da Preghiere Pagane a cura di S. Carnazzi e G. Conte ed. Stampa Alternativa]

Uscita dell'anima alla luce del giorno

Io sono l'Oggi.

Io sono lo Jeri.

lo sono il Domani.

Attraverso le mie numerose Nascite

io sussisto giovane e vigoroso.

Io sono I'Anima divina e misteriosa

Che, in altri tempi, creò gli dèi

E la cui celata essenza nutre

Le divinità del Duat, dell’Amenti e del Cielo.

Io sono il Governale dell'Oriente,

Signore dei Due Volti divini.

Il mio splendore illumina tutti gli Esseri risorti

I quali, mentre compiono nel Reame della Morte,

Successive trasformazioni,

Penosamente cercano il loro cammino

Brancolando nella Regione delle Tenebre.

O voi, Spiriti dalla testa di Sparviero,

Dagli impassibili occhi,

Voi che dimorate nei luoghi altissimi,

Ascoltate attentamente le parole magiche

Scandite da coloro che seguono il mio feretro

Procedente verso la sua nascosta dimora.

E voi che precedete e seguite Ra

Durante il suo cammino verso il punto culminante del Cielo,

Mentre che lo stesso Ra, Signore del Santuario,

Ritto nella sua Barca,

Fa apparire, con il dardeggiare dei suoi raggi, i frutti della Terra

Voi tutti, sappiate!

In verità, io sono Ra!

Ra, all'opposto, è dunque me stesso!

Sono io l'artefice che ha cesellato in cristallo

La volta del firmamento di Ptah.

O Ra! II tuo Spirito esulta ed il tuo Cuore è contento,

Quando tu contempli la meravigliosa armonia di questo giorno,

Quando tu penetri in questa città celeste di Khemennu

Ed in seguito l’abbandoni per la Porta dell’Est...

I primi generati dagli dei, che ti hanno preceduto,

Vengono ad incontrarti

E ti accolgono con acclamazioni festose...

O Ra! Fa che per me si presentino amene e piacevoli

Le vie percorse dai tuoi raggi solari!

Per me elargisci i tuoi Luminosi Sentieri,

Nel giorno in cui m’involo dalla Terra

Verso le Celesti Regioni!

Compenetrami della tua Luce, o Ba misterioso!

Eccomi giunto a Te dinanzi,

O Dio, la cui voce cupamente rimbomba, quale possente Tuono,

Nelle vaste Regioni dei Morti....

I peccati dei miei progenitori,

Fa che non mi siano imputati!

Liberami da questo Spirito falso e malefico-

Del quale, i due occhi appaiono chiusi verso la Sera

E durante la Notte, massacra i mortali...

In verità, io trabocco di Possibilità senza limiti,

Ed il mio nome è “il grande Tenebroso”

Ciò che in me è celato,

Conformemente al ritmo del Tempo, Io lo manifesto

Attraverso il mutamento delle mie cangianti Forme...

Ecco il Dio grande ed infinito

La cui voce misteriosa risveglia le divinità

Celate nel mio Cuore.

Ecco che questo Dio, levando il suo possente braccio, dice:

“Vieni! Valica I'Abisso!

 

[Da Il Libro dei Morti degli Antichi Egiziani di G. Kolpaktchy e D. Piantanida ed. Brancato]

 

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22 marzo 2025

Riflessione sulle ideologie dopo le affermazioni
del Presidente del Consiglio dei Ministri sul Manifesto di Ventotene

Ernesto Rossi da "Un democratico ribelle" ed. Caos

Una riflessione va fatta sul trambusto provocato dal Presidente del Consiglio dei Ministri alla Camera quando, dopo aver citato alcuni passi del Manifesto di Ventotene ha fatto della dichiarazioni infamanti per la Patria e per le Istituzioni Democratiche suscitando l'ira dell'opposizione in parlamento e dei cittadini democratici.

Si tratta di un vecchio problema, sia psicologico che di organizzazione cerebrale, che separa le persone ideologicamente fasciste e naziste dalle persone democratiche.

Non stiamo parlando di "idee diverse" o di "una diversa visione del mondo o della politica", stiamo parlando di struttura neuronale cerebrale che produce un modo di pensare il mondo piuttosto che un altro. La struttura neuronale non è creata da un Dio pazzo, cretino e deficiente, ma, dato un patrimonio iniziale, viene costruita e adattata dalle scelte soggettive come risposta alle sollecitazioni dell'ambiente, parentale prima e sociale poi.

La caratteristica dell'organizzazione cerebrale del fascista è quella di separarsi dagli altri (come il Dio onnipotente della bibbia) mettendo in atto tentativi di dominio nei confronti degli altri che devono sottomettersi; inoltre non ha nessuna idea del mutamento, della storia, delle trasformazioni. Per lui, tutto è creato, tutto appare dal nulla. In queste condizioni neuronali, la sua realtà appare dal nulla creata dalla volontà di un essere superiore che identifica con Dio (al di là dei diversi nomi con cui può chiamare quel Dio).

Un fascista può presentarsi come democratico solo nella forma esteriore, quando le circostanze sociali censurano l'assolutismo fascista e lui si vergogna, per esempio, di manifestare odio per gli ebrei o per gli zingari. Allora si maschera, ma la sua mascheratura esprime sempre assolutismo privilegiando una "fazione sociale" contro un'altra in modo da favorire privilegi per una e doveri nei confronti della fazione sociale più debole magari denigrandola. Appena può, gli zingari vanno perseguitati e gli emarginati denigrati e offesi.

Innanzi tutto, chi è ideologicamente fascista è sempre un parassita sociale. Nel senso che non è in grado di produrre nulla che possa arricchire la società civile, ma tende sempre a piazzarsi nelle Istituzioni per dominare e comandare attribuendosi meriti del lavoro altrui e attribuendo, per contro attribuisce ad altri le "colpe" delle proprie inefficienze.

Ho impiegato quasi 20 anni per comprenderlo, quando come Federazione Pagana abbiamo aperto le porte a tutti coloro che volevano chiamare sé stessi "pagani". Alla fine, i finti Pagani non sono più riusciti a tollerare idee democratiche; se ne sono andati perché il parassitismo dell'ideologia fascista necessita di appropriarsi dei successi del lavoro di altri. Se questi altri non hanno il successo, che loro si aspettavano, cercano altri lidi presso i quali fare i parassiti.

La caratteristica del fascista è che ama Dio, il Dio dei cristiani che si vanta di aver assassinato l'intera umanità col diluvio universale, con cui si identifica e sul quale proietta il suo desiderio di onnipotenza.

Questo significa che per il fascista il mondo non è divenuto attraverso un processo della storia, ma è stato creato così com'è da Dio. Le libertà sociali non sono il prodotto di contraddizioni e di lotte che sono avvenute nel passato, ma sono create da Dio. Tant'è che i fascisti oggi al governo in Italia, si sono creati la farneticazione di una "civiltà cristiana" evoluta in contrapposizione ad altre che definiscono in maniera razzista volendo ignorare che le attuali libertà sociali sono state conquistate proprio lottando contro l'oscurantismo cristiano di cui il fascismo si fa paladino. Tali libertà possono continuare ad esistere fintanto che il cristianesimo sarà relegato nell'immondezzaio della storia dalla necessità di democrazia degli uomini che i fascisti rubano, pezzo per pezzo, per interessi che sono identificabili con gli interessi mafiosi.

Il cervello del fascista non concepisce un prima e un dopo.

Il cervello del fascista non è in grado di ricordare come nel 1941 l'Italia era a fianco nella Germania per sterminare la "razza inferiore slava" in nome della "razza italica". Una guerra di sterminio priva di obbiettivi strategici da raggiungere che non fosse la sottomissione e lo sterminio dei popoli.

Il macellaio Mussolini, alleato del macellaio Hitler, sterminava per il piacere di sterminare quei popoli che dovevano sottomettersi alle razze superiori.

Estendendo il concetto elaborato dai comunisti, "proletari di tutto il mondo unitevi", Spinelli, Rossi e Colorni, deportati dai terroristi fascisti a Ventotene elaborarono un sogno, quello di "popoli di tutto il mondo unitevi".

Il sogno divenne un manifesto.

Lo elaborarono nel 1941, nelle condizioni sociali che infuriavano nel mondo, provocate da Hitler e Mussolini.

In che cosa consisteva l'ideologia del fascismo a cui Spinelli, Rossi e Colorni, rispondevano col manifesto?

Scriveva Mussolini:

3. Anzitutto il fascismo, per quanto riguarda, in generale, l'avvenire e lo sviluppo dell'umanità, e a parte ogni considerazione di politica attuale, non crede alla possibilità né all'utilità della pace perpetua. Respinge quindi il pacifismo che nasconde una rinuncia alla lotta e una viltà - di fronte al sacrificio. Solo la guerra porta al massimo di tensione tutte le energie umane e imprime un sigillo di nobiltà ai popoli che hanno la virtù di affrontarla. Tutte le altre prove sono dei sostituti, che non pongono mai l'uomo di fronte a se stesso, nell'alternativa della vita e della morte. Una dottrina, quindi, che parta dal postulato pregiudiziale della pace, è estranea al fascismo così come estranee allo spirito del fascismo, anche se accettate per quel tanto di utilità che possano avere in determinate situazioni politiche, sono tutte le costruzioni internazionalistiche e societarie, le quali, come la storia dimostra, si possono disperdere al vento quando elementi sentimentali, ideali e pratici muovono a tempesta il cuore dei popoli. Questo spirito anti-pacifista, il fascismo lo trasporta anche nella vita degli individui. L'orgoglioso motto squadrista "me ne frego", scritto sulle bende di una ferita, è un atto di filosofia non soltanto stoica, è il sunto di una dottrina non soltanto politica: è l'educazione al combattimento, l'accettazione dei rischi che esso comporta; è un nuovo stile di vita italiano. Così il fascista accetta, ama la vita, ignora e ritiene vile il suicidio; comprende la vita come dovere, elevazione, conquista: la vita che deve essere alta e piena: vissuta per sé, ma soprattutto per gli altri, vicini e lontani, presenti e futuri.

Tratto da: Benito Mussolini, La dottrina del fascismo, terzo paragrafo, 1932, Enciclopedia Italiana.

All'ideale di sterminio e genocidio di Mussolini, Spinelli, Rossi e Colorni, opposero il concetto:

La caduta dei regimi totalitari significherà per interi popoli l'avvento della "libertà" sarà scomparso ogni freno ed automaticamente regneranno amplissime libertà di parola e di associazione.
Sarà il trionfo delle tendenze democratiche. Esse hanno innumerevoli sfumature che vanno da un liberalismo molto conservatore, fino al socialismo e all'anarchia. Credono nella "generazione spontanea" degli avvenimenti e delle istituzioni, nella bontà assoluta degli impulsi che vengono dal basso. Non vogliono forzare la mano alla "storia" al "popolo" al "proletariato" o come altro chiamano il loro dio. Auspicano la fine delle dittature immaginandola come la restituzione al popolo degli imprescrittibili diritti di autodeterminazione. Il coronamento dei loro sogni è un'assemblea costituente eletta col più esteso suffragio e col più scrupoloso rispetto degli elettori, la quale decida che costituzione il popolo debba darsi. Se il popolo è immaturo se ne darà una cattiva, ma correggerla si potrà solo mediante una costante opera di convinzione.
I democratici non rifuggono per principio dalla violenza, ma la vogliono adoperare solo quando la maggioranza sia convinta della sua indispensabilità, cioè propriamente quando non è più altro che un pressoché superfluo puntino da mettere sulla i. Sono perciò dirigenti adatti solo nelle epoche di ordinaria amministrazione, in cui un popolo è nel suo complesso convinto della bontà delle istituzioni fondamentali, che debbono essere ritoccate solo in aspetti relativamente secondari. Nelle epoche rivoluzionarie, in cui le istituzioni non debbono già essere amministrate, ma create, la prassi democratica fallisce clamorosamente. La pietosa impotenza dei democratici nelle rivoluzioni russa, tedesca, spagnola, sono tre dei più recenti esempi.

Tratto da: Manifesto di Ventotene, capitolo IV

La razza superiore mussoliniana procede allo sterminio dei popoli, Spinelli, Rossi e Colorni, sognano la rivoluzione dei costumi e del modo di guardare alla vita.

Ora, il Manifesto di Ventotene, a differenza di come suona nella testa del Presidente del Consiglio dei Ministri, non ha lo stesso suono e la stessa funzione di come suonano nella sua testa i vangeli e bibbia cristiana. La storia è una continua trasformazione; bibbia e vangeli sono delle "verità" che legittimano prepotenze, dittature e genocidio. Non producono nulla nel divenire umano, solo sofferenza e morte. Il Manifesto di Ventotene apre una prospettiva futura.

Il manifesto di Ventotene è una "condizione della storia" da cui le idee prendono forma; la bibbia e i vangeli sono i manuali di verità di un Dio che si dedica ad assassini stupri e genocidio.

Probabilmente al Presidente del Consiglio dei Ministri piace il genocidio. Una forma di genocidio sono i lager in cui imprigiona, per il proprio divertimento, gli extracomunitari. Imprigionare nei lager i deboli, senza che si possano imputare loro reati, è proprio di quel piacere dei parassiti sociali fascisti che, occupando un ruolo Istituzionale e disponendo di bande armate, esaltano l'ideologia mussolineana:

"Solo la guerra porta al massimo di tensione tutte le energie umane e imprime un sigillo di nobiltà ai popoli che hanno la virtù di affrontarla."

La guerra imposta dai fascisti non è mai una guerra di liberazione da qualche cosa che opprime le persone, ma è una guerra per il dominio e il diritto ad opprimere (come il Dio dei cristiani); non è mai un'azione volta a liberare le forse economiche e sociali di un paese, ma è una lotta per opprimere le forze economiche e sociali sia del paese, in cui l'ideologia fascista domina, sia di altri paesi che il fascismo ritiene "avversari" anche se la loro ideologia può essere ricondotta al comune contesto ideologico fascista (vedi Ucraina e Russia).

Come tutti i parassiti, Mussolini si guardò bene da imprimersi un sigillo di nobiltà, ma scappò come un "topo di fogna", dopo aver portato l'Italia allo sfascio, travestito da tedesco. Cosa diversa per Gheddafi o Saddam Hussein che hanno combattuto l'invasore come hanno potuto.

L'idea del manifesto di Ventotene prende corpo, un po' alla volta, e alimenta il desiderio di relazioni internazionali senza dover macellarsi. Si forma un'Europa Unita. Alcuni paesi iniziano ad unire le loro strutture economiche e iniziano a darsi regole come la Carta dei Diritti Fondamentali dell'Europa che condanna ogni violenza contro i singoli cittadini.

In questo contesto, i portatori di ideologia fascista sono emarginati. Come parassiti sociali non sono in grado di produrre, di commerciare, di avere relazioni fra uguali. I fascisti si mascherano, il fascista De Gasperi si traveste da democristiano e gente ideologicamente fascista come Scelba, Andreotti, Fanfani, Rumor impediscono per decenni l'attuazione della Costituzione della Repubblica Italiana in nome dell'assolutismo di Dio.

Certamente, se qualcuno ha nella testa il modello sociale del Campo di concentramento di Auschwitz, solo perché ricopre il ruolo di Presidente del Consiglio dei Ministri, è intollerante ai diritti dei cittadini, tende a soffocarli, ad impedire ai cittadini di fruirne, e lavora per distruggerli. Solo che ignora che un giorno potrebbe non essere più Presidente del Consiglio dei Ministri e, nel suo modello sociale di Campo di concentramento di Auschwitz, anziché avere il ruolo di aguzzino, potrebbe assumere quello del ruolo di vittima.

Se il Presidente del Consiglio dei Ministri conoscesse davvero la sua bibbia saprebbe che lo sterminio è proprio dell'ideologia ebraica (ma probabilmente conosce molto bene il diritto al genocidio che Dio vuole attribuire a sé stesso), del "popolo eletto", finché qualcuno ha voluto essere più eletto degli ebrei, "la razza ariana" e la "razza italica", e in nome della bibbia ha messo gli ebrei nel campo di sterminio.

 

22 marzo 2025

La libertà di Dio

Dal giornale: La Repubblica

Nei regimi ideologicamente fascisti, la libertà di parola è solo attribuita a Dio. Dio ha diritto di parole, di insulto, di denigrazione, di offese, ed ingiurie. Gli uomini, i sottomessi, devono subire la libertà di parola di Dio e non hanno nessun diritto di rispondere a Dio con le loro opinioni.

Quando si costruisce un regime fascista all'interno di un regime, sempre fascista ma dalla parvenza liberale, si inizia col colpire le persone che per qualche ragione sono più esposte e che si permettono di esprimere opinioni diverse da quelle di Dio.

E' l'inizio, poi, dopo, tutto è in discesa. La repressione delle libertà delle persone dilaga come uno tsunami che travolge tutto e tutti in nome dell'assolutismo di Dio.

 

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21 marzo 2025

Giano

L'ottavo paragrafo del Sentiero d'Oro, della Devotio, recita:

Fato conduce l'Essere
E l'Essere diventa Giano

Giano insegna all'Essere come fissare lo sguardo sul tempo mentre gli viene incontro. Costruire il presente in funzione del futuro mantenendo le radici nel passato.

Le azioni dell'Essere, l'Essere Umano nel nostro caso, costruiscono il suo Fato, il suo destino. A ogni azione, a ogni scelta, a ogni decisione, il soggetto modifica sé stesso e, nel modificare sé stesso, modifica il mondo in cui vive. Il destino degli Esseri e il destino del mondo in cui gli Esseri vivono sono costruiti dalle azioni di ogni singolo Essere.

Nell'Essere sorge Giano. Quando Giano sorge nell'Essere, l'Essere direziona le sue azioni. Le sue azioni, i suoi pensieri, i suoi desideri, i suoi progetti non rispondono più all'attimo presente in cui vive e agisce, ma sono messi in atto in funzione di un futuro che vuole costruire. Un futuro che lo chiama. Un futuro che si immerge nelle sue emozioni e che attiva desideri capaci di sollecitare le sue azioni in funzione della realizzazione di quel futuro. Giano è il futuro che si materializza nelle azioni fatte nel presente.

E' la condizione dell'emersione di Giano dentro agli Esseri.

Giano è la porta delle trasformazioni soggettive che si apre su nuovi e diversi mondi. Una porta che viene varcata dagli Esseri mediante le azioni che gli Esseri compiono.

Giano non è nato nell'oggi. Un infinito numero di Giano è sorto in ogni singolo Essere e ogni Giano che sorgeva negli Esseri li spingeva ad agire in funzione del loro futuro.

Il Giano che sorge oggi è il Giano che si è trasformato in un infinito numero di generazioni; il Giano che sarà domani è il Giano che è sorto oggi e che pone le basi per il Giano che sorgerà nelle generazioni successive.

Vivere strategicamente significa vivere in funzione di un futuro possibile, quel futuro che non può essere lasciato soltanto alla percezione emotiva degli Esseri Umani, ma che deve arrivare alla coscienza, alla loro consapevolezza, affinché non siano coloro che si limitano a saccheggiare il presente uccidendo le possibilità dei loro figli.

[Tratto da: Il sentiero d'Oro di Claudio Simeoni]

 

21 marzo 2025

Il Pagano

Tre tipi di persone, anzi quattro, non possono definirsi Pagani

1) I cristiani che adorano il loro padrone Dio;
2) Gli atei incapaci di una critica al cristianesimo perché amano il mafioso Gesù e l'assolutista Dio cristiano;
3) Gli esoteristi che hanno tentato di violentare i principi della Stregoneria in nome del cristianesimo;
4) I wicca e i buddhisti che hanno scoperto che per i Pagani la speranza nella reincarnazione è un insulto;

Tre pratiche, anzi quattro, suonano insulto alla Religione Pagana

1) Pregare in ginocchio un padrone, un dio padrone onnipotente;
2) Illudersi di prevedere il futuro con tarocchi o astrologia;
3) Trasformare la pratica sessuale in pratica religiosa;
4) Elargire elemosina o finanziare ONG affinché il povero continui a rimanere povero;

Tre idee, anzi quattro, non appartengono al pensiero religioso della Religione Pagana:

1) La promessa dell'inferno o del paradiso;
2) Il desiderio del Nirvana;
3) il controllo della vita attraverso il karma;
4) la divisione della società in caste;

Tre idee, anzi quattro, sono proprie della Religione pagana.

1) Uomini e donne che trattano da pari gli Dèi;
2) Uomini e donne che si fanno carico dei problemi sociali;
3) Uomini e donne che alzano lo sguardo verso l'orizzonte;
4) Uomini e donne che hanno trasformato la vita in un cammino verso la morte;

Costoro, e solo costoro, auspichiamo che ci possano accompagnare lungo il cammino composto dalle nostre scelte fino alla morte.

 

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20 marzo 2025

Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea
Articolo 10
Libertà di pensiero, di coscienza e di religione!

L'articolo dieci della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea ha la funzione giuridica di difendere ogni cittadino, ogni individuo, da Istituzioni o organizzazioni, che traggono la loro forza da strutture di pensiero, imponendo comportamenti morali obbligatori ai cittadini europei; impongono stati di coscienza e di credenza obbligatori; o strutture di relazioni che coinvolgono la struttura psico-emotiva delle persone chiamate "religioni".

La Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea protegge il singolo individuo da ciò che potrebbe costringere il singolo individuo in una condizione di dipendenza psico-emotiva capace di rendere l'individuo schiavo e dipendente o essere fonte di violenza sociale costringendo l'individuo a credenze, fedi o comportamenti in riferimento ad obblighi morali che l'individuo non ha scelto o non avrebbe scelto senza quel tipo di violenza.

L'articolo 10 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea:

Articolo II-10: Libertà di pensiero, di coscienza e di religione

1. Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione. Tale diritto include la libertà di cambiare religione o convinzione, così come la libertà di manifestare la propria religione o la propria convinzione individualmente o collettivamente, in pubblico o in privato, mediante il culto, l'insegnamento, le pratiche e l'osservanza dei riti.

2. Il diritto all'obiezione di coscienza è riconosciuto secondo le leggi nazionali che ne disciplinano l'esercizio.

La protezione del cittadino, nello sviluppo della sua libertà di pensiero, di coscienza e di religione, è un naturale sviluppo della visione della necessità di libertà di pensiero manifestata dalla Rivoluzione Francese contro il crimine assolutista di una monarchia voluta ed imposta da Dio e finalizzata a schiavizzare gli uomini fin nel loro intimo.

Il 09 maggio 1791 Massimiliano Robespierre dichiarava:

"Adesso chiediamo: si possono stabilire delle pene contro ciò che viene chiamato abuso della stampa? In quali casi queste pene potrebbero essere applicate? Ecco dei grandi problemi che dobbiamo risolvere, forse la parte più importante del nostro codice costituzionale.

La libertà di scrivere può esercitarsi su due tipi di oggetti: problemi generali e singole persone.

Il primo di questi oggetti comprende tutto ciò che riguarda i massimi interessi dell'uomo e della società, quali la morale, il diritto, la politica, la religione. Ora le leggi non possono mai punire alcun uomo per avere manifestato le sue opinioni su tutte queste cose. è attraverso la libera e mutua comunicazione dei propri pensieri che egli sviluppale sue facoltà, prende conoscenza dei suoi diritti, si solleva a quel livello di virtù, di grandezza, di felicità che la natura gli consente di raggiungere. Ma come può avvenire questa comunicazione se non nel modo che la natura stessa consente? Ora la natura vuole che i pensieri di ogni uomo siano il risultato del suo' carattere e del suo spirito ed è a lei che dobbiamo' questa prodigiosa diversità di spiriti e di caratteri. La libertà di pubblicare la propria opinione non può essere quindi cosa diversa dalla libertà di pubblicare tutte le opinioni contrarie. Bisogna o che le consentiate questa estensione o che troviate voi il mezzo di far sì chela verità esca sin da principio del tutto pura e del tutto nuda dalla testa di ogni uomo. In realtà, essa non può uscire che dallo scontro di tutte le idee, vere o false, assurde o ragionevoli; è in questo miscuglio che la ragione comune, la facoltà data all'uomo di discernere il bene dal male si esercita a scegliere le une e a scartare le altre. Volete impedire ai vostri simili l'uso di questa facoltà e sostituirvi la vostra autorità particolare? Ma quale mano traccerà la linea di demarcazione che separa l'errore dalla verità? Se quelli che fanno le leggi o quelli che le applicano fossero degli esseri di un'intelligenza superiore a quella umana, potrebbero esercitare questo dominio sui pensieri; ma se sono soltanto degli uomini e se è assurdo che il giudizio di un uomo solo sia, per così dire, sovrano sul giudizio di tutti gli altri, ogni norma penale contro la manifestazione delle opinioni non è che un'assurdità.

Essa rovescia i principi primi della libertà civile, le nozioni più semplici dell'ordine sociale. E', infatti, un principio incontestabile che la legge non può infliggere alcuna pena là dove non vi è un delitto suscettibile di essere caratterizzato con precisione e riconosciuto con certezza; altrimenti il destino dei cittadini è soggetto a giudizi arbitrarie la libertà non esiste più. Le leggi possono perseguire le azioni criminali perché consistono in fatti concreti, che possono essere chiaramente definiti e accertati secondo regole sicure e costanti. Ma le opinioni! La loro qualità buona o cattiva non può essere determinata se non da rapporti più o meno legati a dei principi di ragione, di giustizia, spesso addirittura a una folla di circostanze particolari. Mi denunciano un furto, un omicidio; ho l'idea di un atto la cui definizione è semplice e ben determinata, interrogo dei testimoni. Ma se mi si parla di uno scritto incendiario, pericoloso, sedizioso; che cos'è uno scritto incendiario, pericoloso, sedizioso? Queste caratteristiche possono applicarsi al caso in esame? Vedo nascere qui una folla di problemi che saranno abbandonati alla assoluta incertezza delle opinioni; non trovo più ne fatto, ne testimoni, ne legge, ne giudice; intravedo soltanto una denuncia vaga, degli argomenti, delle decisioni arbitrarie.

Qualcuno troverà il crimine nella cosa, qualcun altro nell'intenzione, un terzo nello stile. Questo disconoscerà la verità, quello la condannerà con cognizione di causa, un altro ancora vorrà punire la veemenza del suo linguaggio o il momento scelto per far intendere la sua voce. Lo stesso scritto che sembrerà utile e saggio all'uomo ardente e coraggioso, sarà proscritto come incendiario dall'uomo freddo e pusillanime; lo schiavo o il despota vedranno uno stravagante o un fazioso dove l'uomo libero riconoscerà un cittadino virtuoso. Lo stesso scrittore troverà, a seconda dei tempi o dei luoghi, degli elogi o delle persecuzioni, delle statue o il patibolo.

Gli uomini illustri il cui genio ha preparato questa gloriosa rivoluzione, collocati finalmente da noi al rango di benefattori dell'umanità, come apparivano, durante la loro vita, agli occhi dei governanti? degli innovatori pericolosi, sto quasi per dire dei ribelli. è così lontano il tempo nel quale i principi stessi che noi abbiamo consacrati sarebbero stati condannati come delle massime criminali da quegli stessi tribunali che noi abbiamo distrutti? Ma che dico? Oggi stesso ognuno di noi non appare un uomo diverso agli occhi dei diversi partiti che dividono lo Stato? e persino qui, nel luogo in cui sto parlando, l'opinione che espongo non sembra a qualcuno un paradosso,ad altri una verità? Non trova forse qui degli applausi, là dei mormorii di disapprovazione? Che diventerebbe allora la libertà di stampa se nessuno potesse esercitarla se non con il rischio di vedere la sua tranquillità e i suoi diritti più sacri abbandonati a tutti i pregiudizi, a tutte le passioni, a tutti gli interessi!

Ma conta soprattutto sottolineare che ogni pena stabilita contro gli scritti, con il pretesto di reprimere l'abuso della libertà di stampa, si rivolge interamente a danno della verità e della virtù e a favore del vizio, dell'errore e del dispotismo.

L'uomo di genio rivela ai suoi simili delle grandi verità perché ha preceduto il pensiero del suo secolo; la novità ardita dei suoi concetti impaurisce sempre la debolezza e la ignoranza; i pregiudizi si alleeranno sempre all'invidia per dipingere quelle novità sotto tratti odiosi o ridicoli. E' per questo che le ricompense spettanti ai grandi uomini sono state sempre l'ingratitudine dei loro contemporanei e gli omaggi tardivi della posterità; è per questo che la superstizione gettò Galileo ai ferri e bandi Descartes dalla patria. Quale sarà dunque la sorte di quelli che, ispirati dal genio della libertà, verranno a parlare dei diritti e della dignità dell'uomo a dei popoli che li ignorano? Essi gettano in allarme, pressa poco in egual misura, i tiranni che smascherano e gli schiavi che vorrebbero illuminare.

Con quale facilità i tiranni abuseranno della confusione degli animi per perseguitarli in nome della legge! Ricordate perché, per chi, si aprivano, tra di voi, le prigioni del dispotismo; contro chi era diretta la spada stessa dei tribunali. La persecuzione ha risparmiato l'eloquente e virtuoso filosofo di Ginevra? Egli è morto: una grande rivoluzione ha lasciato, almeno per qualche momento, respirare la verità. Gli avete dedicato una statua, avete onorato e soccorso la sua vedova in nome della patria; ma non mi bastano questi omaggi per dimenticare che, quand'era vivo e posto alla ribalta cui il suo genio non poteva non chiamarlo, aveva subito, come minimo, l'accusa tanto banale di uomo tetro ed esaltato."

Tratto da: Massimiliano Robespierre, La scalata al Cielo, Discorso sulla libertà di stampa (09 maggio 1791), Essedue Edizioni, 1989, pag. 73-77

La libertà dal dispotismo dalle Istituzioni. Perché sono le Istituzioni, la Polizia Istituzionale a reprimere la libertà dei cittadini e contro quella repressione tuonava Massimiliano Robespierre e la Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea ne rinnova il pensiero e gli intenti. Il despota chiede la libertà di praticare la violenza in nome della sua libertà. Il despota non accetta limiti, come Dio, ma li impone ad altri.

Massimiliano Robespierre tracciò la strada della libertà dall'assolutismo, ma la libertà dall'assolutismo aveva un limite: l'uomo non è creato da un Dio pazzo, cretino e deficiente. L'uomo, fin dalla pancia della madre, si adatta alle condizioni sociali nelle quali la madre prima e la società, una volta nato, presentano al nuovo nato instradando la formazione della sua struttura emotiva per rispondere il quel modo, e possibilmente solo in quel modo, alle sollecitazioni del mondo. E questo Massimiliano Robespierre non lo poteva sapere.

Così dal 1791 in Europa si susseguirono regimi assolutisti di ogni tipo che in nome della "libertà di parola e di religione " dell'assolutista faceva guerra ad ogni libertà di parola, di coscienza e di religione di chi non si sottometteva all'assolutista. L'assolutista usa la menzogna, ma, soprattutto, l'assolutista educa le persone ad accettare la menzogna come oggetto di verità imponendo alle persone l'impossibilità psico-emotiva di distinguere verità da menzogna, ciò che alle persone è utile da ciò che danneggia le persone, a maggior gloria dell'assolutista.

L'assolutista invoca la libertà di religione e di coscienza, sua, per reprimere la libertà di religione e di coscienza di altre persone.

La menzogna l'abbiamo vista e vissuta in Italia ad opera dell'organizzazione criminale denominata "Ordine dei giornalisti" quando riempivano pagine e pagine di allarmi "satanisti" inventati per costruire allarme sociale e repressione religiosa a maggior gloria dell'organizzazione criminale Chiesa Cattolica, la madre degli assolutisti che stupra la struttura psico-emotiva delle persone per sottometterle ad un Dio che si vanta di aver macellato l'umanità col diluvio universale. Abbiamo vissuto il terrorismo di Cecilia Gatto Trocchi o di Maurizio Antonello che tentavano di destabilizzare la libertà religiosa delle persone in nome del loro Dio assassino.

L'Articolo 10 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea non dice che "le religioni sono protette", ma dice che l'individuo è protetto da atti di violenza sia fisica che psico-emotiva che le religioni possono mettere in atto contro di lui e contro la sua volontà: qualsiasi atto che condiziona la sua struttura psico fisica per instradarla nella direzione voluta dalla religione contro la sua volontà è un atto di violenza dal quale l'individuo va protetto.

Purtroppo gli assolutisti, con l'aiuto di Istituzioni organizzate per fini eversivi, tutelano la libertà delle religioni di far violenza ai cittadini in nome non della libertà del cittadino, ma in nome dell'assolutista Dio dei cristiani di costringere persone alla sottomissione e a forme di schiavitù psico-emotiva. Una schiavitù dalla quale spesso il cittadino non è in grado di liberarsi perché, anche se le motivazioni razionali lo indurrebbero a farlo (quale uomo pensa che sia legittimo uccidere tutta l'umanità col Diluvio Universale, un campo di sterminio grande come il globo terrestre), emotivamente non lo può fare perché le sue emozioni sono prigioniere e viene indotto a cullarsi nell'idea che forse, dico forse, potrebbe essere lui lo sterminatore che si identifica con Dio.

L'articolo 10 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea tutela il cittadino. Le organizzazioni mafiose tentano di disarticolare tale diritto dei cittadini per imporre la loro struttura di pensiero a cui chiedono ai cittadini di adattarsi come storicamente l'odio sociale è stato imposto.

Dagli ebrei:

10 Quando il Signore tuo Dio ti avrà fatto entrare nel paese che ai tuoi padri Abramo, Isacco e Giacobbe aveva giurato di darti; quando ti avrà condotto alle città grandi e belle che tu non hai edificate, 11 alle case piene di ogni bene che tu non hai riempite, alle cisterne scavate ma non da te, alle vigne e agli oliveti che tu non hai piantati, quando avrai mangiato e ti sarai saziato, 12 guardati dal dimenticare il Signore, che ti ha fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla condizione servile. 13 Temerai il Signore Dio tuo, lo servirai e giurerai per il suo nome. 14 Non seguirete altri dèi, divinità dei popoli che vi staranno attorno, 15 perché il Signore tuo Dio che sta in mezzo a te, è un Dio geloso; l'ira del Signore tuo Dio si accenderebbe contro di te e ti distruggerebbe dalla terra. 16 Non tenterete il Signore vostro Dio come lo tentaste a Massa. 17 Osserverete diligentemente i comandi del Signore vostro Dio, le istruzioni e le leggi che vi ha date. 18 Farai ciò che è giusto e buono agli occhi del Signore, perché tu sia felice ed entri in possesso della fertile terra che il Signore giurò ai tuoi padri di darti, 19 dopo che egli avrà scacciati tutti i tuoi nemici davanti a te, come il Signore ha promesso.

Deuteronomio 6, 10-19

Si nega l'individuo, i suoi diritti fin dalla prima infanzia per renderlo un soggetto di credenza e di fede mediante la violenza fatta dall'ambiente genitoriale e dall'ambiente sociale poi. Da questa violenza si viene difesi dall'articolo 10 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea.

Come dalla violenza di tipo nazista di Platone.

Scrive Platone:

"Pertanto, man mano che i figli vengono alla luce, troveranno ad accoglierli delle commissioni di magistrati a ciò preposte, le quali possono essere formate da soli uomini, o da sole donne, o anche possono essere miste, in quanto le cariche dello Stato sono comuni agli uomini e alle donne".
"D'accordo".
"E queste commissioni, a mio parere, presi in consegna i figli dei migliori, dovrebbero portarli in asili ubicati in parti isolate della Città dove abitano speciali nutrici. Invece, i figli della parte peggiore, o anche quelli della parte migliore fisicamente malformati, per ragioni di convenienza, verranno nascosti in un luogo inaccessibile e sconosciuto".
"Non c'è scelta - convenne -, se si vuole conservare pura la razza dei Custodi".
"Dunque, i magistrati incaricati del loro nutrimento avranno cura di condurre le madri in periodo di allattamento in quell'asilo, mettendo però in atto tutti gli artifizi possibili perché nessuna di esse sia in grado di riconoscere il proprio figlio e avendo altresì cura di procurare delle altre madri, quando queste non avessero sufficiente latte. Fra i compiti di questi magistrati ci sarà pure quello di controllare che il periodo di allattamento non si protragga troppo e di assegnare alle nutrici e alle bambinaie il compito di curare i piccoli di notte e in ogni altra circostanza". E quello, di rimando: "Certo che tu concedi un trattamento di favore alle donne dei Custodi in maternità?".
"Ho i miei buoni motivi - ribattei -. Ma passiamo al secondo punto, come avevamo predisposto. Avevamo detto! che i figli dovevano essere generati da chi era nel pieno del vigore fisico".

Platone, Tutti gli scritti, Repubblica, editore Bompiani, 2014, Pag. 1194

Platone nega il diritto degli individui di costruire la propria libertà di coscienza, di pensiero e di religione perché tutto deve essere finalizzato allo Stato. Tutte le persone devono essere violentate nella loro struttura psico-emotiva affinché siano funzionali al dispotismo del loro dominatore.

I vangeli cristiani impongono sottomissione all'uomo spacciando farneticazioni per verità.

Scrive Giovanni mettendo in bocca al suo fantomatico Gesù:

31 Gesù allora disse a quei Giudei che avevano creduto in lui: "Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; 32 conoscerete la verità e la verità vi farà liberi". 33 Gli risposero: "Noi siamo discendenza di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come puoi tu dire: Diventerete liberi?". 34 Gesù rispose: "In verità, in verità vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato.

Vangelo di Giovanni 8, 31-34

L'articolo 10 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea non permette a nessuna "verità" millantata di sottomettere l'uomo ad essa. Protegge i cittadini proprio dai millantatori di verità, come Paolo di Tarso e la sua ideologia assolutista di legittimazione del dominio schiavista.

Dice Paolo di Tarso:

"Ecco, io vi svelo un mistero: noi non morremo tutti, ma tutti saremo trasformati, in un attimo, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba. Squillerà, infatti la tromba e i morti risorgeranno incorruttibili e noi saremo trasformati. Perché è necessario che questo corpo corruttibile si rivesta d'incorruzione e che il nostro corpo mortale si rivesta di immortalità. Quando questo corpo corruttibile avrà rivestito l'incorruzione e questo corpo mortale avrà rivestito l'immortalità, allora avrà compimento la parola che fu scritta: "La morte è stata assorbita nella vittoria. O morte, dov'è la tua vittoria? O morte, dov'è il tuo pungiglione?". Il pungiglione della morte è il peccato, e la forza del peccato è la legge. Ma sia ringraziato Iddio, che ci dà la vittoria mediante il Signor nostro Gesù Cristo!"

I Corinti 15, 53-57

"Ecco perciò che cosa vi annunziamo sulla parola del Signore: noi, i viventi, i superstiti, alla venuta del Signore, non saremmo separati dai nostri defunti. Poiché il Signore stesso, al segnale dato alla voce dell'Arcangelo e alla tromba di Dio, scenderà dal cielo, e prima risorgeranno i morti in Cristo; poi noi, i viventi, i superstiti, assieme ad essi saremo rapiti sulle nubi in cielo verso il Signore. Così saremo sempre con il Signore."

I Tessalonicesi 4, 15-17

"Schiavi, obbedite in ogni cosa ai vostri padroni secondo la carne, non solo quando vi vedono, come per piacere agli uomini, ma con sincerità di cuore, per timore del signore. tutto quello che fate, fatelo di cuore, come per il signore e non per gli uomini, sapendo che riceverete in ricompensa l'eredità dalle mani stesse di dio. E' a cristo signore che voi servite. Chiunque, invece, commette ingiustizia, commetterà secondo l'ingiustizia commessa: non vi sarà accettazione di persone."

Paolo di Tarso, lettera ai Colossesi 3, 22-25

"Servi siate sottomessi con ogni rispetto ai vostri padroni, non solo a quelli che sono buoni o ragionevoli, ma anche a quelli di carattere intrattabile. poiché piace a Dio che si sopportino afflizioni per riguardo verso di lui, quando si soffre ingiustamente. infatti che gloria vi è nel sopportare di essere battuti, quando si ha mancato? Ma se voi, pur avendo agito rettamente, sopportate sofferenze, questo è gradito davanti a dio. Anzi è appunto a questo che voi siete stati chiamati, perché Cristo pure ha sofferto per voi [e chi glielo ha chiesto? pago i servizi che richiedo, non quelli imposti con la violenza! Nota del redattore], lasciandovi un esempio affinché ne seguiate le orme."

I Pietro 2, 18-21

Da questo assolutismo, contro gli individui che per 2000 anni ha seminato il terrore fra i popoli costringendo gli individui a sottomettersi alla violenza di un criminale che si vanta di aver macellato i cittadini di Sodoma e Gomorra per il proprio divertimento, come i dittatori, in nome del Dio cristiano, si sono sempre vantati di macellare chi non si mette in ginocchio davanti a loro, la Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea vuole proteggere i cittadini.

Le forze assolutiste che stanno tentando di disarticolare l'articolo 10 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea, stanno praticando una violenza criminale contro i singoli cittadini che, smarriti, non hanno nessuna difesa davanti a tali prepotenze.

Il terrorismo del crocifisso vorrebbe cancellare anche questo articolo per sentirsi giuridicamente libero di stuprare i cittadini in Europa. Eppure, questo articolo è ancora una barriera contro la violenza Istituzionale e nessun Partito Politico ne ha fatto proprio il principio per difendere i cittadini dal pederasta in croce e dal macellaio di Sodoma e Gomorra. Come se lo stupro dei bambini e il genocidio siano dei diritti insindacabili di ogni dittatore.

 

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19 marzo 2025

Gesù aveva un idolo ed era il denaro, la ricchezza
e aveva come ideale la costruzione della povertà negli uomini

Una ricchezza che accumulava invitando le persone a rinunciare alla loro ricchezza, a dare a lui i beni che poi li avrebbe distribuiti ai poveri.

In tutti i vangeli sappiamo che Gesù non ha mai lavorato e non ha mai distribuito nulla, del suo lavoro, ai poveri.

Che Gesù accumulasse ricchezza allo stesso modo delle chiese cristiane di oggi, non c'è dubbio.

L'episodio chiarificatore è quello del "giovane ricco" che riprendo dal vangelo di Matteo.

Nell'episodio, Gesù si rattrista perché quel giovane non vuole privarsi delle ricchezze, diventare povero e seguire Gesù. E così Gesù se ne verrebbe fuori con la famosa frase:

"In verità vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli"

E poi:

"Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei cieli".

Questo spaventa gli apostoli che stanno accumulando ricchezze e dicono a Gesù:

"Chi si potrà dunque salvare?".

In sostanza dicono: "Noi che accumuliamo ricchezze inducendo le persone a diventare povere e a darci i loro beni, come possiamo entrare nel regno dei cieli?"

E Gesù, in sostanza, risponde: "Voi continuate ad accumulare ricchezze perché: "Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile".

Cioè Dio può farvi entrare nel regno dei cieli anche se voi accumulate ricchezze senza darle ai poveri.

Riporto dal Vangelo di Matteo:

Ed ecco un tale gli si avvicinò e gli disse: "Maestro, che cosa devo fare di buono per ottenere la vita eterna?". Egli rispose: "Perché mi interroghi su ciò che è buono? Uno solo è buono. Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti". Ed egli chiese: "Quali?". Gesù rispose: "Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, onora il padre e la madre, ama il prossimo tuo come te stesso". Il giovane gli disse: "Ho sempre osservato tutte queste cose; che mi manca ancora?". Gli disse Gesù: "Se vuoi essere perfetto, va', vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi". Udito questo, il giovane se ne andò triste; poiché aveva molte ricchezze. Gesù allora disse ai suoi discepoli: "In verità vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei cieli". A queste parole i discepoli rimasero costernati e chiesero: "Chi si potrà dunque salvare?". E Gesù, fissando su di loro lo sguardo, disse: "Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile".

Vangelo di Matteo 19, 16-26

I vangeli descrivono l'arte dell'inganno e, in effetti, abbiamo un Bergoglio, a capo della maggiore finanza mondiale che dice alle persone di non desiderare il denaro e il benessere che il denaro concede loro.

Partendo da questa indicazione teologica, i cristiani si sentono legittimati a togliere le "ricchezze" ai poveri per darle ai ricchi cristiani che, in questo modo, possono ricattare i poveri.

La parabola di Matteo che ho riportato non fa altro che reiterare il medesimo principio teologico incontrato nelle parabole dei talenti o delle mine. "Dare a chi già ha e togliere il poco di chi ha conservato". Accumulare ricchezze costruendo la miseria sociale. E' un principio sovranista che oggi come oggi si esprime molto bene nel genocidio di chi vive in difficoltà (Palestinesi, Yemeniti, ecc.) per la gloria di ebrei e cristiani.

 

19 marzo 2025

Riflessione sulla relazione fra Stregoneria e medicina

La Stregoneria non tratta le malattie allo stesso modo della medicina e, al contempo, la Stregoneria non si mette in concorrenza con la medicina. La medicina, come noi la conosciamo, si è adattata ad un contesto sociale monoteista e si organizza per esercitare il proprio potere di guarigione in un contesto sociale monoteista.

Si è coscienti che la medicina attuale ha radici nella medicina che l'ha preceduta e nella medicina sviluppatasi rimuovendo le idee assolutistiche cristiane e che, probabilmente, esistono sistemi medici alternativi a quelli attuali.

Pur tuttavia fra la lotta di potere delle case farmaceutiche e la necessità di preservare la salute, la medicina ufficiale si è specializzata attraverso l'attività di decine di milioni di uomini che hanno impegnato la loro intelligenza e il loro tempo. Solo gli sciocchi disprezzano tale lavoro proponendo "medicine alternative".

Questo non significa che erbe e altre pratiche mediche non funzionano, significa che tali pratiche sono limitate e circoscritte ed è sbagliato porre aspettative su tali pratiche diverse dai loro limiti.

In particolare è facile applicare metodi di medicina alternativa ad un ventenne o ad un trentenne. I corpi giovani reagiscono e spesso, la presenza di forme dolorose non è espressione di malattie gravissime. Una slogatura ad un piede giovane può essere "curata" con metodi erboristici, ma le ossa che si rompono per una grave osteoporosi, non possono essere curate come medicina alternativa. E nemmeno attacchi virale o gravi infezioni batteriche ai polmoni.

Esistono tuttavia delle pratiche di vita; dei comportamenti; delle scelte; che ci permettono di vivere una vita sana. Per vita sana non intendo quella che intende la medicina ufficiale, tipo non fumare, non bere, non usare droghe ecc. Intendo l'altro aspetto, vivere una vita in continua espansione nel mondo in cui siamo nati. Una vita di crescita, di partecipazione, di coinvolgimento emotivo continuo della struttura psico-emotiva capace di coinvolgerci facendo diventare interessante anche l'aspetto più banale della nostra esistenza.

Comunque moriremo! Come moriremo sarà frutto delle nostre scelte! In questo interviene la Stregoneria, il resto è truffa di truffatori che vendono miracoli: come il pederasta in croce!

 

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18 marzo 2025

The Federazione Pagana creator of the Pagan Religion

The Pagan Religion, of which the Federazione Pagana is an organizer, was born as a human need inside the continuity of that philosophical and social process that begun in the Italian Renaissance and led to Libertinism, Enlightenment, Materialism and Romanticism. This social and philosophic movement experienced the contradiction between the need of a new social system of thought and people's education that bore the psychological and emotional mark of creationism.

On one side, societies urged to open towards the future; on the other side, people feeling this need were trapped into the creationist truth that prevented them to think to the world as changing. People educated to the truth that stops their becoming and transformations in front of the creator god suddenly discovered that life is a continuous change and that this continuous change doesn't obey to any moral and to any truth imposed by a creator god.

When people began to leave the moral of submission imposed by the creator god, they at first turned themselves into many "almighty gods", ruining life because they weren't able to think the world in other ways than the creator god's one. Freud discovered the unconscious and people's conformation to infant shock, but the education continued to subject children to the creator god, devastating their unconscious and turning them into inadequate citizens.

Darwin introduced the idea of change and growth, both of Nature and of individuals, but children were forced to consider themselves created by the owner-god in his own image and as separated from and superior to the world their owner created. Lorenz showed people the intelligence of animals and plants; nevertheless, children were forced to think of themselves as created by the owner-god in his own image and not as part of the intelligence of the world in which they lived with all other living species. For this reasons, the 20th century was the century of ideological totalitarianisms.

These totalitarianism were an expression of people's need to open towards a future: they could only imagine that future by identifying themselves with a religious person. The main issue was the religion, and the way people considered life, the Gods and their own "living in the world". Like in Ancient Religions the Gods took part to life and changed with it, so the Pagan Religion, renewing the Ancient Religions, opens a different future to people.

In the Pagan Religion there isn't a truth to believe in, but a life to live. There isn't a moral to follow and obey, but there are relations of people willing to construct a future for society and for the Gods. There are no Gods hidden in the sky, but Gods living among people and assisted by people in their path of eternity, that is the same for Human Beings and Beings of Nature, too, beyond the species they belong to.

This implies not only a different religion, that is the Pagan Religion, but a different sociology, a different way to set laws, a different way to live in society, a different way to look at life and universe. There aren't people created by an almighty owner-god, but people constructing the Universal Consciousness together with every subject in the universe.

There are no children to subdue to a truth, but children who must be given the instruments they need to face their future. In other words: there are no more slaves, but CITIZENS.

 

18 marzo 2025

La Federazione Pagana artefice della Religione Pagana

La Religione Pagana, di cui la Federazione Pagana è l'organizzatrice, nasce come esigenza umana nella continuità di quel processo filosofico e sociale che, iniziato nel Rinascimento Italiano ha portato alla nascita del libertinismo, dell'illuminismo, del materialismo, del romanticismo. Questo movimento sociale e filosofico viveva la contraddizione fra esigenze della fondazione di un nuovo pensiero sociale e gli uomini che erano educati emotivamente e psicologicamente in termini creazionisti.

Da un lato le società premevano per aprirsi al futuro, dall'altro lato, gli uomini che vivevano questa necessità, erano imprigionati nella verità creazionista che impediva loro di pensare il mondo in termini di trasformazione. Educati alla verità che davanti al dio creatore blocca il loro divenire e le loro trasformazioni, scoprivano che la vita è una trasformazione continua. Un continuo divenire che non obbediva a nessuna morale e a nessuna verità imposta da un dio creatore.

Quando gli uomini uscirono dalla morale di sottomissione imposta dal dio creatore, si trasformarono a loro volta in altrettanti "dio onnipotente" devastando la vita perché: non erano in grado di pensare emozionalmente il mondo in nessun altro modo che non fosse quello del dio creatore. Freud scopriva l'inconscio e gli adattamenti delle persone ai traumi infantili, ma l'educazione continuò ad essere quella che sottometteva i bambini al dio creatore devastando il loro inconscio e rendendoli cittadini inadeguati.

Darwin introdusse il concetto di trasformazione e crescita, sia della Natura che dei singoli individui, eppure si continuò ad imporre ai bambini di pensarsi creati ad immagine e somiglianza del dio padrone in quanto creatore e individui diversi, separati e superiori al mondo creato dal loro padrone. Lorenz aprì gli occhi agli uomini sull'intelligenza degli animali e del mondo vegetale; eppure i bambini venivano costretti a pensarsi creati ad immagine e somiglianza di un dio padrone in quanto creatore e non partecipi all'intelligenza del mondo in cui vivevano con tutte le specie della vita. Per questo motivo il ventesimo secolo fu il secolo dei totalitarismi ideologici.

Quei totalitarismi furono espressione dell'esigenza degli uomini di aprirsi ad un futuro e un futuro che potevano immaginare soltanto con l'identificazione con l'onnipotenza del dio padrone in quanto creatore dell'universo. Non erano le scoperte scientifiche a mancare il loro obbiettivo, ma l'educazione dell'uomo nel suo essere nel mondo: nel suo essere una persona religiosa. Il nocciolo era la religione e come l'uomo pensava la vita, gli Dèi e il suo "abitare il mondo". Come nelle Antiche Religioni gli Dèi partecipavano alla vita e divenivano con essa, così la Religione Pagana, riprendendo le Antiche Religioni, apre agli uomini un futuro diverso.

Non una verità alla quale credere, ma una vita da vivere. Non una morale alla quale adeguarsi ed obbedire, ma relazioni fra gli uomini volte a costruire il futuro della società e degli Dèi. Non gli Dèi nascosti nel cielo, ma gli Dèi che vivono con gli uomini e vengono dagli uomini assistiti nel loro cammino di eternità in quanto il cammino di eternità è il cammino degli uomini stessi e di tutti gli Esseri della Natura qualunque ne sia la specie.

Questo non comporta solo una diversa religione, la Religione Pagana, ma una diversa sociologia, un diverso modo di fare le leggi, un diverso modo di vivere la società, un diverso modo di guardare alla vita e all'universo. Non l'uomo creato da un dio padrone onnipotente, ma l'uomo che con ogni soggetto dell'universo costruisce la Coscienza Universale.

Non bambini da sottomettere ad una verità, ma bambini a cui è necessario fornire mezzi adeguati per affrontare il loro futuro. In altre parole: non più schiavi, ma CITTADINI.

 

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17 marzo 2025

La contraddizione in Lao Tse

Sgomento è lo sguardo di Lao Tse quando si proietta su un infinito che immagina e che non è in grado di descrivere.

Come si può descrivere il venir in essere del presente mediante le infinte articolazioni delle contraddizioni che sono oggetto in sé stesse e non sono riferibili a materia o a forme che si muovono nel presente?

La contraddizione è un oggetto in sé, vuota di forme, di contenuti e dimensioni.

La contraddizione è una delle infinite contraddizioni che un soggetto isola per sé stesso, ma come il soggetto isola una contraddizione per sé stesso nella sa coscienza, il su corpo subisce l'azione di infinite contraddizioni anche se quelle contraddizioni sono escluse dalla sua coscienza.

La contraddizione si presenta sempre senza mai esaurirsi e quando un individuo ne supera una, almeno mille sono in agguato per coinvolgere ogni soggetto che abita il mondo.

Scrive Lao Tse:

Wu Yuan (senza origine)

il tao è voto e nell'azione inesausto
non si riempie se l'adopri
com'è profondo
sembra l'avo di tutte le cose
smussa le -proprie asprezze
risolve i suoi grovigli
modera il suo splendore
s'adegua alla sua polvere
com'è fondo, eppur sembra onnipresente
non so di chi sia figlio
sembra anteriore a "Dio"

Tratto da: La regola celeste d Lao-Tse, Editore Sansoni, 1984, pag. 9

Di chi è figlia la contraddizione?

La contraddizione è figlia del presente, eppure, al medesimo tempo, è madre del presente.

In questa condizione è indistinguibile il suo inizio partendo dal presente e per quanto l'inizio si possa immaginare, sfugge ad ogni definizione che necessiti dell'onere della prova.

Impossibile sapere quando iniziò la catena delle contraddizioni; impossibile sapere l'insieme delle contraddizioni nelle quali stiamo vivendo.

La contraddizione definisce il mondo. Lo ha generato e trasformato. La contraddizione, alla coscienza razionale, appare priva di sostanza, vuota. Eppure, se vuoi abitare il mondo devi abitare la contraddizione; devi produrre contraddizioni; devi risolvere contraddizioni; devi essere una contraddizione nel mondo che abiti.

La contraddizione è onnipresente e non esaurisce mai la sua azione.

 

17 marzo 2025

Esopo e l'evidenza

Il mondo di Esopo non è il mondo dell'immaginazione che viene pensata dalla realtà e presentata come una "realtà" che sostituisce la realtà fattiva.

Oggi viviamo in un mondo in cui l'evidenza viene negata perché, la necessità dell'arrogante di imporre la propria supremazia sul mondo, impone al mondo di accettare le farneticazioni dell'arrogante come un oggetto reale.

Per chi osserva le cose, le cose appaiono evidenti. Per chi vive in un mondo virtuale, le cose non sono ciò che sono, ma sono ciò che lui vuole che queste siano.

E' la malattia psichiatrica che si è spostata dal letto dell'analista alla società diffondendosi come un cancro. Un cancro al quale le persone non hanno strumenti per opporsi. L'ammalato non vede l'evidenza e chi sfrutta la virtualità che proietta sull'evidenza ha interesse ad alimentare le farneticazioni dandole una patente di oggettività.

La libertà di parola era la libertà di dimostrare la realtà svelandone gli aspetti più occulti in modo che le opinioni delle persone fossero funzionali a costruire il loro futuro. Ma le persone erano educate a pensare alla realtà come un oggetto imposto da Dio e dal momento che pensavano a Dio come onnipotente, hanno finito per credere in ogni fantasia perché non volevano porre dei limiti all'onnipotenza di Dio. Hanno finito per distruggere la libertà di parola in nome della libertà di inganno e di menzogna.

"Salta agli occhi di tutti!" dice la capra.

Ma non tutti hanno gli occhi per vedere quanto cade sotto i propri occhi e preferiscono immaginare una capra dal corno magico invisibile, ma presente, piuttosto che chiedersi perché alla capra manchi un corno.

Scrive Esopo:

Un capraio richiamava le capre alla stalla. Ne rimase indietro una, che stava brucando qualcosa di buono; il pastore le tirò una pietra e, con un colpo da maestro, le spezzò un corno. Poi cominciò a scongiurarla di non dir niente al padrone. "Ma anche stando zitta", rispose la capra, "come farò a nasconderglielo? Che il mio corno sia rotto, salta agli occhi di tutti".

[Esopo: La capra e il capraio, Editore BUR, 1982, 15, pag. 53]

Mi ricordano certi propagandisti politici della destra fascista italiana che all'Istituzione dell'Euro, come moneta Europea, vennero meno ai loro doveri e fecero raddoppiare i prezzi delle merci nel passaggio fra Lira ed Euro e, anziché denunciare la loro attività criminale, perché di attività criminale berlusconiana si trattava, accusarono l'Euro di aver fatto lievitare i prezzi delle merci.

Le cose possono essere evidenti a chi osserva la realtà, ma coloro che hanno proclamato nel 2021 che "covid non esiste" della realtà non importava nulla. La realtà doveva essere quella che il loro delirio di onnipotenza desiderava che fosse.

A certe persone non resta che finanziare gli studi sulla "terra piatta". In fondo, i terrapiattisti hanno "sezioni di iscritti in tutto il globo".

 

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16 marzo 2025

Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea
Articolo 9
Diritto di sposarsi e di costituire una famiglia!

Scrive l'articolo 9 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea:

Articolo II-9: Diritto di sposarsi e di costituire una famiglia

Il diritto di sposarsi e il diritto di costituire una famiglia sono garantiti secondo le leggi nazionali che ne disciplinano l'esercizio.

Che cos'è una famiglia?

E' un insieme di persone legate da vincoli affettivi. Indipendentemente da ogni condizione (compresa il sesso) che alla famiglia in passato si è voluto attribuire.

Che cos'era la famiglia in passato?

Un tempo, prima del cristianesimo, la struttura civile alla base della società; con l'avvento del cristianesimo divenne un'organizzazione finalizzata alla manipolazione mentale dei figli attraverso un rigido controllo di una gerarchia di dominio in cui il padre era Dio e la madre doveva essere pensata dai figli come una "madonne asessuata". Come "madonna asessuata" era considerata un oggetto d'uso di Dio, del marito, priva di diritti. L'angelo del focolare al cui ruolo, la struttura desiderante della donna reagiva, spingeva per sottrarsi.

La rottura dei ruoli imposti alla famiglia fu importante perché solo nella rottura dei ruoli di dominio all'interno della famiglia è possibile costruire il concetto di famiglia all'interno della struttura di diritti imposta dalla Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea.

A che cosa serviva la famiglia cristiana, sovranista e fascista?

Era una struttura funzionale all'assolutismo. A riaffermare, nei confronti dell'infanzia, il diritto del dittatore Dio di stuprare moglie e figli per la gloria del soggetto dominante.

Vale la pena di leggere la funzione della famiglia cristiana durante la dittatura fascista per riuscire a comprendere il significato sociale di questo stringato articolo che garantisce agli individui la libertà di costruire relazioni sentimentali all'interno dei diritti sanciti dalla Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea.

Per i sovranisti, i fascisti e i cristiani la famiglia è una struttura che deve seminare odio affinché produca altri fascisti, sovranisti e cristiani da usare come massa d'odio nella società.

Per far comprendere questo concetto uso un vecchio testo pubblicato nel 1943, pertanto scritto in piena epoca fascista da Toth Tihamer e dal titolo "L'educatore spirituale del giovane", edito da Libreria Emiliana Editrice Venezia da pagina 28 a pagina 33. Un capitolo dal titolo "Le virtù da inculcare nel bambino nell'educazione familiare":

Meccanismo della manipolazione mentale fascista propria della famiglia cristiana

Il timor di Dio [stuprare la struttura emotiva del bambino]

S. Giovanni Crisostomo, esorta a non ritardare l'educazione religiosa del fanciullo: "La cagione della cattiveria infantile è da cercarsi nella nostra negligenza, perchè noi non esortammo abbastanza il fanciullo al timore di Dio ed alla pietà fin dai suoi primi anni". Il proverbio dice bene: "Dalla casa paterna viene ogni benedizione" Del resto fino dal tempo di Mosè (Deut. 6, 6, 7) Iddio ordina l'ininterrotta educazione religiosa dei figli.

La madre deve vedere nel suo bimbo battezzato una creatura di Dio e sentire, quindi, di avere da Dio una missione presso il suo bambino. Dall'amore materno, che avvolge nei suoi caldi raggi il piccolo fanciullo, sboccia anche l'amore verso Dio. Sotto lo sguardo della madre devono formarsi nel bimbo i primi principi della vita dell'anima. Quando la mamma prega devotamente col suo fanciullo, nell'anima di lui si risveglia l'elevato pensiero del Padre che sta nei cieli al di sopra del padre e della madre terreni.

Il pensiero del Padre Celeste è di grande efficacia per I educazione. Per guidare la volontà del bimbo, per lungo tempo basterà dire semplicemente: "è Dio che vuole così!" oppure: "Il Buon Dio lo ha proibito!".

Badino anche i genitori, che i primi concetti religiosi del fanciullo siano sereni e gioiosi. Il nominare troppo spesso il diavolo come fattore d'educazione, (il diavolo ti porterà via!), è un errore pedagogico, che distrugge i germi dell'affetto verso Dio e che esercita sul fanciullo, per tutta la vita, un influsso opprimente.

Le impressioni religiose devono essere, dunque, care; devono unirsi agli avvenimenti lieti ed elevati della vita del fanciullo. L'esercizio di devozione del piccolo bimbo non si deve protrarre troppo a lungo.

Dobbiamo più spesso lodare il bene, che biasimare il male. Non dobbiamo sempre minacciare il cattivo col castigo di Dio, ma invece ripetere, come Egli si rallegri del bene.

La personalità dei genitori, in prima linea quella del padre, è di influsso decisivo per formare nella piccola mente del bimbo il concetto di Dio. Chi sa quanto poco astrattamente sappia pensare il fanciullo, e come realizzi tutto in forma concreta, non si meraviglierà, che i tratti del padre terreno — buoni e cattivi — vengano da lui trasmessi al concetto che si fa del Padre Celeste. Ecco il fondamento psicologico dell' influsso dei genitori religiosi! Beato il fanciullo, che ha un padre, dai cui tratti può costruire un'elevata immagine di Dio!

Non si possono leggere, senza commozione, le parole di adulti, che ricordano come la loro madre seppe radicare nei loro cuori di bimbi, una profonda religione.

Sailer dice di essere in questo grato a sua madre e di rimanerle eternamente debitore. Ogni qualvolta gli vennero in mente il suo sguardo, i suoi movimenti, il suo passo, le sue sofferenze, il suo silenzio, le sue preoccupazioni, le sue continue silenziose preghiere... ritornò in lui dalla sua giovinezza, il sentimento dell'eterna vita, della pietà; e questo sentimento non potè mai venir ucciso da nessuna idea, da nessun dubbio, da nessun esempio contrario, nè dal dolore, nè dalla paura, e nemmeno dal peccato. In lui ella vive ancora, benché da più di quarant'anni sia scomparsa dalla vita terrena.

La mancata educazione nella giovane età è, come dice Fénélon, un secondo peccato originale. Durante tutta la vita mancherà all'anima qualche cosa che essa avrebbe dovuto possedere.

Nell'età di tre o quattro anni il fanciullo ascolta volentieri i racconti di Gesù Bambino, della Sua Nascita, della Crocifissione, della Vergine Maria, dell'Angelo Custode. Come si rallegra, quando in un quadro o in una statua riconosce il piccolo Gesù! La notte di Natale, una funzione religiosa, una visita ad una chiesa sono sensazioni che lasciano profonde tracce nel suo animo.

Aristotele dice giustamente: "La buona educazione consiste in ciò che i fanciulli già in tenera età imparino ad amare e ad odiare ciò che è degno d'amore e di odio". (2 Ethic. cap. 3).

La sincerità [come strumento di controllo]

E' una delle più importanti virtù, alle quali si deve abituare per tempo il fanciullo. Essa è inerente alla natura umana; il compito dei genitori dunque non è di formarla, ma solo di conservarla. Da quale sguardo malsicuro, da quale timoroso arrossire è sempre accompagnata la prima menzogna!

I genitori intelligenti sanno benissimo, che è la paura, che dà alla verità il colpo mortale. Per ciò devono sempre essere pronti ad intervenire con incoraggiamenti ed affettuose ammonizioni a favore della verità quando la lotta tra questa e la paura s'ingaggia nell'anima del fanciullo; perchè la prima menzogna, che il fanciullo dice per paura, significa, nel suo microcosmo, una vera tragedia.

L'obbedienza [e la frusta]

La seconda virtù che si deve inculcare, anche nel fanciullo più piccolo, è l'obbedienza.

Una volta le famiglie ben ordinate si distinguevano per la severa educazione data in casa. Oggi, "nel secolo del fanciullo" i genitori si piegano sempre più alle pretese dei bambini ostinati. E' triste cosa vedere come un bimbo di tre o quattro anni, sappia, con i capricci inesauribili e la sua ostinazione, imporsi ai suoi genitori che si affrettano, accecati da un falso amore, che tutto scusa, ad accontentare i desideri del loro promettente rampollo. Tali genitori, certamente non sanno che questi piccoli esseri, dopo ogni capriccio accontentato, sono sempre più consci del loro tirannico potere. Soltanto più tardi, di fronte alla prepotenza e all'ingratitudine del bimbo diventato uomo, i genitori si pentono di non aver abituato il figlio all'obbedienza. "Puer.nisi obediat, imperai " (Quintiliano).

Educare all'obbedienza non significa usare inflessibile severità e continue punizioni. L'obbedire è cosa dura e difficile. I genitori devono dunque, con giusta e opportuna fermezza nel comandare, far comprendere al fanciullo che obbedendo ai genitori, obbedisce a Dio. Meditino i genitori sulle parole della Bibbia: "Noli subtrahere a puero disciplinam; si enim percusseris eum virgo, non monetar. Tu virgo percuties eum, et animam eius de inferno liberabis" (Prov. 23, 14, 14) [traduzione:o batterai con la verga, ma lo salverai dal soggiorno dei morti]. "Qui diligit fllitun suum, assiduat itti flagella, ut laetetur in novissimo suo" (Eccli. 30, 1) [Traduzione: Chi ama il proprio figlio usa spesso la frusta per lui, per gioire di lui alla fine]. Pianga il fanciullo nella sua infanzia per i genitori piuttosto che questi debbano piangere per lui, quando sia cresciuto. "Equus indomitus evadit durus, et filius remissus evadit praeceps" (Eccli. 30, 8) [Traduzione: Un cavallo non domato diventa caparbio, un figlio lasciato a se stesso diventa testardo.].

Il pudore [come strumento di repressione]

I genitori devono anche badare di non offendere mai nel pudore i loro figliuoli (mentre si vestono, prendono il bagno, giuocano ecc.); devono invece assecondare e rafforzare a tempo debito questa tendenza così preziosa che la natura stessa ha posto in ogni fanciullo. Il naturale pudore, curato e non offeso da cattivi esempi nell'infanzia, sarà al giovanetto l'aiuto più grande per dominare più tardi gli stimoli sensuali.

Appunto per questo, è estremamente pernicioso il voler abituare il fanciullo ad una certa indifferenza, prendendo l'abitudine alla nudità. Chi agisce così dimostra di non conoscere a fondo la natura umana. Essa ha i suoi sacri misteri, che è superfluo voler penetrare, e non è possibile mettere impunemente in chiaro innanzi agli occhi del fanciullo, come sarebbe assurdo scalzare le radici di un albero. Questo metodo d'educazione potrebbe provocare nel fanciullo inutili domande e morbose curiosità.

Del resto, anche se si riuscisse così ad educare il fanciullo ad un certo grado di indifferenza, questo successo durerebbe appena qualche anno e sparirebbe certamente al 14- o 15' anno, al sopraggiungere della pubertà. Per ciò dobbiamo far sì, che ogni madre sia una conscia sacerdotessa e custode del naturale pudore del figlio fino dalla sua più tenera età.

Occorre anche biasimare i cosiddetti balli infantili, che si potrebbero molto spesso chiamare "sepoltura di gigli".

I vescovi ungheresi così si esprimono: "Rimaniamo colpiti dalla malizia che si trova spesso nelle compagnie e nei giuochi di fanciulli di appena nove o dieci anni, specialmente di quelli abbandonati a se stessi, che hanno per educatori la strada ed i molti cattivi istinti".

Potrebbe però qualcuno obiettare che i giovani, nella normalità dei casi, non sono abbandonati a se stessi. Ma quante sono le madri esemplari, che educano veramente i loro figliuoli, che osservano le parole della Sacra scrittura: "Hai dei figli? Ammaestrali e piegali dalla fanciullezza! Hai delle figlie? Custodisci il loro corpo!" (Jes. Sir 7, 25-27). Le associazioni, i balli, i divertimenti, i doveri di società sono passati in prima linea e in luogo della madre, è la serva che educa, persona spesse volte la più corrotta di tutta la casa. I fanciulli, in certe famiglie, vedono la mamma raramente, tutt'al più sono con lei, se essa li prende con sè al caffè, ove i piccoli possono divertirsi osservando le illustrazioni dei giornali umoristici — uno peggiore dell'altro — invece che rinvigorire il corpo e l'anima all'aria fresca e pura.

Oh! sorgano le madri veramente cristiane, conscie della sublime missione che il Signore ha loro affidato e dei relativi doveri 12(1).

Liberare la società dalla famiglia gerarchico-fascista è il progetto della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea e per farlo è necessario liberare l'Europa dalla "famiglia dei doveri", dove ogni componente ha doveri di ordine gerarchico, per sostituirla con la "famiglia dei diritti" in cui ogni soggetto manifesta la sua libertà di relazioni affettive svincolate da obblighi.

E' il concetto d famiglia dell'Unione Europea che nega valore morale alla "sacra famiglia cristiana" per assumere come valore i diritti dei singoli individui per affrontare in maniera soddisfacente la propria esistenza.

Qui ad Atene noi facciamo così.
La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana; noi non siamo sospettosi l'uno dell'altro e non infastidiamo mai il nostro prossimo se al nostro prossimo piace vivere a modo suo.
Noi siamo liberi, liberi di vivere proprio come ci piace e tuttavia siamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo.

[Pericle in Tucidide]

Qui in Europa dovremmo poter fare così.

 

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15 marzo 2025

Celebrazione Equinozio di Primavera
Inno alla nascita di Zeus
Callimaco

La celebrazione dell'Equinozio di Primavera è la celebrazione della nascita, di ogni nascita in qualunque modo e in qualunque mondo si giunga alla sua luce.

In questo inno si celebra la nascita di Zeus del poeta Callimaco che verrà ricordato nella celebrazione dell'Equinozio di Primavera presso il Bosco Sacro di Jesolo.

Inno alla nascita di Zeus

In terra Parrasia ti generò Rea, dove più fitto
il monte era coperto di macchia. Perciò quel luogo
è sacro e, bisognoso di Ilizia, nessun animale
né alcuna donna vi accede, ma lo chiamano
gli Apidanei antico giaciglio del parto di Rea.
Là, quando la madre dal grembo possente ti ebbe deposto,
subito cercò un flutto d'acqua perché del parto
la sozzura nettasse e lavasse il tuo corpo.
Ma ancora non scorreva il possente Ladone né l'Erimanto,
il più lucente dei fiumi, e ancora priva d'acqua era tutta
l'Azenia: ma era destino che ben ricca d'acqua fosse detta
poi. Allora, quando Rea sciolse la cinta,
molte antiche querce sull'umido Iaone
crescevano, e molti carri il Melante portava,
e sul Carione, pur se d'acque vivace, molti
serpenti ponevano tane e a piedi il viandante
sul Crati e su Metope ciottolosa andava
assetato. Ma molta acqua era sotto i suoi piedi.
Allora, presa da angoscia, parlò Rea sovrana:
"Terra cara, sgravati anche tu: il travaglio tuo è lieve".
Disse la Dea e tenendo in alto il grande avambraccio
colpì con lo scettro il monte. Vi si aprì voragine ampia
e scaturì un grande flutto. Lì rese lucente il tuo corpo,
o Sovrano, e in fasce avvolto ti affidò a Nede, ché ti portasse
nell'antro cretese - e tu crescessi nascosto -,
a Nede, la più veneranda tra le Ninfe che assistettero al parto,
la prima per nascita, dopo Stige e Filira.
E non con vana ricompensa le ripagò il favore la Dea,
ma il flutto col nome di Nede chiamò. Questo, non lungi
dal borgo dei Cauconi detto Lepreo,
possenti si unisce a Nereo, e da esso l'acqua più antica
bevono i figli dell'orsa Licaonia.
Quando Thene lasciò portandoti a Cnosso,
padre Zeus, la Ninfa - era Thene nei pressi di Cnosso -,
allora, o dio, l'ombelico ti cadde: perciò a quella piana
di Ombelica da allora danno nome i Cidoni.
Zeus, ti presero in braccio, dei Corribanti compagne,
le Melie di Dite, e ti cullò Adrastea
in un aureo canestro, e tu suggesti la mammella feconda
della capra Amaltea e ti cibasti insieme di dolce miele.
Perché subito si mise al lavoro l'ape Panacride,
sui monti dell'Ida che son detti Panacra.
E intorno a te danzarono vivace i Cureti la "prylis"
battendo le armi, perché le orecchie di Crono il rimbombo
dello scudo udissero e non il suono dei tuoi vagiti.

[Callimaco, Inni Epigrammi Ecale trad. di Giovan Battista D'Alessio ed. BUR]

 

15 marzo 2025

Bosco Sacro di Bomarzo: la donna seminuda

Nel Bosco Sacro i Bomarzo, una figura, non lontana da Ade, è la grande scultura della donna seminuda dormiente o abbandonata.

E' una grande scultura molto bella, piuttosto appartata, che gli "studiosi" hanno trovato di difficile interpretazione.

Secondo i cristiani si tratta della rappresentazione della lascività mentre, secondo altri, di una rappresentazione di "Amore e Psiche".

Noi siamo nel cerchio di rappresentazioni legate ad Ade, a quello che i cristiani chiamano inferno.

Tutte le interpretazioni possono essere considerate di un certo valore dal momento che mancano documenti che attestano del progetto del Bosco Sacro di Bomarzo e del significato delle singole statue.

A mio avviso, il significato è diverso.

E' necessario calarsi nell'epoca culturale in cui è vissuto Francesco Orsini detto Vicino fra Padova e Venezia.

Il periodo della costruzione del Bosco Sacro di Bomarzo era il periodo della Controriforma, tuttavia, dalla costruzione del Bosco Sacro, appare evidente la simpatia, se non l'aperta adesione, al movimento dei libertini di cui Lorenzo Valla era uno degli esponenti. Sostenere che l'anima muore insieme al corpo fu un'idea fortemente eversiva per quai tempi, fatta propria anche da Pietro Pomponazzi, quasi contemporaneo a Vicino.

Erano i tempi in cui si iniziava a recuperare il pensiero di Epicuro e di Lucrezio in cui il piacere aveva la sua condizione di fondamento nella vita umana in contrapposizione al dolore imposto dal cristianesimo.

Vicino, a mio avviso, ha voluto rappresentare il piacere del corpo femminile come senso della vita proprio in contrapposizione all'idea cristiana di peccato e di dannazione.

Il corpo della donna è in disparte.

Esattamente come il piacere viene negato dalla ferocia della controriforma e dai roghi sui quali verranno bruciate le persone in tutta Europa prima e in tutti i territori colonizzati poi. Lo sterminio dei nativi nord-americani era già in atto.

La statua può essere assunta come simbolo del libertinismo. Una ribellione alla morale coercitiva del cristianesimo al quale Vicino si ribellava in una continua rievocazione del mondo mitologico del quale voleva circondarsi.

 

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14 marzo 2025

Celebrazione Equinozio di Primavera
Inno ad Atena
Omero

La celebrazione dell'Equinozio di Primavera è la celebrazione della nascita, di ogni nascita in qualunque modo e in qualunque mondo si giunga alla sua luce.

La nascita è un punto d'arrivo e un punto di partenza per una serie di trasformazioni che il soggetto vive.

Ogni trasformazione soggettiva vissuta è una nuova nascita, un punto d'arrivo e un punto di partenza per nuove e diverse trasformazioni.

Questo è il senso religioso della celebrazione dell'Equinozio di Primavera.

In questa celebrazione, uno degli eventi che vogliamo ricordare, è la nascita di Pallade Atena dalla testa di Zeus e celebrare la sua determinazione attraverso la quale affronta il mondo in cui è nata.

Nell'Inno ad Atena c'è la nascita della Dea col giavellotto in mano che minaccia Zeus stesso: non solo l'essenza stessa dell'Olimpo, ma la ragione fondamentale della sua nascita. Una minaccia che non è finalizzata alla sopraffazione, ma alla riaffermazione di sé stessi: non è forse un'azione che dovremmo SEMPRE tener presente come Pagani?

L'Inno ad Atena
di Omero

Comincerò a cantare Pallade Atena, la gloriosa dea
dagli occhi splendenti, ingegnosa, dal cuore inflessibile,
vergine casta, intrepida signora dell'acropoli,>
Tritogenia; il saggio Zeus la generò da solo,
dal suo capo venerabile, rivestita già delle armi di guerra
dorate e lucenti. Tutti gli immortali si stupirono
a questa vista: essa balzò fuori rapidamente
dal capo immortale, agitando un giavellotto acuto
davanti a Zeus Egioco. Il vasto Olimpo sussultò
cupamente sotto l'urto della dea dagli occhi splendenti,
la terra emise un grido terribile, il mare si sconvolse,
gonfiandosi con flutti spumanti. Poi d'improvviso le onde
si fermarono, il luminoso figlio di Iperione arrestò
lungamente i veloci cavalli, fino a quando la vergine
Pallade Atena ebbe tolto dalle spalle immortali
le armi divine: né gioì il saggio Zeus.
Così ti saluto, figlia di Zeus Egioco:
io canterò te e anche un'altra canzone:
la canzone della mia vita!

 

[Inni Omerici a cura di Giuseppe Zanetto ed. Bur]

 

14 marzo 2025

Contraddizione e relazione a fondamento della vita

Tutto il sistema della vita, come sostiene la Religione Pagana, si modifica, si articola, diviene e si trasforma per "adattamento soggettivo alle variabili oggettive" che i singoli soggetti incontrano vivendo.

Padre Ares è la contraddizione che si risolve mediante l'interazione o la distruzione dei contendenti capace di produrre una soluzione per la quale i soggetti, che partecipano alla contraddizione, non sono più gli stessi soggetti che sono entrati in contatto prima del dispiegarsi della contraddizione. Padre Ares, e in questo caso ha lo stesso valore del Marte dei popoli italici, trasforma ogni soggetto che entra in relazione.

Ciò che sorge è il nuovo. Quando questo principio lo applichiamo alla vita, allora siamo davanti a quel processo di divenire della natura che chiamiamo: diversificazione delle specie.

Questo processo iniziò quando le condizioni del pianeta lo consentirono. Quando Padre Zeus vinse la sua Titanomachia con Padre Crono e distinse il mondo razionale ricavandolo dal mondo del tempo. Pur tuttavia, ogni vita nata nel mondo razionale, nella Natura, che costruisce sé stessa, non può prescindere dal tempo inteso come mutamento e trasformazione. Un mutamento e una trasformazione che vede nell'azione di Padre Ares l'interazione di forme di vita, apparentemente diverse, che formano delle nuove specie.

Anche se sappiamo che i batteri sono il fondamento di ogni vivente e i virus una potenza modificatrice dei viventi, tuttavia non finiamo mai di stupirci quando la scienza può ipotizzare o dimostrare gli effetti dell'incontro degli Dèi che manipolano il presente per costruire un futuro.

In questo caso è la trasformazione soggettiva di un vivente, un'alga, all'interno di una contraddizione che Padre Ares ha risolto fra un'alga e un cianobatterio. Un grande combattimento. Una vera e propria battaglia epica dalla quale sono emersi tutti gli alberi e ogni filo d'erba che noi vediamo ogni volta che ci guardiamo intorno.

Riporto la notizia:

Piante impararono da batteri fotosintesi
Studio su Science della Rutgers University

17 febbraio 2012

(ANSA) - MILANO, 17 FEB - La prima pianta comparsa sulla Terra quasi un miliardo di anni fa ha 'imparato' a fare la fotosintesi da un batterio. A ricostruire come uno studio della Rutgers University pubblicato su Science. Dalla ricerca emerge che le piante moderne discendono da un'unica antenata, un'alga che un miliardo di anni fa avrebbe vissuto in simbiosi con un batterio capace di fare fotosintesi, chiamato cianobatterio. Il 'coinquilino' le avrebbe donato l'organello cellulare fondamentale per la fotosintesi.

Tratto da: www.ansa.it 2012/02/17/

Nel mondo razionale, nel mondo della Natura di Zeus, la grandezza di una guerra, il cui termine corretto sarebbe "contraddizione", al di là delle armi usate per risolverla, è tanto più epica e grandiosa, quanto maggiori e più duraturi sono gli effetti da essa prodotti.

Il rapporto simbiotico o qualunque altro rapporto, anche quando viene definito dalla scienza "parassitario", è sempre una relazione dalla quale scaturisce un divenire. Non può scaturire nessun divenire senza una relazione. Padre Ares è una delle tre forze che Madre Natura, Madre Era, ha messo a fondamento di sé stessa per costruire un grande futuro: una grande Natura.

Questo ci dice che per costruire il futuro, ogni futuro, sia sociale che quello della specie o il nostro personale, è necessario costruire delle relazioni. Fra noi e gli altri, fra noi e il mondo, fra noi e la Natura, fra noi e la società in cui viviamo. Senza la costruzione delle relazioni, gli Dèi non possono manifestarsi e noi non possiamo modificare il nostro presente.

Ora noi guardiamo i Boschi Sacri, le foreste, l'erba del prato, le paludi e i boschi di montagna: tutto questo, secondo questa ricerca, è frutto di quella relazione fra un'alga e un cianobatterio.

Quando si costruisce una relazione, ciò che si manifesta durante la relazione è "un DIO". Quando si costruisce una relazione, la relazione stessa, il DIO che si manifesta, ha chiamato alla relazione le diverse parti e poi: nulla sarà più come prima.

 

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13 marzo 2025

Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea
Articolo 8
Protezione dei dati di carattere personale

L'articolo 8 della Carta dei diritti Fondamentali dell'Unione Europea, espressione delle migliori intenzioni per la protezione dei cittadini delle aggressioni da parte delle Istituzioni, è diventato un'arma per proteggere i delinquenti, i truffatori, i ladri, gli assassini che agendo all'interno delle Istituzioni intendono occultare e secretare la loro attività criminale.

Con questo articolo, al cittadino viene sottratto il controllo della realtà nella quale vive e si favoriscono truffe e aggressioni nei confronti del singolo cittadino in nome dell'assolutismo al quale si pretende di sottomettere il cittadino.

Il corrotto della pubblica amministrazione chiede che non si sveli la sua attività. Il cittadino che cerca la verità delle cose viene aggredito perché la verità che percepisce della realtà non può essere documentata in quanto coperta dalla "protezione dei dati personali". Lo stesso sovranista Ministro della Giustizia Nordio, un ex PM che ha devastato la società civile per i propri interessi personali (vedi l'inchiesta pretestuosa e propagandista sui finanziamenti del PCI per combattere i PM di "mani pulite"), ha elaborato un disegno di legge per impedire ai giornalisti di dimostrare, mediante citazione di atti giudiziari, le attività criminali in corso che le Istituzioni vogliono coprire per attività di eversione dell'ordine democratico.

Per contro, i dati personali dei singoli cittadini vengono commerciati e venduti. I cittadini si trovano ad essere soggetti aggrediti da criminali. I cittadini sono costretti ad una propaganda martellante a cui non sono in grado di sottrarsi e vengono derisi dalla Polizia che ha "altro da pensare".

Scrive l'articolo 8 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea

Articolo II-8: Protezione dei dati di carattere personale

1. Ogni individuo ha diritto alla protezione dei dati di carattere personale che lo riguardano.

2. Tali dati devono essere trattati secondo il principio di lealtà, per finalità determinate e in base al consenso della persona interessata o a un altro fondamento legittimo previsto dalla legge.
Ogni individuo ha il diritto di accedere ai dati raccolti che lo riguardano e di ottenerne la rettifica.

3. Il rispetto di tali regole è soggetto al controllo di un'autorità indipendente.

Provi un cittadino qualunque ad andare dalla Polizia di Stato o anche da Istituzioni pubbliche e chiedere di rendergli disponibili i suoi dati personali e quanto lo riguarda raccolto dai poliziotti. Quando gli va bene sarà deriso in nome di quell'assolutismo che la Polizia di Stato impone mediante il crocifisso: "come ti permetti tu di chiedere a Dio che cosa sta facendo su di te!".

Per contro, un cittadino non può raccogliere dati sull'attività della Polizia perché il poliziotto pretende di rendere riservata e segreta la sua attività: soprattutto quando tortura i cittadini!

Si è verificato, verificato personalmente con l'Istituzione AGCOM, che non esiste un'autorità indipendente, ma tutte sono legate a strutture la cui attività è più o meno riconducibile a reiterazioni di comportamenti mafiose che proteggono interessi di parte aggredendo e violentando i cittadini mediante azioni legali nell'apparenza (sanno usare le loro armi) e criminali nella sostanza e nei fini.

Il giudizio che nasce a questo punto deve essere precisato.

Non è la norma della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea da cambiare, ma è necessario fermare l'attività sovranista, fascista e assolutista che pretende di usare le norme della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea per destabilizzare l'Unione Europea.

Gli assolutisti e i sovranisti hanno messo in atto una campagna d'odio nei confronti dell'Unione Europea in nome del Macellaio di Sodoma e Gomorra e del pederasta di Nazareth. Non troverete un sovranista che non sventoli il crocifisso, come la Democrazia Cristiana.

Se noi dimentichiamo che l'odio nasce dall'uso soggettivo e mafioso del principio e non dal principio in sé, finiamo per distruggere il principio e permettere all'odio del sovranismo di legittimarsi. La sua attività non è più solo come attività eversiva, favorita dal menefreghismo della magistratura, ma anche come l'imposizione di nuovi e diversi principi che sottraggono le Istituzioni ai loro doveri e impongono obblighi di obbedienza e sottomissione ai cittadini.

Come sta avvenendo con Trump negli USA.

 

13 marzo 2025

Rampini: ignoranza esistenziale che si nutre di provocazione?

Ho letto solo il titolo, un titolo che merita una risposta perché il titolo stesso è offensivo e ingiurioso per tutti coloro che hanno sempre avuto a cuore la società civile, le libertà sociali e spesso hanno pagato alti prezzi per esse.

Si chiede Rampini: "Dov'è la sinistra USA? La latitanza dei democratici!"

La domanda suona come "Dove sono quegli imbecilli che si facevano spaccare la testa a manganellate per permettere a noi di discutere di diritti civili?"

Che una sinistra USA ci si o non ci sia, non ha nessuna importanza. In questo momento non è compito della "sinistra democratica" difendere i diritti civili dei cittadini a cui vengono violati. E' compito di quei cittadini, a cui vengono violati i diritti civili, difendere i propri diritti. E costoro sono soli davanti alle violazioni dei diritti, esattamente com'erano soli coloro che lottavano contro la violazione dei diritti civili. Coloro che difendono i diritti civili si dividono in due fazioni. Coloro che lottano per i diritti civili e pagano in prima persona e gli sciacalli che si accodano a tali lotte e ne sfruttano la spinta per carriere politiche.

L'aumento dei prezzi dato dalle uova? Si arrangino i contadini dell'America profonda che hanno votato Trump.

I poverini dell'USAID licenziati? Scendano in piazza e rivendichino i loro diritti. Si facciano spaccare la testa a manganellate una buona volta anche loro.

Chi appoggia i diritti civili, in questo momento, è "fuoco che brucia nel profondo" perché le contraddizioni conflittuali coinvolgono essenzialmente i membri di coloro che hanno votato Trump all'interno del progetto "Make America Great Again".

Ovviamente, ne soffrirà tutta la società civile. Ne soffriranno gli immigrati clandestini, come stanno soffrendo i Palestinesi che gli USA vogliono massacrare a maggior gloria del loro Dio.

Ma il mondo si trasforma e le persone hanno compreso che non si fanno lotte per conto dei miliardari.

I miliardari hanno votato Trump. Il nero, a cui la Polizia di Stato spara volentieri, non ha nessuna voglia di esporsi per conto dei miliardari USA.

Il mondo è cambiato ed è cambiata anche la mentalità delle persone: le persone lavorano per sopravvivere anche quando i miliardari e i benestanti come Rampini auspicano che bombe cadano sulla loro testa.

Miserabili che si pensano al di fuori della società civile, dei suoi problemi e poi piangono e supplicano coloro che hanno offeso e svilito con le loro ipotesi assolutiste mascherate da equilibrismo compiacente, di difendere quei diritti che loro stessi hanno contribuito a distruggere. Rampini ha sempre avuto un forte ruolo ideologico nella "guerra" USA-Cina per combattere le condizioni di vita delle persone.

Vedere i benestanti USA aggrediti da coloro che hanno votato per rendere "Make America Great Again" fornisce un certo piacere di rivincita. E gli altri, coloro che lavoravano e lavorano per difendere i propri diritti, ora difendono sé stessi e la loro sopravvivenza davanti ad un orrore assolutista che solo l'esercito USA e il sistema giudiziario, qualora abbia un po' di indipendenza e di onore democratico, può fermare.

 

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12 marzo 2025

Riflessione sul termine "volontà"

Il termine Volontà, è uno dei termini più ambigui della filosofia e della psicologia. Viene usato come sinonimo di "potere" inteso come possesso o come capacità di imporre sé stessi. In Schopenhauer il termine, usato come "volontà di potenza", preso dal buddhismo, è inteso come volontà di auto annientamento della propria volontà di vivere e di partecipare alla vita, come nella tradizione buddhista.

La difficoltà dell'uso del significato del termine "Volontà" deriva dal fatto che la "volontà" è una manifestazione della struttura emotiva pulsionale dell'individuo che si manifesta al di fuori della razionalità o della descrizione del mondo con cui l'individuo identifica la sua ragione.

La "volontà" è una caratteristica della struttura psico-emotiva dell'individuo e non ha termini sufficienti per essere descritta nella ragione.

La ragione si impossessa di alcuni elementi che identifica nella volontà dell'individuo, se ne appropria, e descrive il proprio potere assoluto sull'individuo. E' la ragione che mette in atto una strategia di guerra contro le emozioni dell'individuo trasformando la "volontà d'esistenza" dell'individuo, che lo ha portato a percorrere le tappe della sua esistenza in "Volontà di possesso o volontà di potenza" come attività attraverso la quale la ragione si impossessa prima della vita dell'individuo e poi, attraverso l'individuo, del dominio della società (o di parte di essa).

Infatti, mentre nella Religione Pagana l'individuo si riprende il controllo della sua "Volontà d'esistenza" limitando l'assolutezza della ragione e, attraverso questo, impedendo alla ragione di vivere mediante il possesso di individui sottomessi, nel monoteismo, cristianesimo, ebraismo, islam e buddismo, l'uomo si sottomette alla volontà di possesso del suo Dio padrone o, nella specificità buddista, annienta la sua volontà di vivere e di partecipare al divenire del mondo e della vita.

 

12 marzo 2025

Osservare le azioni di Dio"

54esima biennale arte Venezia

I cittadini dovrebbero essere attenti a movimenti macro-economici della società in cui vivono. Anche quando i cittadini sono operai, muratori, braccianti o senza tetto, dovrebbero osservare i movimenti economici e finanziari perché, osservandoli, possono capire come il mondo in cui vivono si sta trasformando e mettere in atto le loro strategie adattative.

L'educazione cristiana porta le persone ad abbandonarsi a forme di provvidenza che nella vita quotidiana si trasformano in forme di fatalismo a cui tendono a sottomettersi come se queste fossero una manifestazione della volontà di Dio.

E' indubbio che non si può conoscere ogni cosa del mondo in cui viviamo e l'imprevedibile è sempre pronto a coglierci all'improvviso, ma la conoscenza limita l'aggressione dell'imprevedibile e delle sue azioni più pesanti.

Trovarsi all'improvviso senza lavoro perché licenziati, non è un'azione divina. E' la conclusione di un processo di trasformazione iniziato molto prima e del quale non si è voluto o potuto cogliere i segnali del suo venir in essere. Un processo che può avere sia radici economiche che radici psicologiche espresse da chi detiene il potere.

Essere costretti a chiudere l'azienda per un possibile fallimento, non è una cosa improvvisa. Tutto è venuto maturando attraverso segnali che non si è potuto o voluto cogliere.

Il senza tetto che si trova aggredito per strada da una banda di squadristi, detti bulli, non è una cosa improvvisa. La condizione è venuta maturando attraverso segnali che non si è voluto o potuto cogliere.

Il lavoratore che coglie i segnali di un possibile licenziamento, si cerca un altro lavoro, cerca contatti e opportunità di lavoro prima che la situazione macro-economica produca le condizioni del suo possibile licenziamento.

L'azienda che coglie i segnali di un possibile fallimento mette in atto azioni di diversificazione della propria attività o la ricerca di nuovi e diversi mercati prima che la situazione macro-economica la travolga.

Il senza tetto che coglie i segnali di una situazione sociale che sta diventando sempre più aggressiva nei suoi confronti, mette in atto azioni (cambia zona, si sposta, cerca qualcos'altro, ecc.) prima che la situazione sociale lo travolga.

Chi è educato cristianamente tende a non cogliere le trasformazioni del mondo. Si identifica con Dio e pensa di essere immune ad ogni trasformazione del presente in cui vive.

Chi è educato cristianamente preferisce immaginare anziché analizzare e costruisce nella sua testa castelli di desideri in cui si immagina di regnare come un Dio. Ma quei desideri sono solo nella sua testa. Non arriverà Gesù sulle nubi con grande potenza a salvarlo dall'aver ignorato le trasformazioni del mondo. Non arriverà il quinto cavalleria al suono di tromba. Non "arrivano i nostri".

E' necessario diventare consapevoli che noi siamo soli sulla faccia della terra e trafitti da un raggio di sole, siamo già arrivati alla sera della nostra vita. Qualche volta siamo fortunati. Un Sancio Panza sorregge la follia di chi vive di illusioni. Ma Sancio Panza desidera la follia e spesso, aiuta il fortunato ad ignorare ancora più insistentemente la realtà in cui vive.

L'idea generale imposta dal cristianesimo è quella secondo cui "Dio guarda i pezzenti, per controllare i comportamenti dei pezzenti", mentre viene annullato l'altro aspetto secondo cui "i pezzenti osservano le azioni di Dio per agire opportunamente per i propri interessi".

Nel cristianesimo i sottoposti non devono avere soggettività, devono subire la volontà di chi li domina come devono subire la volontà di Dio senza reagire alle decisioni di chi li domina o di Dio.

Osservare i movimenti macro-economici significa osservare Dio e le sue azioni ed agire di conseguenza per proteggere i propri interessi. D'altro canto è di oggi la notizia che Dio, Trump, il generale in capo del più potente paese al mondo, spenderà qualche decina di migliaia di euro per acquistare un'automobile Tesla e aiutare il suo amico Musk nei confronti del quale i pezzenti hanno deciso di non comperare le sue automobili.

Dio guarda alle azioni dei pezzenti. E' bene che i pezzenti imparino a guardare alle azioni di Dio.

 

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11 marzo 2025

Considerazioni e implicazioni teologiche dell'evoluzione

Biennale di Venezia (Arsenale) 2011

A mio avviso le persone hanno riflettuto molto poco sulle implicazioni teologiche della nascita della vita dal brodo primordiale.

La scienza, nella sua ricerca, formula delle ipotesi, cerca prove; le prove che trova costringono la scienza a formulare altre ipotesi che la inducono a cercare prove, che la spingono a formulare altre ipotesi, ecc. ecc. Da un'ipotesi iniziale da considerazioni che induce alla ricerca di dimostrazioni, la ricerca ottiene dei risultati che spingono a formulare altre ipotesi.

Anche in caso di fallimento (come nel caso della Teoria delle Stringhe) non rappresentano un ritorno all'inizio, ma spingono alla formulazione di nuove e diverse ipotesi.

Il progresso consiste nel superamento dell'ipotesi precedente date le verifiche intervenute durante la ricerca. Ogni ipotesi è di fatto una certezza perché rappresenta un'elaborazione su verifiche che può essere superata da altre verifiche.

Consideriamo questa notizia:

Vita nata in stagni anziché in oceani
Brodo primordiale alimentato da vapore sorgenti geotermiche

(ANSA) - ROMA, 15 FEB - Anziché negli oceani, le prime forme di vita sulla Terra potrebbero essere nate in stagni generati dalla condensazione del vapore prodotto da fonti geotermiche. E' quanto sostiene la nuova teoria elaborata da un gruppo di ricercatori tedeschi, russi e statunitensi e illustrata sulla rivista dell'Accademia americana delle scienze, Pnas. L'idea di uno stagno come primo incubatore della vita sulla Terra era stata già ipotizzata dal papà della teoria evoluzionistica Charles Darwin.

Tratto da:

www.ansa.it/web scienza 2012/02/15

La ricerca scientifica segue il proprio campo e il proprio percorso, ma l'evoluzione con la diversificazione delle specie, comunque sia iniziata negli oceani o in uno stagno ristretto, che cosa implica dal punto di vista teologico?

Se io dico che tutta la vita germina da un embrione comune, per sviluppo e diversificazione, e dico che l'uomo proviene da quella germinazione per diversificazione progressiva di specie, dal punto di vista teologico non esiste differenza fra una specie e l'altra. Tutte le specie sono strategie adattative del medesimo progetto teologico. Del medesimo sostrato emotivo.

Le specie altro non sarebbero che strategie diverse attraverso le quali l'emozione si compatta e si veicola nel mondo. Non parti di un tutto (come il panteismo vorrebbe), ma diversificazione veicolata di un intento iniziale. Il Politeismo della vita.

Se dico che l'uomo è manifestazione degli Dèi, devo dire che ogni soggetto della Natura è manifestazione degli Dèi. Se affermo che l'uomo ha una possibilità di vita oltre la morte del corpo fisico, devo necessariamente affermare che ogni soggetto della Natura, sia esso animale o vegetale, ha le stesse possibilità oltre la morte del corpo fisico.

In sostanza, l'evoluzione pone un problema notevole ai creazionisti che hanno separato l'uomo dalla vita nel suo insieme.

Se la scienza dimostra (e quel tipo di dimostrazione cade sotto i sensi, al di là dello strumento che uso) che esistono legami fra le specie, la teologia può solo prendere atto che il fine che una religione attribuisce all'uomo deve essere lo stesso fine che quella religione attribuisce ad ogni Essere di ogni specie che, come quella umana, si è diversificata nel corso dell'evoluzione.

Ne segue che la creazione è una truffa; la supremazia dell'uomo sulla Natura è una truffa; la separazione dell'uomo dalla Natura è un inganno.

Tutti i sistemi religiosi monoteisti, le religioni legate alla bibbia, sono delle truffe. Inganni che, separando l'uomo dall'insieme della Natura finiscono per separare uomini da uomini alimentando il razzismo come metodo di dominio dell'uomo sull'uomo.

E' necessario riflettere perché il soggetto che viene ingannato, non sono leoni, pioppi, pino silvestre, squali, balene, galline, scarafaggi, muffe, funghi o batteri, ma solo l'uomo. Il fesso. Il fesso che pieno di arroganza si separa dal mondo e blocca la compattazione e lo sviluppo della sua struttura emotiva.

L'Essere Umano, il "coglione", che nella sua megalomania si pensava creato ad immagine e somiglianza del suo dio padrone e, al contrario, è solo un accattone dell'esistenza.

 

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10 marzo 2025

Riflessione sull'Anticristo
(capitolo 11 del Vangelo dell'Anticristo)

Per comprendere che cos'è l'anticristo è necessario, prima di tutto, liberarsi dell'idea cristiana su che cos'è il Gesù dei cristiani, il loro Cristo.

L'idea che i cristiani trasmettono è che il loro Gesù sia stata una persona che ha fatto delle azioni, dei miracoli e che ha manifestato un insieme di idee sociali funzionali allo sviluppo delle società umane.

Partendo da questo presupposto, i cristiani immaginano l'Anticristo come una persona, un Essere formalmente definibile, che fa delle azioni, dei miracoli e che manifesta delle idee sociali negative allo sviluppo delle società umane.

Detto questo, i cristiani, nel corso della storia, hanno scatenato la loro fantasia il cui unico scopo era bloccare ogni forma di dibattito sulla realtà del loro Gesù suscitando apprensione e paura di una possibile modificazione del loro presente che andasse contro il loro diritto, concesso da Dio, di sottomettere l'uomo.

Scriveva il fondamentalista cristiano Cirillo di Gerusalemme (313 d.c. - 386 d.c.)

Viene poi questo annunciato Anticristo, quando saranno stati compiuti i tempi del dominio dei Romani e per il resto saranno ormai vicini gli avvenimenti della fine del mondo. Nello stesso momento, dunque, sorgeranno dieci re dei Romani, probabilmente in luoghi diversi, regnando però nel medesimo tempo; e dopo costoro undicesimo l’Anticristo, usurpando il potere romano grazie a una malvagia arte magica. Abbatterà tre di quelli che regnavano prima di lui, avendo sotto di sé i sette rimanenti. Per i primi momenti, fingerà, come uno ragionevole e saggio, clemenza, temperanza e filantropia; poi, dopo aver ingannato i Giudei con falsi segni e prodigi prodotti da ingannevole magia quasi fosse il cristo atteso, alla fine si ascriverà ogni tipo di misfatti disumani e criminali, così da superare tutti gli empi e gli iniqui che l’avevano preceduto, sanguinario, durissimo, spietato, ingannevole con tutti, ma soprattutto maldisposto nei confronti di noi cristiani. Dopo aver osato cose di tal fatta per tre anni e sei mesi, sarà spazzato via dalla seconda venuta dal cielo nella gloria del Figlio di Dio unigenito, il Signore e Salvatore nostro Gesù, il vero Cristo, che, distruggendo l’Anticristo «con il soffio della sua bocca» (2 Ep. Thess. 2,8), lo consegnerà al fuoco della geenna.

Cirillo di Gerusalemme, Catechesi prebattesimali, in l'Anticristo, Vol II, Il figlio della perdizione, Editore Fondazione Valla, pag. 105 e 107

Cirillo di Alessandria non trova nulla di meglio che legittimare le sue affermazioni attraverso le farneticazioni di Paolo di Tarso.

Paolo di Tarso evoca quella guerra fra Gesù e Satana che, accennata nei vangeli di Giovanni, ora diventa motivo per creare paura e compattare il gregge di fallowes per dare l'assalto a società che vengono indicate come "nemiche dei cristiani.

Scriveva Paolo di Tarso nella II lettera ai Tessalonicesi:

8 Allora sarà manifestato quell'empio che il Signore distruggerà col soffio della sua bocca e annienterà all'apparire della sua venuta.
9 La venuta di quell'empio avverrà per l'azione di Satana, accompagnata da ogni sorta di portenti, di segni e di prodigi bugiardi,
10 e da ogni inganno di malvagità per quelli che periscono, perché hanno rifiutato di amare la verità per essere salvati.
11 E per questo Dio manderà loro efficacia di errore, perché credano alla menzogna,

Paolo di Tarso II lettera ai Tessalonicesi 2. 8-11 (tratto da internet)

Noi, oggi come oggi, le chiameremmo farneticazioni complottiste che alimentano la sindrome d'attesa per uscire da un terrore imposto educazionalmente e vissuto da persone incapaci di affrontare con dignità la loro quotidianità.

Questo modo di propagandare il Gesù da Parte dei cristiani aveva lo scopo, e lo ha ancora, di propagandare la natura antiumana di Gesù in nome di un assolutismo che viene definito come una "verità".

Tolto il fatto che Gesù come persona non è mai esistito, per il semplice fatto che non può essere esistito, rimane l'autoidentificazione degli evangelisti in un ipotetica figura chiamata Gesù che viene sostanziata da principi assolutistici, inumani, violenti e criminali.

Un esempio di questo è il vangelo di Giovanni 14 dove il concetto che forma la sostanza di Gesù è quello del padrone che chiede obbedienza. Un padrone assoluto, che si identifica con un altro padrone assoluto, chiamato "padre" [sinonimo di padrone], e che si manifesta nel padrone Gesù che chiede deferenza e sottomissione alla sua persona in quanto persona [come i peggiori dittatori].

Scrive il Vangelo di Giovanni 14, che io pubblico interpretandolo nel significato reale:

"Schiavi, il vostro cuore non sia turbato. Abbiate fede nel vostro padrone e anche in me. Nella casa del padrone ci sono molti posti, se così non fosse ve lo avrei detto. Io vado a preparare il posto per i miei schiavi. Quando sarò andato, voi dovete pensare che io vi sto preparando il posto e che ritornerò [con grande potenza sulle nubi mentre le stelle cadranno sulla terra] e vi prenderò con me. Del luogo dove "io" vado conoscerete la via. Tommaso dice "Padrone, non sappiamo dove vai e come possiamo conoscere la via?"
"Io sono la via (Giovanni è la via), io sono la vertà e la vita. Io domino coloro che "vengono dal padre"; se voi vi inginocchiate davanti a me, vi inginocchiate anche davanti all'altro padrone, il padre. Fin da ora conoscete il vostro padrone perché mi vedete."
Filippo chiede: "Padrone Gesù mostraci il padre tuo padrone".
Giovanni risponde attraverso Gesù: "Da tanto tempo sono con te e tu non hai conosciuto che io sono il padrone, la verità e la via che tu devi percorrere sottomettendoti a me. Come puoi dire "mostraci il padre"? Non credi che io sia il padre e il padre sono io? Se non altro credetelo perché io sono "figo".
E qui parte la sparata di Giovanni quando dice: "In menzogna, in menzogna vi dico, per poter fottervi, che chi si mette in ginocchio davanti a me compirà le stesse opere che io compio e anche di più grandi. Dovete credere che io sono il padrone che è nel padrone e il padrone è in me e qualunque cosa chiedete, andando a mano armata in banca a nome mio, la banca si metterà in ginocchio davanti a voi affinché in voi sia glorificato il padre.
Se amate il vostro padrone, obbedite agli ordini del padrone. Io chiederò al padrone di mandarvi un altro padrone affinché rimanga con voi per sempre per ordinarvi e farvi obbedire.
Non vi lascerò senza un padrone e io ritornerò a voi per dominarvi.
Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più, voi invece mi vedrete perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che sono presso il padrone e voi e voi sottomessi a me e io dominerò voi. Chi obbedisce ai miei ordini e li esegue, questi mi ama.
Chi mi ama sarà amato dal padrone e io, come padrone, mi manifesterò in lui [che sarà padrone a sua volta di altri].

Lettura del significato del Vangelo di Giovanni 14, 1-21

La relazione schiavo / padrone, dove il padrone è il portatore della verità a cui lo schiavo si deve sottomettere, è la sostanza reale di Gesù.

Questa relazione è Gesù.

La relazione schiavo - padrone è la sostanza del Cristo [che ovviamente si identifica col padrone prospettando agli schiavi di diventare padroni a loro volta].

Gesù non è una persona, ma un'idea: l'idea di imporre la schiavitù agli uomini ed elevarla alla volontà di Dio.

L'Anticristo altro non è che un'idea: l'idea che la schiavitù non deve esistere in nessuna forma.

Il termine schiavitù non sta ad indicare una semplice relazione economica, ma una dipendenza psico-emotiva che viene imposta alle persone mediante la violenza dell'educazione e alla quale le persone, fin dall'infanzia, tendono ad adattarsi cercando le loro soluzioni adattative per sopravvivere.

Come tutti gli schiavi, i cristiani aspettano la fine del mondo, la venuta del loro Gesù con grande potenza sulle nubi mentre le stelle cadono sulla terra. Questo, per loro, costituirebbe la fine della schiavitù con un padrone così potente da non necessitare più dei loro servigi.

I cristiani vivono una vita di schiavitù e di obbedienza, spesso imposta da loro stessi a chi vorrebbe uscire da quella condizione, in una verità che li rende schiavi non solo per la vita fisica, ma annulla la loro possibilità di superare la morte del corpo fisico.

Tutti i conflitti che noi viviamo altro non sono che il tentativo degli uomini di uscire dalla verità imposta dal loro padrone e la necessità del padrone di reimporre la propria verità. Tutto è conflitto perché il padrone schiavista Gesù deve ripristinare il suo dominio sugli uomini che cercano di liberarsi dalle sue catene.

Per i cristiani, gli uomini che cercano migliori condizioni di vita fuori dalla morale criminale di Gesù, sono seguaci dell'Anticristo.

 

10 marzo 2025

Comperare le armi dagli USA

da: Financial Time

Da tempo, dipendenti dalle esportazioni di difesa americane, gli alleati provano rimorso per gli acquisti di hardware dipendenti dal sostegno degli USA.

Gli USA possono decidere se gli europei possono usare quelle armi o non le possono usare. Gli USA vendono le armi, ma mantengono il controllo delle armi e possono decidere contro chi si possono usare.

In questo modo, in caso di invasione USA della Groenlandia, l'Europa non è in grado di difendersi perché le armi che ha in dotazione sono di fabbricazione USA e questi ne bloccheranno elettronicamente l'uso.

 

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09 marzo 2025

Religione pagana e religione cristiana

Che cos'è la Religione Pagana?

E' quel sistema religioso in cui gli Dèi, tutti gli Dèi, che formano il mondo in cui viviamo, camminano con gli uomini, e con tutti gli Esseri della Natura, percorrendo trasformazione dopo trasformazione in un continuo mutuo soccorso e in continue relazioni. Nessuno chiede all'altro di soccorrere, nessuno impone obblighi e doveri, la scelta è dei soggetti, Esseri della Natura, Esseri Umani e Dèi che seguono i propri bisogni e le proprie necessità.

Che cos'è la religione cristiana?
(e con essa l'ebraismo, l'islamismo e il buddismo con tutte le varie differenziazioni interne)

E' quel sistema religioso in cui un Dio dice agli uomini che cosa devono pensare, che cosa devono desiderare, che cosa devono fare, sia nella società che nel loro intimo come persone. Il Dio dei cristiani chiede obbedienza, sottomissione, sacrificio. Il Dio dei cristiani chiede all'uomo di sacrificarsi in onore della sua gloria di dominio.

La differenza fra la Religione Pagana e il cristianesimo (e con esso l'ebraismo, l'islamismo e il buddismo) è che il cristianesimo ammette solo l'obbedienza a Dio mentre, gli Dèi sono solo compagni degli uomini, della loro vita.

Il cristiano ferma la sua coscienza davanti alla verità imposta dal suo Dio; il pagano ha solo la verità soggettiva, raggiunta in quel momento ed è consapevole che altre verità lo attendono lungo il proprio cammino.

Il cristiano vive un mondo che considera inconoscibile come il suo Dio; il Pagano vive in un mondo sconosciuto che va esplorato e svelato momento dopo momento.

 

09 marzo 2025

Dimenticate

Dimenticate le parole che dissi,
alle vostre orecchie erano prive di significato

Continuate a pensare con disprezzo alle azioni che feci,
non avete saputo cogliere in esse le scintille di libertà

Dimenticate i miei passi su questa terra,
non hanno mai calzato pesanti scarponi

erano passi leggeri per non calpestare i fili d'erba delle vostre emozioni,
e voi ridevate, quanto ridevate, scambiando la mia attenzione per goffaggine.

Dimenticate il tempo che avete vissuto,
il tempo non ritorna e i vostri occhi vedono il buio della notte infinita o il bagliore che acceca la vista

Dimenticate il tempo che avete vissuto,
il tempo non ritorna, ma il buio della vostra coscienza si rinnova sempre alimentando la mia tristezza.

 

09 marzo 2025

Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea
Articolo 7
Rispetto della vita privata e della vita familiare!

Scrive l'Articolo 7 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea:

Articolo II-7: Rispetto della vita privata e della vita familiare

Ogni individuo ha diritto al rispetto della propria vita privata e familiare, del proprio domicilio e delle sue comunicazioni.

L'Articolo 7 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea riprende la visione della democrazia applicata all'individuo da Pericle prima che l'orrore cristiano imponesse la dittatura nei comportamenti individuali e nelle relazioni interpersonali.

Scrive Tucidide del discorso sulla democrazia relativa alle libertà dell'uomo fatta da Pericle:

Discorso di Pericle agli ateniesi, 461 a.c. in Tucidide

Qui ad Atene noi facciamo così.
Qui il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi: e per questo viene chiamato democrazia.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Le leggi qui assicurano una giustizia eguale per tutti nelle loro dispute private, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell'eccellenza.
Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire lo Stato, ma non come un atto di privilegio, come una ricompensa al merito, e la povertà non costituisce un impedimento.
Qui ad Atene noi facciamo così.
La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana; noi non siamo sospettosi l'uno dell'altro e non infastidiamo mai il nostro prossimo se al nostro prossimo piace vivere a modo suo.
Noi siamo liberi, liberi di vivere proprio come ci piace e tuttavia siamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo.
Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private, ma soprattutto non si occupa dei pubblici affari per risolvere le sue questioni private.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Ci è stato insegnato di rispettare i magistrati, e ci è stato insegnato anche di rispettare le leggi e di non dimenticare mai che dobbiamo proteggere coloro che ricevono offesa.
E ci è stato anche insegnato di rispettare quelle leggi non scritte che risiedono nell'universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è buon senso.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Un uomo che non si interessa allo Stato noi non lo consideriamo innocuo, ma inutile; e benché in pochi siano in grado di dare vita ad una politica, beh tutti qui ad Atene siamo in grado di giudicarla.
Noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla via della democrazia.
Noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà, ma la libertà sia solo il frutto del valore.
Insomma, io proclamo che Atene è la scuola dell'Ellade e che ogni ateniese cresce sviluppando in sé una felice versatilità, la fiducia in sé stesso, la prontezza a fronteggiare qualsiasi situazione ed è per questo che la nostra città è aperta al mondo e noi non cacciamo mai uno straniero.
Qui ad Atene noi facciamo così.

La dittatura, come oggi noi la pensiamo, è sempre dittatura cristiana. E' sempre schiavismo cristiano.

Dal Dio dei cristiani al Gesù dei cristiani, dall'islam ai buddisti, dal Dio degli ebrei al loro Mosè; impongono agli uomini che cosa devono fare, in cosa devono credere, come comportarsi, come fare sesso, come usare il loro corpo, che tipo di relazioni sociali possono o non possono avere, che cosa devono desiderare, ecc.

Tutto questo le religioni assolutiste lo chiamano "peccato" e il peccato viene trasformato nelle società assolutiste in "crimine" in modo da poter perseguitare coloro che non si adeguano al volere del loro Dio.

Non è come nel Paganesimo secondo cui le offese fatte agli Dèi riguardano solo gli Dèi. Nel cristianesimo si fa violenza affinché gli altri obbediscano a quello che si ritiene possa essere il desiderio di Dio. Si è fatta tanta violenza che si è finito per bruciare vive le persone chiamate eretiche e le persone chiamate streghe finendo per giustificare il genocidio di interi popoli in nome del dominio del Dio dei cristiani.

Da questo orrore ci protegge l'Articolo 7 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea. Un articolo che viene sistematicamente stuprato dalle interpretazioni assolutistiche con cui i cristiani vogliono usarlo per violentare gli uomini.

Il diritto alla vita privata e familiare viene interrotto quando Dio, o chi si identifica in esso, ritiene di dover agire sulla tua vita privata per i suoi personali interessi.

E allora, il principio enunciato da Pericle:

La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana; noi non siamo sospettosi l'uno dell'altro e non infastidiamo mai il nostro prossimo se al nostro prossimo piace vivere a modo suo.

Viene ignorato in nome della libertà di Dio di interferire nella vita privata del singolo individuo.

Scrive un giornale on-line:

"Il presidente eletto statunitense Donald Trump ha annunciato il 22 dicembre che metterà fine al "delirio transgender" nel suo primo giorno alla Casa Bianca, in un nuovo attacco ai diritti della comunità lgbt+.
"Il 20 gennaio firmerò dei decreti per vietare le mutilazioni genitali nei bambini ed escludere le persone transgender dall'esercito e dalle scuole", ha affermato durante un incontro con giovani repubblicani a Phoenix, nel sudovest degli Stati Uniti."

Questo è solo un aspetto dell'interferenza attuale di Dio nella vita privata e personale. Da questo tipo di interferenze, come il divieto d'aborto, dovrebbe proteggere i cittadini l'articolo 7 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea, ma troppi terroristi cristiani e troppa superficialità nel sistema giuridico, permette all'odio del Dio dei cristiani di intervenire sulla vita personale delle persone. Le persone spesso confondono la mafia cristiana, che agisce in Europa contro i Diritti Fondamentali dei cittadini, con l'Europa come portatrice di diritti e finiscono per aggredire il sistema di Diritti Europeo favorendo la mafia che quei diritti vuole prima limitare e poi cancellare.

Abbiamo già dimenticato quando i cristiani legavano le mani ai mancini perché la mano sinistra era "la mano del diavolo" o quando legavano le mani per impedire ai bambini di masturbarsi? O quando entravano nelle case per controllare che le coppie non facessero sesso (non lo faccio per piacer mio, ma per far piacere a Dio)?

Il sovranismo vuole riportare Dio a controllare la vita privata delle persone. Lo ha detto chiaramente in campagna elettorale Georgia Meloni sventagliando il crocifisso contro gli uomini e le donne e i loro diritti Costituzionali. Un po' alla volta il sovranismo entrerà nella vita delle persone e non so se l'articolo 7 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea riuscirà ancora a proteggere le persone dall'odio del Dio dei cristiani.

 

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08 marzo 2025

8 marzo liberazione della donna dall'orrore cristiano

Di solito si vogliono scordare le donne che hanno costruito la libertà delle donne nella società.

Le donne non avevano diritto di voto, non avevano diritto all'autodeterminazione. Dovevano rimanere analfabete e ignoranti (come piace a Trump e ai talebani oggi).

Le donne erano vacche per produrre figli per la patria (piace tanto a Georgia Meloni).

La donna angelo del focolare. Stuprata e violentata come un oggetto in nome di Dio e di quel Paolo di Tarso che aggrediva le donne perché devono essere sottomesse ai mariti.

Vale la pena di ricordare tre donne che hanno cambiato il corso della storia.

Tre eroine che nessun potere sociale poté controllare.

Nell'ordine, da sinistra a destra.

Clara Eissner Zetkin (Wiederau, 5 luglio 1857 – Archangel'skoe, 20 giugno 1933)

Inessa Armand, nata Elise Stéphanne, (Parigi, 8 maggio 1874 – Nal'cik, 24 settembre 1920)

Rosa Luxemburg, (Zamosc, 5 marzo 1871 – Berlino, 15 gennaio 1919)

Ricordate, se un giorno volerete sulle scope, che quando negli anni '70 le donne gridavano: "Tremate, tremate, le streghe sono tornate!" queste sono le Streghe a cui si riferivano, non i personaggi di Herry Potter.

 

08 marzo 2025

Il Sentiero d'Oro
Veiove

L'essenza della pratica sciamanica consiste nella capacità soggettiva di gestire l'affluire alla coscienza di uno degli infiniti Dèi di cui ogni Essere della Natura è formato.

Noi siamo educati a pensare a noi stessi come un noi stessi separato dal mondo in cui viviamo.

Pensiamo alla nostra coscienza in una forma statica, fissa, priva di modulazioni e priva di trasformazioni.

Pensiamo alla nostra coscienza come una sorta di mente separata dal corpo e dal momento che siamo convinti di "pensare" attraverso la mente, siamo convinti che il nostro corpo non sia capace di pensare e di interagire col mondo in cui viviamo al di fuori di quanto la coscienza è in grado di definire in questo momento.

Credere significa fissare una condizione mentale sottraendola alle trasformazioni e separandola dall'immenso della condizione mentale che potrebbe abitare.

Le condizioni che incontriamo vivendo necessitano spesso di essere affrontate in maniera diversa da quanto il "pensiero razionale" imporrebbe. Il "pensiero razionale" non è in grado di conoscere la realtà in cui l'individuo vive, il corpo, al contrario, non solo la conosce, ma mette in atto adattamenti e trasformazione per far fronte a quanto si presenta dal mondo.

Lo sciamano apre la propria coscienza e ospita gli Dèi di cui è fatto permettendo a quegli Dèi di affrontare la situazione in cui vive.

Non si tratta di possessione perché nessun agente esterno a noi interviene, si tratta di ciò che noi siamo e dal quale "l'Io sono" della coscienza tende a separarsi. L'arroganza porta gli individui a fissare la loro coscienza nell'"Io sono", la non arroganza tende ad aprirsi a condizioni diverse di ciò che ogni soggetto è.

Nell'Antica Religione di Roma. uno di questi Dèi era Veiove

Veiove

Dal quinto paragrafo del Sentiero d'Oro iniziano gli insegnamenti degli Dèi agli uomini. In realtà gli Dèi non insegnano agli uomini: gli Dèi emergono con tutte le loro caratteristiche dentro il singolo individuo e riversano nella sua psiche e nella sua coscienza le caratteristiche del singolo Dio evocato.

L'Essere che gli Dèi conducono è sempre l'Essere umano e, per estensione, è ogni Essere della Natura.

Fato conduce l'Essere [umano]
E l'Essere diventa Veiove
Veiove insegna all'Essere come mutare la noumenia [essenza] facendo apparire costante la forma. E l'Essere Veiove affronta l'oggettività dell'esistente.

Veiove sorge dentro all'Essere Umano e l'Essere Umano esprime Veiove nel mondo. Quando Veiove emerge dentro all'Essere Umano, l'Essere Umano affronta il mondo con le caratteristiche divine di Veiove.

Chi è o che cos'è Veiove?

“Veiove è l'oggettività in mutamento perenne all'interno della quale il soggetto agisce.

Veiove è il mutamento della posizione del Sole nel cielo che, abbracciando tutti gli Esseri, permette a costoro l'azione attraverso la quale espandere sé stessi. Veiove è l'oggettività: precisa, senza sentimento né passioni, ma precisa nel suo fare e imparziale.

Veiove è l'oggettività dell'oscuro: di quanto non è chiaro agli occhi della ragione ma pur sempre oggettività all'interno della quale l'Essere Umano espande sé stesso. Veiove è l'oscuro mentre cresce nascosto. Come gl'insetti della palude; come il fuoco che ribolle nei vulcani”

Farsi Veiove significa mutare. Mutare gli intenti, modificare il proprio corpo adattandolo a nuove possibilità d'azione che si presentano agli Esseri e agli Esseri Umani in particolare. Mutare le infinite possibilità psico-emotive che abbiamo dentro di noi per presentare quella che ci è più vantaggiosa al mondo in cui viviamo.

Veiove insegna a non essere fissi nella forma. A non essere fissi nella verità immaginata.

L'uomo che alimenta il Veiove dentro di sé è un uomo agile pronto ad adattarsi ad ogni nuova situazione. Un uomo che non è sottomesso a una morale, a una verità, ma che è pronto ad osservare il mutare della vita e degli eventi e che si adatta prontamente a ogni mutare.

Nel Sentiero d'Oro si evoca Veiove affinché il suo emergere dentro di noi ci renda agili nell'adattarci alle modifiche che avvengono nella nostra oggettività e nella nostra vita.

Veiove che emerge rende l'Essere Umano Pagano diverso dall'Essere Umano cristiano, che deve essere sempre uguale a sé stesso davanti al suo Dio. L'uomo che si fa Veiove cambia, adattandosi alle condizioni della vita; il cristiano è sempre uguale anche al mutare delle condizioni in cui vive, in quanto creato da Dio. Il cristiano non si adatta al mutare del mondo, ma pretende che il mondo si adatti a lui, alla sua morale, alle sue necessità. è la diversità di atteggiamento fra l'uomo che vive e il cristiano che comanda e domina. La diversità ideologica fondamentale sta nel fatto che il cristiano è una proprietà del suo Dio, mentre il Pagano appartiene solo a sé stesso e vive di relazioni fra sé e i soggetti che vivono nel mondo.

[tratto da: Il sentiero d'Oro, di Claudio Simeoni]

 

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07 marzo 2025

E Trump si fece Dio
Justin Trudeau e Claudia Sheinbaum e Dio
Bibbia, Giobbe 1, 1-22

Il Dio dei cristiani?

Vivevano nella terra d'America un uomo e una donna che si chiamavano Justin Trudeau e Claudia Sheinbaum, erano persone liberali, rispettavano le regole nazionali e internazionali ed erano lontani dalla delinquenza.

Avevano rapporti internazionali con gli USA a cui erano legati da affetto; per aiutare gli USA avevano accettato di ospitare fabbriche e complessi anche quando le lavorazioni erano pericolose. Il lavoro aveva reso benestanti i paesi di Justin Trudeau e Claudia Sheinbaum. Non ricchi, ma benestanti mentre, al contrario, gli USA prosperavano sul lavoro dei loro vicini.

I messicani e i canadesi solevano andare a lavorare e commerciare in casa degli USA e invitavano gli USA a casa loro per mangiare e bere insieme.

Quando avevano banchettato insieme, i finanzieri li mandavano a chiamare affinché si purificassero pagando gli interessi ai prestiti. Loro si alzavano di buon mattino e in coda alle banche offrivano olocausti per ogni loro prestito.

Justin Trudeau e Claudia Sheinbaum pensavano "Forse i miei concittadini hanno peccato e hanno maledetto gli USA nel loro cuore?".

Così erano soliti fare Justin Trudeau e Claudia Sheinbaum ogni volta che i loro cittadini offrivano sacrifici agli USA.

Ora, un giorno, i figli degli USA andarono a presentarsi a Trump e anche Vance e Musk andarono in mezzo a loro.

Trump chiese a Vance e Musk: "Da dove venite?". E Vance e Musk risposero a Trump: "Dalla terra delle Americhe che abbiamo percorso in lungo e in largo".

Trump disse a Vance e Musk: "Avete posto attenzione ai miei servi Justin Trudeau e Claudia Sheinbaum? Nessuno è come loro sulla terra: uomo e donna integri, timorati degli USA e lontani dall'woke".

Vance e Musk risposero a Trump: "Forse che Justin Trudeau e Claudia Sheinbaum temono Trump per nulla? Non sei forse tu che hai messo una siepe intorno alla loro nazione e a tutto quello che è loro? Ma stendi un poco la mano e tocca quanto hanno e vedrai come Justin Trudeau e Claudia Sheinbaum ti malediranno apertamente."

Trump disse a Vance e Musk: "Ecco, quanto possiede il Canada e il Messico è in tuo potere, ma non stendere la mano su Justin Trudeau e Claudia Sheinbaum."

Vance e Musk si ritirarono dalla presenza di Trump.

Un giorno accadde che, mentre i messicani e i canadesi stavano mangiando e bevendo a casa degli USA, un messaggero venne da Justin Trudeau e Claudia Sheinbaum e disse:

"I buoi stavano arando e le asine pascolando vicino ad essi, gli USA sono arrivati e hanno posto dazi esosi affinché non potessimo vendere negli USA i nostri prodotti agricoli. Io sono fuggito per raccontare che cosa è successo."

Mentre questo messaggero ancora parlava si presentò da Justin Trudeau e Claudia Sheinbaum un altro messaggero dicendo: "Siamo costretti a chiudere le fabbriche di automobili perché un fuoco divino, proveniente dagli USA, impone ai produttori di chiudere le fabbriche e di riaprirle negli USA."

Mentre il secondo messaggero stava parlando con Justin Trudeau e Claudia Sheinbaum entrò un altro messaggero e disse: "Gli USA hanno organizzato bande criminali per riempire i loro concittadini di droga e, in particolare, di fentanyl, questo per incolpare noi dei disastri che gli USA stanno facendo nella loro popolazione. Io sono scappato per raccontarvelo".

E mentre ancora stava parlando, entrò un altro messaggero che disse a Justin Trudeau e Claudia Sheinbaum: "Mentre canadesi e messicani stavano mangiando a casa degli USA è arrivata la United States Immigration and Customs Enforcement, ha preso i vostri figli e le vostre figlie e le ha rinchiuse nei campi di concentramento. Sono scappato solo io per raccontarvelo."

Allora Justin Trudeau e Claudia Sheinbaum si alzarono e si stracciarono il mantello, si rasero il capo e si prostrarono a terra dicendo: "Nudi siamo usciti dal grembo di nostra madre, e nudi vi ritorneremo. Il signore Trump ha dato, il signore Trump ha tolto. Sia benedetto il nome di Trump e degli USA."

In tutto questo Justin Trudeau e Claudia Sheinbaum non peccarono e non attribuirono a Trump e agli USA nulla di ingiusto.

Libera lettura di Giobbe 1, 1-22

 

07 marzo 2025

Riflessioni sull'ambiguità del terzo quadro di Lao Tse

Nel terzo quadro di Lao Tse ci sono attori che sfuggono a pima vista.

Tu, uomo o donna, o e preferisci, Io; poi ci sono "gli altri", altri uomini e donne diverse da me.

Apparentemente le cose sembrano conchiuse qui, ma non è così.

Nel quadro c'è qualcuno che "governa" e c'è qualcun altro "che viene governato".

Io che leggo, chi sono? Colui che governa o il popolo che viene governato? Con chi mi identifico? Mi identifico con chi fa l'azione o con chi subisce l'azione del governare? Io sono governo o sono popolo?

Le posizioni che vengono definite da Lao Tse sono, per quel che leggo, sono quattro. Nello scrivere Lao Tse lascia ad ogni individuo il compito di riflettere sulla sua reale collocazione nel mondo.

Ognuna di queste quattro posizioni richiede un comportamento e, chi mette in atto quel comportamento, porta altri a subire quel comportamento o a riflettere su quel comportamento.

Per leggere questo quadro, dunque, è necessario che il lettore si chieda: io, come mi colloco nel mondo?

Il terzo quadro del taoismo di Lao Tse viene spesso intitolato con "tenere in pace il popolo" che equivale a dire "tenere sottomesso il popolo".

Impedire agli incapaci di far guerra ai capaci. Non significa non dare preferenza ai capaci, ma non esporre agli incapaci le persone capaci affinché continuino ad esercitare la loro capacità senza subire aggressioni da parte degli incapaci.

In sostanza, dice Lao Tse, difendere le persone capaci dal bullismo.

Tuttavia il quadro è ambiguo. Si presta ad interpretazioni assolutiste dove qualcuno governa e comanda chi deve essere messo nelle condizioni di non contestare il potere di chi governa.

Scrive Lao Tse:

An Min (pacificare il popolo)

non dar la preferenza ai più capaci
fa sì che il volgo non fa loro guerra
non far stima di cose ardue ad aversi
fa sì che il volgo non divenga ladro
non veder cosa che si può bramare
e fa sì che il cuore non ne sia turbato
per questo l’uomo saggio se governa
ne svuota il cuore e ne riempie il ventre
ne affralisce il volere e ne rafforza l'ossa
sempre fa sì che il popolo non abbia né scienza né voglie
fa sì che quei che sa non osi agire
quando si mette in pratica il non-fare
mai non c’è cosa che non si governi

Tratto da: La regola celeste d Lao-Tse, Editore Sansoni, 1984, pag. 7

Tutto il terzo quadro dipinto da Lao Tse ha lo scopo di sottrarre l'individuo alle brame e alla cupidigia di chi potrebbe desiderare cose difficili da aversi. Togli dallo sguardo l'oggetto che si potrebbe rubare affinché nessuno si organizzi per rubarlo.

Il governo delle cose va fatto, secondo Lao Tse, con saggezza e attenzione. A chi consideri nemico devi togliere le emozioni dal cuore, riempire lo stomaco, rendere debole il suo volere. Rafforzare le ossa affinché possa lavorare, ma venga privato della conoscenza e della voglia di imparare.

Agisci in modo che non sappia e che non osi agire.

Una persona che vive nella società non si pavoneggi di ciò che possiede per non creare brame in alcuno. Non presentare la sua ricchezza che, altrimenti, qualcuno potrebbe desiderare di rubartela. Agisci in modo da non turbare le persone e se hai un ruolo di comando fa si che chi comandi non si rivolti contro di te. Il non-ostentare è il modo, consigliato da Lao Tse, per controllare il mondo in cui si vive.

Se qualcuno che vi governa vi svuota il cuore delle emozioni riempiendovi lo stomaco; rende debole la vostra volontà rendendo, al contempo forte il vostro corpo privandovi della cultura e svilendo i vostri desideri; sappiate che costui sta agendo per dominarvi. Non vi considera uomini, ma pecore del suo gregge col quale dovete marciare.

 

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06 marzo 2025

Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea
Articolo 6
Diritto alla libertà e alla sicurezza

Per comprendere l'articolo 6 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea è necessario mettere in chiaro, definire, il soggetto a cui tale articolo si riferisce.

Fra gli "addetti ai lavori" i riferimenti dell'articolo appaiono chiari: l'articolo si riferisce ad ogni singolo individuo dell'Unione Europea e a ogni singolo individuo che entra nell'Unione Europea. In singolo individuo, a cui deve essere garantita libertà e la sicurezza da parte delle Istituzioni. Non la libertà e la sicurezza che conviene alle Istituzioni, ma la libertà e la sicurezza ad ogni singolo individuo dalle Istituzioni a cui può convenire, per i loro interessi, limitare la libertà dell'individuo o circoscrivere la sua sicurezza.

Tale articolo non è chiaro ai cittadini che si vedono offesi ed ingiuriati da chi, avendo un qualche ruolo nella società, pensa di essere in diritto di violare arbitrariamente la libertà e la sicurezza di ogni singolo cittadino a seconda delle sue "esigenze d'ufficio".

Il magistrato che insulta il cittadino ignorandone le affermazioni per seguire i propri personali interessi, non solo viola l'articolo 6 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea, ma mette in atto un atto di terrorismo e di eversione dell'ordine democratico che non viene perseguito a norma di legge per la complicità di altri magistrati nel violare la legge.

Il poliziotto che insinua sospetti nei confronti di un cittadino, sta violando l'articolo 6 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea.

E' indubbio che è più complesso gestire il sistema giuridico obbedendo alle norme democratiche che non introducendo, nelle norme democratiche, comportamenti Istituzionali criminali che vanno ricondotti all'ideologia cristiana e all'ideologia nazista.

Vuoi mettere quanto è comodo sequestrare una persona, portarla in caserma, riempirla di botte, minacciarla a mano armata mentre sui muri della caserma si ostenta il crocifisso che dice alla persona "o fai quello che voglio io o io ti ammazzo!", piuttosto che indagare prima di fermare la persona? In fondo il disgraziato lo hanno rilasciato dopo due giorni. E chi lo ripaga degli insulti, delle aggressioni e dei delitti che ha subito durante il sequestro da parte della Polizia di Stato o dei Carabinieri? Chi lo ripaga delle minacce subite o delle insinuazioni demenziali che ha dovuto ascoltare sotto minaccia di una pistola dei poliziotti?

La libertà delle decisioni arbitrarie della Polizia di Stato, dei Carabinieri, dei Magistrati, ecc., viene anteposta al diritto alla libertà e alla sicurezza del singolo cittadino in nome dell'ideologia nazista che impone al cittadino di sottostare all'arbitrio di un'autorità e ai suoi comportamenti criminali.

Comportamenti criminali che vengono via via accentuati a mano a mano che nei vari paesi dell'Unione Europea si tenta di ripristinare i regimi fascisti e nazisti in nome del crocifisso al fine di impedire alle persone l'esercizio della loro libertà e di fruire della loro sicurezza personale in nome della libertà di far violenza di Carabinieri, Poliziotti, Magistrati e quant'altro.

Articolo II-6: Diritto alla libertà e alla sicurezza

Ogni individuo ha diritto alla libertà e alla sicurezza.

Più i cristiani fascisti avranno potere nei vari paesi e maggiore sarà la limitazione della libertà nei cittadini con minor potere sociale.

Un esempio sono i Centri di identificazione ed espulsione. I centri di identificazione ed espulsione, in Italia, sono campi di concentramento destinate alla carcerazione di persone che si presume sottoposte a provvedimenti arbitrari di espulsione, e o di respingimento, con finalità e scopi di eversione dell'ordine democratico in funzione dell'ordine nazista. Il respingimento coatto è originato dall'ideologia del forno crematorio dei campi di concentramento nazisti, come imposto da Gesù (trasformi le persone in Loglio, zizzania, e le getti nei forni a bruciare).

Più i partiti di destra europei avranno potere e minore saranno i diritti dei cittadini in nome del diritto arbitrario del più forte contro il più debole.

L'articolo 6 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea dovrebbe proteggere i cittadini, ma chi esercita potere di controllo nell'Unione Europea si è guardato bene da indicare sanzioni e provvedimenti per la violazione dei Diritti Fondamentali permettendo ai singolo Stati di deridere i loro stessi cittadini in nome del diritto di Dio, o di chi si identifica in esso, come nell'ideologia cristiana, nazista e fascista, di vessare i cittadini.

In questo modo, la Democrazia muore nell'oscurità di magistrati e secondini, ma muore anche alla luce dell'indifferenza di chi è educato a occuparsi solo degli affari propri.

Sono ridicoli quei magistrati che protestano con la Costituzione in mano mentre, nello stesso tempo, privano i cittadini dei loro diritti Costituzionali per favorire propri interessi mafiosi.

L'Europa si difende esclusivamente difendendo i principi sociali a fondamento dell'Unione Europea.

Senza la rigorosa applicazione di quei principi, l'Europa non è.

Senza la rigorosa difesa di quei principi l'Europa è solo un insieme di Stati egoisti che pensano solo al loro personale sovranismo contro ogni altro Stato dell'Unione.

L'Europa non è padrona di uomini, l'Europa è un insieme di cittadini che fruiscono dei loro diritti e che non tollerano nessun Dio che possa proclamarsi loro signore e padrone.

 

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05 marzo 2025

Il grande discorso di Trump al Congresso USA
(merita, ovviamente, il premio Nobel per l'economia)

El Universal - Messico

Signori Senatori degli Stati Uniti d'America

Non abbiamo che un mezzo nella guerra, imporre dazi a tutti i paesi del mondo in modo che nessun paese abbia il diritto di commerciare con noi, USA, senza dover pagare un tributo alle nostre finanze.

I dazi, per la varietà delle loro implicazioni nelle diverse condizioni, alimentano scopi antagonisti che consentono a noi e al mondo un nuovo equilibrio in funzione dell'ideologia MAGA (Make America Great Again).

Così che, una volta imposto i dazi al mondo e aver ricevuto dal mondo le loro risposte in riferimento ai nostri dazi, ci sembra di non aver, in sostanza, ottenuto soltanto l'aggravio delle condizioni di vita del nostro paese, ma di quelle di ogni paese al mondo che, come cani, elemosineranno briciole sotto il tavolo su cui banchettiamo.

Dall'intreccio dell'imposizione dei dazi spunta un filo che si avvolge e collega in tutto il mondo il tessuto dell'attività economica mondiale e la tiene insieme avvolgendo le economie in una condizione di interconnessione dove, la rimozione di un elemento della struttura economica nel punto più remoto del globo, modifica l'intera struttura economica del mondo.

Noi, USA, dobbiamo mirare all'annientamento delle strutture economiche e sociali del pianeta in quanto questo è l'unico mezzo attraverso il quale possiamo riaffermare la superiorità del dollaro su ogni altra moneta. Tutti gli Stati e tutti i loro governanti devono cedere agli USA, non come Starmer che tenta di discutere alla pari col grande Presidente USA, anziché omaggiarlo, o Zelens'kyj che ha l'arroganza di comportarsi da Presidente del proprio paese e non da follower che omaggia il proprio Dio.

Sarebbe perciò un grossolano equivoco, da parte degli USA, trarre le conseguenze che sia vantaggiosa una cecità economica che apra le porte della grande e meravigliosa economia USA al mondo senza chiedere al mondo un sostanzioso contributo.

I dazi sono ciò che noi statunitensi vogliamo che il mondo paghi per la nostra generosità nel concedere al mondo di commerciare con noi.

Se noi USA non chiedessimo i dazi al mondo verremmo condotti verso la distruzione di noi stessi e il nemico pasteggerebbe con i cadaveri degli Americani.

L'efficacia maggiore non sta nel mezzo, i dazi, che noi usiamo, ma negli obbiettivi che con i dazi intendiamo raggiungere: aumentare l'inflazione e la conseguente povertà nei vari Stati del mondo e far diminuire l'inflazione negli USA. I dazi, costringendo gli altri paesi a versare un contributo per le merci che vengono importate negli USA, ci consentono di raggiungere questo fine.

D'altro canto, l'annientamento del valore delle merci che gli USA importeranno dagli altri paesi, iniziando dai propri alleati come il Canada, il Messico e l'Europa, per continuare con la Cina e altri, consentiranno agli USA di esportare le loro merci in ogni parte del mondo alimentando ancora di più il commercio mondiale.

L'alto prezzo che gli Stati pagheranno per commerciare con gli USA riuscirà a realizzare il grande progetto MAGA, Make America Great Again, riportando gli USA al centro dell'attenzione del mondo.

Tutta questa azione ci consentirà di occultare il fatto che il dollaro, la moneta di scambio per i commerci mondiali, è solo carta straccia e che le persone che pagano merci in dollari si assicurano merci in cambio di carta priva di valore. Prima che il mondo si accorga di questo, noi avremo una riserva di valuta in Bitcoin, carta straccia il cui valore è inferiore allo stesso dollaro e che viene garantito dalle mafie mondiali, con la quale salderemo gli infiniti debiti che abbiamo fatto al fine di garantirci la continuazione del modello di vita USA.

La nostra azione sui dazi costringerà l'Europa ad acquistare enormi quantità di armi per armarsi contro un nemico che non esiste e l'arrogante Starmer sognerà quella guerra di conquista della Russia mentre noi, senza sforzo, potremmo annetterci sia il Canada, come 51 esimo Stato USA, che la Groenlandia come mia proprietà personale.

Signori Senatori agite come patrioti Americani e sostenete il vostro Presidente negli sforzi di rendere grande l'America.

Viva Trump, viva il dollaro, viva il Bitcoin.

 

05 marzo 2025

Stupro dei bambini da parte dell'ideologia cristiana

Le Monde - Francia

Dei bambini, come della società civile, non frega nulla a nessuno. I partiti si contendono i voti. Si pensano più furbi di altri. Intanto continuano a garantire l'impunità a Bergoglio.

I partiti politici, dopo aver privato i cittadini dei loro diritti Costituzionali, pretendo di applicare i diritti Costituzionali della Democrazia a criminali che appartengono alla Monarchia Assoluta. L'ideologia della monarchia assoluta del Vaticano è crimine fatto alla Democrazia Italiana.

Bergoglio è colpevole di stupro di minori. Per la sua ideologia manifestata. E i Partiti Politici sono complici per non aver perseguitato la Monarchia Assoluta in nome del diritto Costituzionale Democratico.

 

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04 marzo 2025

Celebrazione dell'Equinozio di Primavera
Bosco Sacro di Jesolo - Venezia

Il rito religioso dell'Equinozio di Primavera si svolgerà sabato 22 marzo 2025 dalle ore 17.00 presso il Bosco Sacro di Jesolo sull'Altare Pagano. Si raccomanda puntualità perché la celebrazione inizierà alle 17.30 presso l'Altare Pagano del Bosco Sacro in Via Ca' Gamba settima traversa 3b a Jesolo-Venezia.

La partecipazione è gratuita e non comporta nessun impegno.

L'Equinozio di Primavera è il rito con cui la Religione Pagana celebra la nascita, ogni nascita sia di corpi fisici che della conoscenza. Celebra la nascita degli Dèi e di noi stessi. Il nascere è il primo atto religioso della vita perché è attraverso il nascere che la vita si lega al mondo. La vita costruisce corpi luminosi, futuri Dèi, che vengono partoriti alla morte del corpo fisico.

 

04 marzo 2025

Mani e Lemuri

I paragrafi 3 e 4 del Sentiero d'Oro, la Devotio, riguardano due forma di coscienze, una che si produce attraverso la nascita dei corpi nella Natura e che noi riconosciamo immediatamente come il "prodotto" della vita della Natura e il secondo riguarda una forma di coscienza che non nasce dai corpi della Natura, ma per particolari condizioni di compressione dell'energia (temporali, terremoti, maremoti, tornado ecc.). I Mani sono quei corpi luminosi costruiti durante la vita degli Esseri della Natura che riescono a superare la morte del corpo fisico, ma non sono abbastanza potenti per sganciarsi dalla terra e continuano le loro trasformazioni e rimangono ancora ancorati in una sorta di "coscienza" della e nella Natura. I Lemuri sono esseri di "energia" (rispetto a noi che distinguiamo la materia dall'energia) che nascono da tensioni prodotte nella natura come temporali, maremoti, terremoti, tifoni e quant'altro nei quali frazioni di energia, compresa durante gli eventi, diventano coscienti di sé e iniziano un percorso di mutamenti e di trasformazioni.

Mentre i Mani, pur rimando nella Natura, sono estranei alla vita fisica dei corpi materiali, i Lemuri sono interessati alla qualità dell'energia che i corpi fisici disperdono nell'ambiente durante la loro attività. I Lemuri si cibano di questa energia che ha sapori diversi a seconda delle azioni dalle quali nasce questa dispersione. Ogni corpo fisico, abitando il mondo in cui nasce, in ogni azione che fa prende energia dal mondo e disperde parte della propria energia nel mondo. C'è un sapore dell'energia dispersa da un corpo fisico mentre si fa all'amore, c'è un sapore di energia dispersa dal piacere del cibo, c'è un sapore di energia dispersa dal depresso, c'è un sapore di energia dispersa da una persona appassionata, ecc. In sostanza, l'energia dispersa dai corpi fisici ha diversi sapori ai quali i Lemuri si affezionano spesso abitando luoghi assieme agli esseri con i corpi fisici che disperdono l'energia che loro amano.

Normalmente gli Esseri della Natura non vedono i Lemuri. Sono troppo estranei per entrare nella loro percezione. Solo quando la percezione di corpi fisici viene alterata da febbri, calore, alcool, droghe, ecc. allora alla loro coscienza la presenza dei Lemuri appare nella forma dei loro desideri profondi o delle loro paure e delle loro angosce (spesso vedono la madonna, Padre Pio o Gesù). La coscienza, alterata da stati psico-fisici rompe la barriera con cui la ragione descrive il mondo separandolo dal mondo emotivo e riveste queste presenze di forme attinte dall'immaginazione.

Tuttavia, Mani e Lemuri sono due mondi distinti attraverso i quali la vita costruisce le coscienze trasformando materia-energia inconsapevole in materia-energia consapevole.

Il Sentiero d'oro tiene presente che esistono questi due mondi di costruzione della consapevolezza. Due mondi nei quali gli Dèi comunque agiscono e progettano. Due mondi in cui degli Esseri costruiscono le loro strategie esistenziali.

Da queste considerazioni il Sentiero d'Oro, la Devotio recita:

3 ) Fato condusse Mani
E i Mani divenne Fato
Fato insegnò a Mani come il cogliere l'occasione fosse per Essi fondare il proprio divenire. Mani volevano esistere diventando uno con Fato.

4 ) Fato condusse i Lemuri
E i Lemuri divennero Fato
Fato insegnò ai Lemuri come il cogliere l'occasione fosse per Essi fondare il proprio divenire. I Lemuri volevano esistere diventando uno con Fato.

Le forme di vita manifestano la loro "volontà d'esistenza", si espandono nel mondo in cui sono venute in Essere facendo scelte attraverso le quali colgono le loro occasioni per modificare loro stesse.

Nella Religione Pagana la vita nella Natura è un insieme di relazioni fra il soggetto e il mondo nelle quali ogni soggetto, vivendo ed esponendo le proprie emozioni, plasma la propria energia vitale o, se preferite, la propria energia emotiva. Chi vive per sottomissione non plasma la propria energia e non ha futuro oltre la morte del corpo fisico.

Perché Mani e non Esseri della natura? Al momento della morte del corpo fisico c'è una sorta di "livello minimo" di compattazione della propria energia emotiva che consente ad un "corpo di energia" di sopravvivere alla morte del corpo fisico. Quel "livello minimo" è il Mani. Il Mani è la condizione minima dell'energia emotiva che un corpo ha plasmato nella sua vita attraverso le sue azioni e che gli consente di mantenere compatta la propria consapevolezza alla morte del corpo fisico trasferendola sul "suo corpo luminoso". Meno del Mani, dei corpi fisici della Natura, non rimane nulla. La loro energia non ha forza sufficiente per rimanere compatta e si disperde.

In questo la Religione Pagana si differenzia dalle altre religioni dominanti perché mentre il "destino" dell'uomo al momento della morte è determinato da Dio o da una sorta di "destino" preconfezionato, nel pensiero della Religione Pagana sono uomini e donne che attraverso le loro scelte forgiano il loro destino dopo la morte del corpo fisico. Da qui l'affermazione che i Mani e i Lemuri, a loro volta, si fanno Fato costruendo, con le proprie scelte, il loro "destino".

Nel Sentiero d'Oro noi non consideriamo gli Esseri della Natura come forma, ma Esseri della Natura come azione che vivendo modificano il loro fisico e la loro psiche.

Quando, nel proseguo del Sentiero d'Oro si parla dell' "Essere" si intende sempre un Essere della Natura (Esseri Umani nel nostro caso) che vive per passione e impegnato nell'azione in cui coinvolge gli Dèi. Si parla di un "Essere" riferendoci a colui che agisce plasmando la sua energia emotiva e, conseguentemente, costruire il suo Corpo Luminoso.

[tratto da: Il sentiero d'Oro di Claudio Simeoni]

 

04 marzo 2025

Esopo e l'attenzione da mettere nei confronti dei politici

Esopo ci invita a mettere attenzione su tutti quei politici che aspettano che le persone siano in difficoltà per proporre loro delle soluzioni che, comunque, aumenteranno le loro difficoltà.

Le storie di Esopo partono dal presupposto che tutti abbiano la stessa cultura. La donnola, il politico di turno, per raccogliere galline, per raccogliere voti, si presenta dai bisognosi e i bisognosi non sempre sanno distinguere l'inganno perché, troppo spesso, il bisogno acceca la capacità di giudizio delle persone.

Scrive Esopo:

Una donnola sentì che in una fattoria c'erano delle galline ammalate, e, camuffatasi da medico e munita degli strumenti della sua professione, vi si recò. Fermatasi alla porta, cominciò a chiedere come stessero di salute. E quelle, pronte: "Benone", dichiararono, "basta che tu giri al largo ".

[Esopo: La donnola e le galline, Editore BUR, 1982, 14, pag. 53]

E' il politico che va di porta in porta, di social in social, di gruppo sociale su Facebook in gruppo sociale di Facebook postando critiche e aggressioni a chiunque sia propositivo per alimentare scontri e acquisire seguaci (followers) da usare per il proprio vantaggio.

Costui, come la donnola, si traveste da individuo competente, ma i suoi discorsi sono formali, pura retorica, vuoti e privi di riferimenti culturali con cui intende deresponsabilizzarsi davanti ad ogni tentativo di analisi o di critica.

Si tratta di pagliacci vuoti. Imbonitori da piazza che sfruttano le condizioni del momento presente per assicurarsi dei vantaggi.

Solo che i vantaggi che si sono garantiti vanno a discapito delle persone che a lui hanno concesso dei vantaggi.

Esopo ci invita ad osservare e di guardare oltre l'apparenza della rappresentazione. Non sempre gli uomini hanno la forza di osservare e di analizzare e spesso cadono preda dell'illusione censurando e condannano anche chi, dicendo cose diverse o facendo proposte diverse, voleva fare il loro vantaggio.

 

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03 marzo 2025

Trump, il meraviglioso genio della guerra

Le televisioni mondiali hanno assistito allo scontro, nello Studio Ovale della Casa Bianca, fra Zelens'kyj contro Trump e Vance.

La prima domanda che tutti si chiedono è: perché il dibattito è avvenuto in mondovisione?

Il dibattito aveva uno e un solo scopo: umiliare Zelens'kyj e poter giustificare gli USA nel rompere l'alleanza con l'Ucraina alla quale, secondo Trump, "uno stupido Presidente precedente aveva dato 350 miliardi di dollari".

E' indubbio che dal punto di vista comportamentale si possono evidenziare azioni, da parte degli attori, che hanno la loro radice nella malattia psichiatrica. Solo che non ci si deve dimenticare che anche i comportamenti riconducibili a forme di malattia psichiatrica sono ascrivibili a progetti logici espressi da progetti che nascondono gli intenti reali.

La Russia ha applaudito alla sconfitta subita da Zelens'kyj alla Casa Bianca. Il Presidente di un paese alleato cacciato così platealmente e brutalmente dal Presidente di un paese che fino a ieri lo ha incoraggiato a continuare la guerra.

L'insorgenza di questo comportamento, messo in atto da Trump e Vance, c'è quando si vuole aggredire un soggetto che, ai loro occhi, appare troppo forte per essere aggredito (o in grado di difendersi) e la rabbia si sposta su un soggetto che appare più debole, ma che diventa la chiave per colpire il soggetto più forte che non si è in grado di colpire.

Il giorno precedente Trump aveva incontrato Starmer. Non si sa che cosa si sono detti perché, questo incontro, a differenza di quello che seguirà con Zelens'kyj, non è avvenuto pubblicamente, ma a porte chiuse seguito, dopo, da una conferenza stampa.

Nella conferenza stampa tenuta da Trump e Starmer erano già presenti i semi di quanto sarebbe successo il giorno successivo.

Scrive il giornale on-line Linkiesta:

"Si scuserà con Zelensky per averlo definito un dittatore?", ha chiesto un giornalista a Donald Trump durante la conferenza stampa successiva all'incontro avvenuto ieri, giovedì 27 febbraio, con il primo ministro britannico Keir Starmer allo Studio Ovale. "Ho detto una cosa del genere? Non ci posso credere di averlo detto. Prossima domanda", ha risposto il presidente statunitense.

Ovviamente Trump aveva un obbiettivo su Zelensky: farsi cedere le "terre rare" dal momento che gli USA ne hanno un grande bisogno per la loro industria asfittica. Si tratta dell'applicazione della strategia cristiana del sovranismo: quando tu sei nell'indigenza, c'è sempre qualche cosa che io ti posso portare via e tu me la darai nella speranza di uscire dallo stato di indigenza che, però, proprio nel darmela, ti costringerà a vivere ancora di più nello stato di indigenza.

Scrive il giornale on-line Linkiesta:

Poco dopo, Trump ha aggiustato il tiro ("ho molto rispetto per Zelensky"), annunciando un "colloquio" a Washington con il presidente ucraino il giorno seguente (dunque oggi, venerdì 28 febbraio) alle 17 ora italiana. Potrebbe essere la volta buona per la firma dell'accordo economico sulle risorse minerarie ucraine, che secondo Trump sarà "una garanzia di sicurezza per Kyjiv", dunque non un mero risarcimento per gli aiuti militari ricevuti dall'Ucraina in questi tre anni di guerra. Stando alle bozze circolate, l'accordo prevede l'apertura di un fondo a cui Kyjiv contribuirà con il cinquanta per cento degli introiti dello sfruttamento delle risorse minerarie di proprietà dello Stato.

Trump aveva già lusingato Starmer facendogli credere che il Regno Unito potrebbe risultare esente dai dazi del 25 per cento che avrebbe applicato sulle merci provenienti dall'Europa.

Scrive il giornale on-line Linkiesta:

Passando oltre, Keir Starmer ha commentato con soddisfazione l'incontro con Trump alla Casa Bianca. "Il legame tra Regno Unito e Stati Uniti non potrebbe essere più forte. Grazie per la vostra ospitalità", ha scritto su X. Non a caso, il leader repubblicano ha lasciato intendere che il Regno Unito potrebbe essere esentato (del tutto o in parte) dai dazi del venticinque per cento destinati a colpire l'Unione europea. Dazi a cui Bruxelles, stando alle dichiarazioni rilasciate da Valdis Dombrovskis (commissario agli Affari economici dell'Ue) a Repubblica, vuole "reagire in modo fermo e proporzionato con dei contro-dazi quando sarà necessario".

Trump aveva ricevuto un colpo diplomatico da Starmer il quale, partendo dai presupposti dell'alleanza dell'Ucraina con gli USA, aveva prospettato a Trump delle soluzioni di compromesso fra il mantenimento dell'alleanza con l'Ucraina e la mediazione di Trump con Puttin che in questi giorni si stava profilando.

Psicologicamente per Trump il colpo era molto duro. Starmer non appariva prostrato a differenza di Georgia Meloni. Inoltre, il Regno Unito era fuori dall'Unione Europea e questo non gli dava modo di coinvolgere l'Europa nel suo insieme.

Scrive il giornale on-line Linkiesta:

Trump ha poi definito Starmer un "negoziatore molto duro", sostenendo la necessità di "fare un accordo di pace prima di inviare le forze di peacekeeping in Ucraina". Durante l'incontro, infatti, il primo ministro britannico ha spesso ribadito la volontà del Regno Unito di inviare truppe in Ucraina sotto forma di missione di peacekeeping, chiedendo – senza successo – un maggiore impegno militare da parte di Washington per proteggere l'Ucraina. In conferenza stampa, Starmer ha usato il termine "boots on the ground" per sottolineare la sua posizione sul dispiegamento di un esercito neutrale in Ucraina per prevenire la violazione degli accordi di pace.

Starmer ha chiesto a Trump un maggior impegno delle truppe USA, cosa che Trump non vuole assolutamente fare. Perché?

E il perché è chiaro!

Che l'Europa schieri le proprie truppe in Ucraina e scenda in guerra direttamente con la Russia.

Trump vuole prendere due piccioni con una fava. Alimentare nell'Europa la paura dell'invasione Russa, cosa che del resto la Russia non è in grado di fare nemmeno con dieci volte più forza militare anche contro un'Europa dieci volte militarmente meno forte di ciò che è ora. Far sì che Russia ed Europa entrino in guerra, si massacrino a vicenda e si indeboliscano a livello economico.

L'apparente appoggio che Trump sta dando alla Russia è un modo per spingere l'Europa alla guerra contro la Russia. La voglia di Starmer di inviare truppe in Ucraina è un modo per ampliare il confine del conflitto coinvolgendo la NATO. Starmer voleva impegnare in Ucraina anche le forze USA, "boots on the ground" (stivali sulla terra Ucraina) ma questo non è nei piani di Trump. Una NATO, dalla quale Trump si vuole ritirare lasciando l'Europa nelle rovine di una guerra da poter, in tempi successivi, spolpare.

Scrive Clausewitz in Pensieri sulla guerra:

Le difficoltà di una scelta [in campo militare]

Sembra che la scelta resti sempre indecisa e non si sappia neppure in base a quali motivi vada fatta, mentre la cosa in realtà è semplice. Abbiamo già detto altrove che il sapere è altra cosa del potere. Sono così diversi l'uno dall'altro che non li si dovrebbe tanto facilmente confondere. La capacità di fare non può stare riposta in nessun libro; e a titolo di un libro non dovrebbe mai stare la parola "arte". Ma poiché è invalsa l'abitudine di raccogliere sotto il nome di teoria dell'arte, o più semplicemente arte, le cognizioni richieste per la pratica d'un'arte (cognizioni che - prese a parte - possono costituire anche scienze perfette) si può con coerenza continuare secondo questo metodo di classificazione e chiamare: arte, tutto ciò che ha per scopo una capacità produttiva: scienza, tutto ciò che ha per scopo il puro sapere, come la matematica, l'astronomia. Che nella teoria di qualunque arte si possano presentare delle scienze complete in sé, ben si capisce e non può far sorgere confusioni. E' degno di nota inoltre, che anche non si dà nessuna scienza sprovvista del tutto di arte: nella matematica per esempio è arte il calcolare e l'uso dell'algebra: la causa è che per quanto grossolana e visibile sia la differenza tra la scienza e la capacità nei prodotti compositi della capacità umana, altrettanto difficile è invece rintracciarne nell'uomo stesso le due forme fino ad una completa distinzione.

Clausewitz, Pensieri sulla guerra, Editore Bir, 1995, pag. 71

L'arte della guerra non è una scienza. E' un continuo provarci sperando che il nemico cadi nella trappola che gli si è teso.

Quest'azione è il "capolavoro" di Trump e Vance. Il loro ruolo nella storia in atto e che sarà.

Solo che costoro non lavorano come Dio in un mondo muto. Indubbiamente hanno agito come l'onnipotenza del Dio della Bibbia da cui hanno attinto il modello comportamentale veicolandolo a modo loro, ma la scacchiera ha altri protagonisti.

Ora indubbiamente, per quanta solidarietà verbale abbia ricevuto, Zelensky si trova in evidente difficoltà. Non solo per quanto è avvenuto alla Casa Bianca, ma per le conseguenze con il blocco di aiuti dagli USA.

Starmer e Macron decideranno di andare con il loro esercito in Ucraina senza il coinvolgimento USA?

La Russia dove ha posto il limite della sua azione?

La Russia, costretta a subire sanzioni e dazi spropositati dall'Europa, sicuramente è attratta dalla prospettiva offerta da Trump di farla uscire dall'isolamento internazionale. Ma davvero Trump vuole farla uscire dall'isolamento, oppure vuole usarla come "servo sciocco" in una missione di distruzione dell'economia Europea?

I dazi di Trump stanno avvicinando l'Europa ad altre fonti economiche allontanando l'Europa dagli USA e questo, per gli USA, sarebbe un colpo mortale.

I dazi contro il Canada, il Messico e la Cina, imposti dagli USA, entreranno davvero in vigore il quattro marzo? In quel caso gli USA si troverebbero ad affrontare una guerra commerciale contro tutto il mondo e lo dovrebbero fare in prima persona. Se non riescono a distruggere in qualche modo l'economia Europea costringendola a costruire armi, anziché benessere sociale, gli USA si trovano spiazzati col rischio di dover affrontare la più grande crisi economica che MAI gli USA abbiano visto.

Il capolavoro militare di Trump consiste nel portare la guerra in Europa in modo che le bombe, cadendo in Europa, costringano l'Europa ad elemosinare l'aiuto USA. Un aiuto che gli USA venderanno a caro prezzo.

 

 

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02 marzo 2025

Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea
Articolo 5
Proibizione della schiavitù e del lavoro forzato

L'articolo 5 della Carta dei diritti Fondamentali dell'Unione Europea stabilisce la proibizione della schiavitù e del lavoro forzato.

Dice la Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea:

Articolo II-5: Proibizione della schiavitù e del lavoro forzato

1. Nessuno può essere tenuto in condizioni di schiavitù o di servitù.

2. Nessuno può essere costretto a compiere un lavoro forzato o obbligatorio.

3. E' proibita la tratta degli esseri umani.

Di questo articolo esistono vari gradi e varie forme di interpretazione.

Obbligare qualcuno, significa sfruttare le condizioni per le quali qualcuno si sente obbligato.

Eppure i sovranisti non sono di questo avviso. I sovranisti sono per la libertà di morire di fame, degli altri, a meno che costoro non esercitino la loro libertà sottomettendosi a loro e al loro volere.

Il concetto di libertà oscilla fra il concetto di libertà di Dio di macellare tutta l'umanità col diluvio universale e la libertà del senza tetto di sdraiarsi per terra e dormire senza essere bastonato da qualcuno.

La libertà, nelle relazioni di lavoro, può essere definita solo da norme oggettive e sociali alle quali è dedicata una forza di polizia adeguata al fine di rendere applicate tali norme. Non si può affidare il rispetto delle norme alle parti perché la parte più debole è sempre costretta a soccombere alla parte più forte.

L'enunciazione di un semplice principio, come ad esempio la sicurezza sui luoghi di lavoro, senza un'adeguata forza di polizia che reprima le condizioni di insicurezza prima che le condizioni di insicurezza provochino danni, rimane un'affermazione vuota in contrasto con la proibizione della schiavitù definita dall'articolo 5 della Carta dei diritti Fondamentali dell'Unione Europea.

L'attività di caporalato è un'attività di acquisto e vendita di manodopera obbligata a condizioni di schiavitù. Per l'Unione Europea è un'attività criminale che gli Stati tollerano, salvo ogni tanto fare propaganda con qualche arresto, per favorire gli imprenditori.

Forme di schiavitù sono lavori a cui viene corrisposto uno stipendio che non consente di vivere se non in maniera precaria.

L'impedimento, per un qualsiasi motivo, che non sia quello richiesto dalla professione, di accedere a professioni, è una forma di schiavitù che tende a costruire sacche di privilegi rispetto al resto della popolazione.

Ciò che questo articolo condanna è la libertà e l'arbitrio di Dio nei confronti degli uomini.

Una forma di schiavitù è quella definita da Gesù in Matteo 20, perché il tempo di lavoro deve essere retribuito:

1 "Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all'alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. 2 Accordatosi con loro per un denaro al giorno, li mandò nella sua vigna. 3 Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano sulla piazza disoccupati 4 e disse loro: Andate anche voi nella mia vigna; quello che è giusto ve lo darò. Ed essi andarono. 5 Uscì di nuovo verso mezzogiorno e verso le tre e fece altrettanto. 6 Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano là e disse loro: Perché ve ne state qui tutto il giorno oziosi? 7 Gli risposero: Perché nessuno ci ha presi a giornata. Ed egli disse loro: Andate anche voi nella mia vigna.
8 Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: Chiama gli operai e dà loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi. 9 Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. 10 Quando arrivarono i primi, pensavano che avrebbero ricevuto di più. Ma anch'essi ricevettero un denaro per ciascuno. 11 Nel ritirarlo però, mormoravano contro il padrone dicendo: 12 Questi ultimi hanno lavorato un'ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo. 13 Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse convenuto con me per un denaro? 14 Prendi il tuo e vattene; ma io voglio dare anche a quest'ultimo quanto a te. 15 Non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono? 16 Così gli ultimi saranno primi, e i primi ultimi".

Vangelo di Matteo 20, 1-15

Il padrone è padrone delle proprie cose, non è padrone del tempo della vita delle persone. Usando arbitrariamente il tempo delle persone le ha ridotte in stato di schiavitù e beffandole dimostrando come il loro tempo non ha nessun valore per il lavoratore, ma solo per lui in quanto padrone. Il tempo di lavoro è il tempo di vita che appartiene all'uomo e nessuno può svilirne il valore.

Cosa diversa per il sovranista che non dà nessun valore al tempo degli uomini che deve ridurre allo stato di schiavitù o di servaggio. Il sovranista, come Georgia Meloni, chiama libertà la riduzione delle persone in stato di schiavitù e, nello steso tempo, riconosce a Trump il diritto di trasformarla in una serva sottomessa. Ieri baciava il comico Zelens'kyj, che la definiva la migliore amica dell'Ucraina, poi bacia il miliardario Trump che ha cacciato Zelens'kyj dalla Casa Bianca. Si tratta della libertà definita dai sovranisti che si traduce nel lavoro coercitivo costringendo i lavoratori a paghe che non consentono loro di vivere con dignità. Li costringono a vivere nella schiavitù determinata dall'indigenza.

Mentre stava a Roma, Paolo di Tarso scriveva il concetto fondamentale dei sovranisti:

5 Schiavi, obbedite ai vostri padroni secondo la carne con timore e tremore, con semplicità di spirito, come a Cristo, 6 e non servendo per essere visti, come per piacere agli uomini, ma come servi di Cristo, compiendo la volontà di Dio di cuore, 7 prestando servizio di buona voglia come al Signore e non come a uomini. 8 Voi sapete infatti che ciascuno, sia schiavo sia libero, riceverà dal Signore secondo quello che avrà fatto di bene.

Paolo di Tarso Lettera agli Efesini 6, 5-8

Che poi è il principio del cristianesimo condannato dall'Articolo 5 della Carta dei diritti Fondamentali dell'Unione Europea.

I sovranisti hanno questo scopo, cancellare l'articolo 5 della Carta e sostituirlo col principio di Paolo di Tarso. Altrimenti, non si spiegherebbe perché Georgia Meloni abbia fatto campagna elettorale col crocifisso e non si piegherebbe perché Trump ha affermato che Georgia Meloni è brava a dare l'assalto all'Europa.

 

02 marzo 2025

Impressionato dalla capacità diplomatica di Trump

Io non ho mai voluto prendere una posizione nella guerra fra Russia e Ucraina.

Io parteggio per le persone delle due nazioni, non per i regimi o per il messaggio ideologico che tali regimi presentano al mondo.

Quando ho assistito allo scontro fra Zelens'kyj e Trump mi è sorto un pensiero: Se l'America si eleva al ruolo del Dio della bibbia, esiste qualcuno che può essere amico di Dio al di fuori degli interessi di potere che ha Dio sugli uomini?

Io comprendo una dittatura mascherata da democrazia, ma non capisco il togliersi la maschera della democrazia per apparire per ciò che si è in un mondo che vuole coltivare l'illusione di alleanze e amicizie che in realtà non sono mai esistite.

Chi potrà fare accordi con gli USA se gli USA non sono in grado di rispettare nessun accordo e basta che cambi un presidente che gli accordi, sottoscritti prima di quel presidente, non hanno più valore?

Penso che le persone stiano comprendendo che cosa sia il fascismo. Sembra che l'abbiano dimenticato.

 

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01 marzo 2025

Eros e il venir in essere della vita

Una delle divinità che separano tanto più violentemente il pensiero religioso Pagano dal Platonismo è rappresentata dall'idea di Eros espressa da Platone nel Simposio.

L'idea della divinità Eros è un'idea antica. Esiodo, nell'VIII secolo a.c., la usa in apertura alla Teogonia. Esiodo afferma che prima fu Caos, l'inconoscibile della ragione, poi fu la materia-energia Gaia, dall'ampio petto e, con essa, Tartaro nebbioso dalle ampie strade.

Esiodo parla della realtà in essere prima dell'inizio del tempo. Da questa emerge Eros.

Esiodo non si dilunga a descrivere l'aspetto di Eros. Dice solo che è la libertà che spezza le membra del presente per portare uomini e Dèi in un diverso presente. Spezzare le membra o sciogliere i legamenti, significa superare le barriere che conchiudono i soggetti nel presente per trasformarsi e giungere ad un diverso presente.

Scrive Esiodo:

"poi Eros, il più bello fra gli immortali,
che rompe le membra, e di tutti gli Dèi e di tutti gli uomini
doma nel petto il cuore e il saggio consiglio."

Esiodo, Teogonia, Editore BUR, 1999, pag.71

In Esiodo leggiamo anche:

Lei [Afrodite] Eros accompagna e "Desiderio bello" la segue
da quando, appena nata, andò verso la stirpe degli Dèi.

Esiodo, Teogonia, Editore BUR, 1999, pag.77

A questo Eros viene associato un altro Eros, figlio di Afrodite. Eros in greco significa desiderio e il figlio di Afrodite è spesso indicato come "Desiderio bello" che segue Afrodite. Non si tratta di un "altro Eros", ma di una diversa veicolazione di Eros che viene fatta dai soggetti viventi che sono viventi proprio per essere abitati da Eros.

Questa è la condizione che deve essere fatta sparire da Platone. Prima di tutto perché "Desiderio Bello" non è "amore omosessuale", gli uomini che amano gli uomini, come descritto da Platone nel Simposio che definisce l'amore per gli uomini, l'amore sublime, il vero amore.

In secondo luogo, Platone, che sottopone l'esistente quale prodotto del Demiurgo, non può ammettere l'esistenza di una forza della trasformazione capace di generare il presente senza intervento del Demiurgo col quale Platone si identifica.

Platone concepisce gli Dèi, descritti dalle varie forme della Religione Greca, come tante persone, una sorta di super-uomini, che vanno demoliti, fatti spacciare per infantilismo umano, in funzione dell'idea del Tutto di Parmenide o in funzione dell'Uno di Pitagora.

Per di più Platone non è solo omosessuale, ma spinge per l'odio nei confronti delle donne che sono, nella sua ideologia, esseri malvagi puniti dalle reincarnazioni per la malvagità compiuta da uomini nelle vite precedenti.

Da qui l'idea che Platone ne ha di Eros. Scrive Platone nel Simposio:

Eros non è un dio, ma un demone

"Però - risposi io -, tutti ammettono che è un grande Dio!".
"Parli di tutti, intendendo tutti quelli che non sanno - disse -, oppure anche di quelli che sanno?".
"Proprio di tutti".
E lei, ridendo, disse: "E come può essere, o Socrate, che ammettano che egli sia un gran Dio, quelli che dicono che non è nemmeno un Dio?"
"E chi sono costoro?", chiesi.
"Uno sei tu -rispose- e uno io".
Ed io ribattei: "In che modo puoi dire questo?".
E lei rispose: "E' facile! Dimmi: non affermi tu che tutti gli dèi sono beati e belli? O avresti forse la sfrontatezza di dire che qualcuno degli Dèi non sia né bello né beato?".
"Per Zeus, io no", dissi.
"E non dici felici coloro che sono in possesso di cose buone e belle?".
"Sicuramente".
"Ma tu hai ammesso che Eros, per mancanza delle cose buone e belle, ha desiderio di queste cose di cui è mancante".
"L'ho ammesso, infatti".
"E allora, come potrebbe essere Dio chi non è partecipe delle cose belle e delle cose buone?" „
"In nessun modo, a quanto pare
"Dunque, vedi - disse — che anche tu non credi che Eros sia un Dio?
"Allora - dissi -, che cos'è Eros.
"E' un mortale?".
"No certo"
"Ma, allora, che cos'è? .
"Come si è detto prima - disse
"E' qualcosa di intermedio fra mortale e immortale".
"Allora che cos'è, o Diotima? .
"Un gran demone, o Socrate: infatti, tutto ciò che è demonico è intermedio fra Dio e mortale".
"E quale potere ha?", domandai.
"Ha il potere di interpretare e di portare agli Dèi le cose che vengono dagli uomini e agli uomini le cose che vengono dagli Dèi: degli uomini le preghiere e i sacrifici, degli Dèi, invece, i comandi e le ricompense dei sacrifici. E, stando in mezzo fra gli uni egli altri, opera un completamento, in modo che il tutto sia ben collegato con se medesimo. Per opera sua ha luogo tutta la mantica e altresì l'arte sacerdotale che riguarda i sacrifici e le iniziazioni e gli incantesimi e tutta quanta la divinazione e la magia. Un Dio non si mescola all'uomo, ma per opera di questo demone gli Dèi hanno ogni relazione ed ogni colloquio con gli uomini, sia quando vegliano, sia quando dormono. E chi è sapiente in queste cose è un uomo demonico; chi, invece, è sapiente in altre cose, in arti o in mestieri, è uomo volgare. Tali demoni sono molti e svariati; e uno di essi è Eros".

Socrate, Tutte le opere, Simposio, Editore Bompiani, pag. 510-511

Questa è la riflessione di Platone che non ha nulla di religioso, ma solo fini politici di dominio dell'uomo sull'uomo.

Il Simposio è scritto da Platone fra il 388 a.c. e il 366 a.c., circa 400 anni dopo Esiodo.

Tuttavia, Eros, nella filosofia religiosa greca, non assume mai l'aspetto divino indicato da Platone attraverso Socrate, ma rimane il fondamento delle relazioni divine e religiose.

Nella compilazione degli Inni Orfici, nel II secolo d.c., circa 500 anni dopo Platone, Eros viene presentato fra l'idea dell'Eros primordiale, come proposta da Esiodo, e "Desiderio Bello" che segue Afrodite come accennato in Esiodo.

Scrive l'Inno Orfico:

Inno Orfico ad Eros

Invoco il grande, santo, amabile, dolce Eros
possente per l'arco, alato, dalla corsa di fuoco, veloce nello slancio,
che gioca con gli dèi e con gli uomini mortali,
industrioso, dalla duplice natura, che ha le chiavi di tutto,
dell'etere celeste, del mare, della terra, e quanti soffi generatori di tutto
per i mortali nutre la dea che produce frutti verdeggianti,
e quante cose ha l'ampio Tartaro e il mare sonoro;
tu solo, infatti, governi il timone di tutte queste cose.
Ma, beato, unisciti con pensieri puri agli iniziati,
e allontana da questi gli slanci vili e strani.

Da Inni Orfici, ed. Lorenzo Valla trad. Gabriella Ricciardelli

Dal punto di vista dell'antica religione greca, la collocazione di Eros nel panorama religioso non è cambiata dopo circa 1000 anni nonostante i tentativi di Platone di svilirne la figura.

Negli Inni Orfici la descrizione di Eros ha subito mutazioni rispetto alla visione Esiodea, ma sono più adattamenti culturali piuttosto che modificazione della struttura religiosa in cui permane il Dio quale forza che spezza i legami di un presente che, grazie all'azione del Dio in ogni Essere, ogni Essere cessa di essere statico ed entra in trasformazione; sia come oggettività che come soggettività degli individui che la abitano.

 

 

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Claudio Simeoni

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