La situazione economica nel mondo è drammatica. La percezione della crisi viene nascosta da una propaganda martellante che predispone le persone a pensare ad una guerra imminente. Sconcertante, ma questo è il fascismo!
Ottobre 2025: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali e cronaca quotidiana.

Ottobre2025
cronache della religione pagana

Claudio Simeoni

Argomenti del sito Religione Pagana

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03 ottobre 2025

L'unità teologica del cristianesimo con il fascismo

L'oggettività nella quale viviamo determina l'input emotivo al quale le persone, una volta nate, si adattano. L'imprinting generato dall'input emotivo sociale è la condizione psico-soggettiva attraverso la quale l'individuo ritiene le proprie idee sul mondo e sulla vita naturali, innate, in sé da quelle che ritiene diverse, estranee.

In una società, un individuo viene costretto ad adattarsi ad un "sistema di valori" predeterminato al quale viene invitato, più o meno violentemente, ad adattarsi e farlo proprio. Tanto più quell'individuo lo farà proprio e tanto più sarò socialmete accettato, tanto più l'individuo rifiuta quel sistema di valori e tanto più diventerà un paria nella società che tenderà ad emarginarlo.

L'individuo è la merce che la società trasforma in un prodotto atto a soddisfare i propri bisogni. Solo nei momenti in cui situazioni di conflitto sociale rendono instabile il sistema dei valori per la contrapposizione di sistemi di valori diversi, l'individuo merce può far propri sistemi di valori diversi ed emergere come un prodotto sociale che non soddisfa il sistema di valori dominante, ma altri e diversi sistemi di valori. Oppure può operare sincretismi fra sistemi di valori diversi.

Quando nella nostra società un individuo si appresta al vivere sociale, immediatamente si rende conto che tutte le sue difficoltà esistenziali sono dovute a regole proprie dell'ideologia cristiana, della filosofia cristiana. La prima reazione dell'individuo è quella di reinterpretare soggettivamente tali regole. L'individuo, costretto a pensarsi nei pensieri di Dio, diventa egli stesso il Dio cristiano che aspira all'onnipotenza. Questa aspirazione è la via della filosofia cristiana. L'individuo merce, diventa un prodotto d'uso della società cristiana, un suo strumento, un suo agente pronto a riprodurne i principi sui quali si regge il potere cristiano sugli uomini.

Quando nella nostra società un individuo si appresta al vivere sociale, immediatamente si rende conto che tutte le sue difficoltà esistenziali sono dovute a regole proprie dell'ideologia cristiana, della filosofia cristiana. La prima reazione è quella di reinterpretare soggettivamente le regole imposte. Afferma "Non sono le regole sbagliate, sbaglia chi tali regole interpreta". In questo modo l'individuo mette in atto un tentativo di eresia per tentare di sottrarsi a quelle regole. In questo modo l'individuo entra in conflitto con la struttura cristiana della società e questa mette in atto azioni per riportarlo sulla "retta via" della sottomissione.

Quando nella nostra società un individuo si appresta al vivere sociale, immediatamente si rende conto che tutte le sue difficoltà esistenziali sono dovute a regole proprie dell'ideologia cristiana, della filosofia cristiana. La prima reazione è quella di reinterpretare soggettivamente le regole imposte. Poi inizia a chiedersi: "E' la società che interpreta male le regole cristiane, o sono io, vittima di una propaganda fuorviante che mi ha impedito di cogliere il principio cristiano nella sua realtà?" In questo modo l'individuo non entra in conflitto con la struttura cristiana della società, ma entra direttamente in conflitto col Dio dei cristiani e col Gesù dei cristiani.

Dividere il principale dal secondario.

Non è il poliziotto che manganella il manifestante, ma il manifestante è manganellato dal Dio dei cristiani perché ha osato sottrarsi al dominio di Dio pretendendo il riconoscimento di idee diverse dalle idee di dominio di Dio. Il poliziotto che lo manganellava era merce trasformata in un prodotto atto a soddisfare i bisogni del dominio della società. Quel poliziotto si era fatto Dio padrone ed aveva agito come tale". L'esempio vale per un infinito numero di situazioni sociali. Per vessare i cittadini, alcuni uomini si identificano con Dio, pretendono i suoi stessi diritti di poter fare violenza impunemente alle persone socialmente più deboli.

La filosofia cristiana giustifica la violenza sui più deboli affinché si sottomettano all'ideologia cristiana.

Il soggetto che fa violenza in nome del cristianesimo appartiene al momento dell'azione violenta, ma la filosofia cristiana, l'ideologia cristiana alimenta continuamente la violenza dalla quale sorgono continuamente soggetti atti a far violenza e a riprodurre continuamente individui atti a far violenza. Molte persone reagiscono nell'immediato a quella violenza ma non riescono a individuare il legame fra la violenza subita e l'ideologia, la filosofia, che l'ha prodotta.

Solo la metafisica che sorge nell'individuo è in grado di spostare la sua attenzione dalla situazione immediata alla filosofia religiosa che vorrebbe controllare le sue emozioni.

In questo modo la domanda: "E' la società che interpreta male le regole cristiane, o sono io, vittima di una propaganda fuorviante che mi ha impedito di cogliere il principio cristiano nella sua realtà?" riceva una risposta dall'analisi che le idee proprie della metafisica, sorgendo nell'individuo, fanno della filosofia cristiana.

L'analisi dei vangeli cristiani è pubblicato come: Gesù di Nazareth: l'infamia umana.

Divenne un libro fuori dal ciclo della Teoria della Filosofia Aperta, tuttavia contiene i principi metafisici che si oppongono alla filosofia assolutista cristiana.

Ho trattato il cristianesimo non solo come principi, ma i principi come effetto nella società in cui costruisce l'ideologia fascista dove lo Stato, contro la democrazia, viene pensato come padrone degli uomini, sostituendo Dio, sostituendo Dio nella gestione del bestiame umano che docile deve essere condotto al macello della sua vita.

Come ho dimostrato, senza la violenza la filosofia cristiana non è in grado di fare nessun confronto di idee. Perché non ha idee se non l'idea di far violenza alle persone per sottometterle a sé stessa.

Nella storia non esiste nessun progresso umano nato dal cristianesimo. Ogni mafioso e ogni dittatore viene legittimato attraverso la filosofia cristiana. I cristiani proclamano che il loro Dio è l'unico dittatore legittimato, ma si impegnano in ogni sorta di sotterfugio per essere, ognuno di loro, il rappresentante di Dio in terra muovendo guerra ad ogni altro rappresentante di Dio in terra.

Le pagine che seguono sono riflessioni sul cristianesimo come filosofia e su alcune relazioni con la società civile dal punto di vista della metafisica che antepone il concetto di tempo e di trasformazione al concetto di verità.

 

L'unità teologica del cristianesimo con il fascismo [per l'indice delle pagine qui presentate]

 

Pagina specifica dell'argomento

 

02 ottobre 2025

La filosofia dichiara guerra alla metafisica
XX secolo d.c. la filosofia fascista e le necessità degli uomini

Lo scontro fra metafisica e filosofia dei primi cinque secoli, e poco più, da quando ufficialmente è "nata" la filosofia assolutista, è continuato nel XX secolo senza cambiare molto i termini del conflitto.

La filosofia è arroccata per la protezione della gloria di Dio che lei rappresenta complice di ogni regime assolutista; la metafisica dopo una sorta di rinascimento come alternativa assolutista alla filosofia, con Cosimo de' Medici, che finanzia un sistema filosofico che ritorna a Platone, la metafisica inizia a riprendere forza, nei desideri di uomini e donne, come manifestazione delle loro necessità.

Nel 1500 nasce un movimento "filosofico" all'interno del cristianesimo che, nel desiderio di uscire dall'obbedienza imposta dall'oscurantismo, tende a costruire principi alternativi alla dogmatica cristiana. Si tratta sempre di cristianesimo, ma un cristianesimo che allarga le maglie dell'assolutismo. Cosimo de' Medici, col suo impero finanziario, ha la necessità di una cultura da contrapporre al Vaticano e trova in Marsilio Ficino un alleato in campo filosofico che gli fornisce la traduzione di opere greche dimenticate.

Platone, neoplatonici e stoici hanno autato i cristiani nella formazione del loro pensiero filosofico e sociale ritenendolo un alleato per costruire l'assolutismo politico in tutti i paesi del mondo. I cristiani, una volta trionfato, attorno all'VIII secolo d.c. cancellano il ricordo di Platone, per quanto possa ancora essere letto nella "Città di Dio contro i Pagani" di Agostino d'Ippona, dei neoplatonici e degli stoici dall'orizzonte della filosofia.

Fra l'800 e il 1500 Platone cessa di essere ricordato. I filosofi greci, dimenticati. Democrito ed Epicuro vengono derisi. Di Carneade il Manzoni dirà: "Chi è costui?". Le opere trovate vengono sequestrate, distrutte, bruciate.

Fra il 1500 e la seconda metà del 1700 c'è un tentativo di uscire dall'oscurantismo cattolico. Non è più un solo padrone che rappresenta Dio nei confronti dei bifolchi, ma molti padroni pretendono di rappresentare Dio nei confronti dei bifolchi. I molti padroni si spartiscono il potere di dominio sugli uomini e, qualche volta, qualche volta spesso, si combattono, facendo morire i bifolchi, per il predominio dell'uno sull'altro.

Questo gioco va avanti fino alla Rivoluzione Francese dove, all'improvviso, si presenta un antico fantasma dimenticato: la democrazia che rivendica i diritti degli uomini contro il Dio dei cristiani.

E' l'emergere della metafisica.

Da quel momento il pensiero filosofico si scinde in due. Il pensiero filosofico che legittima il diritto di Dio di possedere e stuprare l'uomo, come continuazione del pensiero di Pitagora, Archita di Taranto, Ferecide, Parmenide, Platone e Aristotele; e la filosofia metafisica che, data una condizione oggettiva nella quale l'uomo vive, esprime sé stessa nei concetti attraverso i quali l'uomo individua gli ostacoli della propria esistenza individuando, di volta in volta, le forme coercitive imposte dalla filosofia assolutista spingendolo ad agire per rimuovere la coercizione che individua.

La metafisica non cambia le regole su cui si regge la società, tende a modificarle aumentando la libertà dell'uomo. Per contro, la filosofia assolutista tenderà a riportare l'uomo nella condizione di sottomesso come voluto da Dio cercando altre forme con cui veicolare la coercizione.

Lasciando perdere, per ora, le trasformazioni nella struttura emotiva dell'uomo prima della Rivoluzione Francese. Prendo in esame il periodo che va dalla restaurazione del regime assolutista fino ad oggi (con tutte le variabili nei singoli Stati, culture e necessità, come la cultura in quegli Stati che hanno subito il colonialismo) ha portato ad una trasformazione delle società civili dove oggi, dal punto di vista della relazione fra filosofia e metafisica, assistiamo a condizioni sociali che possono essere distinte in "fascismo" e "democrazia".

Le società assolutiste rispondono all'ideologia esposta dal Dio della Bibbia. L'uomo, uno schiavo sottomesso a Dio, privato del diritto di critica alle azioni infami del Dio della Bibbia, è costretto a subire la violenza di un Dio "buono" che lo stupra e lo violenta. Per estensione, il Dio "buono", è un'autorità fatta di macellai e di assassini che pretende di gestire gli Esseri Umani come un gregge per soddisfare le proprie necessità. Il genocidio del popolo Palestinese in atto dal 1948 e che oggi appare così drammatico, altro non è che la realizzazione della volontà di Dio ad opera degli ebrei che si ritengono in diritto di macellare ogni altro popolo per la gloria di Dio.

L'assolutismo del Dio degli ebrei e dei cristiani, trasportato nella politica della gestione della cosa pubblica, diventa lo Stato che si fa Dio e, proclamando la propria indiscutibile autorità, fa violenza sia alla popolazione che ha consentito il suo dominio (sequestro arbitrario dei diversi, repressione del modo di pensare, licenziamento di chi non è d'accordo, emarginazione di strati sociali, schiavitù della donna con l'impedimento dell'aborto, uso massiccio della polizia e della repressione, ecc.) e fa violenza ad altri Stati che non si adeguano a riconoscere la sua superiorità di Stato-Dio a cui loro si devono adeguare (vedi la distruzione degli Stati del Medio Oriente e del Nord-Africa; vedi la politica della guerra dei dazi di Trump).

Nei momenti storici in cui, apparentemente, la metafisica riusciva ad imporsi sulla filosofia costringendo le società ad aprirsi ai diritti dell'uomo, come nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell'uomo o nella Costituzione della Repubblica Italiana, immediatamente, nella società, agivano forze, educazionalmente prodotte che, pur non rimuovendo nominalmente i diritti dell'uomo dalle società, spostavano la centralità dei diritti dall'uomo a Dio. In questo modo i diritti dell'uomo diventavano i diritti di Dio di violentare l'uomo in nome della forma di quegli stessi diritti che l'uomo aveva conquistato contro l'assolutismo di Dio.

Il termine "libertà" tanto evocato dall'uomo contro l'assolutismo di Dio e dell'autorità che si fa Dio, diventava la libertà di Dio di uccidere, vessare, stuprare, violentare, creare miseria sociale ed emarginazione. Dio doveva essere libero e l'uomo non poteva pretendere di criticare o condannare Dio e chi si era fatto Dio nei suoi confronti.

"Io e te derubiamo e macelliamo gli altri". Dice Dio ai complici o alle "masse di complici" con cui esegue la sopraffazione. "Loro sono criminali!". Dice il Dio di turno per aggredire gli altri. E' indifferente se l'aggressione agli "altri" è fatta col Diluvio Universale che macella l'umanità o con la polizia dell'ICE che sequestra le persone in nome di chi si è fatto Dio. Così, ogni tanto, i complici di Dio, come è avvenuto in questi mesi in California, dicono: "Noi volevamo reprimere la criminalità, ma non pensavamo ad una caccia sistematica e indiscriminata all'uomo come quella voluta da Trump". Troppo tardi. Se non riconosci il nazi-fascismo nelle intenzioni e non sai distinguere la realtà dell'intenzione dalla sua rappresentazione, la sua rappresentazione ti indurrà a farti suo complice preparandoti a subire l'ira di Dio al quale hai concesso il potere assoluto su te stesso.

Nelle pagine che vengono presentate, vengono definite alcune riflessioni sulla contrapposizione fra filosofia e metafisica.

La contrapposizione è fra il Dio padrone contro gli Dèi dell'Olimpo, del Tartaro, dell'Ade. La contrapposizione è fra l'idea materialista meccanicista di chi, pensando all'uomo come corpi privi di divinità, lui è il padrone dell'anima, fa dello stupro e della violenza nei loro confronti, esercizio del proprio dominio e l'idea materialista dialettica di chi, pensando all'uomo come un soggetto che vivendo costruisce il Dio che diventerà, alimenta nell'uomo la volontà, l'intelligenza e la necessità di abitare il mondo e la società in cui è nato.

La contrapposizione, oggi come 2500 anni fa è la contrapposizione fra l'ideologia che fa dell'uomo un soggetto privo di intelligenza e di volontà che vive schiavo dell'intelligenza e della volontà di Dio e l'ideologia che fa dell'uomo il soggetto che manifestando la propria intelligenza e la propria volontà intrapprende un cammino per diventare esso stesso un Dio fra Dèi.

Questa condizione, oggi come oggi, nelle società si identifica nella contrapposizione fra il nazi-fascista Dio e l'uomo che cerca di costruire il proprio cammino divino costruendo la democrazia sia come uguaglianza fra gli uomini sia imponendo, ad ogni "autorità che tenderebbe a farsi Dio padrone nei suoi confronti", doveri di servizio all'uomo.

Fascismo e democrazia come manifestazione delle contraddizioni divine nelle società umane.

Nelle pagine che vengono presentate, vengono definite alcune riflessioni sulla contrapposizione fra nazi-fascismo e democrazia come manifestazione sociale della veicolazione fra filosofia e metafisica.

A mano a mano che il mio percorso a ritroso, nella mia ricerca culturale sarà esposto, si vedrà come questa contrapposizione sarà ulteriormente non solo sottolineata, ma precisata.

 

La filosofia dichiara guerra alla metafisica; XX secolo d.c. la filosofia fascista e le necessità degli uomini [per l'indice delle pagine qui presentate]

 

02 ottobre 2025

Venti di guerra

Gli USA si sono raccontati tante volte di eserciti invasori a cui i loro eroi, i Gesù di turno, facevano fronte con coraggio, intelligenza e determinazione.

Solo che il cancro della distruzione cresceva al loro interno ed è quel desiderio del "Muoia Sansone con tutti i filistei" che gli USA hanno imparato leggendo la bibbia ed evitando la cultura per la paura di peccare.

 

Pagina specifica dell'argomento

 

01 ottobre 2025

La filosofia dichiara guerra alla metafisica

Molte riflessioni sono necessarie per comprendere la lotta che ci fu fra la metafisica e la filosofia.

Noi conosciamo le citazioni di singoli filosofi. Citazioni su che cosa loro dicono. Non abbiamo le citazioni di che cosa dicevano coloro che subivano le affermazioni dei filosofi.

Non conosciamo nemmeno com'era l'ambiente della metafisica in cui il filosofo si muoveva.

Sappiamo che Pisistrato, VI secolo a.c., dette mandato ad Onomacrito di sistemare i testi orfici di Museo. Onomacrito ne manomise alcuni introducendovi alcune sue idee estranee all'orfismo e agli scritti di Museo. Scoperto, fu cacciato dalla città dal figlio di Pisistrato.

La prima testimonianza della presenza dei culti Orfici in Grecia e nella Magna Grecia, ci è trasmessa da Ibico un poeta di Reggio Calabria che fu alla corte del tiranno Policrate nell'isola di Samo.

Sia Policrate che Pisistrato, furono tiranni nel VI secolo a.c.. Questo significa che il culto di Omero e il culto di Dioniso erano comuni almeno 200 anni prima di quella data. Se noi pensiamo che Esiodo scrive la Teogonia nel 700 a.c. e Omero formalizza l'Iliade fra l'800 e il 700 a.c. (indicativamente nel 750 a.c.), quando ancora i primi filosofi greci non avevano ancora iniziato a "pensare".

Nella sua serie dei presocratici il Diels Kranz, dopo Orfeo e Museo colloca, Epimenide. Fu un filosofo metafisico che mise in atto una sistemazione delle credenze teologiche, istituì riti per la città di Atene e la purificò da un sacrilegio della famiglia degli Alcmeonidi (hanno ammazzato delle persone che si erano rifugiate presso gli altari sacri). Epimenide andò ad Atene il 630 per purificare la città. Si racconta che vivesse nella stessa epoca dei sette sapienti.

Il Diels Kranz continua con Esiodo e poi l'astronomo Cleostrato per arrivare a Ferecide di Siro, maestro di Pitagora e inventore, molto probabilmente, dell'anima indipendente dal corpo. Sembra che sia stato il primo a fare discorsi sulla metempsicosi (non ho trovato citazioni in merito). Con Ferecide di Siro, magari con le intenzioni di migliorare le conoscenze metafisiche, inizia la demolizione della metafisica in funzione della filosofia. Interessato all'Orfismo, provvide a porre le basi sia per la demolizione dell'Orfismo che delle teogonie di Esiodo e di Omero.

L’interesse di Ferecide di Siro per l’orfismo lo portò a modificare il pensiero orfico. Probabilmente molti aspetti dell'orfismo gli apparivano irrazionali, come la nascita di Fanes dall'uovo luminoso deposto da Nera Notte, e decise di scrivere proprie teogonie.

Sembrerebbe che Colli abbia scritto (riporto da Wikipedia):

Da un frammento risulta invece come egli affermi l'esistenza originaria di tre divinità primordiali ed eterne: Zas (incerto se coincida con Zeus), Chronos (Tempo, divinità di origine orfica) e Chthonie dalle cui vicende sarebbero nati gli elementi naturali e "la grande stirpe degli dei".

Il Diels Kranz scrive:

"Esistevano eternamente Zeus, Chronos, e Ctonia; Ctonia in particolare, ebbe il nome di Terra, poiché Zeus le diede la terra come dono onorifico - In Ferecide si trovano le forme del nome Zeus Dis, Zén, Dèn e Zas secondo una declinazione propria [nota: ricordo che Zeus in greco, significa Dio].

Diels Kranz, I presocratici, Editore Bompiani, 2008, pag. 105

I problemi teologici che Ferecide introduce, sono vari. Intanto l'etenità di Zeus in contrapposizione all'idea della nascita di Zeus. Come la trasformazione di Zeus in Eros dove non viene compresa la differenza fra Eros, che emerge dall'uovo deposto da Nera Notte, ed Eros che segue Afrodite.

Secondo alcuni, sembra che Ferecide sia stato il primo a parlare di metempsicosi, probabilmente come idea sorta dai mondi inferi degli Orfici. Sta di fatto che quest'idea, espressa dai pitagorici, aveva lo scopo di separare "ciò che anima" dal "corpo animato" facendolo diventare un oggetto in sé con una vita propria e un proprio destino.

Platone scrive ne La Repubblica:

"La scelta dipendeva per lo più dalle vicende della vita precedente, sicché Er riferì di aver visto l'anima che un tempo fu di Orfeo scegliere la vita di un cigno, onde evitare di venire alla luce generato da una donna - in effetti egli odiava il genere femminile che era responsabile della sua morte..."

Platone, La Repubblica, in Platone, Tutti gli scritti, Bompiani, 2014, p. 1327 (X 620 A)

Le affermazioni che si trovano in giro, che attribuiscono l'idea della metempsicosi agli Orfici, sembrano false. Spesso si confonde il pensiero Orfico col pensiero Pitagorico, ma Pitagora non è un orfico, è un filosofo che sta facendo guerra al mito e ai poeti. Nei testi delle Laminette Orfiche dedicate ai defunti dagli orfici non si parla mai né di reincarnazione né di metempsicosi. Si parla solo del cammino del defunto nelle terre di Persefone e Mnemosine.

Dai "sette sapienti" inizia la guerra al mito. La loro necessità di controllare le città, di dettare leggi e norme sociali ai cittadini, li costringe ad aggredire la metafisica del Mito che racconta della libertà degli Dèi come modello per la libertà dell'uomo.

Cosa significa stuprare la metafisica? Significa distruggere la metafisica ponendo al di sopra della realtà vissuta un padrone creatore della realtà. Un Artefice, un Uno, un Tutto eterno che, ingenerato, crea la realtà dove l'oggetto creato altro non è che reinterpretazione, in chiave assolutista, della metafisica. La metafisica cessa di essere l'oggetto attraverso il quale l'uomo interpreta la realtà altra, rispetto alla sua esistenza, per diventare l'oggetto che esprime il delirio di onnipotenza e la volontà di dominio dell'uomo sull'uomo.

Nelle pagine si riflette su alcuni aspetti della contrapposizione fra la metafisica espressa dal Mito e la metafisica espressa dal delirio di onnipotenza di cui i "sette sapienti" si fanno promotori.

 

La filosofia dichiara guerra alla metafisica [per l'indice delle pagine qui presentate]

 

01 ottobre 2025

Venti di guerra

Ci stiamo sempre più incamminando verso un mondo in guerra. E' questo che i cittadini vogliono?

Per l'occidente, un tempo la scusa erano i comunisti e la guerra fu evitata; ora che i fascisti sono indifferentemente con Russia, Ucraina, USA, ognuno di loro vuole essere sovranista dell'altro per coprire i propri fallimenti sociali ed economici.

Hanno bisogno di un Dio degli eserciti che li porti al macello della vita. Auguri!

 

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